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La "battaglia" per la conquista della Cina

Mate

Active member
Ho seguito per lavoro quello che sta succedendo a Tientsin, e credo che nei prossimi anni altri come MSC si affacceranno a questo promettente mercato... per non parlare di Star Cruises che è già una realta. In questi articoli non ho potuto parlare anche di questi fattori... ovviamente lo spazio su un quotidiano non è infinto.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Giusto per acquisire know how, poi si faranno le navi da soli e non avremmo più navi occidentali in estremo oriente, ma navi cinesi nel mediterraneo.
Non nel breve, ma è una cosa da mettere in conto.

E del resto non partecipare, significherebbe solo ritardare i tempi della loro affermazione anche nel campo tecnologico delle navi "bianche", che si farebbero, assai probabilmente, ugualmente da soli.
 

fandelmare

New member
Credo che Costa abbia fatto la scelta migliore: un prodotto dedicato ad un mercato dove la quasi totalita' dei fruenti ha poco o nulla da condividere con il pubblico occidentale. E' assolutamente falso l'affermazione che i passeggeri delle navi so o i nuovi ricchissimi cinesi: e' solo un ceto medio dalle buone possibilita' economiche che nella vita non hanno mai avuto nulla e che ora si stanno togliendo qualche soddisfazione. I ricchissimi viaggiano con altre compagnie, Seabourn, Silversea, Radissin, Crystal, Dream Cruise. Costa ha avuto la lungimiranza di coinvolgere le massime autorita' cinesi nel suo progetto di crociere con partenze dalla Cina, Costa ha una importante compartecipazione nel terminal di Shangai, sono coinvolti personaggi importanti cinesi.
Ci sara' spazio per tutti, si parla di potenziali decine di milioni di clienti, ma Costa conosce i cinesi molto meglio degli altri e da molto tempo prima: ha un grandissimo vantaggio.
Le altre compagnie americane dovranno lottare, non tanto con i cinesi ma con i loro passeggeri made in USA per le difficili convivenze a bordo. Credo di essere uno dei pochi nel forum che ha viaggiato laggiu' per parecchio tempo e con un gruppo di cinesi a bordo: comportamenti completamente differenti, educazione differente, cio' che per noi costituisce un insulto al galateo per loro e' normalissimo comportamento in pubblico, e non scendo in particolari: loro sono consci dell'attuale posizione nel mondo del loro paese; non si adatteranno agli occidentali, ma questi ultimi, se lo vorranno, dovranno adattarsi a loro e cio' nella stragrande maggioranza dei casi non avverra'!
Costa ha un proprio principio per gli itinerari lontani dal paese " madre ": se le crociere non hanno penetrazione sul pubblico locale, si abbandona: cosi' hanno fatto per Nord America, Giappone, Australia. In Cina sono ormai da oltre sei anni, sempre aumentando passeggeri e fatturato, quindi credo abbiano trovato la strada giusta e probabilmente la strada e' stata quella di personalizzare Completamente il prodotto, dedicandolo esclusivamente a loro.
Ricordiamo che i cinesi in grado di rapportarsi con l'occidente sono coloro che viaggiano nel mondo e quindi le navi le prendono anche in altri paesi ma l'andare laggiu' vuol dire avere a che fare con coloro che ritengono la Cina il mondo, quindi una mentalita' non molto aperta ma soprattutto molta diffidenri; se conquisti la loro fiducia difficilmente ti lasciano.


Hai fatto osservazioni da conoscitore del fenomeno ma ovviamene un prodotto, come dici tu, dedicato esclusivamente a loro non mi interessa.
Può interessarmi invece il fatto che questo tipo di scelte aiutino Costa a restare a galla.
Ciao.
 

rudder

New member
Ho viaggiato nel 2006 con Costa Crociere in Cina
ed era l'inizio di questo percorso...
Oggi che posso dire?
Se tutto questo porta lavoro,ben venga!
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Hai fatto osservazioni da conoscitore del fenomeno ma ovviamene un prodotto, come dici tu, dedicato esclusivamente a loro non mi interessa.
Può interessarmi invece il fatto che questo tipo di scelte aiutino Costa a restare a galla.
Ciao.

Infatti non hanno nessun altro scopo se non di attrarre il popolo cinese, od orientale ( comunque molto differenti tra di loro nonostante la vicinanza geografica ), a bordo: nessuna pretesa di portare passeggeri dall'Europa! Certamente e' il comparto geografico che attualmente produce i piu' grandi utili, compensando abbondantemente flessioni in altre zone. Anche Serena se ne andra' laggiu' a primavera 2015 e credo addirittura un'altra successivamente.
Avevano provato nel passato, 2007/2008, ad alternare crociere con cinesi ed occidentali: purtroppo i lunghi voli aerei, per Shangai od Hong Kong, ed i loro costi che incidevano notevolmente sul costo crociera, avevano portato a risultati discutibili, da qui la decisione di dedicarsi solo alla Cina. Credo che allora mancasse l'appeal delle navi inviate; Allegra e Classica, che io amo, purtroppo non erano il miglior biglietto da visita per un popolo crocieristico di nuova generazione. Certamente Victoria ed Atlantica hanno fatto la loro parte nell' " attrazione fatale " dei cinesi verso le crociere, unitamente all'itinerario che faceva loro toccare con mano il mito giapponese!
 
Ultima modifica:

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Ho seguito per lavoro quello che sta succedendo a Tientsin, e credo che nei prossimi anni altri come MSC si affacceranno a questo promettente mercato... per non parlare di Star Cruises che è già una realta. In questi articoli non ho potuto parlare anche di questi fattori... ovviamente lo spazio su un quotidiano non è infinto.

Comunque Star Cruise opera principamente come " crociere di gioco ": mini, mini crociere e weekend solo per permettere il gioco d'azzardo a bordo, ai clienti.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Giusto per acquisire know how, poi si faranno le navi da soli e non avremmo più navi occidentali in estremo oriente, ma navi cinesi nel mediterraneo.
Non nel breve, ma è una cosa da mettere in conto.

Sul know how, sono d'accordo. Non mi preoccuperei invece delle navi cinesi in Mediterraneo se le inviano per attrarre occidentali, se saranno invece destinate ai cinesi, non sarebbe una gran perdita in termini numerici per le compagnie tipo Costa od MSC.
 

boli

New member
Sul know how, sono d'accordo. Non mi preoccuperei invece delle navi cinesi in Mediterraneo se le inviano per attrarre occidentali, se saranno invece destinate ai cinesi, non sarebbe una gran perdita in termini numerici per le compagnie tipo Costa od MSC.

Concordo, non sarebbe una gran perdita in ogni caso per le compagnie di casa.
Per navi cinesi nel mediterraneo intendevo navi made in China.
Questo mi preoccupa di più.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Concordo, non sarebbe una gran perdita in ogni caso per le compagnie di casa.
Per navi cinesi nel mediterraneo intendevo navi made in China.
Questo mi preoccupa di più.

Non credo che le compagnie principali avranno una gran fiducia nel made in Cina, trattandosi di costruzioni che sottendono criteri di costruzione e sicurezza assolutamente seri. Avrei più timore per future navi made in Japan o Corea.

Ma sembra che con le nuove costruzini ordinate a Meyer Werft le cose cambieranno.

Dipenderà poi a chi le destineranno. Io continuo a sostenere, deducendo da esperienze personali, conversazioni con addetti ai lavori, letture sul tema, etc, che la convivenza a bordo tra cinesi ed altre nazionalità sarà sempre molto, molto difficile se non impossibile.
 

boli

New member
Non credo che le compagnie principali avranno una gran fiducia nel made in Cina, trattandosi di costruzioni che sottendono criteri di costruzione e sicurezza assolutamente seri. Avrei più timore per future navi made in Japan o Corea.
Mi cade un mito!
Non credevo che la cantieristica navale cinese avesse già superato gli altri concorrenti asiatici.
 

pmanlio

Active member
Non credo che le compagnie principali avranno una gran fiducia nel made in Cina, trattandosi di costruzioni che sottendono criteri di costruzione e sicurezza assolutamente seri. Avrei più timore per future navi made in Japan o Corea.

Maurizio, i Cinesi producono tanto beni a basso costo e di bassa qualità quanto beni di alta qualità, dipende da quello che gli viene richiesto dal mercato.. spesso si pensa che si limitino a copiare ed a costruire a basso livello, ma non è assolutamente così..

Un saluto!
Manlio
 
F

Felix73

Guest
Non credo che le compagnie principali avranno una gran fiducia nel made in Cina, trattandosi di costruzioni che sottendono criteri di costruzione e sicurezza assolutamente seri. Avrei più timore per future navi made in Japan o Corea.

Maurizio, ma la joint venture con Fincantieri allora per cosa la stanno costituendo?
 

Rodolfo

Super Moderatore
Ma allora i registri navali, in tema di costruzione, a cosa servono? Se una nave viene costruita sotto il controllo del Lloy Register è una cosa, se sotto il controllo dell'Inclamar di Cipro, allora la cosa è ben diversa. In ogni caso il Registro Navale cinese è al 5° posto della classifica mondiale e precede il RINA, che si colloca al 6°posto.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Se finora non si sono viste navi da crociera costruite in Cina, un motivo ci sara', visto che comunque le crociere hanno successo gia' da diverso tempo. Non credo che comunque essere al primo, quinto o ventesimo posto in una classifica significhi assoluta garanzia di serieta'. Comunque non resta che attendere, se son rose fioriranno.
Un'altra cosa: ogni produzione, fatta con assoluta qualita' e alti standard costa comunque e ovunque la si produca!
Come paragone: le auto cinesi od indiane costano poco, ma sono assolutamente imparagonabili a quelle costruite in Occidente o in Giappone: adattate agli standard qualitativi nostri non sarebbero piu' competitive come prezzi. Ecco, Io penso potrebbe essere la stessa cosa per le navi da crociera
 
F

Felix73

Guest
Non condivido Maurizio.
Nel mercato automobilistico, stanno facendo passi da gigante. La Qoros 3 è stata eletta auto più sicura del 2013 nel suo segmento. E di great wall non se ne parla più male come in passato.
Ora anche la Volvo è cinese...e la stanno risollevando...
Anni fa, vi era un obbligo "governativo" imposto ai costruttori d'auto occidentali che volevano produrre in Cina: fare una joint venture con un marchio locale.
Hanno imparato...e sono arrivati in occidente con le loro auto..
Cantieristica? Stesso film...joint venture....e poi....
Questo è il classico caso in cui guardare al passato è fuorviante ed inutile....lo sguardo deve essere orientato al futuro....e mi sembra evidente che anche Fincantieri, purtroppo o per fortuna...stia guardando in Oriente per il proprio futuro...

Costare meno? materie prime e manodopera...possono con il tempo essere comunque di qualità in Cina (come in Corea ...senza andare troppo lontano...)...e costeranno sempre 1/3 (se ci va bene) rispetto a noi...
 
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Rodolfo

Super Moderatore
Se finora non si sono viste navi da crociera costruite in Cina, un motivo ci sara', visto che comunque le crociere hanno successo gia' da diverso tempo. Non credo che comunque essere al primo, quinto o ventesimo posto in una classifica significhi assoluta garanzia di serieta'. Comunque non resta che attendere, se son rose fioriranno.
Un'altra cosa: ogni produzione, fatta con assoluta qualita' e alti standard costa comunque e ovunque la si produca!
Come paragone: le auto cinesi od indiane costano poco, ma sono assolutamente imparagonabili a quelle costruite in Occidente o in Giappone: adattate agli standard qualitativi nostri non sarebbero piu' competitive come prezzi. Ecco, Io penso potrebbe essere la stessa cosa per le navi da crociera

Non mi son spiegato bene; un conto è il cantiere che la costruisce ed un conto è il Registro che sovraintende alla sua costruzione. Qui si parlava di sicurezza, e la sicurezza e la qualità non dipende dalla fantasia del costruttore, ma da norme ben precise stabilite da normative internazionali.

Credo sia evidente che una nave costruita in Cina, sotto il controllo del Lloyd Register, e non solo del Registro ma anche di ingegneri e tecnici della stessa Compagnia commissionatrice, non possa prescindere dalle norme internazionali. Poi che finora non le costruiscano è tutta un'altra cosa; in questo momento mancano dell'organizzazione e della tecnologia per poterlo fare..... forse.

Non son tanto d'accordo sul fatto che un prodotto ad alti standard costruttivi costi uguale dovunque lo si faccia; per niente moltissime produzioni anche italiane, vengono delocalizzate. Quando la mano d'opera costa la decima parte di quella nostrana, credo che anche il costo finale ne risentirà.

Quando sarà il momento di produrre in Cina, e lo farà Carnival o Royal o qualsiasi altra Compagnia, lo farà per motivi di convenienza economica, ma il prodotto finale dovrà essere all'altezza di quanto commissionato. Cosa se ne farebbero le Compagnie di navi ferme un giorno sì ed un giorno no, bisognose di continui interventi, non all'altezza qualitativa di altre produzioni e magari non sicure? E a questo serve l'Istituto di classificazione e, più è famoso, affidabile, il più affidabile da sempre, come il L.R del mio esempio, e non il meno affidabile come il citato cipriota Inclamar, più il prodotto finale sarà "garantito".

Diverso è il discorso delle automobili o di altri prodotti; chi li compera sa anche cosa compera.
 
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