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Quale strategia adottereste?

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Voi quale strategia adottereste, vista la situazione epidemica attuale, con le 4 navi presenti in Cina. Ho la sensazione che la situazione non si risolvera' a breve e credo che almeno un anno di problemi possa essere un orizzonte temporale attendibile, ma sinceramente vorrei sbagliarmi!
Io ne farei rientrare 2 in Europa, Venezia e Neoromantica, posizionandole per ora nel Mediterraneo, occidentale per Venezia, con nuovi scali uscendo fino a Canarie e Madeira, orientale per Neoromantica, con partenza da Trieste o Venezia, crociere fino a toccare Israele, Turchia e Creta. Poi da fine aprile anticiperei il nord Europa con Irlanda e Grand Bretagna e crociere da Savona lungo le coste di Francia, Spagna, Portogallo, fino ad Amsterdam, andata e ritorno per un certo periodo, poi fino in Groenlandia copiando itinerari dalla controllata Aida. Campagna commerciale e prezzi molto, molto aggressivi, margini ridottissimi o nulli di guadagno ma che aiuterebbero a conquistare clientela nuova e di altre compagnie e a far girare il denaro; certamente i numeri di presenze sarebbero ridotti dato il brevissimo tempo di organizzazione e comunicazione. Si potrebbero " stiracchiare " le presenze di alcune navi in alcune zone, Emirati e Caraibi, a favore delle navi fatte rientrare, riproteggendo su queste i passeggeri eventuamente " danneggiati" dal prolungarsi delle permanenze in alcune zone. Poi si potrebbero allungare le presenze anche in Nord Europa, soprattutto fiordi e Baltico.
Per Serena ed Atlantica potrebbe esserci un trasferimento in Sud America, anche nel loro inverno, in Australia, sulla Costa Est statunitense, Oceano Indiano: crociere lungo la costa del Brasile, da Rio e non scendendo sotto Buenos Aries, crociere da Sidney che toccano la Nuova Zelanda, crociere da Miami a salire verso il Canada, crociere da Mumbay o Dubai lungo la costa indiana, Sri Lanka, Seychelles, Madagascar. Ad ottobre arrivera' anche Firenze anche se dovrebbe andarsene Mediterranea: una nave nuova che avrebbe molto appeal fra i passeggeri occidentali, quindi preparare un itinerario anche per lei.
Io credo che rimetterci poco sia meglio che rimetterci tutto lasciando le navi ferme.
Poi eventualmente mi licenzieranno!
 
Ultima modifica:

BUD

Member
Soluzioni valide nella misura in cui non ci sia qualche postilla nei contratti assicurativi che prevedano un un'indennizzo in virtù di questi casi di fermo nave. Non so la compagnia cosa sceglierebbe fare, se spostare le navi con tutto ciò che comporta, o incassare i premi assicurativi.

Inviato dal mio SM-N950F utilizzando Tapatalk
 

seggiola

Well-known member
Soluzioni valide nella misura in cui non ci sia qualche postilla nei contratti assicurativi che prevedano un un'indennizzo in virtù di questi casi di fermo nave. Non so la compagnia cosa sceglierebbe fare, se spostare le navi con tutto ciò che comporta, o incassare i premi assicurativi.

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Esatto... se hanno un'assicurazione che risarcisce per questo evento particolare devono vedere cosa conviene fare... Ma se anche fosse, un'assicurazione per quanto tempo di fermo nave potrà risarcire?
La situazione in Asia mi sembra bella pesante al momento ed è sempre più critica... Chissà cosa decideranno di fare! Se la cosa si protrarrà a lungo termine certamente l'idea di Maurizio non è poi così male, lo dicevo ieri a mio marito, se Costa almeno un paio di navi le riporta in Europa, con prezzi abbordabili, potrebbe per lo mano non andare in perdita, vedremo che succederà i prossimi mesi!
Anche un posizionamento di un'unità in Australia a me non dispiacerebbe affatto... succedesse mi sa che farò una follia!
 

Blueyes

Well-known member
Il problema è che potrebbero esserci piu navi che "slot" disponibili nei porti.

Una nuova presenza in Africa meridionale e sud.-occidentale la valuterei, è una zona che apre a mercati relativamente inutilizzati e a "tiro di elica".
Un traghettone + aereo canarie-azzorre sarebbe un bel colpo gobbo (MSC ce l'aveva e poi lo ha tolto, ma mi piaceva assai).
Nel caso le cose peggiorino, una nave piccola e con tappe molto lunghe (2-3 gg) alle Hawaii la metterei, quindi scalo organizzato tipo due giorni a Los Angeles all'andata o al ritorno per gli europei e ammiccherei anche al mercato americano.

Poi, a questo punto, valuterei di far fare quanti più dry-dock possibili, stoppare nuove commesse mi sembra prematuro.

Il resto mi pare bello saturo, aumentare le navi nel già inflazionato mediterraneo è la classica zappa sui piedi.
 

tiziano

Well-known member
Mettere le navi "ferme" nel Mediterraneo est ed ovest è una possibilità facendo scali in Turchia e Israele un pensierino io lo farei, piuttosto di niente è meglio piuttosto.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Il problema è che potrebbero esserci piu navi che "slot" disponibili nei porti.

Una nuova presenza in Africa meridionale e sud.-occidentale la valuterei, è una zona che apre a mercati relativamente inutilizzati e a "tiro di elica".
Un traghettone + aereo canarie-azzorre sarebbe un bel colpo gobbo (MSC ce l'aveva e poi lo ha tolto, ma mi piaceva assai).
Nel caso le cose peggiorino, una nave piccola e con tappe molto lunghe (2-3 gg) alle Hawaii la metterei, quindi scalo organizzato tipo due giorni a Los Angeles all'andata o al ritorno per gli europei e ammiccherei anche al mercato americano.

Poi, a questo punto, valuterei di far fare quanti più dry-dock possibili, stoppare nuove commesse mi sembra prematuro.

Il resto mi pare bello saturo, aumentare le navi nel già inflazionato mediterraneo è la classica zappa sui piedi.

I porti si troverebbero, scalando in luoghi meno frequentati: ad esempio in Spagna ci sarebbe Motril, comodissimo per visitare Granada, Malaga e Valencia sono poco toccate, poi ci sarebbero le Baleari. In Francia Tolone e Nizza.
Da aprile ad ottobre la spola tra Savona ed il nord offrirebbe moltissimi scali e varianti.
La gente in crociera ci andrebbe comunque se percepisce un luogo come sicuro e se a quello si aggiungono prezzi stracciati e magari scali nuovi, potrebbe funzionare.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Credo ci siano centinaia di cose da sapere e far coincidere prima di programmare lo spostamento delle navi da un'area geografica ad un'altra. E' ancora molto, direi troppo incerta l'evoluzione per prendere delle decisioni "drastiche".
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Credo ci siano centinaia di cose da sapere e far coincidere prima di programmare lo spostamento delle navi da un'area geografica ad un'altra. E' ancora molto, direi troppo incerta l'evoluzione per prendere delle decisioni "drastiche".

Certamente, infatti nessuno di noi e' un manager: semplicemente ognuno puo' dire la sua in base a cio' che conosciamo, un pour parler, nessuno di noi pretende certo di suggerire soluzioni...diciamo che e' un " mi piacerebbe "!
Potrebbe essere che la compagnia, anzi la corporation, sia in grado di assorbire le perdite delle navi ferme, delle navi semivuote, di periodi di quarantena, etc. Potrebbe essere che sia assicurata contro eventi simili. Potrebbe essere che il governo cinese interverra' a coprire i mancati realizzi, etc.
Per ora l'unico dato certo e' che si e' perso oltre il 15% in borsa, che in termini di capitalizzazione significano circa 450 milioni di dollari.
L'immobilismo, in questi eventi, viene visto come segno negativo ( parere di esperti, non mio! ).
 

RIC

Well-known member
Maurizio...x me la scelta piu' facile sarebbe far fermare a Mauritius una nave per continuare tutto l'anno l'itinerario di Mediterranea...un'altra potrebbe fermarsi a Dubai tutto l'anno...farle tornare in Mediterraneo la vedo piu' complicata...
 

Rodolfo

Super Moderatore
Certamente, infatti nessuno di noi e' un manager: semplicemente ognuno puo' dire la sua in base a cio' che conosciamo, un pour parler, nessuno di noi pretende certo di suggerire soluzioni...diciamo che e' un " mi piacerebbe "!
Potrebbe essere che la compagnia, anzi la corporation, sia in grado di assorbire le perdite delle navi ferme, delle navi semivuote, di periodi di quarantena, etc. Potrebbe essere che sia assicurata contro eventi simili. Potrebbe essere che il governo cinese interverra' a coprire i mancati realizzi, etc.
Per ora l'unico dato certo e' che si e' perso oltre il 15% in borsa, che in termini di capitalizzazione significano circa 450 milioni di dollari.
L'immobilismo, in questi eventi, viene visto come segno negativo ( parere di esperti, non mio! ).

Dovresti conoscermi Maurizio ;) ;) ;) Se io non ho dati ed indicazioni su cui basarmi non me la sento di formulare ipotesi campate sul "nulla". Purtroppo sarà un retaggio della mia precedente attività di lavoro. Leggo però con interesse quello che viene scritto, ma non son capace formulare ipotesi.
 

Adrisessanta

Well-known member
Non so veramente che cosa augurarmi. Egoisticamente parlando prefigurerei un trenino di navi di ritorno dall'Oriente cosicché avere di nuovo qui alcuni gioiellini (tipo NeoRomantica) con i quali andare a scandagliare nuovi orizzonti. Solo il cielo sa quanto abbiamo bisogno di nuovi approdi e/o itinerari che vadano a sostituire, o meglio, fornire alternative ai soliti giri-traghettone nel Mediterraneo.
Tuttavia sono consapevole dell'importanza del mercato crocieristico orientale. Credo pertanto che con ogni probabilità le varie compagnie proveranno a tergiversare ancora per qualche settimana in attesa che la bolla del coronavirus si sgonfi.
 

Dani97

Well-known member
Penso che le ipotesi di Maurizio, siano esagerate anche solo per un semplice "pour parler". Australia, Groenlandia, Nuova Zelanda... credo che sia il caso di pensare a qualcosa di più realistico.
Secondo me, se Aida lo "concedesse", Costa avrebbe continuato a proporre la Groenlandia. Se avesse potuto, non penso che avrebbe mai smesso di proporla dal 2011. Gente interessata a quest'itinerario ce n'è.
Piuttosto, neoRomantica non era in vendita verso l'autunno 2020? E Atlantica non è già passata a CSSC? Per Atlantica non ci dovrebbe pensare CSSC a trovare un nuovo ed eventuale collocamento?
Venezia e Firenze sarebbero dei "tasti dolenti". Continuo a sostenere che non sono navi adatte a mercati occidentali, più rimangono in oriente e meglio è, secondo me. Meglio sia per la compagnia che riceverà meno lamentele, che per i passeggeri che non dovranno adattarsi ad altro stile di nave.
Già su Costa Venezia ce ne sono state di lamentele, meglio continuare a riservare questo tipo di nave a mercati non occidentali. Per quanto riguarda Costa Serena, se riuscissero a trovare il modo di farle fare un bel dry dock per temporeggiare, non sarebbe una cattiva idea. Non so se Costa avesse intenzione di far tornare Serena, ma nel caso ce l'avesse, la nave sarebbe già pronta.
Per il resto, concordo con Rodolfo. Tutti i problemi sarebbero già risolti nel caso ci fossero delle coperture assicurative per i fermi delle navi in questi casi.

Mediterranea non va via per la primavera 2021? Da come hai scritto, sembra che vada via come entra in servizio Firenze.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Penso che le ipotesi di Maurizio, siano esagerate anche solo per un semplice "pour parler". Australia, Groenlandia, Nuova Zelanda... credo che sia il caso di pensare a qualcosa di più realistico.
Secondo me, se Aida lo "concedesse", Costa avrebbe continuato a proporre la Groenlandia. Se avesse potuto, non penso che avrebbe mai smesso di proporla dal 2011. Gente interessata a quest'itinerario ce n'è.
Piuttosto, neoRomantica non era in vendita verso l'autunno 2020? E Atlantica non è già passata a CSSC? Per Atlantica non ci dovrebbe pensare CSSC a trovare un nuovo ed eventuale collocamento?
Venezia e Firenze sarebbero dei "tasti dolenti". Continuo a sostenere che non sono navi adatte a mercati occidentali, più rimangono in oriente e meglio è, secondo me. Meglio sia per la compagnia che riceverà meno lamentele, che per i passeggeri che non dovranno adattarsi ad altro stile di nave.
Già su Costa Venezia ce ne sono state di lamentele, meglio continuare a riservare questo tipo di nave a mercati non occidentali. Per quanto riguarda Costa Serena, se riuscissero a trovare il modo di farle fare un bel dry dock per temporeggiare, non sarebbe una cattiva idea. Non so se Costa avesse intenzione di far tornare Serena, ma nel caso ce l'avesse, la nave sarebbe già pronta.
Per il resto, concordo con Rodolfo. Tutti i problemi sarebbero già risolti nel caso ci fossero delle coperture assicurative per i fermi delle navi in questi casi.

Mediterranea non va via per la primavera 2021? Da come hai scritto, sembra che vada via come entra in servizio Firenze.

Opinioni...solo un appunto: e’ Costa che concede ad Aida e non Aida a Costa! E’ Carnival Maritime che approva o meno itinerari o scali. La Groenlandia era stata abbandonata perche’ non avevano avuto un riscontro adeguato, ma non c’era da meravigliarsi ( glielo avevo detto quando mi presentarono l’itinerario in anteprima che aveva troppi giorni di navigazione rispetto alla durata, 12 su 21; avevo suggerito loro delle modifiche di lunghezza e scali, ma non vollero modificare...il risultato furono due crociere e poi piu’ ).
Le mete citate sono state tutte fatte in precedenza, quindi ne conservano tutti i dati possibili ed immaginabili per riproporle, quindi a mali estremi estremi rimedi; non si tratta di guadagnarci, ma di fare girare i soldi perdendoci il meno possibile. L’Australia si trova a distanze inferiori rispetto all’Europa quindi per una nave raggiungerla e’ piu’ semplice. Costa rappresenta una parte della Corporation che deve dare i conti anche con tutti i marchi, Princess, ad es. che con Diamond e’ ferma da molto e ci restera’ ancora moltissimo.
Venezia e Firenze sono due navi che possono essere adattissime al mercato occidentale, serve solo diminuire di un 10% il numero dei passeggeri a bordo, sono navi che con 4000/4200 pax a bordo ed equipaggio che conosce la clientela occidentale, funzionano benissimo; nelle minicrociera eravamo 4800.
Dry docks non ne fanno se non sono passati almeno 4 anni, sono molto costosi i bacini e non sempre si trova il posto; se in passato li facevano ogni due anni e poi sono passati a 4/5 ci sara’ un motivo!
Avete idea di quante disdette ci sono per una semplice paura, oltre a tutti gli orientali che non imbarcano piu’?
 
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essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Non so veramente che cosa augurarmi. Egoisticamente parlando prefigurerei un trenino di navi di ritorno dall'Oriente cosicché avere di nuovo qui alcuni gioiellini (tipo NeoRomantica) con i quali andare a scandagliare nuovi orizzonti. Solo il cielo sa quanto abbiamo bisogno di nuovi approdi e/o itinerari che vadano a sostituire, o meglio, fornire alternative ai soliti giri-traghettone nel Mediterraneo.
Tuttavia sono consapevole dell'importanza del mercato crocieristico orientale. Credo pertanto che con ogni probabilità le varie compagnie proveranno a tergiversare ancora per qualche settimana in attesa che la bolla del coronavirus si sgonfi.

Comunque Adriano le perdite di oltre un mese non sono noccioline; Serena, Venezia, Neoromantica ed Atlantica valgono circa 12000 pax al giorno, quindi un mancato introito compreso tra 1,5 e 2,0 milioni di Euro al giorno ( ipotizzando che ogni passeggero spenda mediamente 150 Euro al giorno complessivamente ); non parlo di guadagno, ma solo di introito. A cio’ aggiungiamo anche tutte le disdette che continuano a succedersi, forse ingiustificate o forse no) su tutte le altre navi. Se invece avessero delle assicurazioni, cosa che non credo, allora sarebbe tutt’altro discorso. Costa e Carnival sono entrambe aziende serissime e solidissime economicamente, i loro managers probabilmente non sono degli sprovveduti e cio’ che stanno attuando probabilmente e’ la strategia migliore e vincente...ma mi piace sognare!
Realisticamente spero che tutto possa risolversi bene e presto ma altrettanto realisticamente credo questa situazione avra’ strascichi pesanti sul mondo crocieristico.
 
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U

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Nel mondo crocieristico e non solo purtroppo. Sicuramente porterà una diminuzione del PIL di tantissimi paesi che sia diretto che indiretto fanno scambi commerciali con la Cina
 

Adrisessanta

Well-known member
Comunque Adriano le perdite di oltre un mese non sono noccioline; Serena, Venezia, Neoromantica ed Atlantica valgono circa 12000 pax al giorno, quindi un mancato introito compreso tra 1,5 e 2,0 milioni di Euro al giorno ( ipotizzando che ogni passeggero spenda mediamente 150 Euro al giorno complessivamente ); non parlo di guadagno, ma solo di introito. A cio’ aggiungiamo anche tutte le disdette che continuano a succedersi, forse ingiustificate o forse no) su tutte le altre navi. Se invece avessero delle assicurazioni, cosa che non credo, allora sarebbe tutt’altro discorso. Costa e Carnival sono entrambe aziende serissime e solidissime economicamente, i loro managers probabilmente non sono degli sprovveduti e cio’ che stanno attuando probabilmente e’ la strategia migliore e vincente...ma mi piace sognare!
Realisticamente spero che tutto possa risolversi bene e presto ma altrettanto realisticamente credo questa situazione avra’ strascichi pesanti sul mondo crocieristico.

Siamo ambedue sognatori. ;-)
Ma poi, tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare. Non sarà certamente una scelta facile, qualsiasi essa sia, per i vertici delle varie compagnie crocieristiche. Anche il solo dover approntare in quattro e quattr'otto itinerari alternativi non sarà cosa semplice. Certo, nemmeno perdere milioni di euro al giorno, causa fermo forzato delle navi, non lo si può fare a cuor leggero.
 

RIC

Well-known member
La mia idea Mauritius/Dubai per me e' la piu' semplice...oppure Australia vista la vicinanza.
 
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