Per me la scomparsa della figura del cappellano di bordo è semplicemente un'altra delle cose da rimpiangere come certo buon cibo, l'educazione, l'assenza di turpiloquio, i monumenti non imbrattati, il ballo senza la "s" di sballo, politici come De Gasperi o Berlinguer, l'intelligenza (quella schietta), ora la chiamano intellighenzia, i magistrati che duravano a vita e non si riciclavano, l'Italia che vinse ai mondiali e che costruì in pochi anni l'autostrada del sole, quella che per austerity intendeva solo le domeniche a piedi e non quella che perdura da un lustro, quella che tremava e imprecava per i rigori allo stadio e non per la politica del rigore, quella che probabilmente ne sapeva di meno rispetto ad oggi ma almeno sapeva bene ciò che voleva. Non vorrei però che qualcuno pensasse che sono un nostalgico, no, sono soltanto uno che però ha capito che se un bravo pubblicitario per reclamizzare la nuova giulietta in uno spot ci mette accanto prima quella degli anni '60 quello ha capito che la nuova è una bella macchina ma quella vecchia era un mito! Non guardo solo al passato ma guardo al presente ed al futuro e spero che qualcuno o qualcosa di questo presente un giorno diventi "mito" ovviamente in termini positivi.
Intanto con le dovute eccezioni per qualche Papa,(quello santo subito o l'attuale), si parlava di cappellani di bordo, o mi si scusi il confronto irriverente, per qualche rockstar da mega concerto mitizzata dai fan, di miti in giro non mi sembra di vederne molti, sarà forse anche perché ormai siamo più bravi a smitizzare.
Ciao a tutti.
Fan