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MSC Seaside - recensione nave

pitt76

Active member
Data la quarantena forzata per il coronavirus, posso dedicarmi a raccontare qualcosa della mia ultima crociera a Marzo 2019, di 15gg ai Caraibi con partenza da Miami, in particolare descrivendo le mie personali impressioni sulla MSC Seaside.

La MSC Seaside ha inaugurato nel 2017 la classe di navi da cui prende il nome, a metà tra la precedente classe ammiraglia Fantasia e l’attuale classe ammiraglia Meraviglia.

Descriverò in ordine prima le note buone, poi quelle dolenti.

La Seaside è davvero imponente, anche al confronto diretto con le altre incontrate durante la rotta e nei diversi porti. Per la Seaside sono dichiarate una stazza di oltre 153.000 tonnellate con una capienza massima di più di 5.100 ospiti, oltre all’equipaggio, quindi siamo già a numeri considerevoli; per me era la prima volta su una nave così grande, mi ero fermato alla classe precedente (Fantasia) con un massimo di 4.200 ospiti.

La Seaside, pur ricalcando lo stile consueto proprio di MSC, è esteticamente la più bella finora vista nelle mie precedenti 6 crociere, davvero arredata con gusto, linee armoniose, sia negli ambienti interni che esterni, colori gradevoli, scelta di materiali adeguata al suo livello. Peculiari, nonchè nuove rispetto al resto della flotta, sono le aree esterne ampliate e i ponti di cristallo trasparente sospesi in altezza.

Alloggiavo in una cabina con finestra, devo dire molto comoda e spaziosa. Nel bagno finalmente, al posto della tendina, un box doccia vero e proprio; l’armadio dalla capienza giusta, salottino e scrivania comodi, televisore grande anche se con poca scelta di canali (ma chi la guarda in vacanza?).

Il personale e il livello del servizi mi è sembrato all’altezza della gestione di una nave del genere. Infatti, anche se ogni tanto qualche dettaglio lasciava a desiderare, ricordo di aver visto cose peggiori su altre navi. La pulizia è sempre stata al top, la cordialità e il sorriso di tutti, la puntualità nella soluzione dei problemi, insomma ottima impressione.
Vi faccio l’esempio dell’imbarco e della sistemazione in cabina: fin da subito ho segnalato il tubo della doccia rotto e la tavoletta del WC allentata. Nel giro di un’oretta avevo già tutto risolto, anzi, il giorno dopo mi sono ritrovato in cabina spumante e due flute, oltre ad un piatto di fragole ricoperte di cioccolato e un bigliettino di scuse. E questo per ogni altra richiesta, la disponibilità è stata massima e immediata.

Punto di forza, oserei dire addirittura di eccellenza, è stato senza dubbio la cucina. Al top, in ogni occasione e dalla mattina alla sera, la qualità del cibo è stata elevatissima, questo persino al buffet, dove di solito si bada meno alla qualità delle pietanze rispetto ai ristoranti.

L’animazione è stata la più presente finora vista, molto giovane, multilingue e davvero adeguata alla destinazione della nave, un vero e proprio villaggio vacanze galleggiante.



E proprio da questa ultima considerazione vorrei partire per le note dolenti, che in qualche modo dipendono anche dalla natura stessa della classe Seaside.

Un villaggio vacanze, perché questa nave è stata studiata e costruita per esserlo. Una nave votata all’intrattenimento, sia negli ambienti interni che esterni, a soddisfare i gusti e le esigenze di tutti, grandi e piccini, possibilmente a pagamento.

Una marea di gente, a mio gusto troppa, di ogni età ed estrazione sociale, ma mediamente giovane e provinciale, vagamente quindi non abituata a viaggiare.
Lo dico perché in due settimane ho assistito a scene inequivocabili, di gente maleducata, abituata forse a non condividere spazi e momenti con altre persone in modo non dico da bon ton, ma quanto meno educato.

I lettini in zona piscine erano in certi momenti terre di conquista scriteriata (con gli addetti piscina complici), con il risultato di non aver modo di trovare un posto per appoggiarsi nonostante ci fossero due terzi dei lettini vuoti. Le piscine erano assalite – in certi momenti – da gruppi di ragazzini che provavano i tuffi negli idromassaggi, ma anche da gruppi di giovani/adulti in aria di goliardia e schiamazzi.

Al ristorante la sera, al di là della mancanza di educazione persino nell’abbigliamento (alcuni si presentavano in bermuda ed infradito tutte le sere, dico tutte), ero circondato da persone che erano palesemente a disagio per non riuscire a stare composti a tavola o addirittura per non riuscire neppure a decifrare il menu… insomma mi dava l’idea di essere gente mai uscita da casa, se non per andare nella pizzeria in piazza del paesello.

L’atteggiamento diciamo disinibito si vedeva anche negli altri ambienti comuni: resse a fare shopping, assalti al buffet, fumatori indisturbati al casinò, mancanza di rispetto per il personale…

Insomma, credo che siano tutte cose dette e stradette, scritte e riscritte, ma in una nave di 5.000 ospiti sono stati aspetti continuamente sotto gli occhi. Una vera e propria vacanza di massa a cui (per dimensioni) non ero abituato.

E la nave – dicevo – è proprio adatta per questo, gli spazi infatti risentono di questa scelta. Scelta a parere mio quanto meno discutibile, dal momento che per ampliare le aree giochi, divertimento, shopping sono stati sacrificati ambienti come il teatro, passato da tre ponti a due con perdita in termini di funzionalità, di capienza e di estetica; la palestra, seppur tecnologicamente al top, è stata dimezzata, con conseguente costante sovraffollamento; la stessa hall, che pur essendo d’impatto, risulta più “schiacciata” delle classi di navi precedenti; non esiste una sala lettura/biblioteca separata dal caos; l’area buffet non mi risulta sia stata ampliata rispetto alle altre classi di navi in modo proporzionale all’aumento di capienza massima di passeggeri, risultato buffet affollati.

Insomma, la classe Seaside è il risultato dell'andamento del mercato crocieristico mondiale, riuscendo a soddisfare una domanda molto alta e collocandosi perfettamente nell'ambito delle crociere mass-market.
Strutturalmente, vale la pena sfruttarne le caratteristiche per itinerari al caldo e coinvolgendo una clientela giovane. Adattissima per le famiglie con bambini anche piccoli, a loro è dedicata una grossa area della nave, con una piscina e percorsi dedicati, nonchè un baby club che accoglie (se non ho capito male) i bambini sotto i 3 anni di età.

Yacht Club assicurato e in grado di soddisfare la voglia di godersi la nave da un'area più riservata ed esclusiva, ma a costi doppi rispetto alle altre sistemazioni.
 
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interistamai!!!

New member
Ottimo resoconto, direi che erano cose abbastanza prevedibili su una nave del genere purtroppo...
Mi chiedevo quale fosse stato il periodo dell'anno della tua partenza e se la zona piscine avesse restrizioni dal punto di vista dell'età, sopratutto se queste limitazioni vengano davvero fatte rispettare.
Dico questo perchè su royal la zona piscina del solarium è dedicata esclusivamente ad un pubblico adulto (Come su holland e ncl) e i bambini vengono letteralmente cacciati da queste zone garantendo un pò di tranquillità.
 

pitt76

Active member
Ottimo resoconto, direi che erano cose abbastanza prevedibili su una nave del genere purtroppo...
Mi chiedevo quale fosse stato il periodo dell'anno della tua partenza e se la zona piscine avesse restrizioni dal punto di vista dell'età, sopratutto se queste limitazioni vengano davvero fatte rispettare.
Dico questo perchè su royal la zona piscina del solarium è dedicata esclusivamente ad un pubblico adulto (Come su holland e ncl) e i bambini vengono letteralmente cacciati da queste zone garantendo un pò di tranquillità.

Era marzo 2019, adesso lo inserisco nel mio messaggio iniziale, grazie.
MSC non segue questa politica di restrizioni purtroppo, se non in termini di capienza degli idromassaggi. Ho viaggiato anche con Royal ed è come dici tu.
 
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