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Mitsubishi Heavy Industries

Rodolfo

Super Moderatore
Sembra che in un futuro molto prossimo, i cantieri giapponesi possano tornare alla ribalta nella costruzione di navi passeggeri. Corrono voci che Carnival abbia contattato i cantieri, per la costruzione di due nuove navi per il suo brand Princess.
Le navi, se l'accordo dovesse prender forma, dovrebbero essere consegnate nel 2013 e 2014.
Si tratterebbe appunto un rientro sul mercato delle navi passeggeri, dopo l'abbandono dell'industria giapponese di questo settore, in seguito all'incidente occorso nella costruzione della Diamond Princess, semidistrutta sullo scalo da un incendio, e dopo il crollo dei nuovi ordini registrati negli ultimi tempi dalla cantieristica europea.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Ho ripreso questo vecchio argomento che parlava del possibile ritorno sulla scena del Giappone, con Mitsubishi, per la costruzione di grandi navi passeggeri.

Così è stato, ma nel frattempo, l'ambito ritorno, si è trasformato in una definitiva decisione di non cimentarsi più nella costruzione di navi passeggeri, dopo la tremenda "disfatta" che MHI ha "incassato" per la realizzazione delle due AIDA.

Una perdita complessiva di 2,3 miliardi di dollari come risultato di inaccettabili, continui spostamenti delle date di consegna delle due navi, causati da incredibili ritardi di progettazione, cambiamenti in corso d'opera, ritardi nelle approvazioni, difficoltà ed errori nell'acquisto dei prodotti, più tutta un'altra serie di inconvenienti che ne han determinato il fallimnto.

Questo per sottolineare che non tutti possono impegnarsi nella costruzione di questi enormi complessi tecnologici che percorrono i mari, e che sono, per ora, appannaggio dell'Europa, con Meyer, Fincantieri, STX. Anche il Giappone con una industria all'avanguardia e con una Azienda di tutto rispetto ai vertici mondiali come Mitsubishi, non ce l'ha fatta.

Ora ci proverà la Cina con la CSSC, con un vantaggio rispetto a MHI; la collaborazione di Fincantieri. Staremo comunque a vedere.

http://www.seatrade-cruise.com/news...dons-goal-of-building-large-cruise-ships.html
 

boli

New member
La crisi della cantieristica navale giapponese parte dal 1973 con la crisi petrolifera; fino al quel momento producevano il 50% del fabbisogno tonnellaggio commerciale.
Poi grazie anche all'aiuto statale l'industria cantieristica giapponese ebbe una bella ripresa grazie alla costruzione di piattaforme petrolifere, ma non è bastato.
L'alto valore dello yen ha favorito la concorrenza facendo perdere competitività e know how alla cantieristica nipponica, come dimostra l'incredibile vicenda di MHI e Aida.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Quello che fa specie e' che una multinazionale da 250 miliardi di dollari di fatturato e che spazia in ogni campo della tecnokogia si sia arenata di fronte ad una realizzazione apparentemente non impossibile!
 

Magellano

Utente livello Platinum
Ho ripreso questo vecchio argomento che parlava del possibile ritorno sulla scena del Giappone, con Mitsubishi, per la costruzione di grandi navi passeggeri.

Così è stato, ma nel frattempo, l'ambito ritorno, si è trasformato in una definitiva decisione di non cimentarsi più nella costruzione di navi passeggeri, dopo la tremenda "disfatta" che MHI ha "incassato" per la realizzazione delle due AIDA.

Una perdita complessiva di 2,3 miliardi di dollari come risultato di inaccettabili, continui spostamenti delle date di consegna delle due navi, causati da incredibili ritardi di progettazione, cambiamenti in corso d'opera, ritardi nelle approvazioni, difficoltà ed errori nell'acquisto dei prodotti, più tutta un'altra serie di inconvenienti che ne han determinato il fallimnto.

Questo per sottolineare che non tutti possono impegnarsi nella costruzione di questi enormi complessi tecnologici che percorrono i mari, e che sono, per ora, appannaggio dell'Europa, con Meyer, Fincantieri, STX. Anche il Giappone con una industria all'avanguardia e con una Azienda di tutto rispetto ai vertici mondiali come Mitsubishi, non ce l'ha fatta.

Ora ci proverà la Cina con la CSSC, con un vantaggio rispetto a MHI; la collaborazione di Fincantieri. Staremo comunque a vedere.

http://www.seatrade-cruise.com/news...dons-goal-of-building-large-cruise-ships.html

E' incredibile pensare a tutto questo e constatare quanto (agli occhi del passeggero) sia tutto perfetto a bordo. Una nave di una funzionalità, comodità, ragionevolezza nella distribuzione degli spazi veramente meravigliosa. Naturalmente ciò che c'è sottocoperta non ci è dato sapere.
 
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