Rodolfo
Super Moderatore
Re: Comandanti
Anche il Com.te Tarabotto fu condizionato, se non dall'Armatore, da una entità forse ancora più temibile; il regime.
Il comandante Lena del Savoia, citato da Mate, nel suo tentativo di conquistare il Nastro Azzurro, mise invece in primo piano il benessere dei passeggeri, ricorrendo agli stabilizzatori nell'affrontare l'Atlantico in burrasca, annullando il vantaggio accumulato: probabilmente il suo condizionamento non fu così stringente. Se lo fosse stato, ora ricorderemo il Nastro Azzurro del Conte di Savoia e non quello del Rex.
Io penso che l'autonomia di un comandante, navi crociera a parte o perlomeno in misura nettamente inferiore, sia troppe volte alla mercè di armatori spregiudicati: da qui, come dici tu, il verificarsi di incidenti talora tragici.tano ha detto:Credo anche un buon comandante é quello che prende decisioni senza essere condizionato dalla compagnia in cui lavora in rispetto ai suoi passeggeri o carichi che porta. Molti disastri che vedo che capitano in mezzo all´oceano provocando disastri ambientali credo che sono colpa dei comandanti che non sanno dire di no, probabilmente per aver paura di perdere il lavoro o certi incentivi.
Anche il Com.te Tarabotto fu condizionato, se non dall'Armatore, da una entità forse ancora più temibile; il regime.
Il comandante Lena del Savoia, citato da Mate, nel suo tentativo di conquistare il Nastro Azzurro, mise invece in primo piano il benessere dei passeggeri, ricorrendo agli stabilizzatori nell'affrontare l'Atlantico in burrasca, annullando il vantaggio accumulato: probabilmente il suo condizionamento non fu così stringente. Se lo fosse stato, ora ricorderemo il Nastro Azzurro del Conte di Savoia e non quello del Rex.