La76
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Secondo me si stanno accavallando argomenti diversi.
Sì e no, sono comunque argomenti strettamente legati...perchè un conto è un problema reale ed effettivo, un conto è la strumentalizzazione fatta a puro e semplice scopo di criticare un intero settore (come per le grandi navi a Venezia)...anche ammesso che sia successo quello che dice l'articolo a me non sembra lecito che si critichi l'intero comparto delle crociere per 12 persone che hanno "festeggiato" una sera...se questa fosse la logica allora le partite di calcio da quanti secoli avrebbero dovuto proibirle?
Premesso che per me, se sono liberi dal lavoro hanno il diritto di fare un po quello che gli pare restando sempre nelle regole del vivere in modo civile.
Se però scendono dalla nave indossando una divisa e/o marchi riconoscibili della compagnia il discorso cambia un po'...
Purtroppo il contesto lo conoscevo bene avendo vissuto diverso tempo a Gevova e lavorato proprio nel contesto urbano dei vicoli per anni.
Mi dispiace leggere quanto scritto da Laura perchè vuol dire che dopo diversi anni la situazione non è cambiata per nulla.
cambia un po'...ma poi tutto torna come prima purtroppo.
Prendendo spunto dal fatto di cronaca, condito o meno che sia, la riflessione che faccio è relativa a quale strumenti attua la compagnia per evitare questi episodi.
Cioè, la prima cosa che ho pensato (lo ammetto egoisticamente) non è stato il disagio creato ai cittadini del luogo ma di chiedermi se questi "marinai" (camerieri, cuochi, o altro che siano) rientravano sulla nave sbronzi per riprendere il lavoro in quelle condizioni.
...su questo servono gli esperti...io ricordo di aver letto che se vengono trovati in stato alterato c'è lo sbarco immediato.
Quindi mi sembra anche strano che, sapendo di rischiare il posto di lavoro, siano andati poi così "oltre"...