seconda tappa
la strada attraversa una foresta enorme, un parco nazionale, la casa di quelle palle di pelo che vedete o intravedete sui rami
i KOALA
che gioia vederli, fotografarli, uno degli animali più amati in assoluto, forse secondi solo agli orsetti di peluche
e poi, la gioia si trasforma in tristezza, quando la guida, ci dice che siamo ancora fortunati a riuscire a vederne un numero così alta per il periodo che stanno attraversando, perché al momento lo stato di Victoria, vive un periodo nero per la sopravvivenza dei Koala
purtroppo, al momento questi tesori, stanno lottando contro una malattia epidemica che li sta sterminando, la sifilide
e con loro sta lottando lo Stato tutto, gli animali vengono costantemente monitorati, si cerca di isolare e curare le mamme in attesa, tenendo i piccoli e le madri guarite, totalmente separate in modo da portare avanti un ripopolamento completamente nuovo e sano ma, sempre a detta della guida, il processo è lungo e anche dispendioso ma, quest'ultimo motivo è marginale perché il Koala, come tutti gli animali e la natura in genere è talmente amata che delle leggi particolari, fatte ed entrate in vigore nel giro di 48 ore fa si che i fondi non solo non mancano ma sono perennemente e costantemente foraggiati in moltissimi modi
noi stessi, anche se non ci è stato detto subito, come visitatori, abbiamo contribuito con un dollaro australiano che abbiamo pagato direttamente all'istituzione preposta con l'acquisto del biglietto per il nostro tour e se si pensa all'elevato numero di visitatori che passano giornalmente da la.............
la differenza purtroppo per noi sta nel numero di Koala che abbiamo visto, la guida ci ha detto che meno di un anno prima avremo visto il triplo di animali e che intere famiglie abitavano lo stesso albero
ma noi siamo stati felicissimi di poter vedere questi meravigliosi e dolcissimi pochi animali e auguriamo loro di farcela e di poter ritornare a popolare in modo numeroso e ancora di più questo meraviglioso e selvaggio parco
e un plauso particolare sia allo Stato tanto presente e coinvolto e uno ancora più forte al personale che, invisibile ma costantemente presente tutela questo patrimonio nazionale e mondiale