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Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

ro56 ha detto:
Veramente grazie Leo, io lo vedrei volentieri il filmino, poi in quel disegno, le gondole che si avvicinavano alla nave, che tempi. Per quanto riguarda l'arredamento, è impressionante come fosse uguale a quello dell'albergo dei miei a Genova, sembrano gli stessi mobili, io ho 52 anni, a quei tempi ero bambina.
Mio zio ogni tanto racconta del suo viaggio sulla Michelangelo, bisognerebbe che gli facessi tornare alla memoria qualche aneddoto. Poi, quanto mi sono pentita di non aver fatto due crociere con i miei negli anni 70,mia sorella non se l'è perse, mentre io le ho snobbate a favore di due viaggi, Caraibi e Kenia.
Siamo coetanei....l'aredamento chiaramente non lo ricordavo, vedendo le foto un pochino di ricordi riaffiorano. Ad esempio mi ricordo il primo melone bianco mangiato in Libano ed il the alla menta.
Leo
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Grazie veramente a tutti coloro che raccontano le proprie esperienze di crociere ormai cosi diverse dalle nostre. E' qualcosa di affascinante e che non si può apprendere se non dalle testimonianze di chi, come alcuni di voi, c'è stato.
 
T

tano

Guest
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Ciao a tutti.

Da piccolo ho fatto piú viaggi di linea, vi racconto uno di esso, anche perché ho dati di date e d´intinerario.
Probabilmente qualche racconto é di un altro viaggio, sono passati tanti anni.
Con la mia famiglia si partiva a maggio per l´Italia, si trovava i nonni e poi si ritornava ad agosto.
Protagonista era la regina del sudamerica per velocitá e bellezza l ´Eugenio C. Il viaggio a Buenos Aires era fatto da Genova in 12 giorni !!! A tutta forza e tutte vibrazioni. Comunque era splendido vedere la scia all´infinito provocata dai 27 nodi della nave.
Nel 1972 siamo partiti da Genova alla 13.00 ore di un 25 agosto, credo che il comandante era Marco Simicich. Papa lo conosceva bene, é stato uno dei grandi della flotta linea C, anni 50, 60 e 70. Aveva un fratello, anche lui comandante.
Alle 18.00 dello stesso giorno si arrivava in rada a Cannes. Il 26 alle 8.00 del mattino l´EUgenio arrivava a Barcellona per ripartire verso 12.00. Come vedete i tempi sui porti erano corti, non esistevano l´escursioni. Si scendeva e si facevano delle passeggiate. Comunque avendo papa e mamma una certa esperienza nei porti, generalmente in ogni posto si andava direttamente a quelli piú conosciuti. Il 27 agosto alle 18.00 l´Eugenio arrivava Lisboa !!!! Guardate che velocitá !!!!
Ricordo la sagoma dell´Eugenio di notte camminando di ritorno verso la nave : era la fine del mondo. Una volta me la ricordo affincata alla Principe Perfeito, bellissima nave della linea portoghese.
Mezza notte si partiva per la traversata verso Rio che durava 6 giorni.
Incominciava la transatlantica che per me era una crociera. Sveglia al mattino e si andava al ristorante a fare la collazione. Ancora non esisteva il buffet. La nave era suddivisa in tre classi ben separate tra di loro. Comunque come buon monello e giá appassionato di nave me la percorrevo tutta, anche i posti prohibiti. Una volta mi sono portata la mammina perche volevo vedere il mare dalla punta piú estrema di prua della nave, tipo Titanic. Ci sono arrivato, pero era pericoloso, prima perche le navi di una volta, erano fatte che si camminava andando verso in su, poi c´erano i bucchi abbastanza grandi, in cui si vedeva il mare e credo che un corpo di un bambino di 10 anni passava e come. Il vento, mamma mia era impressionante, infatti ricordo mia madre prendendosi la gonna con sei mani perche ti lasciava in mutande.
La vita a bordo era molto normale. Dopo la collazione in piscina. Nei miei viaggi ho fatto tutte tre le classi e quella che piú mi piaceva, ed anche ai miei era quella di ponte Sole. I miei erano amici di uno steward di nome Giulio, biondo e simpatico era sempre lí, in quella piscina.
Alle 12e 30 o 13.00 si andava a pranzare sempre a ristorante e cambiati, papa anche con il vestito e la cravatta. Non mi chiedete sulla qualitá perche ero piccolo, in piú sono cresciuto con i miei piatti preferiti che lasciavano perplessi y camerieri di linea C.," churrasco y huevo frito", bistecca di manzo e uove fritte. Comunque si vedeva che c´era un buon mangiare, buon vino ed una buona presentazione del cibo, e tanta gentilezza. Camerieri e personale italiani, gente molto lavoratora, gente d´altri tempi. Facendo un paragone con l´Italia di navigazione, in questa c´era piú classe, i camerieri si vedeva che erano piú preparati, anche detto da mia madre e mia sorella che sono piú grandi.
Alle 14.00 avevo prohibito andare in piscina perche dovevo fare la digestione, le paure di mia madre erano pesanti e non si poteva fare altro di accetarle. Mi recavo al cinema, in cui davano dei film bellissimi. Ricordo ancora aver visto quello di Alberto Sordo con la Monica Vitti sulla Raffaello e Michelangelo, in particolare mi provoca ancora tanto da ridere, quella scena in cui Alberto Sordi é in infermeria avvelenato e svenuto e la Vitti le chiede " Amore, amore, sveglia, ti prego, dimmi una parolina".....
Poi si tornava in piscina, si andava ai saloni di ponte soggiorno alle corse dei cavalli, ricordo papá giocare poker con gli amici gelatieri di Buenos Aires in sala carte. Alle 21.00 se non sbaglio la cena.
Ci trovevamo tutti in un salone e percio, come dice bene Fendelmare, la atmosfera nasceva sola, senza bisogno di un gruppo d´animatori. C´era piú contatto e anche amicizia con l´equipaggio, con gli ufficiali. Non c´era teatro, ma l´atmosfera era magica. Mi ricordo anche l´eleganza e guai ad essere mal vestiti.
Era un mondo piú piccolo di quello attuale, peró molto vivo.
Dopo sei giorni di navigazioni verso le 18.00 l´Eugenio arrivava, come sempre a tutta velocitá, e tutta vibrante, alla splendida Rio di Janeiro. Quello che noto con il presente é che Rio ha la stessa terminale da quarant´anni, creandomi subito dei ricordi ed emozioni. Visita in cittá e partenza alle 24.30 per Santos, dove si arrivava al mattino per ripartire alle 12.30 del 4 settembre 1972, se non sbaglio. Il 6 settembre alle 8.00, dopo tante gratate con il fondo del Rio de la Plata, L´ Eugenio
arrivava alla darsena A di Buenos Aires. Aspettavamo che scendessero la macchina ( credo che era in poche ore) e si tornava a casa.
Ho fatto crociere di una settimana nel 74 e 78 sull´Enrico e L Eugenio. Erano diverse al viaggio di linea. La nave veniva fatta in una classe e si vedeva gente d´un alto stato sociale, caratteristica del Sudamerica. Era tutto piú presentabile, peró la base era quella del viaggio di linea. Qualche spettacolo, italiano,piú napoletano, si dava nei soggiorni, sala ballo, ed erano fatti dall´equipaggio. Il sole e la contemplazione del mare erano i protagonisti.

image0037sm1.jpg
 

ro56

New member
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Grazie Tano, un bellissimo racconto, anche le foto, una rarità.
 

bibilica

New member
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Grazie tano , un pezzo della storia emozionante e belle foto riccordo !
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Come sempre, grazie Tano per i tuoi racconti; sembra quasi di assistere ad un filmato dell'epoca.
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Ciao Tano complimenti per il racconto e per la memoria dei particolari. Sono proprio i particolari che rendono vero e palpabile il ricordo. L'episodio di quando sei andato a prua con tua madre mi ha ricordato quando convinsi mia sorella a fare la stessa cosa sulla Caribia. E' vero la prua era in salita, piena di cordame e boccaporti, si aveva però una senszione della velocità e del mare impressionante, anche perchè in quel punto si sente perlopiù il rumore del vento e niente altro. Ci prendemmo una grossa sgridata , ma fu bello molto.
Grazie ancora per il tuo racconto.
Un salutone
Leonardo
 

valenti

New member
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

caspita tano, mi hai fatto emozionare con questo tuo racconto!!è bellissimo pieno di particolari che ancora adesso ti ricordi perfettamente!sei davvero un grande, come te anche leo e tutti gli altri che stanno scrivendo dei loro diari!!
bravissimi!ci sapete trasmettere delle emozioni molto forti che credo siano difficili da dimenticare, er chi come te, tano, hai viaggiato a 10 su una delle navi piu belle della linea C!!!
grazie davvero!!
un saluto!! :wink: :D
 

fandelmare

New member
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Grazie Tano. Per quanto riguarda le sortite in zona di prua, confesso che in tempi più recenti con un brivido di trasgresione :oops: l'ho fatto anchio su Costa Magica durante una crociera transatlantica. Ho beccato un piccolo rimprovero :oops: da parte di un adetto ai lavori ma ne valeva la pena; la tentazione di un punto d'osservazione interdetto ai crocieristi era irresistibile. Anche su Costa Victoria ho alcune foto che mi ritraggono con lo sfondo della immensa vetrata di prua.
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Tano se hai altre storie così raccontacele.. Pendo dalle tua labbra. Grazie.
 
T

tano

Guest
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Ciao Fandelmare

Quel vizietto di trasgressione che hai l´ho anche io. L´ultima volta che sono stato sulla Serena sono andato a prua, ho fato una foto al ponte di comando salutando i ragazzi :

p1200038yf9.jpg



Poi sono salito sulla parte estrema tipo Titanic, guardando solo il mare cercando d´evitare qualsiasi sguardo, dopo una piccola contemplazione, sono sceso, salutato di nuovo i ragazzi, e via veloce.


Volevo rispondere prima di tutto a Cokj 72

Non rimpiango il passato, per niente. Sono felice dello sviluppo del mondo attuale e delle navi nuove. Sono felice anche di aver vissuto quel periodo lí e conosciuto quel mondo. Il mio rammarico maggiore é quando ricordo i momenti felici vissuti con mio padre, mia madre, mia sorella e l´infanzia e adolescenza.
Oggi invece mi godo i miei figli e mia moglie, naturalmente ci sono dei paragoni pero la grande differenza é piú in questione d´epoca di vita e di responsabilitá. Su quello che oggi offre una nave non si puó paragonare con il passato.

Ciao Ro56

É vero che prima una crociera costava e non era nella possibilitá di tutti, peró io credo che il maggior problema stava che non era inculcato nella mentalitá della gente. Noi utilizzavamo la nave come mezzo di trasporto per paura all´aereo.

Ciao Unochenaviga.

La Carla C. e Italia furono navi Costa noleggiate alla Princess, e con queste navi incominció l´avventura della famosa attuale compagnia di crociere, famosa in tutto il mondo.Erano affittate anche con l´equipaggio di linea C.
C´é un maitre in Costa, che molti di questo forum che hanno navigato in Costa conosceranno perché e molto piccolino di statura,che ha un sito in internet di Galli,il suo nome é signor Baglieri se non sbaglio, che ha navigato sulla Carla Princess.

Un saluto.
Ancora s
 

Cokj72

New member
Re: Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Ciao Tano, grazie per i tuoi ricordi sono molto emozionanti (credo anche per te).
E bravo io nel '72 nascevo e tu ti facevi le tue belle transatlantiche, bravo, bravo.

Un saluto Mauro
 

Concordia

Staff Member
Cari amici, vorrei anch’io arrichire il post con l’inserimento di questo articolo, estrapolato da una pubblicazione femminile risalente al 1963. L’ho copiato esattamente come riportato sulla rivista.

Ho apprezzato moltissimo i vostri interventi, specialmente quelli di Leo, Tano e Fandelmare. Trasportano davvero lontanissimo, in un tempo nostalgico, in un altra epoca, in cui le crociere erano vissute ed organizzate in modo tanto diverso rispetto ai giorni nostri.
È sorprendente scoprire, leggendo l’articolo, come siano cambiati i costumi, le mode, le definzioni stesse del mondo crocieristico.
Qui si parla ancora di classi, di lira, di abiti svelti e chemisier in piquet che alcune signore ricorderanno, di necessaire e prendisole, di trofei di caccia da portare come ricordo del viaggio, di sesso forte, di transistor.

Non ho potuto fare a meno di intervenire con delle brevissime e simpatiche note, poste fra parentesi e scritte in corsivo, (concedetemelo, vi prego) che esprimono, in modo diretto, le reazioni/domande spontanee suscitate in me da alcuni passi.

Aspetto le vostre impressioni e i vostri commenti personali
Vi auguro un buon viaggio a ritroso nel tempo...e...buona lettura!



Andiamoincrociera2.jpg


Quando il sogno di un viaggio per mare si avvera, preoccupatevi di organizzarlo in modo perfetto per godere pienamente la vostra vacanza. Non di rado infatti una crociera, anche se dura pochi giorni, equivale ad un soggiorno in un albergo di lusso; quindi si trasforma in una meravigliosa parentesi per qualsasi donna che vi partecipa.

Andiamo in crociera

Trascorrere un periodo di vacanza in crociera è un sogno di tutti e da qualche tempo, grzie alle compagnie di viaggio, è sempre più facile realizzarlo. Noi vi auguriamo di tutto cuore di fare quel “famoso” viaggetto tanto desiderato, e cominciamo fin da ora a darvi qualche utile consiglio: anche se non vi permetterà di essere à la page al momento opportuno.



La scelta del viaggio

Il mezzo più pratico e più economico per organizzare un viaggio in mare è quello di affidarsi a un’agenzia turistica, che vi proporrà tutta una serie di combinazini. Nella scelta, vi orienterete naturalmente secondo le vostre preferenze e i vostri desideri, ma non dimenticate che è molto importante visitare i vari paesi nella stagione adatta. Nel Mediterraneo, ad esempio, i periodi ideali sono aprile-giugno oppure settembre-ottobre.



I prezzi e le classi

Le quote di partecipazione alle crociere organizzate sono abbastanza modeste. Esse variano, naturalamente, in rapporto alla classe (prima classe, seconda classe e classe turistica).
La prima classe offre offre il massimo comfort, ed è situata sui ponti superiori, cioè in posizione previlegiata.
La seconda classe è pure molto confortevole, anche se le cabine sono meno spaziose e arredate più semplicemente;
nella classe turistica, le cabine hanno il bagno in comune e portano da un minimo di due a un massimo di quattro cuccette.
Molte navi hanno solo due classi: Unica (che corrisponde alla prima) e turistica. Ogni classe ha il proprio ristorante, le proprie sale di soggiorno ecc. Nel prezzo sono compresi, oltre al posto in cabina, i pasti, i mezzi di sbarco e di imbarco nei porti, le tasse, il trasporto bagagli. Sono escluse le bibte, il bar, le escursioni a terra.




Passaporti e visto

La società che organizza la crociera penserà a tutto: ma è bene che sappiate alcune cose che vi saranno indubbiamente di grande utilità.
Se non siete in possesso del passaporto individuale, potete iscrivervi su quello collettivo. La società che organizza il viaggio vi fornirà una tessera ferroviaria a riduzione, per portarvi dalla vostra città al porto d’imbarco. La riduzione che godrete sarà circa del 20% e alla fine della crociera il Commissario di bordo vi timbrerà la tessera per il rientro a casa, in modo da comprovare la vostra partecipazione alla crociera e farvi godere della riduzione per il viaggio di ritorno.
Se andrete nell’Unione Sovietica o negli Stati Uniti (in questi paesi il passaporto individuale è indipensabile), la vostra agenzia viaggi vi chiederà il passaporto una ventina di giorni prima della partenza. Col passaporto dovrete inviare un modulo (fornito dall’agenzia), che compilerete, e una vostra foto formato tessera. Se la vostra crociera prevede una tappa a Gerusalemme o Betlemme, sarà necessario unire al passaporto l’atto di battesimo, perché l’ambasciata di Giordania non concede il visto agli israeliti. Quanto al bagaglio, vi saranno fornite numerose etichette, sulle quali opporrete il nome vostro e quello della nave. Poi ci penseranno i portabagagli, che trasporteranno tutto in dogana.


Vaccinazioni

Per avere diritto di visitare alcuni paesi, è indispensabile sottoportsi a vaccinazioni contro alcune malattie epidemiche purtroppo ancora diffuse. Nessuna vaccinazione è necessaria per recarsi nei paesi europei. Per gli Stati Uniti, l’Australia e il Medio Oriente basterà la vaccinazione antivaiolosa, per i paesi dell’America del Sud e dell’Estremo Oriente sarà necessaria anche quella anticolerica




Facciamo le valigie...

Innanzi tutto, bisogna distinguere se ci imbarchiao per tre, sette o quindici giorni.
Per la crociera di tre giorni basteranno due abiti da pranzo, due abiti semplici e pratici, il costume da bagno e un paio di scarpe molto comode, oltre a quelle da calzare la sera. Poi un paio di golfini e due o tre foulards. Aggiungeremo un po’ di biancheria personale e il necessaire. (l’attuale beauty case. n.d.r.)

Per sette giorni, naturalmaente occcore essere meglio fornite. Tuttavia non caricatevi di bagaglio: sareste le ultime a terminare le operazioni doganali! E vi guarderebbero con sospetto. Preferite una bella valigia grossa e robusta, eviterete in questo modo di dover stirare tutto appena a bordo, e non soffrirete vedendo le vostre valigie-avio che scorrono lungo la rete tesa della nave alla banchina, per far scendere i bagagli.
Portare almeno due abiti svelti, due da sera (il da sera corto è la soluzione migliore), uno o due paia di pantaloni e shorts; costume e prendisole; golfini, foulards, scarpe.

Per una crociera più lunga (di almeno dodici giorni) dovrete prevedere un guardaroba più completo che comprenda: uno o due abitini-grembiule, uno o due abiti eleganti e scollati, due da sera (di cui uno importante), due gonne (una di lana, una in cotone) con golfini e camicette, pantaloni e shorts, due costumi da bagno e un paio di prendisole, giacca di spugna e altri accessori da spiaggia, un impermeabile, un soprabito di lana, una borsa capace e una elegante, due paia di scarpe o sandali eleganti. (sentito, Signore? n.d.r.)



E imbarchiamole...

Anche se non siete dei foto amatori, certamente porterete una macchina fotografica o una cinepresa; in tal caso non dimenticate di farla segnare sui documenti, altrimenti al rientro avrete la tassa da pagare; e altrettanto dicasi per gli apparecchi a transistors.
Nei viaggi-crociera, non c’è limite per il quantitavo di bagaglio: le valigie ve le porteranno in cabina. I bauli, se ne avete, saranno collocati nel bagagliaio di bordo cui potrete accedere quando e come vorrete.
Il bagaglio viaggia naturalmente a rischio e pericolo del proprietario: ma potrete sempre stipulare una assicurazione sui bagagli che duri dall’imbarco allo sbarco. A bordo funziona uno sportello di cambiavalute: se però lo preferite, nessuno vi impedirà di salire a bordo con valuta estera, naturalmente nella misura consentita dalla legge. Alcuni paesi fanno eccezione: se vi recate nell’Unione Sovietica ad esempio, non dovrete avere con voi neppure una monetina che non sia valuta del posto. Non scendete quindi, dimenticando dollari o lire nel portafoglio: al controllo inevitabile della dogana rischiereste di avere delle noie o anche il sequestro del denaro.




Vita a bordo

Una volta saliti a bordo e sistemati nella vostra cabina, vi cambierete per il pranzo e vi recherete nella sala ristorante, dove l’assistente di bordo vi receverà: a lui esprimerete i vostri desideri (volete mangiare al centro della sala, o vicino alle finestre o lontano dall’orchestra, ecc.) e nel limite del possibile i vostri desideri saranno accolti. Vi sarà riservato un tavolo, che rimarrà vostro fino alla fine della crociera.

Quando vorrete spedire cartoline o posta da bordo, vi recherete all’ufficio apposito; vi venderanno cartoline illustrate dei paesi che toccherete, e si incaricheranno di affrancare e spedire la corrsipondenza.
Lasciate tranquillamente alla compagnia l’incariaco della affrancatura, o vi capiterà di spedire da Tangeri cartoline con francobollo spagnolo, che vi siete dimenticati in tasca!

Non manca mai, sulle navi grandi e piccole il servizio religioso.

Il servizio sanitario viene effettuato a bordo da medici e personale della società armatrice: al medico di bordo potrete ricorrere a qualunque ora. (sarebbe interessante sapere se tale servizio venisse offerto a pagamento. n.d.r.)

Non pensate che il capitano abbia facoltà di celebrabre le vostre nozze, se glielo chederete a bordo. Dal 1931 tale facoltà gli è stata tolta: può invece rilasciare a vostro figlio un atto di nascita, se gli sarà venuta l’idea di nascere a bordo.

Sulle navi moderne, tutto è predisposto per rendere piacevole e divertente il vaggio e per facilitare la vita pratica del passeggero. Sale da gioco, ping-pong, e altri giochi all’aperto, piscina, cinema, intrattenimenti serali: ecco i passatempi che offre la vita di bordo. (ma come, niente toboga e simulatore di Gran Premio? :( n.d.r.)
Sulla nave troverete il servizio lavanderia e stireria: non costa molto, ma ricordatevi che vi occorrono almeno tre giorni per riavere gli indumenti.

Inoltre non mancano quasi mai un parrucchiere per signora e, sulle navi più grandi, alcune boutiques.

Fra i servizi più apprezzati c’è la sala speciale per i bambini, (si, ma fa più figo chiamarli Mini Club, Squok Club, ecc... n.d.r.) dove i piccoli possono giocare tranquillamente, lontani dai pericoli, in un locale attrezzato per loro e sotto la sorveglianza di persone esperte.




Al ristorante

Ogni giorno troverete sul vostro tavolo la lista dei cibi: in genere è un bellissimo foglio doppio in carta pesante, illustrato garbatamente , e con tutte le specilità (pronte o da farsi) che potrete desiderare.
Avete gia preso l’aperitivo alle undici: a tavola ci andrete alle tredici, non dopo aver sistemato il vostro orologio sull’ora di bordo: infatti la nave viaggia e percorre spazi sotto diversi fusi orari.
Ogni mezzogiorno verrà dato il segnale orario.
Le eventuali variazioni durante il giorno vi verranno comunicate mediante appositi avvisi.
Quando avrete fra le mani il menù, guardate in fondo alla pagina: troverete quello che il cuoco vi consiglia per il giorno; a meno che non abbiate particolari desideri, scegliete quanto vi viene proposto: non dovrete attendere che vi preparino piatti speciali.
Se però seguite una dieta per la linea o per la salute abbiate cura di avvertire il direttore di sala: prenderà nota dei vostri desideri.
Per tutto ciò che consumerete al bar, e per le bevande durante i pasti, firmerete degli appositi buoni: alla fine della carociera, il personale di bordo vi farà avere la vostra nota spese, con tutti i tagliandini da voi firmati, per vostro controllo. Le spese che effettuerete invece dal parrucchiere, dal fotografo, nelle boutiques di bordo, le potrete regolare con valuta italiana o estera, al cambio del giorno.




Vita all’aperto

Sui ponti giochi e soggiorno troverete un numero notevole di sedie a sdraio: le userete gratuitamente, ma non potrete prenotarle.
Se siete abitudinarie, e ne volete una proprio vostra, con 1500 lire potrete avere la sdraio col vostro nome (come i divi del cinema), ma sul ponte Sole (cioè a poppa).

Al mattino non dimenticate di ritirare una copia del notiziario (gli amati “Today” n.d.r.) che quotidinamente viene distribuito ai passeggeri: su di esso troverete la cronaca dei fatti del giorno precedente, e inoltre tutti i programmi che si riferiscono alla giornata in corso. Sarà carino conservare tutta la serie di questi piccoli giornali di bordo e segnare a margine qualche vostra impressione.




Escursioni a terra

Vediamo poi le escursioni a terra: vi iscriverete in segreteria (in genere le escursioni sono facoltative e avrete sempre vasta scelta).
Meglio sarebbe decidere fin dal momento della partenza, ma vi può capitare l’occasione di formare una piccola “compagnia” a bordo e volerne serguire le sorti comuni. In tal caso, quando sarete sicuri sulla scelta, vi recherete anche semplicemente dalla hostess e le comunicherete le vostre decisioni. Poi avrete cura di essere puntuali allo sbarco.
Attendete che vi sistemino sui piccoli pullmann appositi o sui taxi prenotati dalla vostra nave, e non dimenticate a che ora la nave salpa e da che molo. Inoltre non dimenticate di portare con voi un po’ di valuta del posto, almeno quanto basta per pagare un taxi, se vi doveste perdere di vista il gruppo.




Acquisti esotici

Quanto agli acquisti, se andate in Turchia, per favore, non comprate la moschea di Istanbul in avorio, anche se vi piace tanto: quando tornerete a casa finirà in un cassetto, inevitabilmente. Piuttosto sappiate che le spugne (salviette e accappatoi) fabbricate in Turchia sono le migliori del mondo. Che i foulards di seta che troverete a Beyrut pesano soltanto pochi grammi, e se avete la fortuna di comprarne tre o quattro della stessa qualità e disegno, vi potrete fabbricare un magnifico abito tipo sari indiano.

Nel Medio Oriente ricordatevi che siete nei bazar, e non al supermarket e che quindi vi verrà chiesto un prezzo almeno di tre volte superiore al dovuto, (perché siete un turista, e perché difficilmente tornerete una seconda volta nello stesso posto, a protestare).
Nei bazar compratevi un macinacaffè (a mano) di rame, per fare il caffè orientale: anche se non lo userete mai, avrete un soprammobile interessante. Uno jesvè, pentolino in rame con manico lunghissimo per non scottarsi, sempre per il caffè.
Se avete molto da spendere, compratevi un tappetino scendiletto, ma attente alle imitazioni. Fatevi accompagnare dall’hostess se è pratica del posto e parla la lingua, o da qualcuno che se ne intenda. Potreste acquistare male o spendere troppo. Poi dovete fare i conti con la dogana, perché un bel 30% di tassa no ve lo leva nessuno.
Tutto sommato, troverete anche in Italia autentici tappeti persiani con certificato d’origine e garantiti. E saprete con chi prendervela, se non ne siete soddisfatte.

In Africa, le cose più interessanti da acquistare sono i trofei di caccia [smilie=incredulo[1:, certi tappeti tessuti a mano e altri prodotti dell’artigianato locale, come i comodi sandali di pelle intrecciata.
Non lasciatevi tentare, invece, dalle sculture in legno, raramente autentiche: questi oggetti vengono ormai “fabbricati” solo per il turista, e sono quasi sempre di fattura rozza e di tono falso.

Negli [I]Stati Uniti[/I], tutto è molto caro in rapporto ai nostri prezzi. Se potete fare una grossa spesa, comprate pelli di visone [smilie=incredulo[1:,: sono splendide e convenienti rispetto ai prezzi europei. Più modestamente, potete divertirvi ad acquistare cibi in scatola ancora inediti da noi e molto ben confezionati, oppure dischi.

Qualche fortunata si spingerà con la sua crociera fino al favoloso [I]Estremo Oriente[/I]? Non mancherà allora di acquistare perle, transistor (ma perché non ci son ancora gli ipad, e le macchinette digitali? n.d.r. ) e sete di Kimono (Giappone), giade e porcellane (Hong Kong), ancora sete finissime, monili d’argento e pietre preziose (India).

Ma vediamo cosa si può acquistare in Europa. Tutti conoscono i profumi francesi, le lane inglesi e i formaggi d’Olanda, tuttavia è molto più conveniente (e soprattutto più divertente) acquistarli sul posto.

In Spagna, non dimenticate Toledo e le sue lame: non vi diciamo di comprare una spada, non vi servirebbe. Ma per lo meno un bel paio di forbici: sono di metallo lavorato, con impugnature veramente artistiche.
Il ditale assortito, in argento, vi farà sognare mentre lavorerete di cucito.
Per vostro marito, o per parenti e amici del sesso forte :roll:,non dimenticate i gemelli in similoro di Toledo. Costano poco e sono di grande effetto. Sembrano d’oro vero e farete un figurone.

In Iugoslavia troverete per poco prezzo preziosi oggetti in legno per la casa (piccoli vassoi, coppette o boccali portamatite, posate per l’insalata, ecc.), tappeti rustici e anche pentolini di rame per il caffè turco.
Sono più o meno le cose che potrete acquistare in Grecia (dove invece sfuggirete le orribili imitazioni di arte classica, come vasi dipinti e simili).
In Russia, splendide le pelli per pellicce e i tappeti del Caucaso. Ma se volete portare un ricordo ai vostri parenti e amici, saranno graditissimi vodka e caviale originali.



Riassumendo

La giornata a bordo si divide un po’ come volete voi. Ma la colazione del mattino viene servita dalle sette e mezzo fino alle dieci. In questo caso, se salite in sala da pranzo, anziché farvi servire in cuccetta, indossate un abito-grembiule, scollato che vi permetterà di prendere il sole sul ponte Sole.
Se non volete cambiarvi di nuovo e avete l’abitudine di mangiare e poi fare il bagno in piscina, potrete indossare il costume e coprirlo con un pigiama da spiaggia. Sarete elegantissima fino a mezzogiorno. Quella è l’ora degli aperitivi. Attenzione! Se no ci siete abituate, limitatevi.

Sulle navi si mangia dalla mattina alla sera; pare che i cuochi non abbiano altro da fare che attentare alla vostra linea. E va bene che al mare non si ingrassa: ma mangiando cinque volte al giorno, potreste perdere di vista il vostro peso ideale e ritrovarvi a essere costituzionalmente incapaci di entrare nei vostri vestiti, anche prima di sbarcare!
Quindi occhio alla bilancia. In alcuni piroscafi, in prima classe, la si trova in cabina, proprio dietro alla porta del bagno. Pesatevi tutti i giorni: in caso di allarme...avvisate il cameriere e saltate il primo piatto.

Dalle 12.30 alle 14 viene servita la seconda colazione; vi sarete cambiate d’abito: non è ammissibile tenere indosso il vestito-grembiule della mattina. Non lo fareste neanche in albergo, e la nave, anche in classe turistica, è come un albergo di prima categoria.
Quindi vi cambiate: cosa vi dovete mettere? Una bella gonna di cotone con camicetta vivace, o un chemisier svelto, o un abito di piquet fresco e ben stirato.

Dopo la seconda colazione, potrete andare a dormire, se ne avete voglia o salire in sala di lettura, o distendervi sulle comode sdraio che troverete sul ponte coperto o scoperto, a piacere.
Se non è una giornata ventosa, potrete salire sul pone Sole, dopo esservi unte ben bene con una buona crema, altrimenti alla sera sarete irriconoscibili: l’aria d’alto mare è fortemente abbronzante e soprattutto asciuga i tessuti.

Piu tardi scenderete nei saloni e troverete le hostess di bordo che staranno organizzando giochetti di società, tornei di tennis, di ping-pong.
Non giocate se non siete già abili: vale di più un buon spettatore che un cattivo giocatore.
Per le signore che lo desiderano ci saranno i tornei di canasta e di bridge. Alla hostess potreste rivolgervi per tutti i vostri problemi, grandi e piccoli.

Dall’ordinato comportamento dei passeggeri dipende a volte la riuscita felice di una crociera. Collaborate quindi con buon senso e buon gusto, e sarete certo apprezzate dal personale di bordo, come se foste dei vecchi lupi di mare. (no comment...n.d.r.)
Vi faranno poi le proposte curiose: non c’è giovane ufficiale che si rispetti che non voglia convicervi che a mezzanotte, sul ponte Sole, si vedano i pesci volare, la scia fosforescente e il sole di mezzanotte.
Sta a voi crederci o meno...ma sappiate conservare il vostro stile e il vostro buon onore: salite a bordo per passare un periodo piacevole. State quindi allo scherzo e...divertitevi!
 
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mal di mare

New member
Ciao.....ho letto questa presentazione........

Il medico a bordo delle navi Costa negli anni 70 non si pagava........
Cosi come non si lasciava nessun tipo di acconto all imbarco,ma si saldavano
Gli extra a fine crociera........

A bordo dell Enrico,credo, ricordo nella hall di ingresso un pannello di legno
Dove ogni chiave della cabina aveva il suo spazio e dove veniva depositata quando si
Scendeva a terra .........gli ufficiali avevano uno sportellino sempre di legno in o out
Da spostare a secondo che fossero o no a bordo........

Nella descrizione manca il brodo caldo che veniva servito sui ponti,
Verso le 11 della mattina,con delle tazze di porcellana..........non ho mai capito,
Perche il brodo a quell ora..........

Veniva anche eletta la Miss di bordo,che ho visto vincere una crociera.
Niente slot,niente self service,non mi ricordo di aver preso un ascensore....
Erano pochi piani.........
Prima dell imbarco a Genova, un grande libro dove cercano il tuo nome,
Una fila di valletti in guanti bianchi che accompagnavano tutti i passeggeri
Nelle cabine.........la prima cosa che ricordo salendo a bordo era il profumo
Del legno e la musica.......

Come giochi sul ponte ricordo il tiro al piattello e una specie di gioco della campana,
Che era disegnato per terra........poi le sfilate in piscina.......

Avevamo,anzi ho ancora,il libretto del Costa club,che veniva consegnato
Alla reception......ogni crociera una pagina con il timbro della nave e la
Firma del Comandante...........al cocktail del Club inizialmente regalavano
Un piattino di similargento con incisa la nave........ma eravamo proprio pochi........

Visitare il ponte di comando,non era un problema........
 
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Raffa28

New member
Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

Ciao, anch'io ricordo queste cose......
Il brodo alle 11, l'elezione della miss (una volta sono arrivata seconda, e la prima ha vinto una crociera, io il modellino della nave....), e come giochi ricordo il tiro al piattello sul ponte, la corsa dei cavalli.....
E naturalmente le sfilate in piscina....
Alla sera niente teatro, ma spettacoli nel salone principale, un anno sul Flavia Costa c'era Jucas Casella (non era ancora famoso, lo divenne l'anno dopo) con il suo spettacolo di ipnosi e ricordo anche che piegava le chiavi, io gli dissi di essere molto scettica, e lui mi disse di portare una chiave mia....... mi piego' la mia chiave di casa...... con la forza del pensiero.......incredibile!!!!
 

Arwen

Member
Ciao leggo solo ora questo thread, davvero interessante. Io feci la prima crociera da bambina, non so su quale nave perchè avevo solo 5 anni, quindi eravamo nel 1965, ma ho conservato alcuni flash. La cabina aveva 4 letti bassi, ma eravamo in 5: i miei, mia nonna e io e mio fratello di 2 anni, che dormivamo insieme, nello stesso letto singolo, me lo ricordo bene, eravamo sdraiati con le teste dai lati opposti e con la sponda.... oggi non sarebbe possibile. C'era un oblò che dava sul ponte, ma comunque vedevamo un po' di mare (o era il cielo?). Mi ricordo la festa dei bambini, con torta, palloncini e cappellini colorati. [smilie=festa_03[1]:Ai bambini regalavano i palloncini e mio fratello ne aveva sempre uno. Mi ricordo anche il mare di sera, tutto scuro, che mi aveva molto impressionato. Ci eravamo molto divertiti, ma i miei ricordi si fermano a questi flash.
Quando avevo credo 14 anni facemmo una crociera in Spagna, la cosa che ricordo bene è Granada con l'Alhambra.
Poi invece facemmo un'altra crociera nel 1977, avevo 17 anni. Ero con i miei e ancora mio fratello (il più piccolo fu ancora lasciato a casa con i nonni, mica c'era lo Squok). Eravamo sull'Achille Lauro, partimmo da Genova. Non ricordo tutti gli scali, Napoli con Pompei, sicuramente Atene. Ricordo bene che arrivammo a Port Said e da lì andammo al Cairo in escursione. A/R in giornata. Vedemmo da fuori Piramidi di Giza e sfinge e il Museo archeologico (cioè vedemmo solo alcune sale, ricordo Ramses II e ricordo bene la chilometrica coda alle toilettes e io che friggevo perchè volevo vedere il museo e invece dovevo aspettare...). Ricordo che nelle escursioni fungevo io da interprete ai miei, con il mio inglese allora non ottimo ma buono e i miei ne erano molto contenti. Non so più se in Egitto o a Tunisi un locale mi chiese in moglie offrendo cammelli in cambio (giuro!). Lui scherzava, ma io fui alquanto tramortita...[smilie=paura_02[1]:
La cosa che merita dire è che al ritorno dal Cairo in nostro bus si fermò. Si era rotta la cinghia di trasmissione e non c'era modo di ripartire. Il tempo passava, passava, veniva sera e il nervosismo cresceva. Ai lati della strada c'era il deserto. Io e mio fratello, con l'incoscienza della gioventù, ce la spassavamo per l'avventura imprevista, ma c'era il panico tra gli adulti. Non esistevano i cellulari ed eravamo lì, col serio rischio di perdere la nave...Ormai era buio, c'erano signore in lacrime. All'orizzionte si profilò l'ultimo bus della nave e mio padre gli si parò davanti. L'autista si fermò, il bus era mezzo vuoto, con turisti tedeschi. Sorse animata discussione: non volevano caricarci perchè eravamo troppi ma mio padre guidò l'arrembaggio e così tutti noi italiani salimmo sul bus dei tedeschi.[smilie=calcio_ital: Donne e bambini si sedettero e gli uomini rimasero i piedi accalcati nel corridoio. Riuscimmo così ad arrivare alla nave. Non so altrimenti se e quando ci avrebbero recuperato. Per me e per mio fratello fu l'avventura più bella della crociera! [smilie=ok[1].gif]
Poi andammo a Gerusalemme, ho un vivido ricordo del muro del pianto, nonchè di un cammello che sputò in faccia a mia madre (altro hit della crociera per me e mio fratello, ridemmo per ore, povera mamma...).
Ricordo anch'io il brodo la mattina. Sui ponti si giocava con delle specie di piattelli da spingere con delle aste apposite. La sera ci si vestiva davvero eleganti e sempre. Gli spettacoli erano artigianali, molto divertenti quelli dei crocieristi stessi che si esibivano (terrificante la signora di mezza età single discinta che si esibì in una raccapricciante danza del ventre). C'era il carnevale dei crocieristi: chi voleva si fabbricava il costume e sfilava. Poi c'era anche l'elezione della miss.
Anche a me piaceva molto il cinema: proiettavano ogni giorno un film diverso, ma in differenti lingue e vidi un western in spagnolo oltre a film in italiano e in inglese. Guardate un po' la memoria...
Telefonare costava molto, si telefonava dalla cabina tramite centralino o addirittura (non ricordo più in quale crociera) si andava in un luogo apposito con telefonista.Noi telefonavamo ai nonni e la cosa si faceva raramente, mica come oggi!
Non c'era la TV, ma ogni giorno arrivava un giornale di bordo con le notizie dal mondo.
Si mangiava bene, non c'era la ressa e il servizio era molto curato. Le mance erano date dai crocieristi ai singoli camerieri e cabinisti, non prelevate di default.
L'Achille Lauro aveva una stazza di 23.000 ton., un po' come la Marina e l'Allegra. Grande impressione poi il dirottamento e l'incendio. http://it.wikipedia.org/wiki/Achille_Lauro_(nave)
Il mare mi è sempre piaciuto, grande fascino, ma avendo 17 anni non mi piaceva il mordi e fuggi, avrei voluto fermarmi nei vari luoghi e aver più libertà nel vedere i siti. Quindi con la maggior età lasciai la crociera ai miei, che poi recuperarono il figlio più piccolo, e cominciai ad andare all'estero per conto mio d'estate per studiare le lingue.
Ho ricominciato a far crociere nel 2004, per desiderio di mio padre che, sentendo che ormai la fine si avvicinava, voleva andare ancora e con tutta la famiglia (ormai con le nipotine). Da allora...ho ricominciato.
La sensazione che ti dà la brezza marina quando al nave è in movimento, la pace che si prova, quelle sono rimaste e sono impagabili! :cool:
 

mal di mare

New member
Ciao......ricordo perfettamente le stazioni radio con le cabine.......si chiedeva una telefonata
E te la passavano,a volte con lunghe attese.....adesso a pensarci mi viene da sorridere.......

Un altro particolare che ricordo bene era la parrucchiera dell Enrico.....una cabina interna riadattata......
Cosi come ricordo che pochissime signore nelle serate di gala non indossavano abiti lunghi.......

Ma quello che ricordo piu chiaramente,anche dopo tanti anni e'la sensazione della prima notte
Passata in mare.....ero cosi agitata e felice che non ho mai dormito.....sono rientrata in cabina tardissimo
E continuavo ad alzarmi e guardare le onde dall oblo'.............

Ps chissa se qualcuno ci spieghera mai il perche' di questo brodo a meta' mattina,
Anche quando faceva caldo.......
 
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Concordia

Staff Member
Ragazzi, che meravigliosi ricordi...quanta nostalgia!!!


E continuavo ad alzarmi e guardare le onde dall oblo'.............
Quanta magia, quanta aspettativa negli occhi dei bambini....


Ciao, anch'io ricordo queste cose......
Il brodo alle 11, l'elezione della miss (una volta sono arrivata seconda, e la prima ha vinto una crociera, io il modellino della nave....)
Raffaella. se penso alle elezioni delle miss di adesso. Devi subire tanta umiliazione, nel nome del divertimento, per ricevere un gadget, altro che vincere una crociera!

Arwen, ci hai illustrato l'avventura nel deserto con il bus in panne che sembra di essere li in ansia in attesa di chissa' che cosa....e poi, finalmente, le luci di un bus in lontananza.....Che sogno!!!!
 
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