Re: Seabourn ordina 2 navi da crociera
Ad ulteriore commento della notizia della costruzione della terza unità di Seabourne
07-11-2007
IL GRUPPO CARNIVAL ESERCITA L'OPZIONE PER UNA NUOVA LUXURY SHIP (da L'Avvisatore Marittimo)
Da Seabourne tris di navi per Mariotti
Il valore complessivo della commessa sale a 550 milioni di euro
Seabourne Cruise Line, marchio di lusso del gruppo statunitense Carnival, ha confermato ai cantieri T. Mariotti di Genova l'opzione per la costruzione di una terza nave da crociera. "Abbiamo apprezzato - ha detto il presidente della società genovese, Marco Bisagno - che l'opzione sia stata esercitata con due mesi di anticipo sulla scadenza, fissata per dicembre".
Le prime due navi, della stessa serie "ultraluxury", erano state ordinate un anno fa, nell'ottobre del 2006. La firma definitiva del contratto era stata siglata a febbraio del 2007 e la cerimonia per l'impostazione della prima chiglia è avvenuta lo scorso 12 luglio a San Giorgio di Nogaro, in Friuli, dove vengono costruiti gli scafi. Con la terza nave, il valore complessivo della commessa sale a 550 milioni di euro. "La valuta - spiega Bisagno - ci penalizza un po'. Alla firma di febbraio l'euro era a 1,128 sul dollaro, oggi è salito a oltre 1,4. Nonostante ciò è arrivata anche la terza nave, grazie al buon andamento delle altre due commesse". A San Giorgio di Nogaro sono già arrivate tremila tonnellate di ferro, la metà di quanto necessario per il primo scafo.
Le prime due unità saranno consegnate rispettivamente il 15 giugno del 2009 e a fine maggio del 2010. Solo una, finora, ha un nome, la "Odissey". Per la "Odissey", la compagnia americana ha già aperto il booking della prima crociera, che avverrà nella primavera del 2009. La consegna della terza nave è prevista invece per la primavera del 2011.
Le tre navi sono gemelle. Si tratta di unità da 32.000 tonnellate di stazza lorda. Saranno lunghe 198 metri e larghe circa 26, con pescaggio di 6,5 metri. Viaggeranno con motori elettrici diesel funzionati con eliche gemelle, che consentiranno una velocità di crociera di 19 nodi. Per agevolare i movimenti negli spazi stretti dei bacini portuali saranno attrezzate con due eliche di manovra e due stabilizzatori. Ognuna di queste tre navi ha circa la capacità di tutta l'attuale flotta Seabourne, che è di 634 posti. "Questa commessa - afferma Bisagno - dà lavoro, fra occupazione diretta e indotta, a circa mille persone".
L'anno scorso suscitò polemiche il fatto che gli scafi venissero costruiti a San Giorgio di Nogaro, in Friuli. Mariotti aveva sempre affidato gli scafi a Visentini o a cantieri in Russia, ma per questa commessa ha deciso di operare in proprio, costituendo una joint-venture al 50% con le carpenterie Cimolai di Pordenone, presiedute da Luigi Cimolai. Bisagno avrebbe voluto portare questo lavoro a Genova, ma non aveva trovato gli spazi richiesti. Ne era nata anche una polemica con l'Autorità portuale. Alla fine si optò per la creazione dei cantieri Ci.Mar. (Cimolai-Mariotti) a San Giorgio di Nogaro. In un'area di 50.000 metri quadrati è stata montata una gru alta 45 metri e larga 35, per 300 tonnellate di portata, che consentirà di ruotare e posizionare gli elementi prefabbricati che formeranno gli scafi delle tre navi, e forse non solo quelli. "L'idea - aggiunge il presidente Bisagno, attualmente in corsa per un secondo mandato al vertice della Confidustria di Genova - è quella di non esaurire con questa commessa la società con Cimolai, ma di potenziare la produzione. Questa collaborazione è stata forse la cosa più positiva degli ultimi tempi".
Se l'industria crocieristica è in crescita anche per il settore delle navi più piccole e lussuose, all'orizzonte si profila però anche il rischio di una concorrenza dal Far East anche in questo settore, dopo l'acquisizione da parte dei coreani di una quota consistente dei cantieri finlandesi Aker Yards. A subirne di più le conseguenze, secondo Bisagno, saranno però soprattutto i cantieri maggiori.
Alberto Ghiara