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Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

I

Italian Cruiser

Guest
Fonte: http://www.travelpulse.com/Resources/Ed ... px?n=53524

Micky Arison, Presidente di Carnival Corp., ha annunciato la volontà di ridurre la capacità in Alaska delle compagnie che fanno parte del Gruppo Carnival già a partire dal 2010. La decisione è stata motivata alla luce dell'elevata tassa locale richiesta (50 dollari statunitensi per passeggero) e da regolamenti ambientali giudicati troppo restrittivi e di non facile applicazione da parte delle compagnie. Se la situazione dovesse persistere Carnival Corp. procederà ad un'ulteriore riduzione nella capacità in Alaska nel 2011. Holland America Line, una delle compagnie del Gruppo Carnival, che da anni detiene un ruolo di leadership in Alaska, ha ufficialmente annunciato di ritenere i regolamenti dell'Alaska "punitivi", e che per questo sta valutando di rivedere la sua presenza in Alaska.

La decisione segue le mosse di Royal Caribbean International, che dal 2010 passerà da 3 a 2 navi in Alaska: Radiance of the Seas e Rhapsody of the Seas.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

Era tutto sommato logica una presa di posizione di questo genere, dopo i numerosi e in certi casi ripetitivi rinvii a giudizio per inquinamento delle navi nell'area, avvenuti nel corso del 2008 e in minor numero nel 2007. Un chiaro messaggio alle autorità del luogo per una più morbida applicazione delle norme antinquinamento e della relativa tax in vigore. Credo sia il solito gioco del tirar la corda; ognuno deve cedere un pochino.
 
T

tano

Guest
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

Una domanda su questo argomento : C`é un limite nella stazza , nella loro lunghezza e larghezza nelle navi che fanno crociere in Alaska o anche per esempio una nave della classe Voyager potrebbe tranquillamente navigare in quelle acque ?

Un saluto.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

tano ha detto:
Una domanda su questo argomento : C`é un limite nella stazza , nella loro lunghezza e larghezza nelle navi che fanno crociere in Alaska o anche per esempio una nave della classe Voyager potrebbe tranquillamente navigare in quelle acque ?

Un saluto.

Domanda davvero interessante la tua... e spero che qualcuno possa risponderti.

La Mariner of the Seas (classe Voyager) è sulla West Coast... ma al momento ha in programma unicamente crociere da Los Angeles verso la Riviera Messicana. Non so se effettivamente in futuro potrebbe offrire crociere in Alaska (considerata la politica Royal Caribbean riguardo a questa destinazione).

Le navi più grandi che attualmente effettuano crociere in Alaska sono la Diamond e la Sapphire Princess. E Princess Cruises è attualmente l'unica compagnia ad operare in Alaska navi che oggi come oggi sono ancora Postpanamax. Le altre grandi compagnie (Holland America, Celebrity, Royal Caribbean, Carnival, NCL, la stessa Princess) operano in Alaska prevalentemente con navi tra le 80.000 e le 90.000 (e rotti) tonnellate, tutte comprese entro i 295 metri circa di lunghezza ed i 32,20 (o poco più) metri di larghezza.
 
T

tano

Guest
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

Vediamo chi risponde, perche mi rimane il dubbio e il tuo analisis Italian é perfetto.

Un saluto.
 

Cokj72

New member
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

secondo me alle navi di classe Voyager manca la piscina coperta per l' Alaska.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

Può sembrare strano ma la piscina coperta non è un requisito essenziale per l'Alaska. Ad esempio la Norwegian Pearl, una delle unità più recenti che opera su quel mercato, non dispone di una piscina coperta.

Ed in ogni caso non credo che con un opportuno intervento in cantiere sia difficile realizzare una copertura trasparente, anche fissa, sul Solarium della Mariner of the Seas.

In assenza di notizie precise, e considerati i dati emersi dalla mia ricerca, propendo ad accogliere l'ipotesi di Tano sull'esistenza di limiti tali da non permettere a tutte le navi indistintamente di operare in Alaska.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

Ho provato vedere nelle mie pubblicazioni, ma non ho trovato nulla in merito a limiti di stazza, se non particolari norme di sicurezza atte a prevenire qualsiasi forma di inquinamento, perfino acustica per non offendere la fauna del luogo, cui devono essere dotate le navi. Son tutte norme particolarmente severe che son entrate in vigore dopo il tremendo incidente della Exon Valdez, e che hanno contribuito a creare un flotta tecnologicamente avanzata che frequenta le acque di quelle latitudini. Di contro, hanno disperso per i mari del resto del mondo, molte navi "pericolose", non più accettate nelle acque dell'Alaska.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

L'Alaska ha conosciuto un vero e proprio boom crocieristico a partire dagli anni '80... e da allora il numero di navi presenti nell'area è cresciuto esponenzialmente. Sino alla metà degli anni '90 era frequentata anche da un buon numero di navi tradizionali (penso soprattutto alle unità della Regency Cruises, tra le quali figurava anche l'odierna Emerald oggi Louis Cruises). Oggi come oggi in Alaska operano navi da crociera costruite a partire dagli anni '90. Si tratta di un mercato estremamente competitivo che vede presenti tutte le maggiori compagnie crocieristiche mondiali (con l'esclusione di Costa Crociere). Ed è proprio il Gruppo Carnival tramite Princess Cruises ed Holland America Line (più 1 unità della stessa flotta Carnival Cruises) a fare la parte del leone in quell'area.

La politica di riduzione della presenza in Alaska del Gruppo Carnival, qualora dovesse permanere, renderà ancora più remota l'ipotesi che in futuro una nave Costa di ultima generazione possa operare in Alaska.
 

marco1978

New member
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

L’Alaska mi attrae ancora più della Norvegia. La bellezza dei paesaggi è la sua miniera d’oro. E fa gola a molti armatori come destinazione per le proprie navi, è normale.

Ma se in Alaska vogliono averne meno perché inquinano, è giusta la loro azione: le compagnie quelle poche navi che ci possono mandare, ce le mandano ugualmente.

Quando si può, non vedo perché non farlo; e se un giorno in Alaska vorranno avere un maggior traffico di navi, abbasseranno i prezzi e alzeranno i parametri ambientali.

Gira tutto intorno alla domanda offerta, non trovate???
 

Cokj72

New member
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

magari MSC potrebbe posizionare una nave a Los Angeles tutto l' anno (Lirica o Musica) e battere rotta Nord (Alaska) d' estate, Hawaii Aprile/Maggio e Settembre/Ottobre, bassa California e Mexico in Inverno :!:
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

marco1978 ha detto:
L’Alaska mi attrae ancora più della Norvegia. La bellezza dei paesaggi è la sua miniera d’oro. E fa gola a molti armatori come destinazione per le proprie navi, è normale.

Ma se in Alaska vogliono averne meno perché inquinano, è giusta la loro azione: le compagnie quelle poche navi che ci possono mandare, ce le mandano ugualmente.

Quando si può, non vedo perché non farlo; e se un giorno in Alaska vorranno avere un maggior traffico di navi, abbasseranno i prezzi e alzeranno i parametri ambientali.

Gira tutto intorno alla domanda offerta, non trovate???

Anche qui da noi però ci sarebbero movimenti che chiedono limitazioni delle navi nei porti: Savona, Genova, Civitavecchia, Venezia. Perchè l'azione di tutela è giusta solo da loro?
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

Il numero di navi da crociera presenti in Alaska è da decenni sempre più elevato... e l'Alaska, assieme ai Caraibi, costituisce un mercato di fondamentale importanza per le grandi compagnie. Era un area di punta anche per Costa Crociere: la Daphne è stata di casa da quelle parti per quasi un decennio.

Senza sposare le tesi di una parte (lo Stato dell'Alaska) o dell'altra (le compagnie crocieristiche), la situazione ruota tutta intorno a 2 aspetti:

1) Le regole di salvaguardia ambientale applicate dallo Stato dell'Alaska.
2) La tassa per passeggero pari a 50 dollari.

In sostanza diverse grandi compagnie (quelle che ho citato nel mio primo intervento) ritengono che le regole ambientali dell'Alaska siano eccessivamente dure e di difficile applicazione. Non ho elementi per discutere se questo sia vero. Le grandi compagnie da parte loro alimentano l'economia dell'Alaska, a partire dalla tassa di 50 dollari per ogni passeggero.

Penso che comunque la decisione di ridurre la presenza di navi in Alaska sia determinata anche dalla difficile situazione economica degli Stati Uniti. Le crociere in Alaska sono in prevalenza frequentate da passeggeri statunitensi... e, considerata la vastità del territorio statunitense, il costo dei voli per raggiungere Seattle, Vancouver, Anchorage ha il suo peso. Ad esempio dalle grandi città della East Coast corrisponde ad un volo della durata di circa 6 ore.
 

marco1978

New member
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

Rodolfo ha detto:
Anche qui da noi però ci sarebbero movimenti che chiedono limitazioni delle navi nei porti: Savona, Genova, Civitavecchia, Venezia. Perchè l'azione di tutela è giusta solo da loro?

Non lo so, ma immagino che il segreto stia nella bellezza e nella particolarità dei posti.

Cioè, se in Alaska si riesce a creare un equilibrio basato su meno navi a un prezzo maggiore, è perché gli armatori lo accettano, probabilmente perché si tratta di un area che tira, cioè le navi saranno riempite ugualmente anche a prezzi più alti (anche perché sono meno, e anche questo viene accettato dalle compagnie, non è che dicono o mi accetti 5 navi o scappo, se gliene accettano solo 2 loro ne mandano 2).

Ma se un discorso così venisse fatto da chi comanda a Genova o a Savona, gli armatori non ci metterebbero un attimo a scappare altrove, ad esempio in Toscana a Livorno (Costa è scappata da Genova per andare a Savona, ricordiamolo).

Qui parliamo di area geografica in confronto a città, ma il paragone secondo me può tenere … i movimenti antinquinamento sono dappertutto, chi sta al potere deve valutare le conseguenze ad ascoltarli o meno … e in Alaska hanno questa marcia in più.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: Carnival Corp. riduzione crociere in Alaska !

Ed il Gruppo Carnival è stato di parola, avendo già annunciato i primi provvedimenti per il 2010.

Fonte: http://www.cruisecritic.com/news/news.cfm?ID=3145

Princess Cruises, una delle 2 compagnie leader in Alaska, ha annunciato una riduzione della capacità nell'area per il 2010 pari al 16% (circa 48.000 passeggeri), passando da 8 a 7 navi in Alaska. 3 navi offriranno crociere nel Golfo dell'Alaska, sulla rotta Vancouver-Witthier, 3 navi crociere circolari da Seattle, compreso un itinerario di 14 giorni, 1 nave crociere circolari da San Francisco.

La seconda compagnia leader in Alaska, Holland America Line invece, ha deciso di concentrare le sue navi nel porto di Seattle, offrendo anche crociere di 14 giorni con scalo ad Anchorage. 2 navi opereranno sulla rotta Vancouver-Seward.
 
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