C'ero anch'io dal 25 al 29 aprile su Luminosa e devo dire che abbiamo notato nitidamente un calo del servizio e anche della proverbiale gentilezza del personale, un po' più formale e rigido con i camerieri sempre meno inclini al sorriso.
Sparita la caraffa d'acqua al ristorante e anche il cartellino che in bagno indica che - se si vuole - i prodotti detergenti si possono richiedere al personale. Sono spariti gli asciugamani blu (consegnati in cabina, uno a persona, col monito che, lasciandoli in giro per la nave, ben 20 euro venivano addebitati sul conto di fine crociera) e le porzioni al ristorante si sono decisamente ristrette. A proposito del ristorante: lentissimo ed estenuante il servizio; per gli sfortunati del secondo turno la cena finiva tardissimo e alcuni abbandonavano prima del dolce, come è successo anche nella serata di gala. Sparite le portate tradizionali del menù all'italiana al ristorante "premium" che comunque, è stato eccellente nella preparazione dei pasti, come del resto anche il ristorante "classico".
Un po' troppo allungato con acqua il succo di frutta della colazione e molto acquoso il gelato "alla spina".
La varietà delle pietanze a mezzogiorno, al self service è stata ancora elevata, ma senza tocchi di esclusività, come capitava qualche anno fa.
In totale, pur con le solite eccellenze (pulizia, spettacoli molto belli come quello del mago-illusionista, ambienti scintillanti e - meno male - un po' meno chiassosi rispetto alle altre navi by Farcus), Costa è calata nel servizio e più volte, nel pur breve soggiorno, è capitato di notarlo qua e là, anche nei particolari, come la leggerissima carta fotografica su cui sono stampate le sempre costose fotografie in vendita al photo shop. Fuori, il campo da basket era diventato campo da calcetto, benchè i cartelli ben in vista e in tutte le lingue vietassero il gioco del calcio (ma tanto, a trasgredire erano i soliti italiani) e desolatamente abbandonato a se stesso il campetto da golf.
Che dire, in parallelo al lancio delle "crociere slow", Costa ha diversificato creando progressivamente le "crociere low cost"