Isafjord
Arrivati ad Isafjord purtroppo ci attende una giornata piovosa e non con tempo variabile come i giorni precedenti.
Una piccola cittadina con circa 3000 abitanti, un fiordo che vuol dire fiordo dei ghiacci e una tenace volontà degli abitanti di mantenere ferme le sue tradizioni, questa è la prima cosa che mi viene alla memoria circa Isafjord.
La nostra guida è un ragazzo che è stato in Italia pieno di buona voltontà, che si applica quando viene corretto sulla pronuncia di qualche termine ma che soprattutto ci parla della vita reale di un giovane in un piccolo paese nel nord dell'Islanda; un paese che è vivo in virtù di un referendum tra i cittadini finalizzato a dacidere se valesse la pena continuare a risiedere li o trasferirsi tutti in una città più grande.
Il quadro che ci ha dato è di una vita piuttosto dura dove la cosa che pesa di più sui giovani è la solitudine e l'isolamento.
Se poi ci mettiamo la lunga notte artica il quadro si completa da solo.
Un dettaglio: passando con il pullman ho notato che tutti i cimiteri fuori delle cittadine sono dotati di illuminazione notturna perchè d'inverno anche l'ultimo saluto viene fatto di notte o, al più, al crepuscolo.
Eppure sono orgogliosi delle loro origini vichinghe, della durezza della vita che hanno dovuto affrontare i loro predecessori ( e anche loro, direi) In ogni chiesa ci sia un piccolo quadro con il numero delle famiglie del paese, era una cosa che avevo notato al primo approdo in Islanda, e in chiesa una ragazza islandese ci ha fatto ascoltare due canzoni, in puro vichingo,che, chiudendo gli occhi, mi hanno fatto precipitare in un'atmosfra medioevale....difficile da descrivere, ma vi assicuro che non la dimenticherò con facilità.
Il fiore viola sopra è il fiore del Lupino di Alaska (Lupinus nootkatensis) importato negli anni '40 perchè ha la caratteristica di trasformare il terreno più rapidamente e renderlo coltivabile.
Come in tutti i popoli del nord la pesca e lo stoccafisso sono stati il fulcro dell'economia e del sostentamento
Una casa di pescatori dove vivevano quattro famiglie
Gli strumenti per la lavorazione del legno ( mi scuso per la qualità delle immagnini, fatte con il telefono
)
Il luogo da dove partivano i cacciatori di balene
Il bacino di una balena
Un abitante del villaggio di pescatori ci fa vedere come erano abbigliati i cacciatori di balene. Il vestito, pantaloni e casacca erano di pelle di pecora trattata con grasso per restare impermeabile. Bagnardi a quelle latidudini puà risultare molto pericoloso per la salute.
Rientrando in nave il tempo migliora e finalmente smette di piovere
Attraccata c'è una piccola nave da crociera tedesca della FTI Cruise, la Berlin; 9000 tonnellate e 400 passeggeri
A presto