Sono rientrato da poco da una crociera a bordo di Costa Neoriviera, Isole del Mediterraneo; crociera eccellente oserei dire, ma il forum riporta già molto quanto a diari ed impressioni circa questa nave e questo itinerario quindi avevo pensato che scrivere qualcos’altro sarebbe stato tedioso. Poi mi sono ricreduto e voglio dare anche il mio piccolo contributo, non con un diario vero e proprio, ma solo con delle impressioni sparse qui e la magari a commento delle foto che posterò. Non pubblicherò tutto in una volta ma a scaglioni: purtroppo il tempo in questo periodo mi è tiranno!
Neoriviera in questa occasione ha risposto perfettamente a tutte le aspettative riposte, ha rappresentato in pieno il concetto Neocollection della quale è uno dei simboli. La scelta di questa crociera era stata dettata più che altro dalla volontà di provare a vivere questa nave: l’avevo visitata e mi era piaciuta ma poi passarci dei giorni a bordo potrebbe rivelarsi un’altra cosa! Invece ne sono tornato entusiasta. Nave semplice, senza fronzoli, giovanile, non compete certo in eleganza con Neoromantica, quanto ad interni, ma esternamente ha una sua linea che la caratterizza molto, con la poppa a scalare occupata dalle terrazze delle suites e dai balconi delle uniche camere, non minisuites, definite come “ camere con balconi “.
L’itinerario tutto sommato era tra i migliori nel Mediterraneo, ma non gli avevamo dato importanza, essendo molti scali per noi già meta più volte in precedenti crociere, rivelandosi invece una piacevolissima a e gustosissima sorpresa…ma ne riparleremo.
Indicare un’eccellenza in questa esperienza mi risulta difficile, perché tutto lo è stato, ma senz’altro l’aspetto gastronomico merita un encomio, sia per varietà, sia per qualità che per presentazione! Sarà forse solo una coincidenza ( credo poco alle coincidenze! ) ma altre tre crociere con lo stesso Executive Chef, e permettetemi di citarne il nome, Gianluigi Brizzolari, si sono rivelate altrettante eccellenti esperienze culinarie…quando la classe non è acqua!
Inizio con le immagini di alcuni menù, tutte carattere regionale, come ormai consuetudine su tutte le navi Costa, almeno negli itinerari nel Mare Nostrum.
Alcuni menù
Sostituito ormai il Today, ecco il Diario di Bordo, un po’ più scarno come informazioni di navigazione ma abbastanza pratico nello scandire la giornata!
Avevo parlato di eccellenza dell’insieme: certamente a raggiungerla hanno contribuito anche fattori che nulla hanno a che vedere con la pianificazione o con la nave stessa. Il mare liscio come l’olio per tutti i giorni di crociera ed il cielo sempre terso sono due dei componenti imponderabili; una bella sistemazione a bordo, un equipaggio squisito, molti amici ritrovati, un servizio eccellente, splendidi panorami, soste lunghe, ma probabilmente me ne sfuggono altri, sono stati fattori determinanti nella riuscita pressoché perfetta di questa vacanza.
Mare calmo e scia
Alba a Tolone. In realtà una città votata principalmente alla Marina Militare Francese. Non offre granchè e per noi è stata solo base per un’escursione alla ben più interessante Avignone, unica oltre al Vaticano ad essere nel 14° sec. Sede papale per qualche decennio. Il Palazzo dei Papi rappresenta il complesso monumentale più importante della città, costruito all’interno della cittadella, ed offre importanti spunti di visita. Certamente più frivola come visita la cittadella, un dedalo di viuzze, nelle quali perdersi tra negozietti caratteristici e costruzioni interessanti. Famoso anche il Ponte di Avignone, immagine emblematica della città che probabilmente fa riaffiorare in noi ricordi infantili, quando si cantava sovente la filastrocca “ Sur le Pont d’Avignon “ che con “ Frere Jaques “ costituiva, almeno nelle nostre zone, la hit parade infantile! Il ponte sul Rodano è interrotto ad un certo punto nel fiume, mancando alcune arcate, causa una piena del fiume Rodano.
Avignone
Si parlava di eccellenza culinaria di bordo: ecco uno dei luoghi deputati a tale esperienza. Questo ristorante viene proposto per la cena ad alcune categorie di clienti, nello specifico ospiti suites e minisuites, senza open sitting, ma con turno e tavolo fissi alle ore 21.00 . Non viene riempito ma le presenze vengono mantenute a circa 150 coperti su 250 disponibili: tranquillità assicurata!
Ristorante S. Tropez
Iniziano le isole, citate nel nome della crociera, “ Isole del Mediterraneo “: si comincia con la Corsica e Propriano è il piccolo porto al quale approdiamo. Una classica cittadina turistica, offre qualche spiaggia nelle vicinanze, molti bar e ristorantini tipici, una piacevole marina e qualche via per uno shopping sostanzialmente turistico.
Propriano
Questa crociera è stata per noi anche occasione, direi piacevolissima, per conoscere un amico, fino allo scalo di Olbia solo virtuale, ma ora reale: Sergio ( Fandelmare )! Occasione di incontro, in contemporanea, anche con Massimiliano ( Felix ), sardo di origini, ma di adozione milanese: ci hanno gratificato di un invito a pranzo in un ottimo ristorante, con una vista meravigliosa sullo splendido mare della Sardegna! Li ringraziamo pubblicamente per questa opportunità!
San Teodoro dal Ristorante
La terza isola in programma: Sicilia con arrivo a Trapani. Decidiamo di prenotare un’auto con autista che ci faccia passare una giornata a Palermo. Splendida città! Lungo la strada una obbligatoria sosta per rendere omaggio ad alcune e tra le poche persone che mi rendono veramente orgoglioso di essere italiano. Ho la sensazione talvolta che i loro concittadini, e non solo, non abbiano tratto nessun insegnamento da questi professori di civiltà!
Da Trapani a Palermo per non dimenticare
Se Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non hanno bisogno di altre parole o presentazioni, credo che il nome Beato Padre Puglisi abbia bisogno di una presentazione per i più. Una persona dalla statura morale eccezionale, dai quartieri degradati di Palermo, ha sempre e da solo, abbandonato dallo stato, combattuto il sistema mafioso, sottraendo manovalanza con l’inserimento dei giovani disadattati nel suo oratorio. Purtoppo la mafia ad un certo punto ha presentato il conto: l’omicidio. Voglio ringraziare un utente del nostro forum, Prof, nonche’ carissimo amico che mi ha dato modo di conoscere la storia di Beato Padre Puglisi attraverso due libri scritti da lui stesso: due libri che varrà sempre la pena di leggere e che potrebbero per chiunque di noi diventare spunto di esempio.
Il paesaggio che ci accompagna da Trapani a Palemo costituisce per noi una sorpresa dal punto di vista agricolo: siamo stati colpiti dall’ordine che regna nelle coltivazioni, dal saliscendi delle colline, che molto ricordano le nostre Langhe e Monferrato, pur se con terreni più aridi ed asciutti ma soprattutto le viti che in alcune tratti arrivano a ridosso del mare! Paesaggi inconsueti per noi delle nebbiose terre piemontesi. All’arrivo in città abbiamo la possibilità di assistere alla S. Messa nella splendida Cattedrale ed all’uscita due amici ci accolgono, Noemi ( No_nov ) ed il compagno di vita Alessandro: a loro un grazie di cuore per aver sacrificato il loro poco tempo libero a disposizione per guidarci in visita ai luoghi cardine della città!
Palermo la Cattedrale
Palazzo reale
Uno dei 4 canti
Piazza della vergogna
Teatro massimo
La Zisa
Nel nostro veloce tour non poteva mancare una visitina ad uno dei monumenti più belli, non solo di Sicilia: il Duomo di Monreale. La scalinata per salire in paese dal parcheggio ed il caldo torrido ci consigliano, prima di procedere alla visita, di fermarci per un veloce, ma squisito, pranzo. Finirà con un’ottima granita al limone locale. Le foto parlano meglio di me!
Monreale
Si rientra a Trapani, ma l’autista ci porta fino alle famose saline, visibili anche durante l’entrata in porto: interessante il sistema, il panorama, ma purtroppo a parte una veloce foto di fronte a tutto il sale che io ed Ester avevamo in zucca ( quindi ora sappiatevi regolare: non ne abbiamo più! ), non potremo fare…ci sarà senz’altro una prossima occasione…anzi ce la procureremo!
Saline di Trapani
Lo stacco dalla banchina a Trapani a causa del vento richiede l’intervento di un mezzo esterno e l’operazione si svolge proprio sotto alla nostra terrazza, quasi potevamo toccarlo il rimorchiatore!
Siamo in vacanza e ci si libera da ogni pensiero ma spesso si viene portati alla realtà da immagini che improvvisamente appaiono ai nostri occhi: la Guardia Costiera ha appena sbarcato sul molo circa 500 migranti: se ne stanno accucciati sul molo, in attesa delle procedure burocratiche, mentre i militari in tute bianche stanno disinfettando tutta l’imbarcazione. Difficile non confrontare la nostra situazione di crocieristi con la loro pregna di disperazione: ci siamo fatti un esame di coscienza. E’ una delle tante miserie che ti sembrano lontane finche’ ne senti solo parlare ma che poi appaiono così tremendamente vicine quando sono sotto i tuoi occhi ed irrompono in quel tuo piccolo mondo dorato. Questo spettro ci accompagnerà per molto tempo anche nei giorni successivi e sarà sovente motivo di discussione ma alla fine la mente accantona, forse solo temporaneamente, quei pensieri e continuiamo, spensierati, ma meno di prima, il nostro viaggio!
Un’altra navigazione tranquilla sotto il profilo meteo marino, ma assai turbata sotto quello morale e sentimentale ci porta per l’ennesima volta, credo sia la sesta, a Malta. La Valletta ci appare come al solito con quel suo abbagliante colore sabbia delle costruzioni che la caratterizzano come unica al mondo, o almeno al mondo che ho visitato io!
La Vittoriosa vista attraverso le sarti del veliero della marina messicana ormeggiato nel porto. Un veliero molto bello, ottoni e legno tutti tirati a lucidi, sartie e cordame perfettamente ordinati ma soprattutto quegli affascinanti nodi che tanto fanno impazzire i patiti di vela!
La Valletta: permettetemi alcune considerazioni. Ho visitato questa città 5/6 volte negli ultimi 15 anni, l’ho vista crescere da città quasi degradata a quello che è oggi: una città trendy, giovane, moderna, fascinosa, ordinata, pulita, turisticamente friendly, in continuo miglioramento. Era un dipartimento inglese e come tale quando ha acquisito l’indipendenza è stata lasciata letteralmente in mutande…ora si è rivestita e bene!! Una città che offre molto anche culturalmente, non dimentichiamo i due Caravaggio siti all’interno della Concattedrale di Giovanni Battista: la Decollazione del Battista che quasi oscura e sminuisce l’altra opera del pittore, San Girolamo.
La riconversione dei magazzini del porto restano una delle migliori opere intraprese a La Valletta, sono il biglietto di ingresso alla città quando si arriva in nave. Bar, ristorantini, negozietti, sovrastati da edifici dalle coloratissime persiane alla finestra, danno una connotazione allegra all’insieme oltre ad offrire una piacevolissima occasione di sosta per il turista.
Neoriviera in questa occasione ha risposto perfettamente a tutte le aspettative riposte, ha rappresentato in pieno il concetto Neocollection della quale è uno dei simboli. La scelta di questa crociera era stata dettata più che altro dalla volontà di provare a vivere questa nave: l’avevo visitata e mi era piaciuta ma poi passarci dei giorni a bordo potrebbe rivelarsi un’altra cosa! Invece ne sono tornato entusiasta. Nave semplice, senza fronzoli, giovanile, non compete certo in eleganza con Neoromantica, quanto ad interni, ma esternamente ha una sua linea che la caratterizza molto, con la poppa a scalare occupata dalle terrazze delle suites e dai balconi delle uniche camere, non minisuites, definite come “ camere con balconi “.
L’itinerario tutto sommato era tra i migliori nel Mediterraneo, ma non gli avevamo dato importanza, essendo molti scali per noi già meta più volte in precedenti crociere, rivelandosi invece una piacevolissima a e gustosissima sorpresa…ma ne riparleremo.
Indicare un’eccellenza in questa esperienza mi risulta difficile, perché tutto lo è stato, ma senz’altro l’aspetto gastronomico merita un encomio, sia per varietà, sia per qualità che per presentazione! Sarà forse solo una coincidenza ( credo poco alle coincidenze! ) ma altre tre crociere con lo stesso Executive Chef, e permettetemi di citarne il nome, Gianluigi Brizzolari, si sono rivelate altrettante eccellenti esperienze culinarie…quando la classe non è acqua!
Inizio con le immagini di alcuni menù, tutte carattere regionale, come ormai consuetudine su tutte le navi Costa, almeno negli itinerari nel Mare Nostrum.
Alcuni menù
Sostituito ormai il Today, ecco il Diario di Bordo, un po’ più scarno come informazioni di navigazione ma abbastanza pratico nello scandire la giornata!
Avevo parlato di eccellenza dell’insieme: certamente a raggiungerla hanno contribuito anche fattori che nulla hanno a che vedere con la pianificazione o con la nave stessa. Il mare liscio come l’olio per tutti i giorni di crociera ed il cielo sempre terso sono due dei componenti imponderabili; una bella sistemazione a bordo, un equipaggio squisito, molti amici ritrovati, un servizio eccellente, splendidi panorami, soste lunghe, ma probabilmente me ne sfuggono altri, sono stati fattori determinanti nella riuscita pressoché perfetta di questa vacanza.
Mare calmo e scia
Alba a Tolone. In realtà una città votata principalmente alla Marina Militare Francese. Non offre granchè e per noi è stata solo base per un’escursione alla ben più interessante Avignone, unica oltre al Vaticano ad essere nel 14° sec. Sede papale per qualche decennio. Il Palazzo dei Papi rappresenta il complesso monumentale più importante della città, costruito all’interno della cittadella, ed offre importanti spunti di visita. Certamente più frivola come visita la cittadella, un dedalo di viuzze, nelle quali perdersi tra negozietti caratteristici e costruzioni interessanti. Famoso anche il Ponte di Avignone, immagine emblematica della città che probabilmente fa riaffiorare in noi ricordi infantili, quando si cantava sovente la filastrocca “ Sur le Pont d’Avignon “ che con “ Frere Jaques “ costituiva, almeno nelle nostre zone, la hit parade infantile! Il ponte sul Rodano è interrotto ad un certo punto nel fiume, mancando alcune arcate, causa una piena del fiume Rodano.
Avignone
Si parlava di eccellenza culinaria di bordo: ecco uno dei luoghi deputati a tale esperienza. Questo ristorante viene proposto per la cena ad alcune categorie di clienti, nello specifico ospiti suites e minisuites, senza open sitting, ma con turno e tavolo fissi alle ore 21.00 . Non viene riempito ma le presenze vengono mantenute a circa 150 coperti su 250 disponibili: tranquillità assicurata!
Ristorante S. Tropez
Iniziano le isole, citate nel nome della crociera, “ Isole del Mediterraneo “: si comincia con la Corsica e Propriano è il piccolo porto al quale approdiamo. Una classica cittadina turistica, offre qualche spiaggia nelle vicinanze, molti bar e ristorantini tipici, una piacevole marina e qualche via per uno shopping sostanzialmente turistico.
Propriano
Questa crociera è stata per noi anche occasione, direi piacevolissima, per conoscere un amico, fino allo scalo di Olbia solo virtuale, ma ora reale: Sergio ( Fandelmare )! Occasione di incontro, in contemporanea, anche con Massimiliano ( Felix ), sardo di origini, ma di adozione milanese: ci hanno gratificato di un invito a pranzo in un ottimo ristorante, con una vista meravigliosa sullo splendido mare della Sardegna! Li ringraziamo pubblicamente per questa opportunità!
San Teodoro dal Ristorante
La terza isola in programma: Sicilia con arrivo a Trapani. Decidiamo di prenotare un’auto con autista che ci faccia passare una giornata a Palermo. Splendida città! Lungo la strada una obbligatoria sosta per rendere omaggio ad alcune e tra le poche persone che mi rendono veramente orgoglioso di essere italiano. Ho la sensazione talvolta che i loro concittadini, e non solo, non abbiano tratto nessun insegnamento da questi professori di civiltà!
Da Trapani a Palermo per non dimenticare
Se Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non hanno bisogno di altre parole o presentazioni, credo che il nome Beato Padre Puglisi abbia bisogno di una presentazione per i più. Una persona dalla statura morale eccezionale, dai quartieri degradati di Palermo, ha sempre e da solo, abbandonato dallo stato, combattuto il sistema mafioso, sottraendo manovalanza con l’inserimento dei giovani disadattati nel suo oratorio. Purtoppo la mafia ad un certo punto ha presentato il conto: l’omicidio. Voglio ringraziare un utente del nostro forum, Prof, nonche’ carissimo amico che mi ha dato modo di conoscere la storia di Beato Padre Puglisi attraverso due libri scritti da lui stesso: due libri che varrà sempre la pena di leggere e che potrebbero per chiunque di noi diventare spunto di esempio.
Il paesaggio che ci accompagna da Trapani a Palemo costituisce per noi una sorpresa dal punto di vista agricolo: siamo stati colpiti dall’ordine che regna nelle coltivazioni, dal saliscendi delle colline, che molto ricordano le nostre Langhe e Monferrato, pur se con terreni più aridi ed asciutti ma soprattutto le viti che in alcune tratti arrivano a ridosso del mare! Paesaggi inconsueti per noi delle nebbiose terre piemontesi. All’arrivo in città abbiamo la possibilità di assistere alla S. Messa nella splendida Cattedrale ed all’uscita due amici ci accolgono, Noemi ( No_nov ) ed il compagno di vita Alessandro: a loro un grazie di cuore per aver sacrificato il loro poco tempo libero a disposizione per guidarci in visita ai luoghi cardine della città!
Palermo la Cattedrale
Palazzo reale
Uno dei 4 canti
Piazza della vergogna
Teatro massimo
La Zisa
Nel nostro veloce tour non poteva mancare una visitina ad uno dei monumenti più belli, non solo di Sicilia: il Duomo di Monreale. La scalinata per salire in paese dal parcheggio ed il caldo torrido ci consigliano, prima di procedere alla visita, di fermarci per un veloce, ma squisito, pranzo. Finirà con un’ottima granita al limone locale. Le foto parlano meglio di me!
Monreale
Si rientra a Trapani, ma l’autista ci porta fino alle famose saline, visibili anche durante l’entrata in porto: interessante il sistema, il panorama, ma purtroppo a parte una veloce foto di fronte a tutto il sale che io ed Ester avevamo in zucca ( quindi ora sappiatevi regolare: non ne abbiamo più! ), non potremo fare…ci sarà senz’altro una prossima occasione…anzi ce la procureremo!
Saline di Trapani
Lo stacco dalla banchina a Trapani a causa del vento richiede l’intervento di un mezzo esterno e l’operazione si svolge proprio sotto alla nostra terrazza, quasi potevamo toccarlo il rimorchiatore!
Siamo in vacanza e ci si libera da ogni pensiero ma spesso si viene portati alla realtà da immagini che improvvisamente appaiono ai nostri occhi: la Guardia Costiera ha appena sbarcato sul molo circa 500 migranti: se ne stanno accucciati sul molo, in attesa delle procedure burocratiche, mentre i militari in tute bianche stanno disinfettando tutta l’imbarcazione. Difficile non confrontare la nostra situazione di crocieristi con la loro pregna di disperazione: ci siamo fatti un esame di coscienza. E’ una delle tante miserie che ti sembrano lontane finche’ ne senti solo parlare ma che poi appaiono così tremendamente vicine quando sono sotto i tuoi occhi ed irrompono in quel tuo piccolo mondo dorato. Questo spettro ci accompagnerà per molto tempo anche nei giorni successivi e sarà sovente motivo di discussione ma alla fine la mente accantona, forse solo temporaneamente, quei pensieri e continuiamo, spensierati, ma meno di prima, il nostro viaggio!
Un’altra navigazione tranquilla sotto il profilo meteo marino, ma assai turbata sotto quello morale e sentimentale ci porta per l’ennesima volta, credo sia la sesta, a Malta. La Valletta ci appare come al solito con quel suo abbagliante colore sabbia delle costruzioni che la caratterizzano come unica al mondo, o almeno al mondo che ho visitato io!
La Vittoriosa vista attraverso le sarti del veliero della marina messicana ormeggiato nel porto. Un veliero molto bello, ottoni e legno tutti tirati a lucidi, sartie e cordame perfettamente ordinati ma soprattutto quegli affascinanti nodi che tanto fanno impazzire i patiti di vela!
La Valletta: permettetemi alcune considerazioni. Ho visitato questa città 5/6 volte negli ultimi 15 anni, l’ho vista crescere da città quasi degradata a quello che è oggi: una città trendy, giovane, moderna, fascinosa, ordinata, pulita, turisticamente friendly, in continuo miglioramento. Era un dipartimento inglese e come tale quando ha acquisito l’indipendenza è stata lasciata letteralmente in mutande…ora si è rivestita e bene!! Una città che offre molto anche culturalmente, non dimentichiamo i due Caravaggio siti all’interno della Concattedrale di Giovanni Battista: la Decollazione del Battista che quasi oscura e sminuisce l’altra opera del pittore, San Girolamo.
La riconversione dei magazzini del porto restano una delle migliori opere intraprese a La Valletta, sono il biglietto di ingresso alla città quando si arriva in nave. Bar, ristorantini, negozietti, sovrastati da edifici dalle coloratissime persiane alla finestra, danno una connotazione allegra all’insieme oltre ad offrire una piacevolissima occasione di sosta per il turista.
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