fernando59
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Ricordo con piacere questa crociera ai caraibi sulla Cunard Queen Mary 2 dove abbiamo trascorso Natale e Capodanno 2009/2010 e cerco di fare un diario fotografico, accompagnando i ricordi con alcune delle tante fotografie scattate all'epoca.
Da notare che, per non correre il rischio di perdere la nave abbiamo programmato l'arrivo a New York il giorno prima con pernottamento prenotato vicino al JFK e trasferimento al porto di Brooklyn da effettuarsi la mattina seguente con calma dopo colazione. Le cose però andranno diversamente.
Tutto ha inizio il giorno prima, sabato 19/12/2009, quando partiamo da Rimini, sommersa dalla neve, per andare all'aeroporto di Bologna ed imbarcarci per New York via Parigi con Air France. Il viaggio, preparato e prenotato da tempo nei dettagli, non inizia sotto i migliori auspici perchè, causa neve, il treno FRECCIABIANCA ritarda circa 1 ora e 1/2 su una tratta che si percorre in un'ora circa.
Sappiamo dalla prima mattina che l'aeroporto è chiuso per neve ma non vogliamo comunque arrivare tardi all'imbarco per non rischiare.
All'aeroporto le nostre peggiori previsioni vengono confermate. Aeroporto di Bologna chiuso, non si parte. Rimaniamo in attesa alcune ore e quando l'aeroporto di Bologna viene riaperto scopriamo che nel frattempo hanno chiuso quello di Parigi come anche buona parte degli aeroporti dell'intera Europa. A questo punto iniziamo una girandola di contatti, trattative e ricerca di informazioni con l'ufficio Air France che però non ha la soluzione per noi in quanto non ci sono speranze che gli aeroporti riaprano a breve. Verso sera ci propongono un Bologna-Roma con Alitalia per prendere una coincidenza improbabile con Iberia per Barcellona da dove, la mattina seguente, parte un volo diretto per New York. Siccome gli altri aeroporti sono tutti chiusi accettiamo e dopo un'attesa estenuante (si perdono circa 2 ore tra imparco e attesa nei pressi dell'aereo) partiamo per Roma dove, come previsto, perdiamo al coincidenza con l'aereo per Barcellona e ci rassegniamo a dormire a Roma, ospiti di Alitalia, al ben noto Hotel Ergife. Arriviamo all'hotel a mezzanotte, mangiamo qualcosa al buffett gentilmente offerto e poi andiamo a dormire ripromettendoci di alzarci in tempo per prendere il primo bus di Alitali che dall'albergo porta a Fiumicino. Facciamo molto bene perchè in questo modo arriviamo tra i primi agli imbarchi e dopo aver supplicato per mezz'ora l'addetta al banco partenze, facendo presente che rischiamo di perdere una crociera del costo di migliaio di euro, otteniamo due posti sul volo diretto Fiumicino - Newark che dovrebbe partire verso le 11 ed arrivare intorno alle 14.30 a NYC. L'aereo parte, come prevedibile dati i problemi del giorno prima in tutta Europa con un'ora e mezzo di ritardo e siamo consapevoli di essere molto al limite con l'orario di partenza della nave ma speriamo che i ritardi dall'Europa facciano ritardare anche la partenza della QM2 da NYC. Arriviamo a NEWARK verso le 16 e l'aereo comincia a girare sull'aeroporto ma non atterra causa il forte vento. Dopo qualche giro alla fine riusciamo ad atterrare. Passata la dogana di corsa apprendiamo che i nostri bagagli sono rimasti a Roma. Panico. Dobbiamo fare una crociera di 15 giorni sulla QM2 ed abbiamo un piccolo trolley con poche cose giusto per il primo giorno. Non potendo fare nulla passiamo all'ufficio Alitalia, apriamo la pratica per i bagagli smarriti sperando (invano purtroppo) che vi vengano consegnati durante la crociera, usciamo di corsa dall'aeroporto e ci rechiamo al porto di Brooklyn che il nostro tassista nemmeno conosce. Dopo alcuni tentativi arriviamo al porto qualche minuto prima delle 17, ora prevista di partenza, ma per fortuna la nave è ben ferma al suo posto e non accenna a partire. Riusciamo a malapena a vederla in mezzo ai cumuli di neve ammassati nelle vicinanze, facciamo velocemente la procedure d'imbarco e dopo poco siamo a bordo. Veniamo subito a sapere che centinaia di passeggeri sono rimasti fermi negli aeroporti, soprattutto in Inghilterra ed in Germania e sapremo in seguito che tanti di loro perderanno la crociera. A noi, bagagli a parte, tutto sommato è andata bene.
Mancano purtroppo le foto della partenza perchè eravamo veramente esausti e non abbiamo nemmeno pensato un istante alle foto. Peccato perchè l'arrivo, con la nave nascosta dalla neve, e la partenza, con passaggio sotto il ponte di Verrazano o Verrazano-Narrows, meritavano davvero qualche foto. Peccato...
Intanto un piccolo assaggio:la poppa della nave in tutto il suo splendore.
La nave attraccata in uno dei porti:
La ciminiera:
La targhetta della nostra cabina:
continua...
Da notare che, per non correre il rischio di perdere la nave abbiamo programmato l'arrivo a New York il giorno prima con pernottamento prenotato vicino al JFK e trasferimento al porto di Brooklyn da effettuarsi la mattina seguente con calma dopo colazione. Le cose però andranno diversamente.
Tutto ha inizio il giorno prima, sabato 19/12/2009, quando partiamo da Rimini, sommersa dalla neve, per andare all'aeroporto di Bologna ed imbarcarci per New York via Parigi con Air France. Il viaggio, preparato e prenotato da tempo nei dettagli, non inizia sotto i migliori auspici perchè, causa neve, il treno FRECCIABIANCA ritarda circa 1 ora e 1/2 su una tratta che si percorre in un'ora circa.
Sappiamo dalla prima mattina che l'aeroporto è chiuso per neve ma non vogliamo comunque arrivare tardi all'imbarco per non rischiare.
All'aeroporto le nostre peggiori previsioni vengono confermate. Aeroporto di Bologna chiuso, non si parte. Rimaniamo in attesa alcune ore e quando l'aeroporto di Bologna viene riaperto scopriamo che nel frattempo hanno chiuso quello di Parigi come anche buona parte degli aeroporti dell'intera Europa. A questo punto iniziamo una girandola di contatti, trattative e ricerca di informazioni con l'ufficio Air France che però non ha la soluzione per noi in quanto non ci sono speranze che gli aeroporti riaprano a breve. Verso sera ci propongono un Bologna-Roma con Alitalia per prendere una coincidenza improbabile con Iberia per Barcellona da dove, la mattina seguente, parte un volo diretto per New York. Siccome gli altri aeroporti sono tutti chiusi accettiamo e dopo un'attesa estenuante (si perdono circa 2 ore tra imparco e attesa nei pressi dell'aereo) partiamo per Roma dove, come previsto, perdiamo al coincidenza con l'aereo per Barcellona e ci rassegniamo a dormire a Roma, ospiti di Alitalia, al ben noto Hotel Ergife. Arriviamo all'hotel a mezzanotte, mangiamo qualcosa al buffett gentilmente offerto e poi andiamo a dormire ripromettendoci di alzarci in tempo per prendere il primo bus di Alitali che dall'albergo porta a Fiumicino. Facciamo molto bene perchè in questo modo arriviamo tra i primi agli imbarchi e dopo aver supplicato per mezz'ora l'addetta al banco partenze, facendo presente che rischiamo di perdere una crociera del costo di migliaio di euro, otteniamo due posti sul volo diretto Fiumicino - Newark che dovrebbe partire verso le 11 ed arrivare intorno alle 14.30 a NYC. L'aereo parte, come prevedibile dati i problemi del giorno prima in tutta Europa con un'ora e mezzo di ritardo e siamo consapevoli di essere molto al limite con l'orario di partenza della nave ma speriamo che i ritardi dall'Europa facciano ritardare anche la partenza della QM2 da NYC. Arriviamo a NEWARK verso le 16 e l'aereo comincia a girare sull'aeroporto ma non atterra causa il forte vento. Dopo qualche giro alla fine riusciamo ad atterrare. Passata la dogana di corsa apprendiamo che i nostri bagagli sono rimasti a Roma. Panico. Dobbiamo fare una crociera di 15 giorni sulla QM2 ed abbiamo un piccolo trolley con poche cose giusto per il primo giorno. Non potendo fare nulla passiamo all'ufficio Alitalia, apriamo la pratica per i bagagli smarriti sperando (invano purtroppo) che vi vengano consegnati durante la crociera, usciamo di corsa dall'aeroporto e ci rechiamo al porto di Brooklyn che il nostro tassista nemmeno conosce. Dopo alcuni tentativi arriviamo al porto qualche minuto prima delle 17, ora prevista di partenza, ma per fortuna la nave è ben ferma al suo posto e non accenna a partire. Riusciamo a malapena a vederla in mezzo ai cumuli di neve ammassati nelle vicinanze, facciamo velocemente la procedure d'imbarco e dopo poco siamo a bordo. Veniamo subito a sapere che centinaia di passeggeri sono rimasti fermi negli aeroporti, soprattutto in Inghilterra ed in Germania e sapremo in seguito che tanti di loro perderanno la crociera. A noi, bagagli a parte, tutto sommato è andata bene.
Mancano purtroppo le foto della partenza perchè eravamo veramente esausti e non abbiamo nemmeno pensato un istante alle foto. Peccato perchè l'arrivo, con la nave nascosta dalla neve, e la partenza, con passaggio sotto il ponte di Verrazano o Verrazano-Narrows, meritavano davvero qualche foto. Peccato...
Intanto un piccolo assaggio:la poppa della nave in tutto il suo splendore.
La nave attraccata in uno dei porti:
La ciminiera:
La targhetta della nostra cabina:
continua...