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Le navi da crociera nel 2014 hanno scaricato più di 3,7 miliardi di litri di liquami

DrPianale

Co-Fondatore
Le navi da crociera anche nel 2014 hanno scaricato più di 3,7 miliardi di litri di liquami negli oceani. E chi è la peggiore?

http://www.greenreport.it/news/aree...miliardi-litri-liquami-negli-oceani-peggiore/

[h=1]Le navi da crociera anche nel 2014 hanno scaricato più di 3,7 miliardi di litri di liquami negli oceani. E chi è la peggiore?[/h]L'intera industria crocieristica si rifiuta di rivelare le sue pratiche ambientali






Nel loro rapporto Cruise Ship Report Card 2014 i Friends of the Earth dicono che «Le navi da crociera quest’anno hanno scaricato più di un miliardo di galloni di liquami in mare, in gran parte non depurati e trattati male», si tratta di qualcosa come 3,7 miliardi di litri di reflui e i Friends of the Earth continuano a chiede «Regole più forti per proteggere gli oceani, le coste, la vita marina e della gente».
Le enormi quantità di cibo e bevande consumate sulle navi da crociera, insieme alle acque delle lavanderie, delle piscina, strutture sanitarie, dei laboratori fotografici, delle spa e delle dry cleaning stations, devono andare da qualche parte. Questi reflui contengono sostanze inquinanti, compreso materia fecale, batteri, virus, agenti patogeni, i nutrienti, rifiuti e prodotti farmaceutici pericolosi, ognuno dei quali può essere dannoso per la salute umana e la vita acquatica.
Come fa una nave da crociera la gestione delle acque reflue? Ci sono 3 metodi principali: 1) Le navi da crociera possono utilizzare i cosiddetti Marine Sanitation Devices (Msd), una tecnologia obsoleta che, secondo l’Epa, produce reflui che spesso contengono significative quantità di batteri fecali, metalli pesanti e sostanze nutritive in eccesso rispetto agli standard Usa di qualità dell’acqua. 2) Le navi da crociera possono utilizzare le tecnologie di trattamento delle acque reflue più avanzate disponibili (Awts), che forniscono un migliore screening, trattamento, disinfezione e il trattamento dei fanghi. Però anche le Awts hanno difficoltà a rimuovere tutti i metalli ed i nutrienti disciolti e possono rilasciare sostanze nocive negli ambienti costieri e marini. 3) L’ultimo e più protettivo metodo per l’ambiente metodo è che le navi da crociera stocchino i liquami trattati a bordo e non li scarichino vicino alle nostre coste sensibili ed alle aree marine protette.
La buona notizia del rapporto è che qualcuna delle 16 più grosse compagnie da crociere sta diventando gradualmente più “verde”, la cattiva è che oltre il 40% delle 167 navi si basano ancora su una tecnologia di trattamento dei reflui vecchia 35 anni. «Tali sistemi di trattamento antiquati lasciano livelli nocivi di materia fecale, batteri, metalli pesanti e altri contaminanti nell’acqua – denunciano i Friends of the Earth – Per legge, le acque reflue scaricate entro le tre miglia nautiche dalla costa devono essere trattate, ma al di là le navi sono autorizzate a scaricare i liquami direttamente in mare. Per questo motivo, la questione della responsabilità è fondamentale per la classifica 2014». Una classifica che vede agli ultimi posti, con una pessima “F”, la compagnia di navigazione italiana – che in realtà fa parte dell’impero della multinazionale statunitense Carnival – Costa Crociere, diventata ancora più nota dopo il naufragio della Costa Concordia al Giglio. Il rapporto ha analizzato le performance ambientali di Costa: Atlantica (3.600 persone a bordo); Deliziosa (3.926), Diadema (6.200); Fascinosa (4.880); Favolosa (4.880); Fortuna (4.538); Luminosa (3.747), Magica (4.538), Mediterranea (3.600); Neoclassica (2.330); neoRiviera (2.370); neoRomantica (2.307); Pacifica (4.863); Serena (4.880); Victoria (3.194), tutte, meno una, navi che fanno crociere anche nel Mediterraneo, e le performance ambientali di queste città galleggianti sono risultate tra le più basse.
Inoltre, «Con una completa inversione per la cooperazione e trasparenza rispetto agli anni precedenti, tutte le 16 principali linee di crociera hanno rifiutato – attraverso la loro associazione di categoria, Cruise Lines International Association – di rispondere alle richieste degli Amici della Terra di informazioni sulle loro tecnologie di riduzione dell’inquinamento. Pertanto, la scheda del Cruise Ship Report Card 2014 contiene una nuova categoria: “Trasparenza”, nella quale ogni linea di crociera ha ricevuto un voto “F”».
E’ chiaro che le compagnie di navigazione crocieristiche hanno fatto cartello per non rispondere alla fastidiosa indagine e Marcie Keever, direttrice dell’’Oceans and vessels program di Friends of the Earth, «Lavorando per soffocare il Cruise Ship Report Card, l’industria ha cercato di proteggere se stessa da un controllo continuo delle proprie pratiche ambientali, e la conoscenza di questi dati oscuri da parte dei consumatori coscienziosi cambierebbe le loro scelte in base a come una nave da crociera o una compagnia di navigazione compare nella pagella. Per l’industria crocieristica è tempo di smettere di cercare di nascondere le navi sporchi della sua flotta».
Infatti il problema di queste gigantesche compagnie di navigazione sembra quello di creare difficoltà alla redazione di un rapporto che ha lo scopo di attirare l’attenzione all’impatto ambientale del settore in piena espansione delle crociere e di aiutare i viaggiatori a scegliere le crociere più eco-responsabili. La solidarietà omertosa tra questi giganti dei mari è così forte che da questo atteggiamento ci rimn mettono alla fine anche le compagnie più virtuose. Il rapporto dei Friends of the Earth per stilare la sua classifica si basa su 4 criteri: la tecnologia di trattamento delle acque reflue; se le navi possono collegarsi all’energia a terra e se utilizzare combustibile pulito così come richiesto dalle leggi Usa e dal diritto internazionale; rispetto delle norme di qualità delle acque dell’Alaska per proteggere la costa dello Stato; trasparenza. I Friends dicono che «La Disney Cruise Line, con sede a Lake Buena Vista, in Florida, è stata classificata come la compagnia di navigazione più responsabile nei confronti dell’ambiente, guadagnandosi una A per il trattamento delle acque reflue. Il suo voto complessivo sarebbe rimasto una avesse risposto alle nostre richieste di informazioni, ma quest’anno ha ricevuto un C+».
Anche la “casa madre” della Costa Crociere, la colossale Carnival che ha la più grande flotta di navi da crociera del mondo e la sua base operativa a Doral, in Florida, non ci fa una bella figura: delle sue 24 navi da crociera solo 3 2 sono dotate di una tecnologia di depurazione avanzata e per questo ha ricevuto una pessima F. Carnival Lines, Carnival Corp. & PLC di Miami e Londra gestiscono alter 6 compagnie in classifica nel rapporto e tutta la costellazione dell’impero Carnival si è rifiutata di rispondere al questionario di Friends of the Earth.
La Keever stigmatizza duramente questo comportamento: «In qualità di leader dell’industria, la Carnival Corp. deve fare passi in avanti nel suo ruolo ambientale in tutte le sue differenti compagnie. Non c’è da stupirsi se Carnival Corp. si rifiuta di rispondere a Friends of the Earth o di essere completamente onesta con i suoi clienti quando continua ad utilizzare una tecnologia obsoleta che inquina i nostri oceani e minaccia la nostra salute e quella dell’ecosistema marino, la vita del mare e di noi tutti».
Secondo l’Environmental Protection Agency Usa (Epa), una nave da crociera media con 3.000 passeggeri e l’equipaggio produce circa 21.000 galloni di liquami al giorno, abbastanza per riempire 10 piscine “da giardino” in una settimana, un dato che porta agli oltre un miliardo di galloni all’anno che l’industria crocieristica scarica nei mari e negli oceani di tutto il mondo, ma il rapporto avverte che si tratta di «Una stima prudente, dal momento che alcune delle nuove navi trasportano fino a 8.000 persone tra passeggeri ed equipaggio e la classifica non comprende l’intera flotta in tutto il mondo. Inoltre, ogni nave produce e scarica circa volte più “acque grigie” da lavandini, docce e bagni, che possono contenere molte delle stesse sostanze inquinanti degli impianti fognari ed influiscono significativamente sulla qualità dell’acqua».
Poi c’è l’altro problema ambientale più eclatante: le navi da crociera sono responsabili anche di notevoli quantità di inquinamento atmosferico derivanti dal carburante sporco che bruciano. Anche quando sono attraccate in un porto, le navi da crociera spesso utilizzano inquinantissimi motori diesel per fornire energia elettrica ai passeggeri ed all’equipaggio. Secondo l’Epa, ogni giorno una nave da crociera media emette più anidride solforosa di 13 milioni di automobili e più fuliggine di un milione di auto. A partire dal 2015, le norme sui carburanti più puliti negli Usa e in Canada ridurranno la quantità di zolfo emessa da ogni nave di circa il 97% cento e la quantità di fuliggine dell’85%, ben oltre le norme provvisorie dei combustibili già in atto in Nord America. Norme simili per ridurre l’inquinamento delle navi sono state approvate dall’Unione europea, ma il comportamento “omertoso” con il quale le compagnie crocieristiche hanno affrontato le richieste dei Friends of the Earth non fa ben sperare.
Come può una nave da crociera ridurre l’inquinamento atmosferico in porto? Fortunatamente, alcune linee di crociera hanno adottato una tecnologia, conosciuta come “cold ironing” che riduce notevolmente le emissioni delle navi da crociera in porto. Questa tecnologia permette di navi da crociera in banchina dei collegarsi allenergia a terra ed utilizzarla per far funzionare i propri sistemi di refrigerazione, di climatizzazione, di riscaldamento, di illuminazione senza dover bruciare il combustibile sporco nei motori delle navi.
La Keever conclude: «Questo è un’industria che vale miliardi di dollari e che potrebbe installare le più avanzate tecnologie disponibili per il trattamento delle acque reflue e la riduzione dell’inquinamento dell’aria. Siamo incoraggiati dal fatto che alcune compagnie crocieristiche stanno prendendo misure supplementari per migliorare le loro prestazioni, ma l’intera industria deve smetterla di nascondersi dietro normative deboli ed agire per assicurarsi che gli oceani nei quali le loro navi navigano rimangano chiari come le foto nelle brochures delle crociere. Sfortunatamente Quest’anno l’industria ha deciso di fare alcuni passi indietro e si è rifiutata di rispondere alle nostre richieste di informazioni».
- See more at: http://www.greenreport.it/news/aree...ri-liquami-negli-oceani-peggiore/#prettyPhoto[videospot]/0/
 

Alettia

Active member
Ecco, io ignorantissima, pensavo che i liquami fossero OPPORTUNAMENTE filtrati e trattati prima di essere rilasciati in mare... :|
 

Rodolfo

Super Moderatore
Certo che lo sono. E i sistemi, grossomodo, son tutti gli stessi. Quella immagine della RCL Splendor poi, chi ha detto che son liquami? L'hanno assaggiati ? La nave deve procedere in navigazione, ad una determinata velocità, ad una determinata distanza dalla costa (argomenti già trattati), evitando le zone protette.

A mio avviso, come prima interpretazione potrebbe essere materiale inerte sollevato dalle eliche su di un basso fondale.

Poi vorrei sapere dove avrebbero scaricato gli occupanti delle navi se fossero rimasti a casa. Per piacere non ditemi dagli impianti di depurazione. ;) ;)

Naturale che l'ambiente debba essere protetto, ci mancherebbe, che si debbano utilizzare sistemi sempre più all'avanguardia ma molte volte sembrano proprio campagne montate contro questo tipo di attività.

Possibile che ai danni che fan gli aerei non diano tutto questo risalto?
 

Alettia

Active member
Certo che lo sono. E i sistemi, grossomodo, son tutti gli stessi. Quella immagine della RCL Splendor poi, chi ha detto che son liquami? L'hanno assaggiati ? La nave deve procedere in navigazione, ad una determinata velocità, ad una determinata distanza dalla costa (argomenti già trattati), evitando le zone protette.

A mio avviso, come prima interpretazione potrebbe essere materiale inerte sollevato dalle eliche su di un basso fondale.

Poi vorrei sapere dove avrebbero scaricato gli occupanti delle navi se fossero rimasti a casa. Per piacere non ditemi dagli impianti di depurazione. ;) ;)

Naturale che l'ambiente debba essere protetto, ci mancherebbe, che si debbano utilizzare sistemi sempre più all'avanguardia ma molte volte sembrano proprio campagne montate contro questo tipo di attività.

Possibile che ai danni che fan gli aerei non diano tutto questo risalto?

Anche a me la foto ha dato l'impressione di essere fango alzato da un basso fondale, poi, la speranza è proprio che le cose siano fatte "per benino"
 

DrPianale

Co-Fondatore
Certo che lo sono. E i sistemi, grossomodo, son tutti gli stessi. Quella immagine della RCL Splendor poi, chi ha detto che son liquami? L'hanno assaggiati ? La nave deve procedere in navigazione, ad una determinata velocità, ad una determinata distanza dalla costa (argomenti già trattati), evitando le zone protette.

A mio avviso, come prima interpretazione potrebbe essere materiale inerte sollevato dalle eliche su di un basso fondale.

Poi vorrei sapere dove avrebbero scaricato gli occupanti delle navi se fossero rimasti a casa. Per piacere non ditemi dagli impianti di depurazione. ;) ;)

Naturale che l'ambiente debba essere protetto, ci mancherebbe, che si debbano utilizzare sistemi sempre più all'avanguardia ma molte volte sembrano proprio campagne montate contro questo tipo di attività.

Possibile che ai danni che fan gli aerei non diano tutto questo risalto?

Ambasciator (scrivente) non porta pena...e poi è colpa tua ;-) se ho trovato questa notizia!

Riguardo agli aerei, tranquillo che sui danni del loro inquinamento e sulle scie chimiche c'è il mondo "contro" e questi articoli sulle navi al confronto sono delle rarità
 

Magellano

Utente livello Platinum
Concordo che il tutto sia troppo allarmistico ed eccessivo. Sarò ingenuo nel pensare che i liquami siano trattati e scaricati secondo normative efficenti, pur nella consapevolezza che queste tecniche potranno sempre esser ulteriormente migliorate.
 

ettore74

New member
Penso che per i nostri mari le navi da crociera siano l'ultimo dei problemi, e sicuramente per sua natura nella maggioranza sono le più ecologiche di tutte le grandi navi. Se andiamo a vedere tutto quello che forse inquina, dobbiamo ritornare al tempo della pietra, ma senza accendere fuochi perché il fumo è inquinante...
 

Rodolfo

Super Moderatore
Infatti Ettore; quante migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi vengono rilasciati in mare ogni anno, e nemmeno li depurano :) :)? Quante migliaia di tonnellate di acqua di zavorra vengono trasferite da un luogo geografico ad un altro, alterando l'equilibrio marino? Le alghe e i molluschi dei mari orientali che hanno invaso la laguna di Venezia, tanto per fare un esempio.

Senza contare altre migliaia di tonnellate di prodotti nocivi vengono fatti "sparire" in mare dalle varie organizzazioni malavitose che si arricchiscono con questi traffici, e non solo in Italia.

Le navi da crociera sono il 2% di tutte le navi in circolazione. Certo, anche loro inquinano, come qualsiasi altra attività antropica, ma puntare il dito con questi catastrofismi mi sembra sempre un target pilotato.
 

diver67

Active member
Quasi tutte le città costiere, e prossime alla costa, scaricano i reflui urbani, dopo la depurazione classica, in mare. Una cittadina di 10.000 abitanti scarica in media, circa 130 metri cubi all'ora. Pensate che siano sempre dentro i parametri tabellari? I guasti sono normali, e quindi.........;)
 

Rodolfo

Super Moderatore
E quelli che ancora non li hanno i depuratori? E quelli che sono presenti ma non depurano? "Striscia" docet. Non a caso avevo detto se fossero stati nelle loro case quei passeggeri non avrebbero "inquinato"?
 

Rodolfo

Super Moderatore
Se fate una ricerca su Internet, il solo "Oil Spill", lo sversamento di idrocarburi in mare ammonta, secondo alcune stime a 4 milioni di tonnellate, delle quali 600 mila solo nel Mediterraneo.

A circa parità di quantità, direi sia molto peggio quello degli idrocarburi.
 

ettore74

New member
E' la solita storia per uccidere il serpente non bisogna tagliargli la punta della coda ma la testa e allora se si vuole parlare seriamente di ecologia e inquinamento dei mari, guardiamo hai problemi veri....e si cominci da quelli altrimenti e meglio lasciar perdere...
 

vittoeanto

Member
Certo che lo sono. E i sistemi, grossomodo, son tutti gli stessi. Quella immagine della RCL Splendor poi, chi ha detto che son liquami? L'hanno assaggiati ? La nave deve procedere in navigazione, ad una determinata velocità, ad una determinata distanza dalla costa (argomenti già trattati), evitando le zone protette.

A mio avviso, come prima interpretazione potrebbe essere materiale inerte sollevato dalle eliche su di un basso fondale.

Poi vorrei sapere dove avrebbero scaricato gli occupanti delle navi se fossero rimasti a casa. Per piacere non ditemi dagli impianti di depurazione. ;) ;)

Naturale che l'ambiente debba essere protetto, ci mancherebbe, che si debbano utilizzare sistemi sempre più all'avanguardia ma molte volte sembrano proprio campagne montate contro questo tipo di attività.

Possibile che ai danni che fan gli aerei non diano tutto questo risalto?

rodolfo,credo che tu abbia abbastanza ragione,gli standard in generale sulle navi sono più alti,i depuratori nelle città se ci sono e se depurano non credo facciano tutto questo gran lavoro...........................peò cedo che anche sia necessario continuare a migliorare.
 

matteov

Active member
Concordo in pieno con rodolfo

Poi ovviamente bisogna vedere come vengono trattati questi 3,7 miliardi di liquami... Però penso che sia più che normale, in fondo questi liquami dovrebbero fare già parte del conto "mondiale" perché comunque verranno prodotti (il crocierista a bordo è come a casa)
Quindi penso che l'articolo era solo per fare "notizia" e sparare numeroni...
Anzi, vedendo la depurazione locale, forse e senza forse, sono migliori quelli trattati a bordo.

Rodolfo, il "residuo solido" viene ancora bruciato per fornire acqua calda (in integrazione con gli altri metodi) O sono cambiate le norme?
 

maumarti

Member
Secondo me se si vuole fare considerazioni circa l'attendibilità del rapporto ci può stare.
Sono un (bel) po' meno d'accordo nel considerare "perdonabile" il comportamento delle Compagnie solo perchè "c'è molto di peggio in giro".
Tra l'altro vantano la massima sostenibilità ambientale; quindi se realmente non è così, e i dati del report sono attendibili, il giudizio è negativo. Indipendentemente da quanto inquina la discarica della mia città di residenza...
 

Rodolfo

Super Moderatore
Mi sembra che nessuno abbia considerato "perdonabile" il comportamento delle Compagnie; si tratta solo di "scattare una fotografia" dei fatti così come avvengono.

Qualcuno è andato a misurare i parametri delle acque reflue? Come nasce la "classifica" riportata nell'articolo? Non è specificato su che basi è stata redatta.

Che abbiano scaricato è quanto mai evidente; come lo abbiano fatto, sarebbe forse il caso di saperlo. E' inutile scrivere articoloni se poi il contenuto degli stessi dice poco o nulla.
 
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