Magellano
Utente livello Platinum
A distanza ormai di un paio di settimane, ma con i ricordi ancora freschissimi nella mente, pubblico questo diario del mio terzo viaggio con Cunard, per la seconda volta nel Mediterraneo. Un itinerario di 14 giorni da Civitavecchia a Civitavecchia con scali a Corfù, Cattaro, Dubrovnik, Venezia, Curzola, Valletta, Messina e Napoli. Ho già viaggiato con Queen Elizabeth ed ho avuto modo di conoscerla approfonditamente anche in occasione di alcune visite. Non mi fermerò molto sui dettagli della nave quindi, da me riportati anche in un articolo del nostro sito e una recensione della scorsa estate, e sarò più breve possibile limitando a commentare alcune fra le foto che ritengo più significative. Rimando infine all’argomento “Ristorazione su Cunard” per tante foto di piatti e considerazioni sulla gastronomia.
Ringrazio anche qui tutti coloro che mi hanno aiutato nella diretta, che mi hanno seguito e che hanno dimostrato il loro interesse per questa bellissima “Mediterranean Odissey”.
Durante il secondo giorno, in navigazione, un tempo meraviglioso ed il passaggio ravvicinato dallo Stromboli e fra le Eolie. A seguire, il passaggio dallo Stretto, con la Fantasia in partenza da Messina.
Terzo giorno a Corfù. Avendo più volte visitato Kerkira ho scelto di noleggiare un’auto e visitare tutta la parte settentrionale dell’isola, fino all’ascesa del Monte Pantokrator. Villaggi fuori dal tempo, scorci mozzafiato, strade strette di montagna attraversate da Capre. Un altro volto della Corfù più nota e più mondana. La temperatura ancora pressoché estiva: 28 gradi e spiagge frequentate da bagnanti. Trovo il tempo anche per un’ultima sosta alla fortezza, per godere di un bel panorama dall’alto sulla città. Alla sera partiamo verso il nostro prossimo scalo, con un tramonto di grande suggestività.
L’indomani Queen Elizabeth fa il suo ingresso fra le bocche di Cattaro. Sono qui per la seconda volta, dopo la bellissima esperienza dello scorso settembre. Già visitata la fortezza e la cittadina, decido anche qui di spostarmi in auto. Cartina alla mano muovo verso la costa a Sud di Cattaro fermandomi dapprima a Sveti Stefan, meravigliosa isoletta attaccata alla terraferma per mezzo di uno stretto corridoio, e al rientro alla cittadina di Budva, anch’essa assai suggestiva. Due posti incantevoli, senza turisti, dato il periodo, in grado di rivelare il vero volto del Montenegro di oggi. Tante piccole modernità incastonate in ambienti e in contesti che ci ricordano ancora da vicino il passato iugoslavo. Rientrato a Cattaro attorno all’ora di pranzo, lo supero e risalgo il fiordo in direzione di Perasto. Lungo il tragitto più volte si presenta l’occasione per fotografie alla nave con un panorama veramente superbo. Giunto alla piccola cittadina di Perasto mi imbatto in un barcaiolo che, parlando mezzo italiano e mezzo inglese, mi propone di condurmi alle isole di San Giorgio e dello Scalpello. Esperienza semplicemente meravigliosa, unico passeggero, unico visitatore delle isole, in mezzo ad un panorama fantastico. Si rientra in nave, con una serie di immagini negli occhi che difficilmente si possono dimenticare.
Poche miglia ci separano da Dubrovnik. Qui, al mattino, noleggio uno scooter e mi visito la zona nord di Dubrovnik. Niente di particolarmente interessante ma una visione della Croazia meridionale che esula dalle troppo turistiche viuzze della cittadina. Raggiunto comunque il centro, due passi sono d’obbligo. Nella piazza si allestisce l’abete di Natale. Al mercato si vendono prodotti dell’orto ed i turisti affollano i negozi di souvenir. Prima di rientrare in nave approfitto della funicolare per una visione dell’abitato dall’alto. Senza dubbio affascinante osservare i tetti rossi che compongono un paesaggio che sembra finto, costruito come con i mattoncini Lego.
Si naviga ancora un giorno, che dedico sempre alle letture, alla palestra, alla buona tavola ed a respirare lì atmosfera della nave, davvero unica su Cunard. Arriva poi il momento di Venezia dove sosteremo per due giornate. Il clima del primo giorno è purtroppo davvero inclemente. Foschia, pioggia, freddo e vento. Rimando all’indomani una visita al centro, perfettamente organizzataci dall’insostituibile Rodolfo. Il Ponte dei Sospiri, il Palazzo Ducale, San Marco, Rialto ma soprattutto una serie di aneddoti e di curiosità svelatici dal Doge che hanno reso davvero speciale la nostra mattinata. Rientro a bordo nel primissimo pomeriggio e dopo un ottimo pasto è di nuovo ora di godersi la nave e la nuova rotta verso sud.
Si naviga un giorno ed il successivo raggiungiamo l’isola di Curzola. Purtroppo il tempo non è dalla nostra parte ma la minaccia di pioggia non ci impedisce di raggiungere in lancia il piccolo abitato. Siamo fuori stagione ed è Domenica: la cittadina è deserta ma le strutture dei bar e dei ristoranti, adesso a riposo, lasciano intendere tutta la vivacità e la bellezza che debba offrire in estate. Vicoli strettissimi, una bella cattedrale, dal cui campanile facciamo alcuni scatti, acque cristalline. Una sosta breve ma piacevole, uno sguardo alla Croazia autentica e fuori dai centri troppo turistici.
Navighiamo ancora una giornata e raggiungiamo l’indomani la soleggiata isola di Malta. Qui finalmente torniamo alla primavera inoltrata. Pur avendo già visitato le principali località, decido di prendere un autobus e raggiungere Mdina. Due passi nella cittadina, anch’essa spopolata per la stagione, un rilassante caffè ed un giro delle fortificazioni. Poi, lentamente, rientriamo a Valletta passando per Mosta e la sua celebre Cupola. Consumato un rapido pranzo in nave, saliamo in centro. La città è già addobbata per le festività natalizie. Su Republic Street lo shopping e lo svago animano il clima. Una sosta agli Upper Barraca Gardens e poi si rientra a bordo, dopo un’altra intensa ma piacevolissima giornata.
Il giorno successivo è all’insegna dell’amicizia e di Crocieristi. A Messina ci incontriamo con Valerio e Lilly, con Roberto e con Gianluca. Una bella passeggiata in centro, un buon caffè, il rito di Mezzogiorno di fronte alla Cattedrale e poi una sana
scorpacciata di focaccia ed arancini! Dispiace davvero tanto dover ripartire e soprattutto dover lasciare a terra degli amici veri.
L’ultimo scalo della crociera è quello di Napoli. Il freddo e la pioggia battente della mattinata mi fanno desistere dallo scendere a terra. Rinvio ad altra data la mia meta da tempo prefissata: la Certosa di San Martino.
La serata, lo sapete, non può che essere triste: valigie, saluti, ultimi momenti e primi pensieri sui problemi di tutti i giorni. Ma anche la consapevolezza che si sono trascorsi giorni bellissimi, visitato paesaggi fantastici e la conferma di aver scelto un itinerario ed una nave veramente molto validi.
Sarà un piacere approfondire con voi tutti gli aspetti che ho tralasciato in questa mia narrazione. Un saluto.
Ringrazio anche qui tutti coloro che mi hanno aiutato nella diretta, che mi hanno seguito e che hanno dimostrato il loro interesse per questa bellissima “Mediterranean Odissey”.
Durante il secondo giorno, in navigazione, un tempo meraviglioso ed il passaggio ravvicinato dallo Stromboli e fra le Eolie. A seguire, il passaggio dallo Stretto, con la Fantasia in partenza da Messina.





Terzo giorno a Corfù. Avendo più volte visitato Kerkira ho scelto di noleggiare un’auto e visitare tutta la parte settentrionale dell’isola, fino all’ascesa del Monte Pantokrator. Villaggi fuori dal tempo, scorci mozzafiato, strade strette di montagna attraversate da Capre. Un altro volto della Corfù più nota e più mondana. La temperatura ancora pressoché estiva: 28 gradi e spiagge frequentate da bagnanti. Trovo il tempo anche per un’ultima sosta alla fortezza, per godere di un bel panorama dall’alto sulla città. Alla sera partiamo verso il nostro prossimo scalo, con un tramonto di grande suggestività.










L’indomani Queen Elizabeth fa il suo ingresso fra le bocche di Cattaro. Sono qui per la seconda volta, dopo la bellissima esperienza dello scorso settembre. Già visitata la fortezza e la cittadina, decido anche qui di spostarmi in auto. Cartina alla mano muovo verso la costa a Sud di Cattaro fermandomi dapprima a Sveti Stefan, meravigliosa isoletta attaccata alla terraferma per mezzo di uno stretto corridoio, e al rientro alla cittadina di Budva, anch’essa assai suggestiva. Due posti incantevoli, senza turisti, dato il periodo, in grado di rivelare il vero volto del Montenegro di oggi. Tante piccole modernità incastonate in ambienti e in contesti che ci ricordano ancora da vicino il passato iugoslavo. Rientrato a Cattaro attorno all’ora di pranzo, lo supero e risalgo il fiordo in direzione di Perasto. Lungo il tragitto più volte si presenta l’occasione per fotografie alla nave con un panorama veramente superbo. Giunto alla piccola cittadina di Perasto mi imbatto in un barcaiolo che, parlando mezzo italiano e mezzo inglese, mi propone di condurmi alle isole di San Giorgio e dello Scalpello. Esperienza semplicemente meravigliosa, unico passeggero, unico visitatore delle isole, in mezzo ad un panorama fantastico. Si rientra in nave, con una serie di immagini negli occhi che difficilmente si possono dimenticare.






















Poche miglia ci separano da Dubrovnik. Qui, al mattino, noleggio uno scooter e mi visito la zona nord di Dubrovnik. Niente di particolarmente interessante ma una visione della Croazia meridionale che esula dalle troppo turistiche viuzze della cittadina. Raggiunto comunque il centro, due passi sono d’obbligo. Nella piazza si allestisce l’abete di Natale. Al mercato si vendono prodotti dell’orto ed i turisti affollano i negozi di souvenir. Prima di rientrare in nave approfitto della funicolare per una visione dell’abitato dall’alto. Senza dubbio affascinante osservare i tetti rossi che compongono un paesaggio che sembra finto, costruito come con i mattoncini Lego.





Si naviga ancora un giorno, che dedico sempre alle letture, alla palestra, alla buona tavola ed a respirare lì atmosfera della nave, davvero unica su Cunard. Arriva poi il momento di Venezia dove sosteremo per due giornate. Il clima del primo giorno è purtroppo davvero inclemente. Foschia, pioggia, freddo e vento. Rimando all’indomani una visita al centro, perfettamente organizzataci dall’insostituibile Rodolfo. Il Ponte dei Sospiri, il Palazzo Ducale, San Marco, Rialto ma soprattutto una serie di aneddoti e di curiosità svelatici dal Doge che hanno reso davvero speciale la nostra mattinata. Rientro a bordo nel primissimo pomeriggio e dopo un ottimo pasto è di nuovo ora di godersi la nave e la nuova rotta verso sud.







Si naviga un giorno ed il successivo raggiungiamo l’isola di Curzola. Purtroppo il tempo non è dalla nostra parte ma la minaccia di pioggia non ci impedisce di raggiungere in lancia il piccolo abitato. Siamo fuori stagione ed è Domenica: la cittadina è deserta ma le strutture dei bar e dei ristoranti, adesso a riposo, lasciano intendere tutta la vivacità e la bellezza che debba offrire in estate. Vicoli strettissimi, una bella cattedrale, dal cui campanile facciamo alcuni scatti, acque cristalline. Una sosta breve ma piacevole, uno sguardo alla Croazia autentica e fuori dai centri troppo turistici.






Navighiamo ancora una giornata e raggiungiamo l’indomani la soleggiata isola di Malta. Qui finalmente torniamo alla primavera inoltrata. Pur avendo già visitato le principali località, decido di prendere un autobus e raggiungere Mdina. Due passi nella cittadina, anch’essa spopolata per la stagione, un rilassante caffè ed un giro delle fortificazioni. Poi, lentamente, rientriamo a Valletta passando per Mosta e la sua celebre Cupola. Consumato un rapido pranzo in nave, saliamo in centro. La città è già addobbata per le festività natalizie. Su Republic Street lo shopping e lo svago animano il clima. Una sosta agli Upper Barraca Gardens e poi si rientra a bordo, dopo un’altra intensa ma piacevolissima giornata.







Il giorno successivo è all’insegna dell’amicizia e di Crocieristi. A Messina ci incontriamo con Valerio e Lilly, con Roberto e con Gianluca. Una bella passeggiata in centro, un buon caffè, il rito di Mezzogiorno di fronte alla Cattedrale e poi una sana
scorpacciata di focaccia ed arancini! Dispiace davvero tanto dover ripartire e soprattutto dover lasciare a terra degli amici veri.




L’ultimo scalo della crociera è quello di Napoli. Il freddo e la pioggia battente della mattinata mi fanno desistere dallo scendere a terra. Rinvio ad altra data la mia meta da tempo prefissata: la Certosa di San Martino.



La serata, lo sapete, non può che essere triste: valigie, saluti, ultimi momenti e primi pensieri sui problemi di tutti i giorni. Ma anche la consapevolezza che si sono trascorsi giorni bellissimi, visitato paesaggi fantastici e la conferma di aver scelto un itinerario ed una nave veramente molto validi.
Sarà un piacere approfondire con voi tutti gli aspetti che ho tralasciato in questa mia narrazione. Un saluto.
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