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Report finanziario 2022

Rodolfo

Super Moderatore
Non è semplice né rapida la consultazione, specialmente dallo smartphone, ma vedo "tante parentesi".
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Diciamo che le perdite operative si sono dimezzate rispetto al 2020, forse quest’anno potrebbero tornare in utile.
Hanno incassato circa 13 miliardi di dollari, contro il 20,5 del 2019…il punto di pareggio con le spese credo sia a circa 16,5/17 miliardi.
Si puo’ vedere come il mercato orientale valesse 1,110 milioni di passeggeri ( quasi totalmente coperti dal gruppo Costa Crociere ), completamente annullato nel 2021 e 2022.
Hanno avuto 7,7 milioni di passeggeri controi 12,9 del 2019 e purtroppo sono mancati molto gli europei, il 50% rispetto al 2019.
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Sì credo sia auspicabile e realizzabile, ma un conto è tornare in utile e un conto è ridurre l'enorme debito accumulato.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Tecnicamente dovrebbe significare la possibilità di incorrere in perdite derivanti da disfunzioni procedurali, errate organizzazioni di lavoro, oppure da eventi esterni non prevedibili tali da non permettere il raggiungimento di obiettivi aziendali.
 

tiziano

Well-known member
Io questi bilanci "stratosferici" non li posso commentare, posso solo dire ma se le navi "lavorano" solo per pareggiare le spese, quando pagheranno i debiti?
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Io questi bilanci "stratosferici" non li posso commentare, posso solo dire ma se le navi "lavorano" solo per pareggiare le spese, quando pagheranno i debiti?
Gli utili sono gia’ al netto dei pagamenti delle quote di debito da pagare gia’ programmate e previste quell’anno.
In un altra parte del bilancio vi era tutta la programmazione del debito anno per anno.
Se il prossimo anno dovesse chiudere in pareggio vuol dire che la parte di debiti di quest’anno sono stati comunque pagati.
Certo, risalire la china ci vorranno anni, sperando che ci sia sempre richiesta di mercato.
 

robi86_g

Well-known member
Sembrerebbe che il mercato stia ripartendo e i record di prenotazioni sono lì a dimostrarlo.
Bisognerebbe capire quanto le entrate compensino gli aumenti (alimentare, carburante etc).
Singolare che il mercato asiatico che vedeva Costa primeggiare venga lasciato ad altre compagnie. (Adora non è al 100%di Carnival)
 

Rodolfo

Super Moderatore
Una analisi sulla situazione finanziaria di Carnival C.
Ricavi molto forti in rapida salita, tuttavia posizione debitoria ancora molto difficile. Il prossimo 23 marzo uscirà il report del 1° trimestre 2023.
Interessi per i debiti alle stelle e perdita di liquidità molto rapida.
Come già detto non bastano ricavi ingenti e possibili utili per ridurre il debito che a fine 2022 ammontava a oltre 30 miliardi di dollari.
Nel frattempo valore azioni di nuovo in caduta libera e di nuovo sotto i 10 dollari.

 

tiziano

Well-known member
Rodolfo non bisogna essere "matematici ' per capire che con quella montagna di debiti che ha Carnival, le navi 'lavorano" solo per le spese, ma il debito chi lo paga?
 

Rodolfo

Super Moderatore
Certo Tiziano, è una questione di numeri, non si scappa. È per questo che sostengo che Carnival dovrà mettere ancora mano alla sua struttura.
 

robi86_g

Well-known member
Però il calo delle azioni è dovuto anche al crack della silicon valley bank.
Però sono anch’io convinto che Carnival metterà ancora mano ai suoi asset.
E penso che sarà la ‘divisione’ mass market quella che subirà ulteriori ‘tagli’
 

tiziano

Well-known member
Però il calo delle azioni è dovuto anche al crack della silicon valley bank.
Però sono anch’io convinto che Carnival metterà ancora mano ai suoi asset.
E penso che sarà la ‘divisione’ mass market quella che subirà ulteriori ‘tagli’
Il calo delle azioni è per i 30 miliardi di dollari che ha di debiti, da 30 dollari che valeva nel 2021 sono arrivate a 6 dollari nel 2022.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Però il calo delle azioni è dovuto anche al crack della silicon valley bank.
Però sono anch’io convinto che Carnival metterà ancora mano ai suoi asset.
E penso che sarà la ‘divisione’ mass market quella che subirà ulteriori ‘tagli’
Se si va a leggere il bilancio, ed in particolare la pianificazione di rientro dai debiti ( che poi 8/9 miliardi di debiti ci saranno sempre, come nel passato nel quale le cose andavano benissimo, come tutte le compagnie hanno ed hanno sempre avuto ), si vede come il periodo vada da ottobre 2023 al 2034, con importi piccoli che vanno crescendo con il passare degli anni, soprattutto dal 2028 al 2034, quando le cifre saranno decisamente elevate.
Dal 2025 Carnival non avra’ piu’ nuove costruzioni, quindi tutti i capitali si concentreranno sul coprire i debiti.
Secondo me Non faranno altri tagli perche’ non possono permettersi di avere una flotta piu’ piccola, forse potranno esserci trasferimenti di navi all’interno della Corporation o la dismissione di ancora qualche piccola nave, ma non potranno esserci variazioni importanti nei posti letto offerti perche’ il ripianamento dei debiti e’ basato sui normali fatturati, quelli antecedenti il Covid, e quindi anche utili ed ammortamenti sono basati su quello.
Io vedo un buon piano di rientro dai debiti, ben diluito e non troppo asfissiante, ma la condizione che deve verificarsi perche’ il tutto si possa realizzare, nei prossimi anni, e’ una continuita’ di crescita o anche solo di mantenimento, del mondo crocieristico, senza che accadano altri stravolgimenti.
Voglio precisare ancora una volta: quando viene pubblicato un bilancio, gli utili non servono a coprire i debiti, perche’ per quell’anno tutte le spese ( dovute a navi costruite, stipendi , refittings, nuove costruzioni, rata di mutui, interessi sui prestiti, etc., etc., insomma tutto cio‘ che costituisce una spesa ) sono gia’ state sottratte, quindi l’utile va a costituire le riserve di cassa ( una quota potrebbe essere destinata ai dividendi agli azionisti )
Se a novembre 2023, Carnival Corporation dovesse avere, ad es., 19 miliardi di $ di fatturato e 1,5 miliardi di utile, significa che per l’anno fiscale 2023 sono stati pagati tutte le quote di debiti previste per questo anno e gi 1,5 miliardi di $ andrebbero a costituire riserva di liquidita’ ( una parte potrebbe anche essere destinata ai dividendi per gli azionisti ).
La situazione di Carnival e’ tutt’altro che rosea, come quella degli altri grandi gruppi crocieristici, ma se ci sara’ un continuo di richiesta di crociere in tutto il mondo e si tornera’ a viaggiare come prima, credo che fra una decina d’anni, la situazione attuale sara’ solo un brutto ricordo.
Mi piacerebbe esserci per vedere come andra’!
 

tiziano

Well-known member
Maurizio la tua 'spiegazione" è costruttiva ed utile, ma quando scrivi che le società hanno sempre avuto debiti miliardari è vero, però gli interessi che pagavano erano del 3/5 % perciò "sostenibili", adesso gli interessi che paga Carnival vanno dagli 8/11% una cosa a mio avviso insostenibile per una società, devono lavorare solo per pagare gli interessi e una piccola quota di debito.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Più teorico che reale. Il fatto di non aver più navi in costruzione dal 2025 non è sia un beneficio, ma un danno all'anzianità globale della flotta. Nuove commissioni dopo tale data, indispensabili, porterebbero all'entrata in servizio di unità per fine decennio e molte navi attuali sarebbero tagliate fuori dal mercato.
Ci sono molte navi del gruppo risalenti al 2000 o poco più. Solo Carnival ne ha 13 con anzianità ante 2005 e per il 2030 molte saranno sia tecnicamente che commercialmente "out". Senza contare il progresso tecnologico per la riduzione dell'impatto ambientale che le renderebbe di difficile impiego e di adeguamenti tecnici fuori spesa.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Maurizio la tua 'spiegazione" è costruttiva ed utile, ma quando scrivi che le società hanno sempre avuto debiti miliardari è vero, però gli interessi che pagavano erano del 3/5 % perciò "sostenibili", adesso gli interessi che paga Carnival vanno dagli 8/11% una cosa a mio avviso insostenibile per una società, devono lavorare solo per pagare gli interessi e una piccola quota di debito.
Al 10% sono solo una piccolissima parte dei prestiti, circa 5 miliardi di $, dei quali 2 sono privilegiati, quindi credo di Arison stesso, il resto e’ fra l’1,3 ed il 6%, la maggior parte comunque intorno a 1,8/3% e le rate piu’ grosse sono spostate verso la fine del decennio, altre invece con scadenze regolari fra il 2023 ed il 2031.
Alcuni sono prestiti garantiti ( secured debt ), circa 10 miliardi, altri no ( unsecured debt ), circa 25 miliardi.
Posso assicurarti che se da quast’anno la compagnia dovesse girare come nel 2018/2019 non avrebbe alcuna difficolta’ a far fronte a tutto…certo si deve tornare al mercato prepandemico.
Anche le azioni dovrebbero risalire anche se penso che le tengano un po’ volontariamente basse ( credo che un po’ tutti abbiano un prezzo di carico medio superiore ai 20 $ ).
Detto tutto questo, nonostante il mio ottimismo…o speranza, comprerei obbligazioni Carnival al 10%? No, non le comprerei!
Curiosita’: leggi qui sul chi paga, ma anche ordina, le navi!
Più teorico che reale. Il fatto di non aver più navi in costruzione dal 2025 non è sia un beneficio, ma un danno all'anzianità globale della flotta. Nuove commissioni dopo tale data, indispensabili, porterebbero all'entrata in servizio di unità per fine decennio e molte navi attuali sarebbero tagliate fuori dal mercato.
Ci sono molte navi del gruppo risalenti al 2000 o poco più. Solo Carnival ne ha 13 con anzianità ante 2005 e per il 2030 molte saranno sia tecnicamente che commercialmente "out". Senza contare il progresso tecnologico per la riduzione dell'impatto ambientale che le renderebbe di difficile impiego e di adeguamenti tecnici fuori spesa.
Tutto e’ teorico, anche se basato su esperienze reali passate, perche’ nessuno ha certezze ed il futuro e’ pieno di variabili che nessuno puo’ valutare.
Si fanno dei piani, che dovrebbero essere rispettati…poi che avvenga e’ tutt’altra cosa! La realta’ arriva nello stesso momento nel quale si realizza la teoria!
Tutte le compagnie guardano, come ho gia’ detto piu’ volte, i posti letto disponibili, e ad oggi il gruppo ne ha molti di piu’ di quando le cosa andavano bene: le mega navi valgono in questo ambito come 2/3 navi vecchie, anche se hanno molta meno flessibilita’.
Comunque se le cose dovessero andar bene e dovessero servire nuove navi credo che Carnival rivedra’ certamente le scelte.
La transizione ecologica e’ solo fumo negli occhi, alla piu’ parte frega meno di niente, e nel 2030 le cose saranno ancora cosi’! Le compagnie si allineano alla transizione se conviene loro…infatti oggi tutte le navi LNG, siccome non conviene, viaggiano a gasolio!
Ci saranno sempre aree dove poter posizionare certe navi!
 
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