fernando59
Active member
Riporto solo la notizia da TGCOM24 delle ore 9.45
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1090430/costanel-2005-incidente-insabbiato.shtmlDa
Come la Concordia, nel 2005 incidente analogo
La Costa Crociere insabbiò l'accaduto, dopo che la nave riuscì a rientrare in porto
L'incidente della Concordia all'Isola del Giglio non è stato l'unico del suo genere per la Costa Crociere. Nel corso delle indagini sarebbe infatti emerso che, nel giugno 2005, la Fortuna, con a bordo 3.500 passeggeri, si sarebbe trovata in un'analoga situazione, dopo aver tentato l'inchino davanti all'isola di Capri. La nave, in quell'occasione, riuscì a rientrare nel porto di Palermo e l'incidente fu "insabbiato" dalla compagnia di navigazione.
Come svela il quotidiano "La Nazione", secondo i pm, Costa Crociere dopo l'incidente al Giglio, ritardò nel lanciare l'allarme, sperando di riuscire a nascondere e risolvere la situazione come nel 2005. Nel 2005 "i passeggeri - come sostengono i procuratori - vennero sbarcati e poi reimbarcati dalla nave": la Fortuna riuscì ad arrivare a Palermo, grazie alle pompe alla massima potenza che facevano uscire tanta acqua quanta ne entrava. Una volta in porto, la nave fu riparata durante la notte e ripartì la mattina del 15.
"Il comandante - sottolineano i magistrati - non provvide come avrebbe dovuto a denunciare l'accaduto, ma si limitò a segnalare falsamente che durante la navigazione da Napoli a Palermo c’era stato un anomalo innalzamento della temperatura".
L'episodio è riemerso, ed entrato negli atti, grazie a uno dei fotografi che nel 2005 lavorava sulla Fortuna, segnalando l'episodio alla Capitaneria di Palermo. "Dalle indagini successive sono emersi numerosi e insuperabili riscontri al racconto del fotografo - si legge ancora negli atti - tali da far concludere l'autorità marittima che a bordo vi fu una vera situazione di criticità, che solo le favorevoli condizioni meteo impedirono il concretizzarsi di una situazione di pericolo".
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1090430/costanel-2005-incidente-insabbiato.shtmlDa
Come la Concordia, nel 2005 incidente analogo
La Costa Crociere insabbiò l'accaduto, dopo che la nave riuscì a rientrare in porto
L'incidente della Concordia all'Isola del Giglio non è stato l'unico del suo genere per la Costa Crociere. Nel corso delle indagini sarebbe infatti emerso che, nel giugno 2005, la Fortuna, con a bordo 3.500 passeggeri, si sarebbe trovata in un'analoga situazione, dopo aver tentato l'inchino davanti all'isola di Capri. La nave, in quell'occasione, riuscì a rientrare nel porto di Palermo e l'incidente fu "insabbiato" dalla compagnia di navigazione.
Come svela il quotidiano "La Nazione", secondo i pm, Costa Crociere dopo l'incidente al Giglio, ritardò nel lanciare l'allarme, sperando di riuscire a nascondere e risolvere la situazione come nel 2005. Nel 2005 "i passeggeri - come sostengono i procuratori - vennero sbarcati e poi reimbarcati dalla nave": la Fortuna riuscì ad arrivare a Palermo, grazie alle pompe alla massima potenza che facevano uscire tanta acqua quanta ne entrava. Una volta in porto, la nave fu riparata durante la notte e ripartì la mattina del 15.
"Il comandante - sottolineano i magistrati - non provvide come avrebbe dovuto a denunciare l'accaduto, ma si limitò a segnalare falsamente che durante la navigazione da Napoli a Palermo c’era stato un anomalo innalzamento della temperatura".
L'episodio è riemerso, ed entrato negli atti, grazie a uno dei fotografi che nel 2005 lavorava sulla Fortuna, segnalando l'episodio alla Capitaneria di Palermo. "Dalle indagini successive sono emersi numerosi e insuperabili riscontri al racconto del fotografo - si legge ancora negli atti - tali da far concludere l'autorità marittima che a bordo vi fu una vera situazione di criticità, che solo le favorevoli condizioni meteo impedirono il concretizzarsi di una situazione di pericolo".