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United States, la nave dei record agonizza a Filadelfia

Stessa considerazione che ho fatto io Rodolfo...
80.000 dollari al giorno (se veri)...ma quanti dovrebbero essere per mantenerla in condizioni "presentabili" nel caso di una sua riconversione e riutilizzo "statico" ?
Abbiamo visto com'è ridotta all'interno (ci sono gallerie fotografiche in merito), le condizioni dello scafo sono visibili a tutti...
Quanti ricavi/giorno dovrebbe generare per arrivare almeno al pareggio (senza contare la copertura delle spese in conto capitale per rimetterla in sesto..)...?
Tutto questo senza considerare le spese di gestione correnti imputabili all'attività verso la quale verrà indirizzata...
Mah...
 
Allora stò leggendo un libro,sarà la quinta volta che lo leggo, è un vecchio libro di avventure di Clive Cussler, si intitola Alta Marea. Parlano di una famosa nave da crociera americana, che ha battuto un sacco di record... bla bla bla... e via accadono tante di quelle cose ecc ecc...
Mi viene in mente: adesso faccio una ricerca su Google e vedo se la nave è mai esistita, ed ero veramente convinta che fosse tutta una fantasia dell'autore e???? Ma guarda te... ma stò forum è troppo pieno di info e cose interessanti!!! La nave è esistita e la ritrovo proprio qui!!!!
Grazie a tutti !
 
Sottomarino, non sommergibile. Sai che tra i due c'è una grande differenza. La struttura del primo permette una navigazione più veloce sott'acqua che in superficie; in superficie deve spostare enormi masse d,acqua che ne rallentano l'avanzamento. Il sommergibile, ormai ne esistono ben pochi, è una nave di superficie che può immergersi e quindi la sua velocità maggiore la ottiene navigando come le altre navi.

Un sottomarino della classe Los Angeles può viaggiare sott'acqua a oltre 60 kmh, 33 nodi, 20 in superficie, e qualcuno dell'ultima generazione viene dato come in grado di raggiungere gli 85/90 kmh. La letteratura in questo campo parla di cose davvero strabilianti: il sommergibile russo Akula, oltre la sua velocità operativa che rimane segreta, ma sembra si aggiri sui 35 nodi, dispone fra le varie armi subacquee, di un siluro supercavitante che raggiunge una volta lanciato, la velocità di 350 kmh.

Ma sai che non lo sapevo?? Ero proprio convinta che fossero la stessa cosa.... Capirai che novità... di tutte queste cose che scrivete sul forum non so mai niente!!!
 
Il titolo calza perfettamente.
La lunga agonia della United States che potrebbe risolversi in una definitiva demolizione o ridotta a barriera corallina
1700 euro al giorno per il "posteggio" con sensibile debito accumulato.
Ora spetterà ad un giudice definite la fine di questa icona americana.
Icona sì, ma l'immagine che accompagna l'articolo evidenzia lo stato pietoso in cui versa.
Come si fa pensare di tenere in vita una nave di quelle dimensioni senza enormi capitali a disposizione necessari alla sua manutenzione.

 
Una lenta agonia che non si merita.
Alla fine, penso che lo scrapyard sia la soluzione migliore, magari facendone pure souvenir e utilizzando quei pochi pesanti lamieroni ancora decenti per gli interni non strutturali di qualche nuova nave.
 
Continua l'agonia della nave. Ora una disputa tra l'Associazione che "cura" la conservazione della nave e i proprietari del molo che ne riscuotono l'affitto per l'ormeggio, si è conclusa davanti al Giudice della Corte Distrettuale U.S. di Filadelfia che ha disposto la Nave debba lasciare il suo attuale ormeggio al molo 82 entro il 12 settembre 2024.

Naturale che il provvedimento comporterà delle grandi difficoltà sia tecniche che economiche per il reperimento di una nuova banchina e lo spostamento della nave ridotta in precarie condizioni

 
Io continuo non capire la testardaggine di voler conservare una nave, certamente una icona degli States, in quelle orribili condizioni.
A cosa serve?
 
A 15 giorni dall'obbligo di lasciare l'attuale ormeggio a Filadelfia, la conclusione, ineluttabile secondo il mio punto di vista, molto probabilmente sarà quella di essere affondata per diventare barriera corallina.
La nave, icona della Marina degli U.S. dovrebbe essere acquistata dalla Contea di Okaloosa in Florida ed affondata al largo della costa per costituire la più grande barriera corallina artificiale del mondo e un richiamo per le immersioni di migliaia di subacquei.

 
Almeno una utilità la avrà.... il destino più indecoroso per una nave dei record di velocità è essere alla fonda, inutilizzata, per decine d'anni.

Spero che qualche pezzo possa venir rimosso e continui a vivere in altre navi.
 
Altro articolo a riguardo da Cruises Industry news.com.




La contea di Okaloosa firma un accordo per acquisire gli Stati Uniti per la barriera corallina
30 agosto 2024


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SS Stati Uniti




Secondo un rapporto di Get the Coast , la contea di Okaloosa in Florida ha firmato un accordo per l'acquisto della SS United States.

L'ex transatlantico costruito nel 1952 sarà utilizzato come parte di un piano per creare la più grande barriera corallina artificiale del mondo al largo della costa di Destin-Fort Walton Beach.

Il Consiglio dei commissari della contea di Okaloosa si riunirà il 3 settembre per ratificare il contratto, aggiunge il sito web.

Citando i documenti della contea, Get the Coast ha affermato che il progetto prevede un budget di 9 milioni di dollari, che saranno utilizzati per l'acquisizione, la bonifica, il trasporto e l'impiego della nave, e 1 milione di dollari per il prezzo di acquisto della nave.

I fondi saranno erogati tramite il Dipartimento per lo sviluppo turistico della contea, che sta attualmente richiedendo l'approvazione per l'assegnazione.

Il personale della contea ha anche individuato potenziali partner finanziatori e prevede una condivisione significativa dei costi che contribuirà a ridurre la spesa complessiva del progetto.

Oltre alla barriera corallina artificiale, il progetto prevede anche la realizzazione di un museo a terra dedicato alla nave.

Si dice che il piano porterà benefici economici ed ecologici alla contea di Okaloosa, con la barriera corallina SS United States che dovrebbe attrarre visitatori più propensi a spendere e a ridurre l'impatto ambientale.

Dal punto di vista ecologico, si prevede che la nave creerà nuovi habitat per la vita marina, favorendo potenzialmente la crescita delle popolazioni ittiche e una maggiore biodiversità.

Sono state individuate tre possibili ubicazioni per il progetto, tutte situate entro 25 miglia dalla costa e dotate di profondità e distanze adeguate.

Secondo Get the Coast, la contea ha tempo fino al 12 settembre 2024 per completare la due diligence, iniziata all'inizio di agosto.

Entro e non oltre il 4 ottobre 2024 dovrà essere raggiunto un accordo con l'operatore presso il quale è attualmente attraccata la nave.

Attualmente di proprietà della SS United States Conservancy, lo storico transatlantico è oggetto di un ordine di sfratto da metà giugno .

A seguito di una battaglia legale con il gestore del molo di Philadelphia, dove la nave è attraccata dagli anni '90, l'organizzazione senza scopo di lucro ha ricevuto un preavviso di 90 giorni per spostare la SS United States in un luogo diverso.

Dopo che la richiesta di più tempo è stata recentemente respinta dalla Corte distrettuale degli Stati Uniti , la scadenza è prevista per il 12 settembre 2024.
 
Continua la storia infinita della destinazione finale di questo transatlantico...


 
Ma guardando semplicemente la foto che accompagna l'articolo postato da me ed Oriana secondo loro è una conservazione della nave?
 
Per mio conto, si sta avvicinando la fine ineluttabile di una iconica nave degli United States.
Sembra che il consiglio dei commissari della contea di Okaloosa (Florida) lo scorso 1° ottobre, abbia approvato un contratto condizionale per l'acquisto della nave e il suo affondamento al largo della costa di Destin-Fort Worth Beach, dove diventerà una barriera corallina artificiale.

 
Fine più nobile di una scrapyard (ma forse non può nemmeno più tenere una laguna, figuriamoci il mare).
Che sia la volta buona?????
 
Sembra ormai definitivo.
Dal 12 ottobre la nave per 10 milioni di dollari è diventata di proprietà della Contea di Okaloosa che ne sceglierà il destino.
Destino davanti a due dolorose scelte: demolire l'ammiraglia americana o convertirla in una barriera corallina artificiale insieme a un museo terrestre. È stata scelta quest'ultima come la strada più dignitosa.
Ancora una volta la mia convinzione che mantenere in vita queste navi è una operazione troppo e troppo costosa con una fine scontata.
Ora si parla di portare a Genova la portaerei Garibaldi per allestire un museo galleggiante.
Altro progetto, che se realizzato, si concluderà, a mio avviso, allo stesso modo.

 
La settimana prossima, il 14 novembre, inizieranno le operazioni di spostamento, e successivo trasferimento della nave, da Philadelphia ad Alabama.
Nel link allegato un indirizzo per poter seguire le operazioni.

 
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