Rodolfo
Super Moderatore
Credo non ci sia molto da dire oltre quello che è stato detto di questa nave. Che fosse bella ed elegante lo sapevo, ma un conto è saperlo ed un conto è provarlo di persona.
Premetto che conosco abbastanza bene le gemelle Luminosa e Deliziosa, esteticamente molto simili esteriormente, ma Victoria, al suo interno è completamente diversa nell'organizzazione delle aree pubbliche; talmente diversa, che in certi momenti, non capivo più dove mi trovavo al suo interno. Spazi molto ampi che a volte mi facevano pensare di essere in tutt'altra nave per dimensioni.
La nave, a parte il fatto che è praticamente "appena" uscita da un lungo ed intenso dry dock a Palermo, risulta perfettamente in ordine, anche se, rispetto all'ultima volta che l'avevo vista, un mese prima, mostra qualche "segno" di troppo sullo scafo.
Un eccezionale albergo a 5 stelle, elegante e raffinato, ma un po' " spento" dal punto di vista della vivibilità. Una nave, secondo il mio punto di vista, è un luogo di vacanza e deve rispondere a certi requisiti di colore e di allegria.
Victoria è nata per un certo tipo di ospiti ed è giusto e corretto sia strutturata in questo modo, però è tutto troppo "serioso". Raffinatissima in tutti i suoi aspetti; a bordo si risente, a mio avviso, del tipico comportamento dell'"Englishman", incentrato sul "bon ton", le buone maniere, il "polite" in un termine che concentra un po' tutte le qualità dello spirito inglese. Credo, ammesso ci fosse, che anche una mosca si comporterebbe con il tipico aplomb inglese. .
Tutto è improntato sull'eleganza, sul qualcosa in più o di diverso rispetto alle altre compagnie. Giusto per fare un esempio, quando ci siamo seduti al tavolo per il pranzo, avevamo di continuo camerieri al nostro fianco che si preoccupavano di tutto, quasi in maniera "assillante". Tutto è improntato al diverso: la "semplice" figura del Comandante, il Captain, assume un titolo specificatamente diverso, in uso solo in alcune marine militari, ma che vuol sottolineare una diversità. Il Commodoro.
Nulla a che vedere con le "gemelle" Luminosa e Deliziosa, ma non per questo declassate rispetto a Victoria. Altre concezioni, altri modi di offrire un prodotto ad un diverso tipo di clientela. Deliziosa, che a mio avviso dovrebbe scambiarsi il nome con Luminosa, non ha nulla in meno della Regina Britannica.
Ritornando a Victoria, non saprei proprio muovere una critica alla nave; a voler a tutti i costi avanzarne una, la farei, ma proprio tirato per i capelli, ai corridoi delle cabine; prive di colore, di un bianco più adatto ad una clinica che ad una nave.
Personalmente una cosa che mi ha colpito è la ricchissima dotazione di moquette che ricopre i ponti: elaboratissima oserei dire quasi preziosa sulla quale sembra di sprofondare nell'incedere. E i fiori, dovunque, la maggior parte dei quali veri, anche se le piante in plastica/stoffa non son del tutto assenti, in special modo all'esterno.
Penso ssia meglio lasciae spazio ad un po' di fotografie e qualche commento.
"segue".
Premetto che conosco abbastanza bene le gemelle Luminosa e Deliziosa, esteticamente molto simili esteriormente, ma Victoria, al suo interno è completamente diversa nell'organizzazione delle aree pubbliche; talmente diversa, che in certi momenti, non capivo più dove mi trovavo al suo interno. Spazi molto ampi che a volte mi facevano pensare di essere in tutt'altra nave per dimensioni.
La nave, a parte il fatto che è praticamente "appena" uscita da un lungo ed intenso dry dock a Palermo, risulta perfettamente in ordine, anche se, rispetto all'ultima volta che l'avevo vista, un mese prima, mostra qualche "segno" di troppo sullo scafo.
Un eccezionale albergo a 5 stelle, elegante e raffinato, ma un po' " spento" dal punto di vista della vivibilità. Una nave, secondo il mio punto di vista, è un luogo di vacanza e deve rispondere a certi requisiti di colore e di allegria.
Victoria è nata per un certo tipo di ospiti ed è giusto e corretto sia strutturata in questo modo, però è tutto troppo "serioso". Raffinatissima in tutti i suoi aspetti; a bordo si risente, a mio avviso, del tipico comportamento dell'"Englishman", incentrato sul "bon ton", le buone maniere, il "polite" in un termine che concentra un po' tutte le qualità dello spirito inglese. Credo, ammesso ci fosse, che anche una mosca si comporterebbe con il tipico aplomb inglese. .
Tutto è improntato sull'eleganza, sul qualcosa in più o di diverso rispetto alle altre compagnie. Giusto per fare un esempio, quando ci siamo seduti al tavolo per il pranzo, avevamo di continuo camerieri al nostro fianco che si preoccupavano di tutto, quasi in maniera "assillante". Tutto è improntato al diverso: la "semplice" figura del Comandante, il Captain, assume un titolo specificatamente diverso, in uso solo in alcune marine militari, ma che vuol sottolineare una diversità. Il Commodoro.
Nulla a che vedere con le "gemelle" Luminosa e Deliziosa, ma non per questo declassate rispetto a Victoria. Altre concezioni, altri modi di offrire un prodotto ad un diverso tipo di clientela. Deliziosa, che a mio avviso dovrebbe scambiarsi il nome con Luminosa, non ha nulla in meno della Regina Britannica.
Ritornando a Victoria, non saprei proprio muovere una critica alla nave; a voler a tutti i costi avanzarne una, la farei, ma proprio tirato per i capelli, ai corridoi delle cabine; prive di colore, di un bianco più adatto ad una clinica che ad una nave.
Personalmente una cosa che mi ha colpito è la ricchissima dotazione di moquette che ricopre i ponti: elaboratissima oserei dire quasi preziosa sulla quale sembra di sprofondare nell'incedere. E i fiori, dovunque, la maggior parte dei quali veri, anche se le piante in plastica/stoffa non son del tutto assenti, in special modo all'esterno.
Penso ssia meglio lasciae spazio ad un po' di fotografie e qualche commento.
"segue".