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Arrestati in India 2 marò italiani di scorta alla petroliera Enrica Lexie

Rodolfo

Super Moderatore
Laura, stiamo dicendo le stesse cose; l'imbarcazione se non per necessità, non aveva motivo di avvicinarsi alla nave. Per quello ho detto che i ragazzi siano stati loro stessi vittime di questa situazione, e che dopo i rituali "avvertimenti", abbiano coerentemente aperto un fuoco di difesa. Poi ripeto, nessuno di noi sa cosa sia effettivamente successo.
 

pmanlio

Active member
Le autorità italiane hanno detto cosa NON fare... ma lui ha preferito ascoltare l'armatore. Sembra sia andata così...

Sul fatto che sia stato il Comandante a decidere l'ingresso in porto, con o senza l'avvallo del suo armatore, è un fatto irrilevante.

Non è tanto irrilevante: se il comandante non entrava in porto nulla di più facile che l'armatore lo licenziasse, e che venisse segnato a vita per non aver ascoltato l'armatore.. chi lo assumeva più?

Sul comportamento del comandante non ho nulla da ridire..

Il punto è che l'armatore ha dichiarato esplicitamente di aver ritenuto giusta questa scelta, e qui entriamo nel pasticcio delle competenze:

Esatto... il solito giochetto di dire tutto e di non dire niente... per permettere il rimpallo delle responsabilità.

E che autorità sono? [smilie=occhi_03[1]:

Se apriamo questo tema finiamo tra un secolo.. perchè è ovvio che tutto questo è voluto, ed è voluto per scaricare la responsabilità finale su quel poveruomo che aveva in mano il comando della nave.. ci sono centomila Italici esempi di questo modo di fare..

Anzi, mi stupisco che l'Armatore in questo caso si sia preso la briga di dire "Ho deciso io", è un fatto clamoroso nella storia degli ultimi millenni Italiani.. :eek:

A mio avviso hanno sparato si, ma non hanno colpito nessuno.
Riguardo l'avvicinamento del peschereccio... ho letto, non ricordo dove, che i pescatori hanno l'abitudine di avvicinarsi alle grandi navi per impedire che queste passino sulle loro reti... e che TUTTI lo sanno... solo gli italiani evidentemente non lo sapevano... [smilie=pensieroso[:
Evito commenti...[/QUOTE]

Era su un link che è stato postato qui, ma va detto che può averlo scritto uno preparato come la Barbara D'Urso di turno, chi conosce la competenza dell'autore?

Se vediamo la storia come ce la stanno raccontando (e ripeto, come la raccontano, vai a sapere le scemenze che scrive la stampa) da una parte c'è stato uno scontro dei nostri con degli ipotetici pirati, ad una certa ora ed in un certo luogo, dall'altra, in modo totalmente diverso dalla dinamica raccontata dai nostri, in una altra ora ed in un altro luogo, c'è stato uno scontro tra una petroliera che senza mezzi termini ha sparato a questi pescatori..

In mezzo sembra (ripeto sembra) che ci sia la voglia degli Indiani di accusarci in ogni modo..

A questo punto in questa situazione, se è così, manca la forza dell'Italia, che ormai dovrebbe coinvolgere mezzo mondo, l'Europa, la Nato, l'ONU, e nel frattempo farebbe bene ad espellere l'ambasciatore Indiano ed ad iniziare a tagliare i rapporti economici con l'India..

Ma la realtà è che l'Italia si presenta in India come in altri paesi esattamente come un accattone, e come ha detto esplicitamente Napolitano tempo fa "Occorre non compromettere gli ottimi rapporti, anche ECONOMICI tra le due nazioni" per cui i nostri possono anche rimanere in carcere..

Se ci fate caso anche Mistura, che davvero si era fatto valere e che ci sta mettendo il cuore, ora sembra più fermo di prima.. eppure se è vero che gli inquirenti Indiani cercano un fucile, allora avrebbe tutti i mezzi per fare la voce grossissima..

Un saluto
Manlio
 
F

Felix73

Guest
Felix, è tutto verosimile; non ci sono elementi né per smentire, né per confermare.

A me rimane sempre il dubbio, in qualità di Comandante, che davanti ad una "raccomandazione", "consiglio", "suggerimento", non precisamente ad un ordine, mi comporti esattamente al contrario; ritengo che ai suggerimenti siano seguite anche delle motivazioni, seppur blande, incerte, non valutabili al momento. E in base a questi elementi, al fatto che fossi in acque internazionali, supportato dalle mie Autorità, che motivo avrei avuto di dirigere invece in acque indiane?

Ripeto, per me qualcosa non ha "girato" per il giusto verso.

Concordo Rodolfo, siamo nel campo delle ipotesi.
Il motivo potrebbe essere la "trappola" tesa dagli Indiani. Il riconoscimento dei pirati.
Oppure la presenza minacciosa di una motovedetta Indiana che li abbia indotti ad entrare in acque nazionali (era stata ventilata anche questa ipotesi ).
O l'insieme delle due.
O una minaccia di preclusione di approdo nei porti Indiani per il futuro nei confronti di quella compagnia armatoriale.
Sinceramente non so Rodolfo.
Sicuramente, non per il fatto che il Comandante avesse finito le sigarette o fosse in "riserva".

Ciao
 

diver67

Active member
La risposta potrebbe stere in questa affermazione, da un articolo di stampa.
"La Fratelli D’Amato è legata con l’India da forti interessi commerciali. Ogni anno da questo Paese asiatico riceve numerose commesse legate al trasporto di ‘crude oil’ e non solo. Per cui ha tutto l’interesse a non rovinare questi buoni rapporti."
 

aspirante mozzo

New member
Concordo Rodolfo, siamo nel campo delle ipotesi.
Il motivo potrebbe essere la "trappola" tesa dagli Indiani. Il riconoscimento dei pirati.
Oppure la presenza minacciosa di una motovedetta Indiana che li abbia indotti ad entrare in acque nazionali (era stata ventilata anche questa ipotesi ).
O l'insieme delle due.
O una minaccia di preclusione di approdo nei porti Indiani per il futuro nei confronti di quella compagnia armatoriale.
Sinceramente non so Rodolfo.
Sicuramente, non per il fatto che il Comandante avesse finito le sigarette o fosse in "riserva".

Ciao

Ciao Felix73,

hai omesso la ricarica telefonica ! ;) :D :D :D :D

buona giornata
enrico
 
F

Felix73

Guest
Non è tanto irrilevante: se il comandante non entrava in porto nulla di più facile che l'armatore lo licenziasse, e che venisse segnato a vita per non aver ascoltato l'armatore.. chi lo assumeva più?

Sul comportamento del comandante non ho nulla da ridire..

Ciao Manlio, io non sto dando "colpe" nè all'armatore, nè al comandante. Nel senso che, è vero che la Marina aveva diramato delle "raccomandazioni", ma personalmente non conosco le ragioni che hanno indotto l'armatore ed il comandante ad entrare in acque nazionali Indiane.
Non escludo che queste ragioni siano "validissime".
Ai fini della vicenda, il fatto che a prendere la decisione sia stato il comandante o l'armatore, è irrilevante. Perchè è stata una decisione non militare, ma "civile".
Quello che tu scrivi, e che ho citato, è rilevante si, ma per il Comandante ed il rapporto con il suo armatore (alla fine, sono fatti loro), ma non ai fini della vicenda. La decisione è stata comunque presa da "civili".

Un salutone!
 

La76

New member
Laura, stiamo dicendo le stesse cose; l'imbarcazione se non per necessità, non aveva motivo di avvicinarsi alla nave. Per quello ho detto che i ragazzi siano stati loro stessi vittime di questa situazione, e che dopo i rituali "avvertimenti", abbiano coerentemente aperto un fuoco di difesa. Poi ripeto, nessuno di noi sa cosa sia effettivamente successo.

Che cosa sia successo di sicuro non lo sappiamo perchè non eravamo lì, però visto che è stato dichiarato dai Marò di avere sparato, io continuo a credere che quel peschereccio non c'entri proprio nulla...
Ricordiamoci che c'è sempre la nave Greca che si è dileguata...

Non è tanto irrilevante: se il comandante non entrava in porto nulla di più facile che l'armatore lo licenziasse, e che venisse segnato a vita per non aver ascoltato l'armatore.. chi lo assumeva più?

Su questo hai perfettamente ragione, purtroppo il comandante sarà il "formale" accusato ma la decisione è evidente che non è la sua...

Se vediamo la storia come ce la stanno raccontando (e ripeto, come la raccontano, vai a sapere le scemenze che scrive la stampa) da una parte c'è stato uno scontro dei nostri con degli ipotetici pirati, ad una certa ora ed in un certo luogo, dall'altra, in modo totalmente diverso dalla dinamica raccontata dai nostri, in una altra ora ed in un altro luogo, c'è stato uno scontro tra una petroliera che senza mezzi termini ha sparato a questi pescatori..

In mezzo sembra (ripeto sembra) che ci sia la voglia degli Indiani di accusarci in ogni modo..

Manlio, adesso però non è che SEMPRE non ci si può fidare di quello che scrive la stampa...qui non hanno parlato le soubrette...

Sulla "volontà" degli Indiani purtroppo concordo...loro vogliono un colpevole e in mano hanno i nostri...

Sicuramente, non per il fatto che il Comandante avesse finito le sigarette o fosse in "riserva".

Sì, queste motivazioni direi che sono le uniche che possiamo escludere con assoluta certezza...
 
F

Felix73

Guest
A questo punto in questa situazione, se è così, manca la forza dell'Italia, che ormai dovrebbe coinvolgere mezzo mondo, l'Europa, la Nato, l'ONU, e nel frattempo farebbe bene ad espellere l'ambasciatore Indiano ed ad iniziare a tagliare i rapporti economici con l'India..

Ma la realtà è che l'Italia si presenta in India come in altri paesi esattamente come un accattone, e come ha detto esplicitamente Napolitano tempo fa "Occorre non compromettere gli ottimi rapporti, anche ECONOMICI tra le due nazioni" per cui i nostri possono anche rimanere in carcere..

Se ci fate caso anche Mistura, che davvero si era fatto valere e che ci sta mettendo il cuore, ora sembra più fermo di prima.. eppure se è vero che gli inquirenti Indiani cercano un fucile, allora avrebbe tutti i mezzi per fare la voce grossissima..

Un saluto
Manlio

Manlio, concordo abbastanza con te (al 100% per gli aspetti economici e su quanto affermato da Napolitano, molto significativo anche a mio giudizio).
Io aggiungerei un ulteriore elemento di riflessione: siamo sicuri che a livello diplomatico il sequestro dell'Italiano da parte dei Maoisti non influenzi anche la nostra "prudenza" diplomatica nella faccenda dei Marò?
Partiamo dal presupposto che, la cooperazione tra India e Italia, nel caso del sequestro, DEVE ed è STATA massima. Questa cooperazione ha portato alla liberazione di un ostaggio.
Essere "troppo minacciosi" sulla questione "Pirati", non pensate che potrebbe incrinare la collaborazione assolutamente necessaria nella vicenda del sequestro? (e con una vita italiana in questo caso si, decisamente in pericolo...).
Mi spiego: se ragionassi solo in funzione dei Marò, concordo con Manlio, dopo la vicenda della perizia balistica e della ricerca dell'arma "scomparsa", io avrei rispedito l'ambasciatore Indiano nella sua patria.
Ma sarebbe una giusta mossa da fare in un contesto ove è ancora in ballo il sequestro di un Italiano in territorio Indiano?

Un saluto
 

pmanlio

Active member
La risposta potrebbe stere in questa affermazione, da un articolo di stampa.
"La Fratelli D’Amato è legata con l’India da forti interessi commerciali. Ogni anno da questo Paese asiatico riceve numerose commesse legate al trasporto di ‘crude oil’ e non solo. Per cui ha tutto l’interesse a non rovinare questi buoni rapporti."

Ai fini della vicenda, il fatto che a prendere la decisione sia stato il comandante o l'armatore, è irrilevante. Perchè è stata una decisione non militare, ma "civile".

Vedi, il punto è proprio questo, in una nazione "normale" se una autorità governativa o militare ti dice qualcosa tu la fai..
Ed ovviamente la fai anche perchè c'è una precisa legge che dice che la devi fare..

Solo da noi si arriva a formulazioni barocche delle leggi, fatte apposta perchè nessuno abbia la responsabilità del proprio ruolo..

La mia non è tanto una questione con l'armatore ma con chi ha messo in piedi questo castello senza senso..

Ed in generale, lo ripeto, con un modo di fare tutto nostro..

Sinceramente ora come mi sentirei se fossi un militare Italiano? E se fossi un comandante di una nave civile?

Ma insomma, non si può fare riferimento neanche sulla Farnesina o sulla Marina Militare? Loro 'consigliano'..

Ma siamo matti..

Questa è l'Italia dell'otto settembre, nulla di più e nulla di meno..

E chi si occupa di sollevare la questione qui da noi? Nessuno, si parla dei Marò ma non del problema cardine, che i Marò sono lì perchè c'era un accordo volutamente fumoso che solleva dalla responsabilità chi li manda in giro per il mondo..

Ed ovviamente chi ha messo su quella formulazione il 27 del mese riceve un lautissimo stipendio per il suo ruolo di 'responsabilità'..

Un saluto (amaro)
Manlio
 

Rodolfo

Super Moderatore
Io ripeto la mia ipotesi circa il percorso di questa vicenda e spero di sbagliare. Li accusano, li processano, li condannano e ce li rimandano a casa. Accontentano parte dell'opinione pubblica interna, sottolineano la loro sovranità e mettono una "pezza" ai rapporti tra le due Nazioni.
 

pmanlio

Active member
Manlio, adesso però non è che SEMPRE non ci si può fidare di quello che scrive la stampa...qui non hanno parlato le soubrette...

A me quello che scrive sembra un emerito sconosciuto, anche un po' montato per la verità..
Inoltre oltre alle soubrette ci sono Sallusti ecc. altri personaggi da avanspettacolo.. scusa se la porto avanti con nomi e cognomi..

Io aggiungerei un ulteriore elemento di riflessione: siamo sicuri che a livello diplomatico il sequestro dell'Italiano da parte dei Maoisti non influenzi anche la nostra "prudenza" diplomatica nella faccenda dei Marò?

La riflessione è giusta, ma a me lo stop sembra arrivato abbastanza prima del sequestro dei due Italiani.. :(

Un salutone!!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Io ripeto la mia ipotesi circa il percorso di questa vicenda e spero di sbagliare. Li accusano, li processano, li condannano e ce li rimandano a casa. Accontentano parte dell'opinione pubblica interna, sottolineano la loro sovranità e mettono una "pezza" ai rapporti tra le due Nazioni.

Vien da dire.. speriamo..

Ed è amaro..

Un saluto
Manlio
 

diver67

Active member
Il presidente della Repubblica Napolitano, rappresentate primario delle istituzioni, ha detto che invece di esporre striscioni, di dare delle idee. Stiamo scherzando, sono loro che devono agire, non chi può solo esporre striscioni.
 

pmanlio

Active member
Il presidente della Repubblica Napolitano, rappresentate primario delle istituzioni, ha detto che invece di esporre striscioni, di dare delle idee. Stiamo scherzando, sono loro che devono agire, non chi può solo esporre striscioni.

Magari quella frase va messa nel suo contesto.. che era quello di dire "Facile a parlare, lasciateci lavorare"

Ma c'era in mezzo anche un 'Non ho idea.." tra le righe.. :(

Un saluto
Manlio
 

Gigi

New member
Il presidente della Repubblica Napolitano, rappresentate primario delle istituzioni, ha detto che invece di esporre striscioni, di dare delle idee. Stiamo scherzando, sono loro che devono agire, non chi può solo esporre striscioni.
Io pago Napolitano proprio per questo, perché prenda decisioni, è lui il capo delle Forze Armate...
 

deliziosa64

New member
Giorgio Prinzi (giornalista) : "Le uniche fotografie della barca di pescatori di cui disponiamo mostrano tracce di proiettili sparati in orizzontale, con un tiro teso che ha lasciato una lunga traccia nella parte sottostante del tettuccio del natante da pesca, prima di conficcarsi senza sforare la parte superiore" ..... traiettoria possibile ?
 
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