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Celebrity Silhouette "Holy Land" 17 nov 2012 ma senza Israele

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

MiDa72

New member
Salve a tutti. Ad una settimana dallo sbarco, provo a scrivere anche io un diario corredato da una serie di foto.
Abbiamo navigato con la Celebrity Silhouette, partendo da Civitavecchia il 17 nov 2012.
Durata 14 notti e tante cose belle da fare e da vedere.
 

MiDa72

New member
Diario di Crociera

“Holy Land” 14 night

Dettagli del viaggio

17 nov Rome (Civitavecchia), Italy
18 nov At Sea
19 nov At Sea
20 nov Alexandria, Egypt
21 nov Alexandria, Egypt
22 nov Jerusalem (Ashod) Israel
23 nov Jerusalem (Ashod) Israel
24 nov Haifa, Israel
25 nov At Sea
26 nov Ephesus (Kusadasi), Turkey
27 nov Athens (Pireus), Greece
28 nov At Sea
29 nov Catania, Sicily, Italy
30 nov Naples, Italy
1 dic Rome (Civitavecchia), Italy

Nave: Celebrity Silhouette
Porto di imbarco: Civitavecchia
Data di imbarco: 17 NOV 2012
Orario inizio imbarco: 12:30
Orario partenza Nave : 17:00

1 giorno: partenza dal porto di Civitavecchia;

Partenza da Torino con il treno freccia rossa delle 7.40, arrivo previsto a Roma Termini alle ore 11.55, coincidenza per Civitavecchia alle ore 12:15.
Nella stazione di Civitavecchia il treno viene ricevuto su un binario estremo, quindi valigie su e giù per le scale di sottopassi ferroviari, ascensori? Neanche l’ombra.
Dalla stazione al porto, taxi o quali alternative?
Ci sono dei taxi grandi fuori dalla stazione, ma essendo solo in dure, neanche ci propongono di portarci, in genere imbarcano comitive.
Andiamo a piedi, trascinando i nostri bagagli su rotelle per poche centinaia di metri, infatti all’ingresso della zona portuale, distante 4/500 metri troviamo gli autobus con il cartello “Celebrity Silhouette” è il nostro mezzo di trasporto. Impiega 5 minuti per portarci al molo di imbarco. I bagagli ritirati dall’autobus distano solo pochi metri dagli addetti, che provvederanno a farceli recapitare direttamente fuori dalla porta della nostra cabina.
Seguendo chiarissime indicazioni, ci rechiamo al check in dove veniamo accolti da un welcome drink e dove ci consegnano il questionario, dove dichiariamo che non avere problemi di salute.
Viene consegnato un foglio che ci avverte che per un’improvvisa escalation di violenze in Medio Oriente, inclusi attacchi con missili su Gerusalemme, non sono garantiti gli sbarchi nei porti previsti di Ashod and Haifa. Ma la situazione viene monitorata continuamente, e solo se le condizioni di sicurezza saranno realizzate, potremmo effettuare gli sbarchi previsti.
Gli avvisi, i cartelli, il benvenuto solo in inglese.
Senza attendere neanche un minuto, ci chiamano al desk che si era appena liberato, per la registrazione della carta di credito, dei passaporti, per la foto e la consegna della Celebrity SeaPass.
Mostriamo i nostri passaporti alla polizia, e dopo pochi metri li consegniamo agli addetti della security che ci rilasciano una ricevuta. Le procedure di ingresso in Israele sono un pò più complesse che per altri paesi, descriveremo meglio in seguito, dopo averle vissute, queste operazioni.
Alle ore 15.00 saliamo a bordo ricevuti dal tradizionale welcome on board drink a scelta tra champagne o juice, optiamo per il succo d’ arancia.
Col calice in mano entriamo in ascensore per andare al ponte 7, dove cercheremo la nostra cabina.
Con qualche difficoltà raggiungiamo la meta, una cabina interna, la 7182, persa in corridoi paralleli.
I bagagli non sono ancora arrivati, intanto leggiamo sul Celebrity Today, che l’ Oceanview Cafè” chiudeva alla ore 15:00, intanto erano le 3 passate da mezzora.

... to be continued

p.s.
aspetto di avere a disposizioni un po' di foto per continuare, sperando di non annoiare troppo.
 

MiDa72

New member
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lingoss

New member
Non vedo l'ora di leggere il resto! L'imbarco Celebrity ( ma anche con Royal) è assai veloce, non parliamo poi se si ha l'imbarco prioritario. Con l'ultima crociera eravamo a bordo poco prima delle 12.
 

MiDa72

New member
Convinti ormai di aver saltato il pranzo, decidiamo di andare in giro a curiosare, esplorare, familiarizzare.
Saliamo più in alto possibile, in moda da dominare il molo, la nave, il porto, la città.
Guidati da un istinto inconsapevole, arriviamo al Deck 14 troviamo l' Oceanview Cafè, entriamo e veniamo accolti da sorridenti assistenti che ci danno il benvenuti a bordo e ci versano l'onnipresente gel igienizzante per le mani.
L'enorme sala era al completo, e tutti mangiavano.
L’orario di chiusura probabilmente non era valido per la giornata di imbarco.
Senza precipitarci sul buffet, diamo un'occhiata in giro: ottima distribuzione delle isole che vado ad elencare:
desserts, mexican, fromagerie, the carvery, hot station, the grill, stir fry, hot station 2, desserts, salad bar , the bakery, pasta, pizza, antipasto, ice cream. Isole per le bibite dove trovare Juice, water, and coffe.
Si capisce che non ci sono molti italiani a bordo, la cucina è adatta a clienti americani, inglesi, sudamericani, asiatici,indiani.
Tanti tavoli nessun problema a trovarne uno libero, anche all’esterno, da dove si poteva godere di una vista mirevole, sul porto e sulla Costa Deliziosa all'ancora poco distante da noi, che dopo qualche ore avrebbe acceso le sue luci, diventando così splendente.
Ci rechiamo quindi in cabina per sistemare i bagagli e troviamo una spiacevole sorpresa, una delle due valigie era rovinata, presentava uno spacco notevole alla base.
Ci accoglie la nostra Stateroom Attendant, Juvy Acabado, che gentilissima ci invita a svuotare la valigia rovinata e a recarci alla reception, dove esporre il nostro problema.


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La nostra cabina "interna"
 

MiDa72

New member
Troviamo una coda che sembra lunghissima ma scorrevole, dopo aver assistito alle disavventure di altri che lamentavano sparizioni di macchine fotografiche, soldi contanti ed altro dalle proprie valigie, arriva il nostro turno. La gentilissima guest relation cuiser, ci ritira la valigia rovinata, e ci dice che, se possibile, la ripareranno, altrimenti si prenderanno cura di consegnarci una nuova valigia, prima del nostro sbarco.
Torniamo in cabina per mettere in ordine i vestiti.
Alle ore 16:15 bisogna recarsi al Silhouette Theatre, Decks 4/5 per la Emergency Lifeboat Drill, tradotto come “Informazioni sul servizio di emergenza”. Partecipazione obbligatoria muniti do SeaPass. Ci viene illustrato con un filmato il comportamento da tenere in caso di emergenza, dove recarsi, dove trovare e come indossare il giubbotto di salvataggio. Il filmato e possibile rivederlo in cvabina scegliendo la lingua desiderata, questa volta e possibile scegliere anche l’italiano.
La proiezione dura circa 30 minuti e al termine possiamo finalmente fare un giro sui vari ponti per familiarizzare con la nave.
Si salpa, non siamo tantissimi sui ponti ad assistere alla partenza


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Lasciamo il porto di Civitavecchia

Ore 20:30 cena al Grand Cuvèe Restaurant; abbigliamento consigliato Smart Casual.
Avevamo chiesto al momento della prenotazione della crociera un tavolo per due, ma al momento della cena ci viene proposta una soluzione di un tavolo da 6. Chiediamo di cambiare e il responsabile di sala ci accontenta, Tavolo per due, ottima posizione, e personale che di italiano riesce solo ciao e buongiorno.
Scegliamo un antipasto di scampi, caesar salad, un filetto di merluzzo ed infine profitteroles e new york cheescake.
Questa sera beviamo solo acqua.
Assolutamente delusi dalla scelta e dalla qualità della cucina.
Facciamo ancora un giro, ci sono persone che ballano, chi ascolta musica con un drink in mano, le foto dell’imbarco già in bella mostra , tutto rigorosamente in bella mostra. Decidiamo che è giunto il momento del riposo, rientriamo in cabina e andiamo a dormire.


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Celebrity Cruises History

In 1989 the Chandris family introduced the first Celebrity Cruise® ship -- promising cruisers a new kind of vacation
that would surpass all others in terms of service, value, sophistication, and exceptional quality. The inspiration for the "X" logo came from the Greek alphabet, as "X" is the symbol for the Greek letter "Chi" which is the first letter in the Greek spelling of Chandris. However, more then a reference to the Chandris family, the "X" now serves as the face of the brandt. It is a powerful graphic emblem with strong recall, perfect in balance, harmony, and symmetry.
 

MiDa72

New member
18 nov 2012
Secondo giorno: at Sea

Colazione al Oceaniew cafè, al Deck 14, come al solito a poppa, dove facciamo una ricca colazione, bevande juice di vari tipi, caffè, latte, tea. Tutto ottimo, tranne il caffè ovviamente.
Contribuisce a rendere il caffè meno disgustoso, lo spettacolo che ci viene offerto nell’attraversare lo stretto di Messina.
Davvero stupendo.
Il cielo è coperto, è fatto giorno da poco, la costa calabrese è controluce, mentre quella siciliana è illuminata da un sole timido. Vediamo il pilota che viene a prenderci.

Lascio descrivere questi posti alle foto.


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Il pilota ci viene incontro



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Il traliccio siciliano, detto "Pilone di Torre Faro" a Ganzirri



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il pilota torna indietro dopo averci scortato fuori dallo stretto.


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La nostra posizione adesso ci vede oltre lo stretto, puntiamo si Alessandria d'Egitto
 

MiDa72

New member
Secondo Giorno : navigazione.

dopo aver attraversato lo stretto di Messina puntiamo verso il mare aperto.
Il giorno di navigazione scorre tranquillo, approfondiamo la conoscenza con la Silhouette. davvero notevole il confort,
l'assistenza, il buffet, gli spazi, la tranquillità, la cortesia.




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Deck 14 a prua lo "Sky Observation Lounge"


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Corridoi

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piscina all'aperto

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Un caffè buono, Un Caffè "Al Bacio"

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Gnocchi

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... continua
 

MiDa72

New member
navigazione ...

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navigando


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incontri in mare aperto


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si intuisce di che nave si tratta

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CROWN PRINCESS


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avanziamo verso l'Egitto

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The Lawn Club Grill

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Deck 15 " The lawn club grill"
 

Totta

New member
Ciao...aspetto di leggere il resto del racconto....a proposito ci siamo "incontrati" ad Alessandria....io ero sulla Costa Classica
 

MiDa72

New member
Terzo giorno “At Sea”

La giornata di navigazione scorreva tranquilla in un mare calmo illuminato da un sole tiepido e con un vento sopportabile, anche sui ponti alti, da permetterci di tentare di ottenere una pallida tintarella fuori stagione.
La mattinata ci vedeva impegnati a recarci dagli organi di controllo immigrazione Israeliani per ottenere il visto di ingresso in territorio israeliano.
Eravamo scaglionati in varie fasce orarie, e passavamo a ritirare i nostri passaporti dagli agenti di sicurezza della nave. Poi li mostravamo agli agenti Israeliani che ci rilasciavano un visto unico sia per Ashod che per Haifa. Il tutto durava circa mezzora. L’organizzazione appariva perfetta, davvero non si avvertiva alcun disagio, anche in occasioni come queste dove erano coinvolte quasi 3000 persone. Il tutto era pianificato con professionalità e competenza.
Sole, mare, piscina, relax, fino alla cena dove avremmo apprezzato l’ottima cucina con un livello davvero notevole di presentazione e qualità.
I vini, come anche per la Royal Caribbean, sono una nota dolente, almeno per noi. Troviamo i prezzi davvero eccessivi. Una bottiglia di dolcetto di Aqui non vale 46 dollari mancia compresa. Comunque, sarebbe peggio bere acqua ad una cena del genere.
Soddisfatti, andiamo a fare un giro dopo cena, si ascolta musica, si beve un drink passeggiata per poi andare a dormire. Domani si sbarca ad Alessandria d’Egitto; sveglia presto, arrivo previsto alle ore 7.00. Escursione prenotata prima della partenza on line che prevede Visita alla piana di Giza, Il Cairo con navigazione sul Nilo, Cittadella del Saladino e Moschea Alabastra, Visita al museo nazionale del Papiro, e visita agli immancabili negozi di souvenir.
 

MiDa72

New member
"Quarto giorno"

Alexandria, Egypt
Tuesday, November 20 th, 2012
Sunrise: 6:32am Sunset: 5:00 pm.

Dopo aver fatto colazione, già pronti per l’escursione ci si reca al teatro per consegnare i ticket trovati la sera precedente in cabina ed essere assegnati ad un gruppo con relativo adesivo col numero del Bus.
Il tutto molto scorrevole, si scende dalla nave e roviamo a pochi metri il nostro autobus che ci attende insieme a tanti altri. La guida ci consegna un sacchetto per il viaggio. Contiene bavande e snack. Molto brava la nostra guida ci allieterà per tutta la giornata con informazioni e consigli davvero utili. Indossa occhiali grandissimi da saldatore, e come tutte le altre guide donne, hanno i capelli coperti dal velo. Ci informano che l’autobus è munito di WC e che potremo usufruirne anche durante le soste nei vari siti che visiteremo. Partiamo ci attendono circa 200 km sulla strada che chiamano del deserto. L’alternativa sarebbe stato percorrere una strada che attraversa villaggi, che richiederebbe più tempo per raggiungere Il Cairo oltre ad essere considerata più pericolosa. La guida ci informa che saremo scortati dalla polizia, ma che non ci saremmo accorti della loro presenza perche discreta e che si sarebbe alternata nella scorta anche degli altri Autobus. Onestamente non abbiamo notato alcuna scorta, forse sono stati molto discreti.

"Trasferimento alla piana di Giza"

Durante il tragitto la guida ci spiega in un perfetto inglese come si vive in Egitto, tradizioni, abitudini, scelte del Governo, e ci parla anche di Nasser, della nazionalizzazione del canale di Suez e della costruzione della diga di Assuan sul Nilo, che ha consentito di bonificare le terre ad ovest del grande fiume e di utilizzare l'energia idroelettrica proveniente dal lago artificiale formato dalla diga.
Poi ci espone una medaglietta d’ora con scritto il suo nome in caratteri geroglifici.
Quando ci chiede se abbiamo domande, manifestiamo interesse solo per la medaglietta, quindi la guida ci mostra un catalogo, con diversi prezzi in base alle dimensioni e alla lunghezza del proprio nome. Si parte da un minimo di 70 dollari per medagliette piccole di argento placcate oro, fino ad arrivare anche a 350 dollari per quelle più grandi e pregiate. La guida prende le prenotazioni, in quanto per la scritta occorre un certo tempo per l’incisione. Su un gruppo di circa di 50 partecipanti all’escursione, almeno 10 persone prenotano il loro gioiello. Dopo la medaglietta la guida propone anche delle tshirt con lo stesso sitema di ricamare il proprio nome usando caratteri geroglifici. Si può scegliere il colore e la taglia. Le richieste aumentano rispetto alle piu costose medagliette d’oro.
La guida dispensa consigli su come proteggersi dai venditori ambulanti che assalgono letteralmente i turisti appena sbarcano dal Bus. Non date loro la mano, non vi mollano più. Non date loro la macchina fotografica per farvi scattare foto. Insomma non date loro molta confidenza.
Scendiamo tra la piramide di Cheope e quella di Chefren.
Siamo liberi per 45 minuti di fare foto e girarci intorno. La guida ci sconsiglia di entrarci dentro, in quanto non c’è assolutamente nulla all’interno, se non dei tunnel dentro i quali camminare supini per certi tratti. Ci ricorda insomma che una Piramide è solo una tomba, anche se molto grande.
Riusciamo a fronteggiare l’assalto dei venditori di cartoline, “dancing camel” e cammellieri, facciamo un pò di foto e nonostante il divieto di climbing, scaliamo a turno qualche pietrone cercando di dare una prospettiva migliore alle centinaia di foto che scattiamo senza risparmio.
Tutti a bordo del bus dove l’autista ci accoglie con l’immancabile liquido igienizzante. Ci spostiamo con l’autobus poco distante, sempre nella Piana di Giza fino a raggiungere il belvedere che ci permetterà di vedere le tre piramidi da una prospettiva davvero incantevole. Panorama sulle tre Piramidi. Le Fotocamere diventano incandescenti, anche il fotografo fella nave che ci accompagna per l’escursione scatta anche lui foto a più non posso. Alcuni venditori locali ci propongono di farci delle foto, ma scoraggiati dalla guida, rifiutiamo con cortesia. Compriamo qualche souvenier e ritorniamo sul Bus. La guida ci informa che ci dirigeremo verso la Sfinge. Scenderemo in un posto, e troveremo l’Autobus in un parcheggio poco distante. La Sfinge possiamo ammirarla solo da lontano, infatti risulta recintata e noi abbiamo solo 30 minuti di tempo per le foto di rito.
Per chi si aspettava di trovare le Piramidi e la Sfinge nel deserto, si sbagliava, tutto intorno c’è la città, persino Pizza Hut. Insomma intorno alla Piana di Giza c’è un pullulare di odori, rumori, confusione e turisti. Incontriamo anche tante gite scolastiche, e turisti che crediamo locali.
Ritorniamo sul Bus e la guida contandoci come al solito rileva la mancanza di una coppia americana. Scende dall’Autobus e torna indietro per cercarli. C’è sempre qualcuno che si perde e poi si scusa per il ritardo.
Destinazione prossima il battello per la navigazione sul fiume Nilo, dove è previsto il nostro pranzo, la danzatrice di ventre e derviscio rotante.
A bordo troviamo toilettes molto pulite dove chi vuole può lasciare una mancia. Mangfamo ordinatamente un buffet che comprende, pesce, riso, pasta, verdure, carne, ottimi dolci e tanta frutta.
Appena seduti per mangiare arriva la danzatrice che, bellissima, inizia la sua danza mettendo in evidente imbarazzo un prete che cerca di non guardare la sua performance e il suo corpo. Viene molto fotografata e filmata. Poi tocca al derviscio, che anche se molto bravo, non riscuote lo stesso successo della ragazza.
Saliamo al piano superiore per delle foto alle sponde del Nilo dove si alternano costosi Hotel e vari palazzi di Mutlinazionali e Moschee. Durante la navigazione la guida non ci illustra assolutamente nulla. Insomma navighiamo nel buio di una giornata di sole egiziana. Il barcone si chiama Pharaon, e anche il suo attracco è in perfetto in stile Antico Egitto. I turisti Giapponesi e Americani si scatenano a fare foto accanto a statue giganti di plastica che riproducono antichi monumenti del passato.
La “minicrociera sul Nilo” come viene definita dall’agenzia che cura l’escursione per conto della Celebrity, dura circa un’ora e mezza. Tutti sull’autobus di nuovo per recarci alla Cittadella del Saladino e entrare nella moschea di Mohamed Ali chiamata la moschea di alabastro. Ci vengono forniti dei sacchetti di plastica dove tenere le scarpe in quanto nella moschea bisogna entrare scalzi. La guida ci informa che non esistono alcune restrizioni all’interno, le donne non devono coprire il proprio capo, e si posso fare foto e riprese di qualsiasi cosa all’interno e all’esterno della moschea. Anche qui i venditori sono molto aggressivi, insistenti, e per chi non vuole togliersi le scarpe e metterle nel sacchetto, per un dollaro ti vendono delle buste di plastica con elastico che puoi mettere sopra le scarpe evitando cosi di camminare scalzo. Dopo la Moschea Alabastro, tutti al negozio statale che vende papiri originali, dove assisteremo ad una dimostrazione di come si ottiene un foglio di papiro partendo dallo stelo della pianta. Veniamo accolti dai commessi del negozio che ci consegnano un foglietto dove annotare eventuali papiri che abbiamo intenzione di comprare tra le centinaio esposti di varie dimensioni e prezzo. Ci offrono il the e ci accompagnano da un commesso che a ripetizione invita solo le belle signore ad avvicinarsi e lui per la dimostrazione, poi nel suo inglese comprensibile, in meno di 5 minuti ripete le stesse cose da chissà quanto tempo, tutti i giorni all’arrivo degli stessi autobus, con turisti diversi ma sempre uguali. Ci spostiamo quindi al negozio adiacente dove si vendono souvenier e la guida ci informa che qui e possibile ritirare le medagliette d’’oro e le tshirt prenotate in mattinata sull’Autobus. Annoiati e un po’ stanchi saliamo sul Bus per aspettare coloro che ancora avevano regalini da comprare. Notiamo che sul Bus alcuni compagni di viaggio avevano in mano alcune foto con il panorama delle 3 Piramidi alle spalle. Non riusciamo a capire come fosse possibile. Dopo qualche minuto capiamo cosa era successo. I fotografi che erano alle piramidi, sapevamo che saremmo venuti qui all’Istituto Nazionale del Papiro e ci aspettavano. Per “only one dollar” ti vendevano una bella foto con copertina stile egizio di dimensioni uguali a quelle che sulla nave venderanno a 25 dollari l’una. Ci pentiamo di aver dato ascolto alla guida e di non esserci fidati dei venditori locali.
Only one dollar sarebbe stato il motivo ricorrente per il resto della crociera.
Capiamo a questo punto anche perché sulla nave ci consigliavano di non portare con noi macchine fotografiche ingombranti, era il consiglio che aveva il solo scopo di farci acquistare le foto che il fotografo della nave ci avrebbe scattato.
Tutti a bordo, del’’autobus, ci aspettano altri quasi 200 km per tonare alla nostra nave. L’autostrada di notte è ancora più pericolosa, gente che attraversa a piedi nell’oscurità, inversioni poco ortodosse. Il nostro autista conosce la strada conosce il traffico, Giungiamo a destinazione senza problemi ne spaventi, La guida nel frattempo ci informava che era possibile compilare cartoline di saluti da spedire, che avrebbe provveduto lei tramite la sua agenzia ad affrancarle e spedirle. Apprezzabile soluzione.
Abbastanza stanchi si rientra in nave.
La classe della Celebrity si nota subito, troviamo ad attenderci uno stand che ci accoglie con “cold tovel” freche tovagliette per rinfrescarci, juice e altre bevande.
Ovviamente il gel igienizzante per le mani, e l’invito a recarci al ristorante che attendeva il nostro rientro.
Cena senza tavoli prenotati questa volta, ma menù sempre all’altezza dello standard.
Stanchi si va a dormire.
 
Stato
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