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Ritorno al gas

Rodolfo

Super Moderatore
Dopo la parentesi dei prezzi "pazzi" dell'LNG, al momento tutte le navi con questi sistema di alimentazione son tornate al suo utilizzo. Sono continui i rifornimenti di questo combustibile, specialmente nel porto di Marsiglia.
Anche Euribia l'altro giorno a La Palice ha effettuato rifornimento di LNG che molto probabilmente ha utilizzato nel successivo ciclo di prove in mare.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Non esiste un prodotto fossile che non inquini nella combustione. Sicuramente anidride carbonica e vapor acqueo (lo stesso che produciamo noi respirando); vengono praticamente azzerati particolato e biossido di zolfo e contenuti gli ossidi di azoto. A volte il "fumo" che si vede uscire è il vapor acqueo che si dissolve velocemente alla vista.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
A proposito di gas: Costa Toscana e Smeralda hanno serbatoi per circa 3200 mc di LNG ( allo stato liquido ).
Bastano per oltre 2 settimane, quindi si ipotizza un consumo di circa 1500 mc a settimana ( lasciando una piccola riserva ): 1500 mc di LNG corrispondono a circa 880000 mc di gas, che equivalgono a circa 30800 mmbtu ( million british termal unit ).
Il costo del gas oggi e’ a circa 2,7 $/mmbtu ( era arrivato oltre i 20$ )…quindi i conti ( a grandi linee ) del costo del combustibile settimanale sono presto fatti…
A titolo di paragone una Diadema ha bisogno di circa 700 ton ( stima ottimistica ) di combustibile a settimana a circa 600 $ per un tipo ed a oltre 1000 $ per quello a basso tenore di zolfo, quest’ultimo ormai obbligatorio in moltissime aree crocieristiche.
Se si ripartiscono le spese del combustibile sul numero di pax si vede come le ultime nate siano estremamente economiche in termini di gestione…considerando che il costo del combustibile e’ sempre stata una delle voci piu’ “ pesanti “ nell’economia di una compagnia.
 

Fungobianco

New member
A proposito di gas: Costa Toscana e Smeralda hanno serbatoi per circa 3200 mc di LNG ( allo stato liquido ).
Bastano per oltre 2 settimane, quindi si ipotizza un consumo di circa 1500 mc a settimana ( lasciando una piccola riserva ): 1500 mc di LNG corrispondono a circa 880000 mc di gas, che equivalgono a circa 30800 mmbtu ( million british termal unit ).
Il costo del gas oggi e’ a circa 2,7 $/mmbtu ( era arrivato oltre i 20$ )…quindi i conti ( a grandi linee ) del costo del combustibile settimanale sono presto fatti…
A titolo di paragone una Diadema ha bisogno di circa 700 ton ( stima ottimistica ) di combustibile a settimana a circa 600 $ per un tipo ed a oltre 1000 $ per quello a basso tenore di zolfo, quest’ultimo ormai obbligatorio in moltissime aree crocieristiche.
Se si ripartiscono le spese del combustibile sul numero di pax si vede come le ultime nate siano estremamente economiche in termini di gestione…considerando che il costo del combustibile e’ sempre stata una delle voci piu’ “ pesanti “ nell’economia di una compagnia.
Grazie per la dettagliata analisi del consumo di LNG e dei costi associati per le navi da crociera Costa Toscana e Smeralda. È interessante notare come il passaggio a fonti di energia più pulite, come il Gas Naturale Liquefatto, possa avere un impatto significativo sui costi operativi delle navi, specialmente considerando il calo dei prezzi del gas negli ultimi tempi.
 

abdej36

New member
Il rifornimento di GNL, soprattutto in porti come Marsiglia, dove è disponibile una fornitura continua, indica la crescente infrastruttura e il supporto per il GNL nelle attività marittime. Inoltre, la menzione di una nave, Eurabia, che rifornisce di GNL per prove in mare si allinea con la tendenza di utilizzare il GNL in varie fasi operative per promuovere la sostenibilità ambientale nel settore marittimo.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Soluzione lodevole e transitoria che comunque interessa un limitatissimo numero di navi per arrivare alla sostenibilità ambientale nel settore marittimo.
Basta pensare ai "catorci" di navi mercantili che ancora navigano a olio pesante.
 

dalsnibba

Super Moderatore
Staff Forum
https://www.shipmag.it/lng-ships-bunkering-mediterranean/

Gas e infrastrutture, in Italia primi bunkeraggi per navi da crociera possibili nel 2026​

14 marzo 2024

Oggi sono 22 le navi operanti nel Mediterraneo alimentate a Gnl (4 nuove unità rispetto al 2022) e 4 le bettoline utilizzate per il bunkeraggio navale

Roma – Non si ferma in Italia il percorso di crescita del Gnl, una filiera nata per iniziativa delle imprese di Assogasliquidi-Federchimica nel 2013 e che, in dieci anni, ha saputo realizzare la rete distributiva più grande in Europa. Secondo i dati del rapporto Sslng Watch realizzato da Mbs Consulting a Cerved company, a dicembre 2023 erano 293 le attività con depositi di Gnl in Italia (+10% rispetto al 2022) per i diversi impieghi del prodotto.

Cresce – si legge in una nota – anche la filiera bio con 7 nuovi impianti di produzione per un totale di 18 e una capacità produttiva di 40.000 tonnellate/anno di bioGnl. Nel 2024 sono previsti 5 nuovi impianti con ulteriori 7 in fase di progettazione. Sempre più ampia disponibilità di bioGnl è poi attesa tramite l’utilizzo del servizio di Virtual Liquefaction offerto dagli impianti di rigassificazione.

Relativamente ai consumi, il 2023 fa registrare un incremento del 15% rispetto all’anno precedente, con volumi pari ad oltre 151.000 tonnellate, crescita trainata principalmente dalla ripresa della domanda del trasporto stradale pesante.

Proprio in quest’ultimo settore si contano ormai 159 punti vendita, per una crescita del 13,5% (19 nuovi impianti di cui 4 nel sud), e una flotta circolante complessiva di 4.900 mezzi: qui il dato è negativo (-68%) rispetto al 2022 a causa del rincaro per la crisi energetica che ha rallentato gli investimenti, ma tra la fine dell’anno e l’avvio del 2024 la prospettiva è già mutata.

Aumentano anche gli operatori abilitati alla vendita di Gnl, con l’ingresso nell’elenco di alcuni grandi player: al termine del 2023 si contano in totale 58 soggetti attivi nella vendita di gas e biometano ai clienti finali (+32% rispetto ai 44 a fine 2022).

Nel trasporto marittimo, al 31 dicembre 2023 sono 22 le navi operanti nel Mediterraneo alimentate a Gnl (4 nuove unità rispetto al 2022) e 4 le bettoline utilizzate per il bunkeraggio navale.

Si prevede che al 2030 la maggior parte delle imbarcazioni alimentate a Gnl siano navi da crociera, che potranno effettuare operazioni di bunkeraggio presso i principali porti del Mediterraneo

Andrea Arzà, presidente di Assogasliquidi-Federchimica, commenta: “Nonostante la turbolenza dei prezzi della materia prima nel corso del 2022, l’industria italiana del Gnl è riuscita a mantenere la sua posizione dominante in Europa anche nel corso del 2023.Le Imprese stanno continuando ad investire nello sviluppo del mercato del gas, con l’auspicio e la richiesta che le Istituzioni siano al nostro fianco per sostenere il gas che, sempre più nei suoi sviluppi bio, è una delle principali alternative energetiche per il presente e il futuro del trasporto pesante sia stradale che marittimo e per gli usi industriali. Se in questi settori vogliamo fare un passo deciso vero la transizione energetica e la decarbonizzazione è giunto il momento di passare da singole e saltuarie iniziative di sostegno al Gnl, ad un approccio strategico e strutturale per garantire all’utenza i benefici, anche in termini di economia d’uso, lungo tutta la durata degli ammortamenti. Per questo chiediamo una serie di interventi fiscali e normativi nazionali, finalizzati alla maggiore diffusione di questo carburante e della sua molecola bio nel nostro Paese, tenuto conto che, a livello comunitario, auspichiamo la revisione dell’approccio tailpipe (allo scarico) per l’utilizzo dei carbon neutral fuels di cui il bioGnl fa parte, già nel prossimo Regolamento comunitario sui nuovi standard emissivi di CO2 per i veicoli pesanti”.

Le richieste, divise per settori

Trasporto stradale pesante


Introduzione di un credito di imposta strutturale per le spese connesse all’acquisto del carburante Gnl/BioGnl. Riduzione del pedaggio autostradale per i veicoli alimentati a Gnl/BioGnl. Esenzione dal pagamento della tassa automobilistica, in linea con quanto fatto gi in alcune Regioni. Supporto economico agli investimenti per l’installazione di punti vendita di Gnl/bioGnl.

Trasporto marittimo

Riduzione tasse portuali per le imbarcazioni alimentate a Gnl/bioGnl. Standardizzazione della normativa sul rilascio delle autorizzazioni per operazioni di bunkering a Gnl/bioGnl, adottando la linea guida del Corpo nazionale VVF insieme alla competente Direzione genarle del Mit ed il Comando generale delle Capitanerie di Porto. Definizione del nuovo quadro strategico sul settore marittimo in attuazione del Regolamento Afir (riguardante l’infrastruttura per i combustibili alternativi) che valorizzi l’utilizzo del gas nel settore marittimo, anche nell’ottica della nuova regolamentazione Ets.

Usi industriali

Definizione di misure di supporto (ad esempio credito di imposta per le spese connesse all’impiego del Gnl/bioGnl) per gli impianti di natura industriale che decidono di utilizzare il gas in sostituzione dei combustibili a più elevato impatto ambientale.

Scenari

Se accolte, le richieste dell’industria permetterebbero di concretizzare uno scenario ottimistico dei consumi indicato nel rapporto di Mbs, in cui i volumi potrebbero sfiorare le 250kton già dal 2024. La velocizzazione dell’avvio delle operazioni di bunkeraggio porterebbe al raggiungimento di oltre 400.000 tonnellate nel 2026. Il futuro del mercato small-scale nel medio periodo dipende anche dallo sviluppo del bioGnl, che ad oggi presenta fattori di ottimismo come la continua crescita della produzione di biometano/bioGnl (incentivata dal decreto 2022) e la possibilità di effettuare la liquefazione virtuale. Nel solo settore del trasporto stradale pesante, assumendo una continuazione della competitività del gas rispetto al gasolio, si potrebbe avere già nel 2024 una crescita del 26% delle immatricolazioni, con un ritorno ai livelli di incremento del 2021. Nelle condizioni alla base dello scenario ottimistico, l’aumento della domanda sarebbe del 57% nel 2024, una tendenza di crescita che porterebbe al raggiungimento di 300.000 tonnellate nel 2026 – con una ritrovata competitività del gas rispetto al gasolio grazie alla riduzione dei prezzi del Gnl in Europa – e con oltre 7.000 camion alimentati a Gnl in circolazione. In uno scenario ottimistico, nel 2026 si potrebbero poi registrare le prime operazioni di bunkeraggio di navi da crociera, grazie all’entrata in funzione delle infrastrutture dedicate, che permetterebbe il rifornimento delle navi nei principali porti italiani.
 
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