Rodolfo
Super Moderatore
14 novembre 2008
Addio crociere: dopo Costa, anche Msc abbandona Trieste
Proprio nel momento in cui il settore crocieristico sembrava sul punto di decollare, Trieste perde in un solo colpo tutti e due i suoi armatori più importanti, Costa Crociere e Msc: entrambe le compagnie sono decise ad abbandonare lo scalo giuliano nel 2009.
E se Costa aveva già annunciato a febbraio di volersene andare - ufficialmente perché alla ricerca di nuovi mercati, ma secondo molti a causa dell’arretratezza di infrastrutture e servizi - la notizia dell’abbandono di Msc è invece arrivata in maniera del tutto inaspettata. Infatti, non più tardi di due mesi fa, si parlava addirittura di un potenziamento degli arrivi nel capoluogo giuliano, con tanto di calendario già fissato e ufficializzato. Ieri, invece, è arrivata la doccia fredda.
Il gruppo armatoriale non ha voluto rilasciare dichiarazioni, trincerandosi dietro al “no comment”. Tuttavia, a spiegare i motivi della scelta ci ha pensato Gianfranco Gerini, presidente della Trieste Terminal Passeggeri, la società partecipata dell’Authority che gestisce il traffico passeggeri in porto: «Msc lavora soprattutto con clientela della Germania – ha spiegato – e le richieste pervenute alla società, assieme ad una nuova tratta verso il Mar Nero, hanno indotto la compagnia a scegliere il porto di Venezia per il 2009 anziché Trieste. Per noi è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno, perché solo una settimana fa, a Ginevra, avevamo ricevuto pieno interesse verso il nostro scalo».
Come era avvenuto anche dopo l’addio di Costa Crociere (che ha preferito la vicina Capodistria),l’emigrazione a Venezia di Msc ha subito scatenato un vespaio di polemiche in città, tanto che il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha annunciato di aver telefonato al presidente dell’Autorità Portuale, Claudio Boniciolli, chiedendogli «una relazione sullo stato dell’arte, per capire se ci sono eventuali colpevoli».
L’abbandono di Msc avrà infatti forti ripercussioni sull’economia cittadina: proprio grazie alle due compagnie, quest’anno il numero di passeggeri transitati per il porto di Trieste era raddoppiato rispetto all’anno precedente, passando dai 50mila crocieristi del 2007 ai quasi 100mila del 2008.
«Un trend positivo che, purtroppo, finisce quest’anno – commenta l’assessore comunale allo sviluppo economico Paolo Rovis -. Il punto è che i lavori per l’ammodernamento delle infrastrutture sono in forte ritardo, e per quelli la competenza spetta all’Autorità portuale. Noi abbiamo più volte sollecitato il completamento di queste opere, ma senza risultati. Adesso stiamo lavorando perché nel 2010 Trieste ritorni a essere un punto di riferimento per le navi da crociera».
Elisa Lenarduzzi
(da Shippingonline)
Addio crociere: dopo Costa, anche Msc abbandona Trieste
Proprio nel momento in cui il settore crocieristico sembrava sul punto di decollare, Trieste perde in un solo colpo tutti e due i suoi armatori più importanti, Costa Crociere e Msc: entrambe le compagnie sono decise ad abbandonare lo scalo giuliano nel 2009.
E se Costa aveva già annunciato a febbraio di volersene andare - ufficialmente perché alla ricerca di nuovi mercati, ma secondo molti a causa dell’arretratezza di infrastrutture e servizi - la notizia dell’abbandono di Msc è invece arrivata in maniera del tutto inaspettata. Infatti, non più tardi di due mesi fa, si parlava addirittura di un potenziamento degli arrivi nel capoluogo giuliano, con tanto di calendario già fissato e ufficializzato. Ieri, invece, è arrivata la doccia fredda.
Il gruppo armatoriale non ha voluto rilasciare dichiarazioni, trincerandosi dietro al “no comment”. Tuttavia, a spiegare i motivi della scelta ci ha pensato Gianfranco Gerini, presidente della Trieste Terminal Passeggeri, la società partecipata dell’Authority che gestisce il traffico passeggeri in porto: «Msc lavora soprattutto con clientela della Germania – ha spiegato – e le richieste pervenute alla società, assieme ad una nuova tratta verso il Mar Nero, hanno indotto la compagnia a scegliere il porto di Venezia per il 2009 anziché Trieste. Per noi è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno, perché solo una settimana fa, a Ginevra, avevamo ricevuto pieno interesse verso il nostro scalo».
Come era avvenuto anche dopo l’addio di Costa Crociere (che ha preferito la vicina Capodistria),l’emigrazione a Venezia di Msc ha subito scatenato un vespaio di polemiche in città, tanto che il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha annunciato di aver telefonato al presidente dell’Autorità Portuale, Claudio Boniciolli, chiedendogli «una relazione sullo stato dell’arte, per capire se ci sono eventuali colpevoli».
L’abbandono di Msc avrà infatti forti ripercussioni sull’economia cittadina: proprio grazie alle due compagnie, quest’anno il numero di passeggeri transitati per il porto di Trieste era raddoppiato rispetto all’anno precedente, passando dai 50mila crocieristi del 2007 ai quasi 100mila del 2008.
«Un trend positivo che, purtroppo, finisce quest’anno – commenta l’assessore comunale allo sviluppo economico Paolo Rovis -. Il punto è che i lavori per l’ammodernamento delle infrastrutture sono in forte ritardo, e per quelli la competenza spetta all’Autorità portuale. Noi abbiamo più volte sollecitato il completamento di queste opere, ma senza risultati. Adesso stiamo lavorando perché nel 2010 Trieste ritorni a essere un punto di riferimento per le navi da crociera».
Elisa Lenarduzzi
(da Shippingonline)