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Celebrity ed Australia

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Ho notato che non sono previste crociere in quel continente: è prassi propria di Celebrity non farne od è solo una temporanea mancanza di programmazione?
 
I

Italian Cruiser

Guest
In passato sono state programmate crociere regolari in Australia con la Celebrity Mercury e successivamente con la Celebrity Millenium... ma ci sono stati dei problemi. La prevista stagione 2009 della Millenium fu addirittura cancellata. Da quanto ne so gli Australiani (e le navi da quelle parti si riempono con loro) hanno lamentato il fatto che il prodotto Celebrity fosse troppo calibrato sul target statunitense.
 
Ultima modifica:

Gabriele C.

Well-known member
Mi interesserebbe sapere, in linea di massima, quale è lo stile di crociera preferito dal mercato australiano.
Facciamo un piccolo riassunto delle caratteristiche dei principali mercati crocieristici? Ovviamente schematico, e da completare...

Europa: si prediligono gli itinerari, gli scali e la cultura.
Nord America: lo shopping a terra e gli svaghi a bordo.
Sud America: massimo divertimento e atmosfera festaiola a bordo.
Asia: attività preferita il casinò....
Australia: ???

Ripeto, non vuole essere un quadro completo, chi vuole può integrarlo.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Ecco quanto ne so, avendo conosciuto di persona diversi crocieristi australiani:

Australia: atmosfera informale a bordo. Feste a tema. Escursioni in spiaggia e naturalistiche. Il numero di extras sulla nave importa relativamente e P&O Australia ne ha parecchi), trattamenti estetici meno considerati rispetto ad Americani ed Europei.

Per il resto ecco quanto posso aggiungere:

Asia: non amano prendere il sole.
America & Europa: l'importanza delle crociere in famiglia. Negli USA si intende con questo termine anche l'intera famiglia in crociera, quindi nonni e zii compresi.
Sud America: l'upper class punta allo shopping firmato.
 
Ultima modifica:
T

tano

Guest
Sarebbe da chiedere al nuovo utente Marconi che é da quelle parti e fa crociere in australia.

Un saluto.
 

bibilica

New member
Sono stata in crociera di 16 giorni con una nave Holland tra l'Australia e Nuova Zelanda , a bordo metà americani , metà australiani , ho conosciuto gente colta , raffinata , amante della cultura e della natura , piena di rispetto per il codice della nave (per le serate formali elegantissimi ), amichevoli !
Non credo che si possa fare una distinzione tra continenti come è stato scritto sopra .
 
I

Italian Cruiser

Guest
Lo scopo di questa discussione è anche di mettere in luce quali sono le caratteristiche generali dei crocieristi di ciascuna area geografica, Australia in testa. Che poi, all'interno di ciascun gruppo esistano delle eccezioni, è scontato... ciò che vale per la maggioranza non può valere per tutti. Ma il crocierista medio australiano ha delle caratteristiche sue proprie che lo differenziano da quello medio Italiano... e così via.

Celebrity Cruises non ha avuto successo in Australia perché il suo prodotto "premium" è stato percepito come troppo "americano"... quindi non del tutto in linea con il gusto della clientela locale. RCCL invece sta riscuotendo un maggior successo perché ha saputo adattare il suo prodotto al mercato locale. Ha infatti un prodotto crocieristico molto più "flessibile" rispetto a quello di Celebrity... ed è molto più internazionale come compagnia.
 

Gabriele C.

Well-known member
E' naturale che indicare qualche specificità di comportamento o di scelta tra la variegata clientela dei crocieristi non vuol dire fare di ogni erba un fascio o dire che i crocieristi delle varie nazionalità abbiano abitudini totalmente diverse fra loro. Sappiamo che l'atmosfera di bordo è fatta proprio per accomunare, per conoscere nuove persone anche di paesi e lingue diverse, e questa è una cosa bellissima.
E' però altrettanto vero che i gusti e il modo di concepire la crociera da parte dei crocieristi dei vari continenti può avere delle differenze, ed era mio interesse saperne qualcosa in più. Ad esempio, mi ricordo un intervento di Tano, che ci raccontava le crociere in Sudamerica con i brasiliani che solitamente stazionano fino alle 4 del mattino a bordo piscina a bere, cantare e divertirsi. In Europa, fino a quell'ora, non ho mai visto ospiti a bordo piscina, solo in discoteca.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Ed infatti si facevano considerazioni di carattere generale che valgono per il crocierista medio di una determinata nazionalità. Poi ci sono tutte le numerose varianti ed eccezioni.

Tornando però al tema di questa discussione, mentre RCCL si appresta a a raddoppiare il numero di navi in Australia con la Radiance OTS (Carnival Corporation & PLC rimane comunque saldamente leader grazie alle sue controllate lì presenti in forze), al momento non sono previste crociere della sua controllata Celebrity Cruises nell'area. Celebrity punta infatti in inverno su 2 uniche destinazioni: Caraibi e Sud America in quasi tutte le varianti possibili... più Galapagos con la sua unità più piccola. Ma dal momento che l'Australia è un mercato crocieristico molto promettente... è possibile che Celebrity vi ritorni una volta che saranno entrate in servizio tutte le unità di classe Solstice.
 
T

tano

Guest
Io credo che ogni mercato ha le sue abitudine e per capirlo bisogna viverlo.
Credo che Marconi che ne ha fatte tante crociere su quel mercato ci puó raccontare sulle abitudine e la vita che si sviluppa a bordo in quella zona.
Sarebbe interessante sapere se Marconi abbia fatto delle crociere sul gruppo RCCL per capire come si comporta quella compagnia su quel mercato, se si é trovato bene o meglio tornare sulle compagnie che appartengono alla Carnival.
Rispetto alla RCCL come alla Celebrity che li appartiene non ho mai capito la loro politica di entrare su un mercato, che é una faticaccia e poi uscirne all´improvviso, grave errore perche nave che esce da un mercato poi é difficile rimetterla.
Non é la prima volta, dagli anni ´90 l´ho visto anche sul mercato Sud Americano.

Un saluto.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Non c'è niente di strano che una compagnia (ed il discorso vale per tutte) cerchi di entrare in un nuovo mercato. Questo avviene per aumentare il numero di potenziali clienti. E la successiva uscita da quel mercato può dipendere da diverse ragioni. Alcuni esempi. 1) La strategia d'ingresso su quel mercato non era calibrata bene. 2) Si abbandono quel mercato perché ce ne sono altri molto più promettenti... e non si ha un numero di navi sufficienti per coprirli tutti... da qui la scelta di un altro.

Nel caso specifico di Celebrity... l'Australia è l'unico mercato nel quale la compagnia sia entrata e poi uscita.
Nel caso specifico di RCCL... la compagnia ha deciso di uscire del tutto dal mercato delle crociere dalla Costa Californiana... e questo perché i mercati europei sono molto più promettenti.
Anche Costa negli ultimi anni ha ridotto la sua presenza sul mercato statunitense della Florida... e questo per strategie legate al Gruppo Carnival. Le navi Costa sono meglio impiegate altrove... quindi 1 in Florida è sufficiente.

Può sembrare scontato a dirsi... ma una nave rispetto ad un hotel ha l'enorme vantaggio di potersi spostare. Se le cose non vanno bene in una determinata area... la si riposiziona altrove. E qui entra in gioco la capacità della compagnia di saper adattare il suo prodotto ai mercati locali.
 
T

tano

Guest
Comunque il comportamento della RCCL mi ha molte volte chiamato l´attenzione.
É vero che si entra in un mercato promettente, ma non se lo lascia dopo un anno per poi ritornarci.
Secondo me per avere esito su un mercato le navi debbono fare la gabetta per vari anni.
Quando viene subito ritirata é perche qualcosa non é propio andato.

Un saluto.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Se parli della cancellazione per anni delle crociere RCCL in partenza da porti italiani dopo l'11 settembre 2001... questa è stata determinata dalla situazione di crisi determinatasi sul settore turistico. Nel 2001 RCCL era ai suoi esordi in Italia... e le sue 2 navi qui posizionate, la Splendour OTS (su Venezia) e la Grandeur OTS (su Civitavecchia) erano alimentate principalmente da crocieristi statunitensi. Stesso discorso per il Sud America, coperto sempre dalla Splendour OTS. Dopo l'11 settembre i crocieristi statunitensi hanno preferito le crociere da porti statunitensi vicini alle loro case, raggiungibili in auto e non in aereo.

Non mi risultano altri casi di ritiro da parte di RCCL da altre aree geografiche, tranne la California della quale ho parlato.
 
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