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MSC Splendida 9-16 giugno 2012 - Mediterraneo Occidentale

Stato
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fabiet

Member
Ci riprovo.
Anche questa volta cercherò di condividere le informazioni più interessanti e di dare qualche spunto utile lasciando più spazio alle immagini, che avrei voluto postare in diretta dal telefono con l’app. Tapatalk ma la cosa non è stata fattibile.

Premessa
I biglietti della crociera arrivano il giorno prima della partenza perché la decisione è realmente dell’ultimo minuto. L’idea era infatti quella di partire da Trieste con Costa Classica per un itinerario molto interessante, ma quando arrivano le occasioni bisogna approfittarne.
Dopo dieci crociere con Costa sono veramente curioso di riprovare MSC con cui ho fatto l’esperienza nel 2005… la prima crociera.
Questa volta parto con la mamma, entusiasta per la seconda esperienza dopo Costa Victoria a novembre ’11. Solo noi. Qualcuno deve pur restare a casa a lavorare.
Devo dire subito che l’organizzazione MSC ha fugato i pochi dubbi che mi son portato da casa.
Sia io che mia mamma (che ha solo due esperienze, una con Costa e una con MSC, entrambe freschissime) abbiamo convenuto al termine del viaggio che entrambe le compagnie offrono un servizio di livello sostanzialmente simile. Alcune differenze faranno propendere per una o per l’altra, a seconda dei gusti, ma l’importante è sapere che entrambe possono tranquillamente essere prese in considerazione per la prossima crociera.
La scelta, penso io, dovrebbe essere fatta per l’itinerario, gli orari delle soste, le caratteristiche della nave e molti altri aspetti non secondari come il prezzo oltre che per la compagnia, purchè, certo, questa offra sufficienti garanzie di qualità.

Itinerario: non è stato determinante per la scelta neppure questa volta. E’ quello che io chiamo “il giro della Sardegna” con il conosciuto effetto “traghettone”. Tappe, per me, tutte conosciute tranne Messina. I posti visitabili però sono infiniti e città così belle non ci si stufa mai a riviverle.

Nave: sarò banale ma è veramente Splendida. Rimane troppo grande per i miei gusti, e anche per quelli della mia compagna di viaggio che ha avuto la fortuna di godersi la mitica Victoria mezza vuota. Per non parlare della fortuna avuta ad aprile su neoromantica, quando eravamo in 900 e si che si viaggiava di lusso.
L’occupazione era alla partenza di 3300 persone ed è aumentata a Barcellona: scesi in 650, imbarcati quasi mille! Imbarchi e sbarchi in tutti i porti. Anche a Tunisi, con discreto numero di donne più o meno velate. Il mercato crocieristico è realmente in espansione.
Nonostante l’occupazione quasi totale, la nave resta sempre sufficientemente vivibile. La manutenzione interna ed esterna della nave è ineccepibile. Gli addetti lavorano in continuazione con una cura e un’assiduità che a me sono sembrate nettamente superiori rispetto a Costa.

Passeggeri: di varie nazionalità, molti spagnoli e troppo turnover: ogni giorno esercitazioni fatte nei saloni e gente spersa per la nave. Gli italiani non si sentivano maggioranza e questo secondo me ha influito in maniera benefica.
Mi sono sorpreso molto del fatto che alla reception non ci fosse la solita fila di lamentosi alla quale sono abituato. Neppure i francesi che si lamentavano perchè il direttore di crociera (mai visto in giro, ma tant’è, la nave è grande…) si è dimenticato di tradurre una frase anche nella loro lingua… incredibile! Mi sono dato una spiegazione, che magari è sbagliata ma è l’unica che mi è venuta in mente: su MSC la prima lingua usata dall’equipaggio verso gli ospiti è l’inglese (l’italiano lo capiscono quasi tutti però) e l’impressione generale che dà è quella di una compagnia internazionale con stile italiano. Costa, invece, si presenta come una compagnia italiana ed essendo in fondo americana genera aspettative (negli stranieri ma ancor più in alcuni italiani) che non sempre è in grado di accontentare. Ad ogni modo, non ho visto gli scontenti cronici che si vedono su Costa. Si badi bene, spesso questi ultimi sono i soci Costa Club super affezionati che sulla nave si lamentano di continuo ma che appena scesi prenotano di nuovo, eh! E questo vale anche per gli amici francesi. Volevo solo segnalare questa particolarità che ho apprezzato.

Spettacoli: a teatro (enorme, efficiente, con impianti perfetti ma piuttosto anonimo) molto curati con artisti veramente bravi per le prime quattro sere. Magari un po’ ripetitivi. Si trattava in sostanza di varietà in cui gli artisti venivano inseriti nel corpo di ballo insieme ai cantanti. Incredibilmente l’ultima sera (ultima solo per noi, non per quelli imbarcati in altri porti!) niente spettacolo. Teatro deserto. Mai vista una cosa simile. Io me ne faccio anche una ragione, ma mi sembra una scelta discutibile. In molti si recavano al teatro per poi fare mestamente ritorno.

Intrattenimento musicale: tra i migliori goduti. Anche un soprano allietava il pubblico prima di cena. Musica un po’ diversa al Jazz Bar. Poco ballo liscio da quanto ho visto, ma l’età media era inferiore a quella delle crociere invernali dove si balla a tutte le ore…

Animazione: io la uso poco, anche se mi piacciono i quiz e so apprezzare il lavoro altrui.
Qui non mi sento di giudicarla con favore. Viste le solite cose e poco coinvolgimento, stando ai risultati. In effetti la nave è grande, loro sono pochi e la gente cambia di continuo. Il lavoro dell’animatore in tali situazioni deve essere improbo.

Piscine e ponti aperti: nota assai dolente è la gestione delle piscine e dei lettini.
Premetto che ho usato un lettino solo la mattina del giorno di navigazione, nella zona solarium al ponte 18: per un colpo di fortuna ho trovato posto e me la sono spassata facendo anche l’idromassaggio.
Ciò detto, se anche avessi voluto godere in altre occasioni della “area zen” a poppa (bella idea ma solo sulla carta) o delle altre aree scoperte non ci sarei riuscito perché:
- i lettini venivano occupati – TUTTI - intorno alle 7.30 del mattino (a proposito, è stata esilarante la visione dal TV della cabina delle immagini che arrivavano in diretta dal ponte piscine alle 7.30, o forse prima ancora: una teoria continua di personaggi in accappatoio bianco che, come in una processione di incappucciati bianchi o in una riunione del Ku Klux Klan, andavano a deporre la salvietta arancione con la quale avrebbero occupato, spesso inutilmente, un lettino per tutto il giorno). La salvietta veniva sì rilasciata dietro presentazione della card pena, in caso di mancata restituzione, l’addebito di 20 euro, ma gli addetti lasciavano fare. Troppo.
- piscine e jacuzzi erano sempre piene, spesso di bambini anche piccolissimi ma questa è cosa ormai risaputa;
- il lassismo rispetto alle intemperanze di bambini ineducati e di genitori snaturati impedisce ai più di ricavarsi uno spazio e di godere degli spazi scoperti ma anche questo è ormai caratteristica delle compagnie “italiane”;
- i lettini, come già detto tutti occupati con la salvietta, non appena liberati venivano rimossi dal personale: in tal modo rimanevano solo i lettini “occupati” e dunque anche nel pomeriggio era impossibile sdraiarsi dieci minuti. Ciliegina sulla torta la smobilitazione generale con chiusura delle piscine alle 19. Mai vista una roba simile. D’estate poi! Io, se uso la piscina, lo faccio di solito alle 20 quando resto da solo… mah!
Temo però che solo così MSC riesca a far sloggiare la gran parte delle famiglie e indurla a consumare qualcosa o a giocare all’onnipresente bingo (che palline! sto bingo…).
In ogni caso, non un grosso problema per me. Infatti il primo giorno ho colto al volo l’offerta scontata per l’accesso illimitato alla SPA: 49 euro per tutta la crociera. Un vero affare per ottenere tranquillità totale, due bagni turchi, 5 saune con vari aromi, sala relax vista mare e….. per i primi 4 giorni ero DA SOLO! Poi le offerte giornaliere a circa 7-8 euro hanno fatto conoscere e frequentare un poco di più l’area che è tuttavia rimasta assai piacevole. Pensare poi a quelli che si accalcavano come sardine sudaticce intorno alle piscine mi faceva apprezzare ancora di più il tutto. Ma troveranno gusto a rovinarsi le vacanze a combattere per due metri quadri o a loro piace proprio fare quello? Rattristante assai è stata la vista dei suddetti (grandi e piccini) a mollo uno sull’atro tra le bolle o spiaggiati come cetacei sui lettini nel mentre che la navigazione turistica a Stromboli regalava una visione commovente del cratere fumante. Meno male che non a tutti piacciono le stesse cose!

Cabina e cabinista: inappuntabili. Esterna con balcone al ponte 12 centro-poppa, silenziosissima e confortevole. Nulla da dire se non complimentarsi per la professionalità della Signora che si è presa cura della nostra cabina, senza tante decorazioni ma con puntualità ed attenzione ai massimi livelli.

Cibo: a parte il buffet, provato una sola volta (la qualità delle poche cose prese è stata deludente) e la pizza (buona assai la marinara), ho usato solo il ristorante. Cibo nella media (rispetto alle precedenti crociere) con alcuni piatti ottimi. Su neoromantica ho mangiato meglio, ma so anche che quella è stata un’eccezione alla regola. Servizio molto efficiente a pranzo. A cena non perfetto ma veloce, anche se il cameriere è stato anche lasciato da solo e vi sono poi state sostituzioni di personale.
Tavolo in magnifica posizione: vetrata di poppa con scia della nave a farci gradita compagnia, come anche quella al tavolo. Una coppia di fedeli soci MSC Club notava come, a parità di nave, il servizio in inverno sia migliore (a nave mezza vuota, ti credo…) l’altra, reduce da una precedente esperienza con Costa Fortuna, concordava nel non rinvenire sostanziali differenze di trattamento.

MSC Club: mi pare proprio che i privilegi Costa Club, già miseri, siano superiori. Qui, dopo aver registrato la carta al desk, ho goduto del solo invito al cocktail riservato. Niente altro. Neppure lo sconto per l’acquisto del modellino (modellone viste le dimensioni), giacchè era in offerta e “lo sconto si applica solo al prezzo pieno”… Vedremo alla prossima se con il salto di livello cambierà qualcosa, ma da quanto ho capito mi sa di no. Meglio il Costa Club, anche solo per lo sconto sul pacchetto vini. E poi la bottiglia, la foto, la cena club….. certo che, non lo nego, un po’ di nostalgia per la “C” l’ho avuta, eh!

Operazioni di imbarco: ottime e rapidissime. Meglio di così non si può.
Sbarco: bene, con pochi minuti di ritardo ma poi tutti a terra in un amen. Cabina da rilasciare alle 7! Incredibile constatare come quasi nessuno sia a conoscenza del servizio di custodia bagagli e tutti vadano in giro per la nave carichi come asini. In effetti il servizio non è molto pubblicizzato.

GENOVA
Raggiungiamo Genova in treno. Usciti dalla stazione di GE Principe facciamo pochi metri e vediamo la Splendida: è proprio lì a pochi metri. Raggiungiamo il terminal a piedi in pochi minuti. In tutto, compreso il check in, trenta minuti e siamo in cabina. E non sono ancora le 11.
Non posso esimermi dal fotografare il mitico Love Boat, tristemente acconciato, che attraccato ci vede partire.

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Una nota anche per lo yacht Rising Sun di David Geffen (proprietario anche del Pelorus già di Abramovich, e poi della sua ex moglie, eheh!) ottavo al mondo per lunghezza con 138 metri, 82 cabine su 5 ponti, acquistato per soli 200 milioni di dollari, un affare visto che ha anche il campo da basket).

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L’esercitazione viene effettuata nei saloni ed in modo meno rigoroso rispetto a quello di Costa attuale (neoromantica ad aprile). Io non ho fatto foto, naturalmente, ma i fotografi di bordo facevano ancora anche il filmino…


BARCELONA
Prima volta qui per mia mamma ma non per me, che conosco il centro città abbastanza bene.
Optiamo per vedere il più possibile. L’alternativa era una scorpacciata di pesce e prosciutto e paella in uno dei miei posti preferiti a Barceloneta e in effetti sarebbe stato da egoisti.
Scendiamo tra i primi – come è d’obbligo – e con il taxi arriviamo fino sotto alla Sagrada Familia (15 euro). La poca coda avrebbe consentito la visita interna ma ci siamo accontentati del periplo per ammirare l’esterno.

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Poi, con la metro fino a Diagonal e da qui passeggiata per tutto il Passeig de Gracia per vedere dall’esterno le case di Gaudì e i negozi chic fino a Placa de Catalunya (con mini sosta al solito caffè) e poi via per Av Portal de l’Angel e da qui tutto ciò che era possibile vedere nel Barrio Gotico compreso uno spicchio di Rambla, e infine verso la Cattedrale (chiusa come tutte le chiese e i negozi più belle essendo domenica!).
La tenuta atletica ci ha consentito di proseguire per le zone del Born e anche Ribera che secondo me offrono scorci, locali e negozi assai più interessanti rispetto alla Rambla o a zone più battute, per finire stremati sul lungomare assolato. Da qui le forze ci hanno abbandonato e ci siamo fiondati sul bus navetta del terminal.

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Permette un tango?

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Attraccati con noi NCL EPIC (quant’è grande! E che casino fanno lì sopra per divertirsi! Quando ci hanno affiancati in partenza sembrava un rave!!!) una Seabourn, la Serenade of Seas e una IberoCruzeros, un bel traffico.



NAVIGAZIONE: la mattina è tutto perfetto. Il pomeriggio un po’ palloso. Niente the elegante, quiz solo in piscina (a me piacciono quelli nei saloni, tra vecchietti… e davanti ad un caffè).
Meno male che c’è la SPA!
Il cocktail di benvenuto MSC è decisamente meglio di quello organizzato da Costa: in ogni bar vengono serviti al tavolo analcolici e champagne (così dicono) e patatine e salatini. Al jazz Club con tanto di accompagnamento musicale e Vodka Martini. Uau! In effetti io non disdegno affatto l’aperitivo/i

Questo è il posto per il cocktail, non il teatro!

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Il teatro per i saluti invece va bene…

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…e naturalmente per lo spettacolo

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… cena di gala, tutti romantici, eh!….

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TUNISI
Siamo già stati più volte in città ma io devo ancora assolutamente vedere il museo del Bardo.
E’ ancora in fase di ristrutturazione ed ampliamento e alcune sale sono nuove ed inaugurate da poco.
Scarto subito la metro leggera perché troppo avventurosa, e pure l’uscita dalla zona portuale a piedi per contrattare un taxi economico. Per rispetto alla mamma viaggiatrice e per il gran caldo che c’è già alle 8 di mattina, con la massima comodità prendiamo un taxi al porto per il giro standard Tunisi e Bardo (40+10 euro). Il taxista parla bene francese e ci si capisce. Parla in verità un po’ di tutto, tanto che non è una vera guida ma fa del suo meglio con buoni risultati. Ci accordiamo per andare subito al museo e poi, invece che fermarci alla Medina, per raggiungere Sidi Bou Said.
Subito incuriosito dal nostro interesse nullo per lo shopping, il taxista ci porta a visitare vari quartieri di Tunisi (italiano e francese, in particolare) e un pezzo di acquedotto romano in pieno centro. Si rivelerà un vero appassionato di acquedotti, tanto che ci porterà anche a vedere la cisterna romana a Cartagine, riscoperta da pochi anni.
Osserviamo in mezzo all’intenso traffico del mattino le varie porte della Medina e giungiamo al museo qualche minuto prima dell’apertura. Ben 5 euro convertiti in dinari presso il negozietto di souvenir, che funge da cambio abusivo, per i due biglietti e si entra per primi al museo (dopo aver indossato le cuffiette sulle scarpe per proteggere i mosaici su cui si cammina!).
I mosaici sono spettacolari e il museo vale la visita. Meglio soli, magari con una guida preparata e lontano dalla caciara dei gruppi. Un inserviente del museo (ma forse no…) ci elargisce utili informazioni su alcuni mosaici e poi con fare fainesco ci schiude una porta su un salone ancora inaccessibile per restauri… un salto circospetto, uno sguardo rapido, qualche foto per documentare l’ardimento… et voilà, i dinari avanzati cambiano di tasca: l’immancabile mancia era pronta prima ancora di essere richiesta. Sarà, ma ste cose un po’ arabe/italiane se fatte con garbo a me in fondo non dispiacciono neanche.

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Lavori in corso

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Ecco cosa c’è dietro i mosaici appesi

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007 solo per i tuoi occhi ;-)

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Forza Toro!

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Si è fatta la rivoluzione e ora si ricostruisce lo Stato… qui accanto è al lavoro l’assemblea costituente tunisina

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Dopo la lunga visita, terminata allorchè i rumorosi gruppi a bordo degli autobus hanno occupato ogni spazio, ci dirigiamo a Sidi Bou Said attraverso la nuova strada che corre lungo il lago, e che costeggia la zona universitaria e più moderna di Tunisi. Attraversiamo così il nuovo centro urbano sul lago: palazzi moderni, locali di lusso e banche. Un intero quartiere sorto dal nulla, in fase di ultimazione, assai diverso dall’antica Medina di Tunisi.
Una breve sosta alla moschea di Cartagine (interessante notare come il nome di Ben Alì che ha fatto costruire l’edificio sia stato cancellato dopo la rivoluzione con un colpo di pennello) che assomiglia un poco, in scala ridotta, a quella di Casablanca, una sbirciatina (previa arrampicata sul muro di cinta) al teatro romano e in pochi minuti siamo già a Sidi Bou Said, da apprezzare con la luce estiva.

Ah, la riconoscenza!

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Eppure il lavoro era ben fatto…

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Imperioso il nostro taxi, naturalmente senza aria condizionata perché, si sa, non fa bene…

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Cartagine fiorita sotto il sole di mezzogiorno

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Anche se è mezzogiorno il paese è veramente fotogenico. Ogni angolo rimane suggestivo.
In molti criticano la genuinità del sito ma io non sono d’accordo: è vero che il paese è ormai solo una strada con negozi per turisti, ma questa non mi sembra però un’eccezione rispetto a tutti gli altri luoghi “turistici”. La cosa interessante, invece, è che le costruzioni sono rimaste quelle di un tempo e, proprio grazie al turismo, il paesetto è stato risparmiato dall’edificazione selvaggia dandoci ancora l’idea di come è stato nei secoli passati. Il bianco delle case fa risaltare il blu usato per tenere lontane le zanzare ora come secoli fa. E già questo non è poco, secondo me.

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A mio parere ciò che stona non sono tanto le botteghe di cianfrusaglie (dove peraltro si trovano oggetti di artigianato – ad esempio ceramiche, tappeti e legno intagliato - di qualità e fattura superiore rispetto alla media) quanto proprio gli stessi turisti. Non tutti, certo, ma sicuramente quelli che, dopo essere stati scaricati dai bus o dai taxi e riunitisi in mandria trottano a testa bassa come zebù, arrivano in cima al paese e tornano indietro per fermarsi in un parcheggio pieno di bancarelle che espongono magliette da calcio fasulle e abbigliamento griffato altrettanto tarocco. Perlopiù pure infastiditi durante tutto il tragitto a causa dei venditori, del caldo, della salita, della discesa, dello sporco e così via di seguito. E alzare lo sguardo qualche volta? E voi, che ne pensate?

Il negozio non ci sta forse bene qui?

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La mercanzia non sembra made in china, ed è presentata con abilità e gusto

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Gli unici dromedari rimasti purtroppo sono loro. Avranno avuto paura degli zebù?

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Segnalo, per gli adepti della calamita, che i magneti da frigo, alcuni di eccezionale gusto seppure di fattura assai economica, si trovano qui a euro 1, e senza alcuna divertente trattativa. Io ne ho presi 6 per 5 euro su offerta fatta dal venditore. Anche perché altrimenti avrei tirato sul prezzo io…. hihihi!
Quando ci siamo stufati, ristorati dalle orangina ghiacciate acquistate in un chiosco (è un miracolo se non ho avuto conseguenze intestinali con il caldo che faceva) siamo tornati a bordo del nostro ipertaxi bello tiepido dopo oltre un’ora sotto il sole per andare a Cartagine, e visitare così la mitica cisterna romana, assai interessante, e vedere infine l’arena dei gladiatori.
Essendoci anche un po’ (tanto) stancati per il gran caldo ci dirigiamo a la Goulette per un giro “in centro” su consiglio del nostro Virgilio. La spiaggia è bella a vedersi ed è assai frequentata. L’acqua però non è delle migliori a detta dell’autista, per lui meglio Gammarth. Proprio lì, a due passi dalla nave, ci sono i resti di un’arena romana con mura ben conservate. Finalmente in porto, scendiamo con una meritata “aggiuntina” di 10 euro al taxista. Questi soldi in nero non vengono divisi con l’organizzazione del porto rimanendo ai taxisti, per cui loro fanno il possibile per accontentare i clienti ed avere il giusto riconoscimento.
In porto la P&O Oceana e la Balmoral.

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LA VALLETTA
L’ingresso in porto è sempre commovente. La manovra del gigante Splendida (330 metri!) per l’attracco, poi, ha dell’incredibile. Il tutto, goduto comodamente in pigiama dal balcone facendo colazione: veramente un lusso che non ha prezzo. O meglio, il prezzo pagato è niente rispetto a quanto ricevuto.
Scendiamo tra i primi, come al solito. Breve sosta a scroccare il wi-fi di uno dei tanti locali e poi prendiamo il primo bus della giornata per salire al centro. Biglietto giornaliero 2,60 e si gira tutta l’isola. Prima tappa Mdina. Bus puntuali, comodi e con aria condizionata. E guida allegra! La fermata di Mdina, la Notabile, o Silenziosa è proprio di fronte all’ingresso della città medievale. L’avevo vista il giorno di capodanno dell’anno scorso ma con questa luce è un’altra cosa. Bella! Merita una passeggiata. Pochi i locali, non provati ma sembrano invitanti.

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Riprendiamo il bus per la Valletta, il viaggio dura circa 30/40 minuti. Appena scesi risaliamo sul bus per Marsaxlokk, il celebre paesino di pescatori. Ci sono stato anche ad aprile ma volevo farlo vedere a mia mamma e mangiare qualcosa in uno dei locali sul porto. Ivi giunti facciamo la canonica passeggiata, l’acquisto del magnete locale e una sosta refrigerante. Non abbiamo fame e digiuniamo ma ho l’impressione che ben cercando ci sia dell’ottimo pesce fresco a prezzo ragionevoli. Ci devo ritornare affamato.

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Quando ci siamo stufati di guardare i pescatori al lavoro comodamente seduti in riva al mare con una birra maltese in mano riprendiamo il bus per la Valletta. Il simpatico autista non ama l’aria condizionata e viaggia non solo alla maltese ma anche con la porta del bus aperta. Come se ciò non bastasse, tenendo pure la sinistra… come gli altri, del resto.
Volevo fermarmi a visitare i templi megalitici di Tarxien ma per il troppo caldo tiriamo dritti fino a la Valletta, per me bellissima, per fare una passeggiata nelle vie principali.

Cosa c’è di più tipico a Malta?

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Eccola in tutto il suo splendore

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Non male il Corinthian II direi…

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Solito giro, foto della nave dai giardini alti e si ritorna a bordo. Non prima di una local beer nei dehors sotto la nave con un po’ di sana navigazione wifi a scrocco.
Il duty free è assai conveniente e acquisto, non per me, stecche di sigarette tedesche, che pare siano simili alle altre, a € 6 la stecca. Ci sono severi limiti all’importazione di tabacchi, lo ricordo a me e a tutti.


MESSINA
Dal balcone mi godo l’ingresso nel porto di Messina e intuisco che la città lascerà il segno.

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Non avevo grosse aspettative e, per mia ignoranza, me l’immaginavo simile a Catania o Palermo. Nulla di tutto ciò. La città è assai diversa e mi è piaciuta molto E anche l’atmosfera, i profumi dei fiori che spuntano inaspettati da dietro l’angolo o dai balconi, le granite gustose e la gentilezza della gente incontrata hanno regalato un piacevole ricordo.
Prima tappa al museo regionale con il funzionale tram, fino al capolinea senza tentennamenti grazie alle indicazioni del gentile forumista Guizzo. Il museo è interessante e merita, anche se da fuori non invita. L’obiettivo erano le opere di Antonello da Messina e del Caravaggio (una delle due è attualmente in restauro). Siamo rimasti contenti della visita e questo è ciò che importa. Museo consigliato.

Il museo è poco frequentato e allora nel cortile si sonnecchia…

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All’uscita sapevo che le spiagge erano a pochi metri ma per vedere il centro ho rinunciato al bagno.

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Seguendo le preziose indicazioni ricavate dal forum abbiamo seguito tutte le tappe consigliate e a mezzodì ci siamo trovati belli pronti sotto il sole in piazza, con il naso rivolto all’orologio. A parte il ritardo (quarto d’ora accademico?) l’orologio è uno spettacolo da non perdere.

Nettuno invita alla calma… poco casino sullo stretto o vi inforco!

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Che fontana!

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Io, sotto il sole, che aspetto che l’orologio si sincronizzi con il Galileo Ferraris

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Finalmente il leone si degna di ruggire, peccato qui non si senta!

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Il tempo stringe, il sole continua a picchiare ma una granita al pistacchio ci restituisce le forze e l’entusiasmo: ci incamminiamo come caprette tibetane fino al sacrario di Cristo Re per godere di una vista indimenticabile sullo stretto.

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Rinfrancati dalla vista e dal vento fresco scendiamo ancora a piedi per arrivare alla nave. Vabbè, dopo l’ultima granita al caffè… La nave sembra un palazzo tra i palazzi, proprio particolare questa prospettiva.
L’uscita dal porto e il passaggio nello stretto sono spettacolari. Avvisto per la prima volta le spadare in azione.

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Si cambia rotta, tutti da una parte!

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La navigazione turistica vicino all’isola di Stromboli, lasciata a dritta, permette di godere della vista del cratere fumante e degli sbuffi neri: uno spettacolo!

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Ma ci sono anche altri interessi…

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Serata Buffet Magnifico. Finalmente una tradizione che non si è persa come ultimamente su Costa. Superlativa presentazione con sculture di elevatissima qualità di una quantità enorme di cibo (forse sin esagerata) ma evidentemente apprezzata da chi si serviva …. a piene mani. Non avendo fame per aver terminato cena un’ora prima fotografo le opere d’arte e vado via senza guardare la fine che faranno i piatti pieni all’inverosimile. Spero proprio, anche se non ci credo, che nulla sia stato sprecato. Bravi davvero! E brava MSC!

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CIVITAVECCHIA
Vorrei tanto andare in spiaggia a Santa Marinella ma abbiamo appuntamento con cugina e cuginetta a Roma, per cui si scende in fretta e si trotta fino alla stazione saltando i capannelli di crocieristi (Grand Princess, Seabourn Quest, Aida Bella ci aspettano già attraccate) che si attardano ai vari banchetti di vendita biglietti ferroviari e di autobus.

Facciamo ombra alla Grand Princess

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Seabourn Quest

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Aida Bella… davvero!

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Acquisto il biglietto BIRG (ora c’è un treno solo per i crocieristi di Trenitalia per Roma San Pietro a 15 euro contro i 12 del BIRG e i 9, credo, dell’a/r, è assai interessante perché non si sbaglia a scendere e si trova posto sicuro) e via. Scendiamo a San Pietro, bus per tre fermate e siamo già in piazza San Pietro per una visita veloce all’interno.

Mmmmmh, vestita così la faranno passare?

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E poi, via! Si cammina.
Si cammina come tutti i giorni. Abbiamo ormai una abbronzatura da marciatori e andiamo avanti per inerzia, almeno dieci chilometri al giorno… e poi dicono che in crociera ci si rilassa. Ma quando mai? Con la sveglia alle 6 / 6,30 tutte le mattine perché c’è sempre qualcosa da vedere come si fa a rilassarsi?
Percorriamo il giro per me ormai classico per vedere Castel Sant’Angelo, piazza Navona dove ci incontriamo con le cugine, Pantheon e poi verso la fontana di Trevi.

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All’ombra dell’obelisco…

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Ci rifocilliamo con un’ottima pizza al taglio romana/egiziana e birra ghiacciata. Ciò renderà la ripresa del cammino problematica… Piazza di Spagna, piazza del Popolo e Ara Pacis sotto un sole incattivito. Qui ci salutiamo e noi ci facciamo tutto il lungo Tevere all’ombra per non stramazzare. Guadagniamo con calma la stazione San Pietro e prendiamo il primo treno (ogni 30 minuti) per Civitavecchia.

Ormai sono famosi anche in TV…

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Con calma, finalmente, ci gustiamo una birra sul lungomare prima di tornare in nave.

A casa….
La crociera finisce così a Genova, dopo sette giorni volati come uno sbuffo dello Stromboli ma che hanno lasciato scolpiti i bei ricordi e la voglia di ripartire il prima possibile.
Lo sbarco è tutto sommato ordinato nonostante le non velate proteste di alcuni filosofi italiani per un ritardo di ben… 10 minuti. Niente se si considera che tutti i gruppi sono scesi entro le 9,45.
E’ vero che la cabina dovrebbe essere liberata alle 7 ma qualche minuto di margine è pur concesso, e poi basta posare il bagaglio e andare a fare colazione. Anche quelle due ore alla fine volano se si sta tranquilli e si evita di piazzarsi immobili già alle 7,30 al teatro, come in attesa della campanella per fuggire da scuola.
Usciti dal terminal andiamo ad incontrare un caro amico conosciuto durante una crociera di capodanno su Costa Marina e passiamo con lui un paio d’ore, giusto in tempo per prendere il treno che ci riporta a casa.
A casa a dormire, per recuperare tutte le forze spese per goderci appieno la crociera.
Chiudo riprendendo le parole della mamma in fase di sbarco: “la nave è grande, la preferisco più piccola, ma guarda che questa va bene lo stesso… solo che una settimana è troppo poco e io mi stanco. Hai capito?”. Temo che si stia abituando in fretta e troppo bene per le mie possibilità.
Alla fine mi sono dilungato e ho abusato della pazienza di chi ha avuto la costanza di arrivare fin qua.
La prossima volta sarò più breve.
Grazie e ciao
Fabio
 

Guizzo90

Well-known member
Grazie 1000 per le bellissime foto e l'interessante diario!
Sono davvero contento che ti sia piaciuta Messina, secondo me è una città sottovalutata rispetto alle più note Palermo e Catania, ma come hai potuto riscontrare, ha un suo fascino particolare.
Un saluto!!!
 

fabiet

Member
Grazie 1000 per le bellissime foto e l'interessante diario!
Sono davvero contento che ti sia piaciuta Messina, secondo me è una città sottovalutata rispetto alle più note Palermo e Catania, ma come hai potuto riscontrare, ha un suo fascino particolare.
Un saluto!!!

Ciao Guizzo,
è anche merito delle tue indicazioni e delle altre che ho trovato sul forum, tutte seguite alla lettera con soddisfazione.
Per la spiaggia la prossima volta, conosco già la strada.
Grazie
 
U

Utente cancellato

Guest
Contento ti sia piaciuto.
Io mi ero già studiato riga per riga il tuo bel diario per salpare con Costa Classica da Trieste... speriamo per l'autunno. Non si sa mai. In quel caso mi farò un ripasso ;)
Ciao
F

te lo auguro di partire con Classica. da quello che ho capito.....con la tua filosofia ti troverai bene su qualsiasi nave.
 

La76

New member
Ma che più breve!Bellissimo diario e splendide foto...complimenti!;)

...mi sa che con la mamma ti sei fregato da solo...:) :) :)
 

markoo

New member
Grazie Fabio per questo "splendido" diario ... :)
A luglio farò la stessa crociera e mi saranno molto utili queste notizie.
Complimenti soprattutto per l'imparzialità dimostrata nei paragoni fatti tra le due compagnie Costa ed MSC. :D
 

alin

New member
Ma che bel diario, Fabio !!! Grazie infinite, mi ha proprio ben predisposto per questa crociera che ho prenotato proprio questa mattina. Partirò il 27 luglio anche io con mia madre! Non vedo l’ora di conoscere la Splendida. Per le escursioni vorrei regolarmi come hai fatto tu ma con l’inserimento della visita a Taormina che non ho mai visto. Se qualcuno è interessato a condividere le spese dei taxi….
 

Titti30

New member
Grazie mille Fabiet per il tuo diario, sono appena tornata da Msc Splendida e mi sei stato di mooooltisssimo d'aiuto per le escursioni.
Foto e particolari coincidono in tutto!
Grazie ancora!
 

fabiet

Member
Grazie a tutti per i complimenti.
Felice che sia stato d'ispirazione e d'aiuto, come tanti diari pubblicati lo sono stati per me.
Chissà se alin, ormai rientrato, ha fatto una buona crociera?
 
Stato
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