Per me é un mercato difficile perche le loro usanze sono molto differente alle nostre, anche politicamente hanno avuto un evoluzione differente alle nostre credo che ci vorrá ancora tanto tempo.
Anche il mercato Indiano é stato provato ed anche qui non é ancora il momento delle crociere.
Due potenze emergenti ancora in letargo in questo settore.
Un saluto.
Ripeto il mess. precedente perche' volevo "quotare" Tano
Assolutamente d'accordo con te Tano.Ho fatto una crociera con la Royal Caribbean da Hong Kong (era di 5 notti per il loro capodanno e , per noi,era il proseguimento di una crociera piu' lunga Vietnam) dove almeno il 60% dei passeggeri era cinese. E' successo il finimondo ! Da non credere. Sputavano per terra,urlavano..assolutamente nessuno che rispettasse i turni cena (per chi li aveva). Non seguivano l'ordine delle portate...antipasto,main course,dessert, mandando in crisi camerieri e cucine.I Maitres erano pronti al suicidio di gruppo e gli ufficiali idem.
Non parliamo poi delle "code" dove gia' noi italiani non brilliamo. Pero', mentre un italiano (non tutti,ovvio...ma comunque troppi) ti passa davanti , il cinese ti passa letteralmente sopra. A un buffet,c'era il rischio di fare a pugni : non sto a raccontarvi gli americani...a momenti succede la guerra. (con sacrosanta ragione !)
Invece giapponesi e coreani per non parlare di Singaporiani, soprattutto sulle navi di lusso,ma proprio anche in generale a casa loro, li ho trovati estremamente educati.
Anche gli indiani li ho sempre trovati, ovuque.estremamente educati ma loro sono stati "dominati" dagli inglesi e ne hanno mantenuto comunque molte delle abitudini e delle preferenze, quindi, a mio avviso,credo si trovino molto meglio su navi, per esempio,di stampo anglosassone.E un indiano che ho incontrato quest'estate su Cunard, mi ha detto, chiaro chiaro, che lui su Costa aveva cercato lo stile italiano, e che aveva invece trovato, una nave di stile "Carnival" e, dell'Italia, solo i difetti...poca educazione..confusione ecc. Per carita' e' l'opinione di una persona, certo e per fortuna non universale, ma comunque un'opinione che io trascrivo per dover di cronaca visto il tema di questo blog (anche perche' di indiani che abitano in India mica ne incontro ogni giorno !)
Credo che , se ci sono differenze fra un italiano ed un inglese o uno scandinavo , l'Oriente non faccia differenza ! Questione,come dice Tano, di storia e cultura.
Non credo che a breve ripeteranno l'esperienza,intendo la Royal.L'unica cosa che andava bene per la Compagnia era che al casino' giocavano 1000 dollari come io ne giocherei 5.
No.A mio (e tuo) avviso non e' un mercato pronto.(e nemmneo ha un minimo di tradizione alle spalle in questo senso)
Un saluto