Carissimi utenti, questo è il titolo in home page che fa da preludio alle righe scritte da una ragazzina di 13 anni, Melissa, che ad un anno di distanza ha voluto ricordare e descrivere la sua esperienza a bordo del Concordia in quella tragica serata. Ho incontrato Melissa di persona, con i genitori, Tiziano e Samuela e la sorella minore, Sabrina.
Abbiamo chiacchierato diverse ore, ospiti da una zia di Melissa, Alessia, non solo sull'accaduto ma sulle crociere in genere.
Ad un anno di distanza ed a mente fredda hanno raccontato la loro vicenda, la paura, primo pensiero che si è fatto avanti nella loro mente, paura di non farcela, respinto poi dalla ritrovata razionalità che ha permesso loro di comportarsi in modo tale da riuscire a mettersi in salvo.
I genitori hanno raccontato le varie fasi dell'incidente, che si rispecchiano in quanto scritto da Melissa. Hanno elogiato il comportamento di tutto l'equipaggio, sottolineando però la mancata presenza di un qualsiasi ufficiale, senza criticare la cosa, ma solo come constatazione. Hanno sottolineato soprattutto, nel dopo incidente, una volta tornati a casa, la completa inattendibilità dei media. Loro hanno rilasciato delle interviste, ritrovandosi poi scritte sui giornali, cose mai dette o cose completamente diverse da quelle dichiarate.
Soprattutto hanno tenuto a precisare come l'orientamento di tutti gli intervistatori andasse nella direzione di far loro ammettere che Costa Crociere avesse molte colpe!
Per ora non hanno ancora ripreso ad andare in crociera, hanno la massima fiducia in Costa, ma rientra in loro imminenti progetti: per ora salire su qualcosa che galleggia ha ancora un certo effetto!
Ringrazio Melissa, Sabrina, Samuela e Tiziano, Alessia, che mi hanno concesso l'opportunità di sentire una voce vera sul Concordia e che mi hanno gentilmente ricevuto a casa loro.
Rinnovo ancora il grazie a Camperlaia, al quale ho "rubato", senza chiedergli il permesso, la foto che fa da primo piano all'articolo in home page.
Abbiamo chiacchierato diverse ore, ospiti da una zia di Melissa, Alessia, non solo sull'accaduto ma sulle crociere in genere.
Ad un anno di distanza ed a mente fredda hanno raccontato la loro vicenda, la paura, primo pensiero che si è fatto avanti nella loro mente, paura di non farcela, respinto poi dalla ritrovata razionalità che ha permesso loro di comportarsi in modo tale da riuscire a mettersi in salvo.
I genitori hanno raccontato le varie fasi dell'incidente, che si rispecchiano in quanto scritto da Melissa. Hanno elogiato il comportamento di tutto l'equipaggio, sottolineando però la mancata presenza di un qualsiasi ufficiale, senza criticare la cosa, ma solo come constatazione. Hanno sottolineato soprattutto, nel dopo incidente, una volta tornati a casa, la completa inattendibilità dei media. Loro hanno rilasciato delle interviste, ritrovandosi poi scritte sui giornali, cose mai dette o cose completamente diverse da quelle dichiarate.
Soprattutto hanno tenuto a precisare come l'orientamento di tutti gli intervistatori andasse nella direzione di far loro ammettere che Costa Crociere avesse molte colpe!
Per ora non hanno ancora ripreso ad andare in crociera, hanno la massima fiducia in Costa, ma rientra in loro imminenti progetti: per ora salire su qualcosa che galleggia ha ancora un certo effetto!
Ringrazio Melissa, Sabrina, Samuela e Tiziano, Alessia, che mi hanno concesso l'opportunità di sentire una voce vera sul Concordia e che mi hanno gentilmente ricevuto a casa loro.
Rinnovo ancora il grazie a Camperlaia, al quale ho "rubato", senza chiedergli il permesso, la foto che fa da primo piano all'articolo in home page.
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