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Compagnie di trasporto marittimo italiane: uno scenario in profondo cambiamento

  • Autore discussione Autore discussione Felix73
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Felix73

Guest
Si parla di crisi economica e finanziaria, si parla di andamenti del mercato delle crociere, si ipotizzano scenari futuri più o meno veritieri ed attendibili.
Ma c'è un fatto oggettivo, se ci focalizzassimo esclusivamente nel trasporto marittimo italiano: c'è un nuovo assetto nelle compagnie di trasporto storiche, che hanno come protagonisti sia personaggi molto noti nel mondo delle crociere (Aponte su tutti), sia operatori "tradizionali" come Tirrenia.

Lo scenario generale è preoccupante, e nasce da due fatti: la crisi nel trasporto marittimo che riguarda una meta importante come la Sardegna (i turisti sono in calo...saranno andati tutti in Crociera?), e le note vicende che riguardano il dissesto finanziario di Tirrenia, ex monopolista, ed acquistata recentemente dal patron di Moby, con un pronunciamento "sofferto" da parte dell'Anti-trust europea, ed una forte contrapposizione politica da parte della giunta della regione Sardegna.

Il dietro le quinte, è caratterizzato da forti scontri tra azionisti, da prove di forza in seno ai consigli di amministrazione (decisamente eterogenei, si va da imprenditori "puri" ai, tanto per cambiare, onnipresenti fondi d'investimento).
Conseguenze? Rotte "tagliate", navi vendute, lavoratori a rischio ed, in definitiva, a seguito della maggior concentrazione dell'offerta, tariffe più alte (che potrebbero deprimere ancora di più la domanda).

Con ripercussioni ancora da valutare su tutte quelle figure che ruotano indirettamente attorno a questo mondo (autotrasportatori ed imprenditori industriali, operatori turistici, semplici cittadini che devono soddisfare un bisogno di mobilità...).

Infine, tutto questo, rappresenta un monito verso chi crede ancora che le "età dell'oro" siano caratterizzate dalla crescita e dal benessere perenne.
Purtroppo non è così.

Un saluto

http://shippingonline.ilsecoloxix.i.../18/APXTBejD-scontro_retroscena_fusione.shtml

http://shippingonline.ilsecoloxix.i...2/10/17/AP5zJ1iD-rischio_esuberi_intesa.shtml
 
Leggo anche io questi articoli, Felix, da tempo, e la situazione mi sembra sempre più ingarbugliata. I traffici mi sembra hanno subito contrazioni un po' dovunque e la crisi nel settore si fa sentire. A Venezia, dopo anni di massiccia presenza, la Minoan è sparita e la Anek, rimasta, non so come se la passi.

Trovare il bandolo della matassa non è facile e non è facile accontentare tutti, solo che continuando così, si rischia il tracollo con gravi conseguenze soprattutto per i lavoratori.
 
In merito ai traghetti, il settore "turismo" se andiamo a ben vedere è proprio il minore...anche se è quello più considerato.

Sinceramente neanch'io ci sto più riuscendo a capire molto...di sicuro il calo del turismo dei mesi estivi ha inciso sull'offerta di trasporto anche nel resto dei mesi dell'anno (la Sardegna non è "solo" spiaggie&mare) quello che però a me sembra è che in questo momento ci sia qualcuno che ha preso un "servizio dovuto" come un business puro...Tirrenia sarà anche stata mal gestita...ma non esistono solo maggio-giugno-luglio-agosto-settembre.....
 
Laura, il potenziamento delle flotte operanti nel Tirreno è partito con il boom turistico delle isole maggiori (stiamo parlano non di migliaia di passeggeri, ma di milioni).
Prima esisteva solo Tirrenia, con poche navi e non di grandi dimensioni.
Considera come era composta fino a poco tempo fa l'offerta verso la Sardegna. E poi comparala con 30 anni fa.
Moby con navi innovative (ora vendute o noleggiate), GNV, SNAV, Sardinia, Tirrenia con una flotta rinnovata in parte (serie strade ampliate, unità veloci, Janas e navi gemelle). Con viaggi a ciclo continuo nei periodi estivi (in diurna ed in notturna).
Ora si riparla della Moby Fantasy. Nave di un'era fa.
Il mondo è cambiato.

Ciao
 
Non so quanto sia cambiato...quasi direi che è ritornato quello che era prima del boom turistico, che sappiamo benissimo essersi notevolmente ridotto a causa degli alti costi, paragonati ad altre tipologie di vacanze, sia per arrivarci che per soggiornarci.

Quello che volevo dire è proprio questo: ante boom turistico la Tirrenia faceva un servizio più di utilità che di guadagno, adesso sostanzialmente si sta tornando a quello...e le navi sono troppe.
 
No, non siamo ai livelli ante-boom per fortuna, a quei livelli non si tornarà mai.
La Tirrenia a quei tempi era a partecipazione statale, e bisogna distinguere: un conto e non penalizzare i residenti nelle isole (e la loro economia) per la loro insularità.
Un conto è trasportare turisti.
Ed ora, più di prima, la concorrenza delle compagnie aeree penalizza, per i residenti, gli spostamenti in mare (anche se io, quando posso e rimettendoci, nell'isola ci torno via mare...)

Un saluto
 
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