Ciao.
Devo nuovamente ringraziare questo forum per essere così ricco di spunti di riflessione per i comportamenti presenti, futuri e anche su quelli passati.
Vado a spiegarmi.
La mia esperienza con le “quote di servizio” è iniziata con Msc Lirica 11 notti Capitali del Nord nel 2009 (ancora non conoscevo questo forum e non so pensare quanto ancora più indimenticabile sarebbe stata quella crociera se avessi avuto il “valore aggiunto” di tutto lo scibile che si può trovare tra queste pagine ;-)
Per quella nostra “prima volta” la quota di servizio era “consigliata”: 7 euro (mi sembra) a persona/giorno ma “calibrabile” e la si poteva “destinare” al “tipo” di personale (es. bar tender, cabinisti, ecc.).
Avendone la possibilità abbiamo leggermente ridotto a quota (destinando la differenza con una aggiunta ai due camerieri del tavolo e al cabinista), segnalando che la destinavamo agli addetti della piscina/asciugamani e a chi faceva manutenzione esterna (vedevamo costantemente degli addetti intenti a dipingere e ridipingere di bianco ogni macchiolina di ruggine) e avevamo pensato che loro difficilmente potessero oggetto di benefiche attenzioni da parte degli ospiti.
Segnalo che per ridurre/aumentare la quota di servizio non si doveva dare alcuna spiegazione ma solo segnalare, al saldo del conto, quanto si destinava per quella voce.
Se avessimo saputo tutto quello che ora conosciamo sul modo delle crociere e del personale di bordo non avemmo ridotto (seppur di poco) la quota, [tanto avevamo già pagato la crociera a prezzo pieno di listino (ahimè sì, proprio quello più alto che si trova stampato sul catalogo – forse gli unici sulla nave) e non era quella riduzione che ci cambiava qualcosa]. Solo che era una nostra “facoltà” e l’abbiamo esercitata. Col senno di poi non lo faremmo più anche perché la crociera è stata davvero splendida e ci ha fatto amare questo modo di fare vacanza che per noi è diventato l’unico praticabile! Il servizio a bordo (vuoi per la destinazione, vuoi per il tipo di clientela o per altro) è stato impeccabile (cosa che non si è ripetuta allo stesso livello in tutte le altre nostre crociere nel Mediterraneo – dove però la a quota di servizio è diventata “obbligatoria”).
Infatti, dalla nostra seconda crociera del 2011, per ridurla era necessario segnalare gravi inadempienze e aver prima presentato reclami. In quella lì, in particolare, il cabinista era pessimo (e, ovviamente, non gli abbiamo lasciato extra ma solo note negative sul form finale) mentre i camerieri al tavolo davvero super (con relativo riconoscimento extra). Non si poteva più designare chi fossero per noi i destinatari della quota di servizio e così è stato con le altre esperienze Msc e anche con Costa.
Per le altre crociere ci siamo attenuti, per le mance extra, a quanto “in più” facessero gli addetti alla nostra cabina e al nostro tavolo.
Ci accingiamo a ripartire per una 12 giorni in Scozia e Irlanda con Msc.
A seguito della nostra esperienza ora consideriamo la quota di servizio una “voce” fissa della vacanza. Non la ridurremo a priori ma solo se – e speriamo proprio non sia il caso – davvero ci saranno tali e tante cose che non funzioneranno in generale con il personale da doverci “costringere” ad una sua riduzione.
Un dubbio mi è però sorto: che la quota di servizio sia diversamente tassata e per questo le compagnie la “espongono” a parte? Se non fosse questa la ragione sono d’accordo con chi si è presso con il fatto di includerla direttamente nel prezzo della crociera. Sarà poi alla riconoscenza o all’abitudine di ciascuno lasciare degli extra al barista, cameriere, cabinista, addetto asciugamani, ecc… Nulla vieterebbe di farlo.
Ciao
Cinzia