Piccola premessa, ho delle foto ma le caricherò con calma perché devo ancora selezionarle.
Dopo varie compagnie provate: Costa, HAL, RCCL, abbiamo voluto dare due chances a MSC, una lo scorso anno con Magnifica, e una quest'anno con PREZIOSA, in entrambi i casi attratti più dall'itinerario che dalle navi.
AMBURGO:
Siamo arrivati il giorno prima per visitare un po' la città che è molto interessante da molti punti di vista anche se, secondo me St. Pauli è evitabile, soprattutto per chi viaggia con una famiglia, troppa confusione, troppi ubriachi e troppo pericolo in generale. Vale giusto per raggiungere il Luna Park, in fondo al viale, che secondo me è davvero bello, fatto come i Luna Park di una volta con tanti cibi da assaggiare e attrazioni da baraccone ma piacevoli.
PORTO:
Parcheggiato al Park und Meer, poco distante dal terminal, servizio ineccepibile con shuttle bus che portano alla nave e operai che prelevano le valige dalla macchina e te le fanno trovare a bordo. Anche per il ritorno tutto molto cordiale, di nuovo shuttle bus, arrivo alla macchina, valige comprese, e carinerie con una bustina di snacks per il viaggio. C'era anche un parcheggio sotto la nave ma non ho avuto modo di confrontare i prezzi.
NAVE:
Generale:
Molto luminosa, quasi fredda, ambienti eleganti, alcuni un po' meno come il Green sax quasi inutile e che, a mio parere, ha tolto spazio a uno sport bar propriamente detto su Preziosa limitato a un corridoio stretto e scomodo. Vivibili i ponti aperti, anche se su Preziosa non è possibile fare il giro completo a piedi dove sono le lance, molto bella la Infinity pool, anche se toglie la mia postazione crocieristica preferita, ossia a poppa tra le due scie dei motori con il the caldo o caffè in mano. Un po' 'infognato' come posizione l'angolo acquatico dei bimbi a poppa del fumaiolo e sotto allo scivolo, provato un paio di volte ed effettivamente divertente.
CABINA: esterna con oblò al ponte cinque. Progetto inspiegabile dimensioni enormi, veramente spaziosa, ma con i letti 3 e 4 sopra il matrimoniale, con conseguenti scomodità in configurazione notturna, invece che sopra i divanetti come per le classi Concordia. Bagno spazioso ma soluzione doccia con vetro un po' scomoda in uscita e ingresso. Armadi molti e spaziosi, letto morbido e cuscini anche, con possibilità di menu morbidezza. Cabinista al minimo sindacale, pulizia e rapidità nella sistemazione ma mai una coccola o un omaggio tutto nella norma.
SPA: tasto molto dolente ad iniziare dalla sistemazione progettuale. 140 mila tonnellate per 330 metri per realizzare una SPA a pagamento di due saune finlandesi e mezzo, due bagni turchi un frigidarium e un tiepidarium tutti veramente piccoli e scomodi. Il tiepidarium con solo 8 lettini, OTTO LETTINI PER UNA NAVE DA 4300 PASSEGGERI; ma andiamo con ordine:
Ho comprato, come sempre, un pacchetto SPA per la crociera che, alla fine mi sono visto addebitato inspiegabilmente due volte sul conto e tale sarebbe rimasto se non mi fossi accorto il giorno dello sbarco dell'errore chiedendo il riaccredito alla reception, errore che ci può stare, ma che mi ha indotto a pensare di riguardare il conto più volte, cosa mai fatta in venti anni di crociere, proprio perchè ho sempre dato fiducia massima alla compagnia che mi ospitava.
Il primo giorno e anche in alcuni dei giorni a seguire vi sono stati problemi di overbooking degli armadietti cosa che ha indotto molti a dover condividere gli spazi negli spogliatoi se non addirittura direttamente nella zona saune per potersi cambiare, stesso discorso per gli asciugamani molte volte assenti o sostituiti da asciugamani piccoli e molto usurati per nulla idonei all'utilizzo in sauna. Gli otto lettini sopra descritti inducevano a attriti tra gli ospiti per chi si accaparrava il posto migliore e a volte le saune, troppo piccole, erano talmente piene da dover aspettare fuori, in piedi, il proprio turno. I bagni turchi erano a una temperatura bassissima tanto da renderli inutili allo scopo e anche pericolosi per lo strato di acqua che si formava a terra e che rendeva il pavimento scivoloso. Tazze per tisane, acqua calda e bicchieri sempre numerati e quindi indisponibili per tutti. Per finire assenti del tutto le Jacuzzi, cosa che sicuramente dovevo apprendere prima di salire a bordo, ma che comunque mi ha lasciato esterrefatto per il motivo che una Jacuzzi in una SPA dovrebbe essere quasi scontata.
UNICA NOTA POSITIVA IL RAGAZZO BRASILIANO (ADDETTO ALLA PALESTRA DEL QUALE NON RICORDO IL NOME) CHE SI FACEVA IN QUATTRO PER LIMITARE I DISAGI ALL'INTERNO DELLA SPA.
TEATRO: Molto molto bello ma con quale utilità? Voglio dire, un teatro in una nave, considerando solo il lato economico, costa un bel pò, sia per la sua realizzazione sia per lo spazio che toglie ad altre cose, dimostrazione ne è il restyling di Romantica. Inoltre il teatro per una crociera, insieme al ristorante, è il momento serale del relax dopo una giornata passata a terra. Generalmente non sono eccessivamente critico ma in questo caso non riesco a non esserlo a cominciare dalla scenografia, identica per tutta la crociera, ripeto che siamo su una nave da 140 mila tonnellate, ossia delle scalinate illuminate in stile broadway e niente di più se non per un paio di serate dove sono state arricchite da una specie di totem. Gli spettacoli, ad eccezione di quello di Mike Pidone, che non vedevo dai tempi di Sonamar, avevano tutti lo stesso palinsesto: ballerini, giocolieri, cantanti, di nuovo ballerini e gran finale; che si chiamasse Ghostmasters (non è un refuso, lo spettacolo si chiamava così) o Asterix e Cleopatra avevano tutti lo stesso sapore, ossia un insieme incomprensibile di rappresentazioni che non avevano nulla a che vedere tra di loro, un polpettone che, ironia della sorte, ha avuto anche la sua serata del Best of, quando hanno riassunto il meglio degli spettacoli passati, un haggis. Rispetto ovviamente i singoli ballerini, sicuramente indirizzati da un coreografo, ma nella totalità, a mio parere e a quello di molti altri sentiti in nave, ci ha perso il teatro e la compagnia. Soprassiedo sullo spettacolo denominato The Voice dove un teatro già mezzo vuoto ha abbandonato la rappresentazione a metà per dedicarsi ad altro.
CIBO: Molto buono e abbondante, in tutti i momenti della giornata, ovvia la congestione ai buffet della colazione e del pranzo, soprattutto in navigazione, ma non ovvia la mancanza di camerieri per servire le bevande, quasi sempre le nostre sono arrivate a pasto già concluso e su questo aspetto vorrei anche indicare la mia totale disapprovazione sul metodo vintage, per non dire antiquato, di utilizzare, come pacchetti bevande, dei blocchetti stile lotteria della parrocchia, che devi portare con te sempre e che non sono collegati alla tua cabina (durante la crociera ne ho perso uno quasi nuovo e la risposta del servizio clienti è stata che era impossibile ritrovarlo perchè utilizzabile da chiunque lo trovasse, ossia qualcuno ha bevuto alla mia salute, almeno spero).
Il servizio del ristorante serale aveva una lentezza disarmante, a volte anche disattenta alle richieste e, in verità i piatti, anche se gustosi, avevano una presentazione molto pressapochista, direi quasi identica a quella del buffet se non per il fatto che venissero serviti su piatti rotondi e di ceramica, a volte gli stessi venivano serviti con un ritardo tale da rendere i cibi caldi tiepidi e quelli freddi.... tiepidi, ultima nota sulla ricetta di Carlo Cracco: cappello di prete con purea di sedano rapa che, secondo il mio parere, non era neanche vicino ai dettami di chi lo ha studiato, tanto era insipido e presentato malamente.
LUOGHI:
Bergen: si sbarca praticamente in città, vera sorpresa della crociera, snobbato fino all'ultimo, si è rivelato un piccolo gioiello, se non altro perchè poco distante vi era sua maestà Queen Elizabeth, ormeggiata in un altra insenatura che la teneva nascosta e che ha aumentato il nostro stupore nel vederla, anche il viavai di Hurtigruten vari, per i quali ci faremo l'abitudine non era ovviamente da meno, e anche l'arrivo della Fascinosa non secondo a quello della Magnifica ha reso la sosta veramente emozionante. Parlando più strettamente della città consiglierei di bypassare il mercato del pesce se si sbarca la mattina, perchè a quell'ora è ancora in preparazione e poco interessante, e andare direttamente alla funicolare che porta a monte dato che più tardi si creerà una fila interminabile, ridiscendere poi a piedi passando per i boschi nei quali sembra davvero nascondersi una comunità di trolls e poi andare verso il quartiere anseatico, un sistema di vie e negozi di legno che sembra finto e finire con l'anzidetto mercato dove si può assaggiare una bistecca di balena fatta alla piastra, salmone selvatico e altre pietanze rare se non impossibili da trovare in Italia.
Tromso: si sbarca un po' distanti dal centro che è raggiungibile con circa venti minuti a piedi, 15 euro di taxi o con la linea della corriera 42, pagabile solo in corone, Oltre al museo Polaria non ci ha dato tanto, è molto industriale e più 'grigio' rispetto a Bergen, la cattedrale è distante, bisogna percorrere un ponte, e poco interessante a mio parere, quindi, assistito al pasto delle foche del Polaria, ore 15.00, si è rientrati a bordo.
Longyarbyen: se avete intenzione di fare un escursione ai ghiacciai con la nave prenotate online per tempo perchè, almeno nel nostro caso, sono andate soldout molto prima della partenza e, sia chiaro, non vi è altro modo di arrivarci. La nave attracca praticamente in paese, paese che dorme fino a tardi tanto che si arriva con i negozi ancora chiusi, dopodiché si anima e prende vita. E' possibile prendere delle escursioni anche all'ufficio turistico, cosa che non abbiamo fatto, e in tal caso consiglio di raggiungerlo presto perchè anche qui ad un certo punto si è creata una certa ressa di persone intenzionate a prenotare qualche giro.
Noi siamo stati a Pyramiden, che, con mia grande sorpresa, è stata una delle mete più interessanti. Il posto in se è, se vogliano, anche triste, si tratta di una città abbandonata, ma il giro che si fa dentro è interessantissimo. Si è scortati da una guida russa armata per la possibilità di attacco da parte di orsi polari, guida che immediatamente chiarisce che ci troviamo in suolo russo. E, a veder bene, non ci sarebbe neanche bisogno della spiegazione. Ci sono palazzoni stile sovietico ovunque, luoghi di aggregazione culturali sportivi e di svago che, alla fine, piacciono, nonostante il senso di abbandono. Sembra di essere ai tempi dell'URSS o forse anche prima, ma non svelo altro, dico solo che, se andate da quelle parti, considerate la cosa. La visita si è chiusa con tre shot di vodka bevuti all'unico pub, ristorante, albergo della città che non ha connessione internet, telefonica ed è vigilata da otto persone in tutto.
...segue
Dopo varie compagnie provate: Costa, HAL, RCCL, abbiamo voluto dare due chances a MSC, una lo scorso anno con Magnifica, e una quest'anno con PREZIOSA, in entrambi i casi attratti più dall'itinerario che dalle navi.
AMBURGO:
Siamo arrivati il giorno prima per visitare un po' la città che è molto interessante da molti punti di vista anche se, secondo me St. Pauli è evitabile, soprattutto per chi viaggia con una famiglia, troppa confusione, troppi ubriachi e troppo pericolo in generale. Vale giusto per raggiungere il Luna Park, in fondo al viale, che secondo me è davvero bello, fatto come i Luna Park di una volta con tanti cibi da assaggiare e attrazioni da baraccone ma piacevoli.
PORTO:
Parcheggiato al Park und Meer, poco distante dal terminal, servizio ineccepibile con shuttle bus che portano alla nave e operai che prelevano le valige dalla macchina e te le fanno trovare a bordo. Anche per il ritorno tutto molto cordiale, di nuovo shuttle bus, arrivo alla macchina, valige comprese, e carinerie con una bustina di snacks per il viaggio. C'era anche un parcheggio sotto la nave ma non ho avuto modo di confrontare i prezzi.
NAVE:
Generale:
Molto luminosa, quasi fredda, ambienti eleganti, alcuni un po' meno come il Green sax quasi inutile e che, a mio parere, ha tolto spazio a uno sport bar propriamente detto su Preziosa limitato a un corridoio stretto e scomodo. Vivibili i ponti aperti, anche se su Preziosa non è possibile fare il giro completo a piedi dove sono le lance, molto bella la Infinity pool, anche se toglie la mia postazione crocieristica preferita, ossia a poppa tra le due scie dei motori con il the caldo o caffè in mano. Un po' 'infognato' come posizione l'angolo acquatico dei bimbi a poppa del fumaiolo e sotto allo scivolo, provato un paio di volte ed effettivamente divertente.
CABINA: esterna con oblò al ponte cinque. Progetto inspiegabile dimensioni enormi, veramente spaziosa, ma con i letti 3 e 4 sopra il matrimoniale, con conseguenti scomodità in configurazione notturna, invece che sopra i divanetti come per le classi Concordia. Bagno spazioso ma soluzione doccia con vetro un po' scomoda in uscita e ingresso. Armadi molti e spaziosi, letto morbido e cuscini anche, con possibilità di menu morbidezza. Cabinista al minimo sindacale, pulizia e rapidità nella sistemazione ma mai una coccola o un omaggio tutto nella norma.
SPA: tasto molto dolente ad iniziare dalla sistemazione progettuale. 140 mila tonnellate per 330 metri per realizzare una SPA a pagamento di due saune finlandesi e mezzo, due bagni turchi un frigidarium e un tiepidarium tutti veramente piccoli e scomodi. Il tiepidarium con solo 8 lettini, OTTO LETTINI PER UNA NAVE DA 4300 PASSEGGERI; ma andiamo con ordine:
Ho comprato, come sempre, un pacchetto SPA per la crociera che, alla fine mi sono visto addebitato inspiegabilmente due volte sul conto e tale sarebbe rimasto se non mi fossi accorto il giorno dello sbarco dell'errore chiedendo il riaccredito alla reception, errore che ci può stare, ma che mi ha indotto a pensare di riguardare il conto più volte, cosa mai fatta in venti anni di crociere, proprio perchè ho sempre dato fiducia massima alla compagnia che mi ospitava.
Il primo giorno e anche in alcuni dei giorni a seguire vi sono stati problemi di overbooking degli armadietti cosa che ha indotto molti a dover condividere gli spazi negli spogliatoi se non addirittura direttamente nella zona saune per potersi cambiare, stesso discorso per gli asciugamani molte volte assenti o sostituiti da asciugamani piccoli e molto usurati per nulla idonei all'utilizzo in sauna. Gli otto lettini sopra descritti inducevano a attriti tra gli ospiti per chi si accaparrava il posto migliore e a volte le saune, troppo piccole, erano talmente piene da dover aspettare fuori, in piedi, il proprio turno. I bagni turchi erano a una temperatura bassissima tanto da renderli inutili allo scopo e anche pericolosi per lo strato di acqua che si formava a terra e che rendeva il pavimento scivoloso. Tazze per tisane, acqua calda e bicchieri sempre numerati e quindi indisponibili per tutti. Per finire assenti del tutto le Jacuzzi, cosa che sicuramente dovevo apprendere prima di salire a bordo, ma che comunque mi ha lasciato esterrefatto per il motivo che una Jacuzzi in una SPA dovrebbe essere quasi scontata.
UNICA NOTA POSITIVA IL RAGAZZO BRASILIANO (ADDETTO ALLA PALESTRA DEL QUALE NON RICORDO IL NOME) CHE SI FACEVA IN QUATTRO PER LIMITARE I DISAGI ALL'INTERNO DELLA SPA.
TEATRO: Molto molto bello ma con quale utilità? Voglio dire, un teatro in una nave, considerando solo il lato economico, costa un bel pò, sia per la sua realizzazione sia per lo spazio che toglie ad altre cose, dimostrazione ne è il restyling di Romantica. Inoltre il teatro per una crociera, insieme al ristorante, è il momento serale del relax dopo una giornata passata a terra. Generalmente non sono eccessivamente critico ma in questo caso non riesco a non esserlo a cominciare dalla scenografia, identica per tutta la crociera, ripeto che siamo su una nave da 140 mila tonnellate, ossia delle scalinate illuminate in stile broadway e niente di più se non per un paio di serate dove sono state arricchite da una specie di totem. Gli spettacoli, ad eccezione di quello di Mike Pidone, che non vedevo dai tempi di Sonamar, avevano tutti lo stesso palinsesto: ballerini, giocolieri, cantanti, di nuovo ballerini e gran finale; che si chiamasse Ghostmasters (non è un refuso, lo spettacolo si chiamava così) o Asterix e Cleopatra avevano tutti lo stesso sapore, ossia un insieme incomprensibile di rappresentazioni che non avevano nulla a che vedere tra di loro, un polpettone che, ironia della sorte, ha avuto anche la sua serata del Best of, quando hanno riassunto il meglio degli spettacoli passati, un haggis. Rispetto ovviamente i singoli ballerini, sicuramente indirizzati da un coreografo, ma nella totalità, a mio parere e a quello di molti altri sentiti in nave, ci ha perso il teatro e la compagnia. Soprassiedo sullo spettacolo denominato The Voice dove un teatro già mezzo vuoto ha abbandonato la rappresentazione a metà per dedicarsi ad altro.
CIBO: Molto buono e abbondante, in tutti i momenti della giornata, ovvia la congestione ai buffet della colazione e del pranzo, soprattutto in navigazione, ma non ovvia la mancanza di camerieri per servire le bevande, quasi sempre le nostre sono arrivate a pasto già concluso e su questo aspetto vorrei anche indicare la mia totale disapprovazione sul metodo vintage, per non dire antiquato, di utilizzare, come pacchetti bevande, dei blocchetti stile lotteria della parrocchia, che devi portare con te sempre e che non sono collegati alla tua cabina (durante la crociera ne ho perso uno quasi nuovo e la risposta del servizio clienti è stata che era impossibile ritrovarlo perchè utilizzabile da chiunque lo trovasse, ossia qualcuno ha bevuto alla mia salute, almeno spero).
Il servizio del ristorante serale aveva una lentezza disarmante, a volte anche disattenta alle richieste e, in verità i piatti, anche se gustosi, avevano una presentazione molto pressapochista, direi quasi identica a quella del buffet se non per il fatto che venissero serviti su piatti rotondi e di ceramica, a volte gli stessi venivano serviti con un ritardo tale da rendere i cibi caldi tiepidi e quelli freddi.... tiepidi, ultima nota sulla ricetta di Carlo Cracco: cappello di prete con purea di sedano rapa che, secondo il mio parere, non era neanche vicino ai dettami di chi lo ha studiato, tanto era insipido e presentato malamente.
LUOGHI:
Bergen: si sbarca praticamente in città, vera sorpresa della crociera, snobbato fino all'ultimo, si è rivelato un piccolo gioiello, se non altro perchè poco distante vi era sua maestà Queen Elizabeth, ormeggiata in un altra insenatura che la teneva nascosta e che ha aumentato il nostro stupore nel vederla, anche il viavai di Hurtigruten vari, per i quali ci faremo l'abitudine non era ovviamente da meno, e anche l'arrivo della Fascinosa non secondo a quello della Magnifica ha reso la sosta veramente emozionante. Parlando più strettamente della città consiglierei di bypassare il mercato del pesce se si sbarca la mattina, perchè a quell'ora è ancora in preparazione e poco interessante, e andare direttamente alla funicolare che porta a monte dato che più tardi si creerà una fila interminabile, ridiscendere poi a piedi passando per i boschi nei quali sembra davvero nascondersi una comunità di trolls e poi andare verso il quartiere anseatico, un sistema di vie e negozi di legno che sembra finto e finire con l'anzidetto mercato dove si può assaggiare una bistecca di balena fatta alla piastra, salmone selvatico e altre pietanze rare se non impossibili da trovare in Italia.
Tromso: si sbarca un po' distanti dal centro che è raggiungibile con circa venti minuti a piedi, 15 euro di taxi o con la linea della corriera 42, pagabile solo in corone, Oltre al museo Polaria non ci ha dato tanto, è molto industriale e più 'grigio' rispetto a Bergen, la cattedrale è distante, bisogna percorrere un ponte, e poco interessante a mio parere, quindi, assistito al pasto delle foche del Polaria, ore 15.00, si è rientrati a bordo.
Longyarbyen: se avete intenzione di fare un escursione ai ghiacciai con la nave prenotate online per tempo perchè, almeno nel nostro caso, sono andate soldout molto prima della partenza e, sia chiaro, non vi è altro modo di arrivarci. La nave attracca praticamente in paese, paese che dorme fino a tardi tanto che si arriva con i negozi ancora chiusi, dopodiché si anima e prende vita. E' possibile prendere delle escursioni anche all'ufficio turistico, cosa che non abbiamo fatto, e in tal caso consiglio di raggiungerlo presto perchè anche qui ad un certo punto si è creata una certa ressa di persone intenzionate a prenotare qualche giro.
Noi siamo stati a Pyramiden, che, con mia grande sorpresa, è stata una delle mete più interessanti. Il posto in se è, se vogliano, anche triste, si tratta di una città abbandonata, ma il giro che si fa dentro è interessantissimo. Si è scortati da una guida russa armata per la possibilità di attacco da parte di orsi polari, guida che immediatamente chiarisce che ci troviamo in suolo russo. E, a veder bene, non ci sarebbe neanche bisogno della spiegazione. Ci sono palazzoni stile sovietico ovunque, luoghi di aggregazione culturali sportivi e di svago che, alla fine, piacciono, nonostante il senso di abbandono. Sembra di essere ai tempi dell'URSS o forse anche prima, ma non svelo altro, dico solo che, se andate da quelle parti, considerate la cosa. La visita si è chiusa con tre shot di vodka bevuti all'unico pub, ristorante, albergo della città che non ha connessione internet, telefonica ed è vigilata da otto persone in tutto.
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