Adrisessanta
Well-known member
Ecco la mia recensione in merito alla crociera appena terminata su MSC Fantasia con imbarco a Genova il 5/11. Si tratta della mia prima esperienza in MSC.
Doverosa premessa: eravamo in Yacht Club, pertanto le mie considerazioni sono in parte influenzate da un’esperienza nuova, non solo sotto il profilo della compagnia, bensì da un modo a me nuovo e sconosciuto di fare crociera che devo dire mi è piaciuto assai!
In Yacht Club le coccole iniziano già prima dell’imbarco. Ci hanno ospitati in una saletta riservata, non bellissima in verità… ma comunque avevamo a disposizione ogni ben di dio per rifocillarci. Ci ha accolto il maggiordomo che si è anche occupato dei nostri bagagli. Quando è arrivato il momento di imbarcarci, a causa della contemporanea presenza di Meraviglia ci hanno messi su una navetta e portati in un altro molo. Già qui, grazie all’esperienza YC abbiamo saltato la fila per salire sul bus. Per la verità ho provato un certo imbarazzo…
Dopo di che il maggiordomo ci ha accompagnati fino alla concierge passando per il check in a ingresso nave. Breve illustrazione sulla vita di bordo dopo di che ci ha accompagnati alla nostra cabina. Noi avevamo la suite 15005. Dal confronto con le suite standard Costa si è rivelata forse più piccola di qualche metro quadrato. Più che altro è più stretta e lunga e di conseguenza in balcone è più piccolo. Non c’è l’antibagno come nelle suite Costa. C’è invece una comoda cabina armadio con una capiente cassettiera. Inoltre, e lo abbiamo scoperto solo la sera precedente lo sbarco, c’è anche una sorta di armadio alla destra della specchiera all’ingresso con molte mensole. Il bagno è dotato di vasca ma non idromassaggio ed un solo lavandino. Frigobar con buona dotazione di bevande e snack anche se non al pari di Costa. Qui ad esempio mancano Bounty, cioccolati e altri tipi di snack presenti in Costa. Tutto sommato la nostra cabina ha risposto appieno alle nostre esigenze. Va ricordato che su questa nave non si può fumare, non solo in cabina ma nemmeno sul balcone. E qui andrebbe aperta una parentesi. Si può invece fumare in un’area delimitata della Top Sail Lounge, ove il fumo ovviamente si espande un po’ dappertutto creando un certo senso di fastidio a chi come me non fuma. Va aggiunto che anche al casinò si può fumare e non vi dico la puzza di fumo che si espandeva soprattutto al soprastante bar collegato da una scala appunto al casinò. Questo aspetto non mi è assolutamente piaciuto visto che la nave ha una sala riservata ai fumatori e trovo inconcepibile permettere di fumare in altri locali ben sapendo quanto fa male il fumo, soprattutto passivo!
Detto questo, siamo rimasti positivamente colpiti dal buffet che abbiamo provato di proposito il giorno dell’imbarco. Innanzitutto vi è una sorta di filtro all’ingresso dove si sosta in attesa di essere accompagnati da un cameriere, in attesa che vengano confermati posti a sedere. In questo modo non si rischia di fare avanti e indietro con i piatti in mano all’affannosa ricerca del posto a sedere. Una volta all’interno abbiamo potuto apprezzare la varietà dei cibi proposti e soprattutto l’assenza di file ai banchi self service anche grazie alla loro disposizione ad isole. Questo perlomeno in riferimento alla sola giornata di imbarco.
Ma la cosa che ci ha sorpreso è stata la celerità con la quale si è presentato il cameriere per prendere l’ordinativo delle bevande. Ma non solo! Ad ogni tavolo del buffet è a disposizione un pulsante per la chiamata del cameriere. Questa e davvero una gran cosa e rappresenta un plus per chi utilizza giornalmente il buffet che su questa nave è aperto 20 ore su 24, durante le quali viene sfornata senza sosta la famosa pizza a tranci gratuita scomparsa ormai da tempo nel buffet Costa. Va aggiunto che la sera rimangono aperte almeno due postazioni con acqua calda/fredda, latte, caffè americano, bustine di the e camomilla a disposizione.
Personalmente la nave ci è piaciuta molto e ci è parso che i locali in comune siano molto maggiori rispetto alle navi Costa. Ma d’altra parte ci vengono incontro i numeri: Fantasia è lunga 333 metri, larga circa 38, 13 ponti per un numero di 4363 passeggeri
In confronto, Diadema è lunga 306 metri, larga circa 37, numero ponti 19 per un totale di passeggeri imbarcati che sfiora le 5mila unità. Credo non ci siano dubbi in merito alla maggior vivibilità di Fantasia confrontata con l’attuale nave di punta di Costa! Cosa importante, a bordo di questa nave abbiamo trovato un negozio fornitissimo di medicinali di prima necessità e di libera vendita, cosa che su Costa non c’è. Su quest’ultima, per avere della semplice Aspirina bisogna recarsi in farmacia previa visita medica a pagamento!
Per quanto riguarda la SPA, Costa con Samsara vince a mani basse il confronto. Non ci sono paragoni in quanto a varietà e bellezza degli ambienti. Su Fantasia manca la vasca idromassaggio talassoterapica e la sala relax non ha nulla a che vedere con le sale relax e il giardino d’inverno di Samsara.
E veniamo alla ristorazione. Noi abbiamo sempre usufruito del ristorante l’Etoile riservato allo Yacht Club, colazione esclusa della quale abbiamo fatto solo un’esperienza al ristorante e non ci è piaciuta per niente. Il confronto con il ristorante Club di Costa vede vincente a mani basse quest’ultimo in quanto è disponibile un ottimo self service oltre al menu delle colazioni alla carta. La colazione per tutti gli altri giorni l’abbiamo sempre fatta nella lounge, per noi più che sufficiente. Pranzo e cena invece l’abbiamo sempre fatto al ristorante, escluso come detto il giorno dell’imbarco e il giorno della sosta a Barcellona nel quale abbiamo mangiato fuori nave. Comunque, per quel che riguarda il ristorante non abbiamo nulla di cui lamentarci: piatti ben presentati, ottimamente cucinati e servizio di prim’ordine.
Per ultimo, la crociera nello Yacht Club… Beh, non c’è altro da dire se non che è stata un’esperienza superlativa che ha accontentato in pieno le nostre aspettative e sotto certi aspetti le ha pure superate. Diciamo che in certi frangenti ci siamo sentiti fin troppo coccolati e viziati. Parlo soprattutto del fatto di saltare le code in uscita dalla nave ai porti di attracco. A volte ci siamo sentiti in imbarazzo se devo essere sincero…
Per il resto, lo Yacht Club rappresenta quel plus che in Costa manca. Un’isola felice all’interno della nave nella quale ti puoi rilassare nel vero senso della parola, coccolato e riverito. Va aggiunto che grazie allo Yacht Club si possono consumare bevande, gelato, tramezzini ecc gratuitamente in tutta la nave, fatte salve quelle poche consumazioni di pregio. Champagne e distillati pregiati.
In conclusione, credo che questa non sarà l’unica esperienza in MSC. Ma se debbo essere sincero, per crociere lunghe e con molti giorni di navigazione preferisco le navi Costa, grazie soprattutto al centro benessere Samsara, per me irrinunciabile!
Scusate se mi sono dilungato oltre modo ma ci tenevo a farvi sapere la mia esperienza. Sì, lo so che non ve ne potrebbe fregà de meno. Ma tant’è, se avete avuto la pazienza di leggere fin qui ve la siete sorbita tutta quanta!
E se mi verrà in mente altro lo scriverò. E’ una minaccia!
:-D
Doverosa premessa: eravamo in Yacht Club, pertanto le mie considerazioni sono in parte influenzate da un’esperienza nuova, non solo sotto il profilo della compagnia, bensì da un modo a me nuovo e sconosciuto di fare crociera che devo dire mi è piaciuto assai!
In Yacht Club le coccole iniziano già prima dell’imbarco. Ci hanno ospitati in una saletta riservata, non bellissima in verità… ma comunque avevamo a disposizione ogni ben di dio per rifocillarci. Ci ha accolto il maggiordomo che si è anche occupato dei nostri bagagli. Quando è arrivato il momento di imbarcarci, a causa della contemporanea presenza di Meraviglia ci hanno messi su una navetta e portati in un altro molo. Già qui, grazie all’esperienza YC abbiamo saltato la fila per salire sul bus. Per la verità ho provato un certo imbarazzo…
Dopo di che il maggiordomo ci ha accompagnati fino alla concierge passando per il check in a ingresso nave. Breve illustrazione sulla vita di bordo dopo di che ci ha accompagnati alla nostra cabina. Noi avevamo la suite 15005. Dal confronto con le suite standard Costa si è rivelata forse più piccola di qualche metro quadrato. Più che altro è più stretta e lunga e di conseguenza in balcone è più piccolo. Non c’è l’antibagno come nelle suite Costa. C’è invece una comoda cabina armadio con una capiente cassettiera. Inoltre, e lo abbiamo scoperto solo la sera precedente lo sbarco, c’è anche una sorta di armadio alla destra della specchiera all’ingresso con molte mensole. Il bagno è dotato di vasca ma non idromassaggio ed un solo lavandino. Frigobar con buona dotazione di bevande e snack anche se non al pari di Costa. Qui ad esempio mancano Bounty, cioccolati e altri tipi di snack presenti in Costa. Tutto sommato la nostra cabina ha risposto appieno alle nostre esigenze. Va ricordato che su questa nave non si può fumare, non solo in cabina ma nemmeno sul balcone. E qui andrebbe aperta una parentesi. Si può invece fumare in un’area delimitata della Top Sail Lounge, ove il fumo ovviamente si espande un po’ dappertutto creando un certo senso di fastidio a chi come me non fuma. Va aggiunto che anche al casinò si può fumare e non vi dico la puzza di fumo che si espandeva soprattutto al soprastante bar collegato da una scala appunto al casinò. Questo aspetto non mi è assolutamente piaciuto visto che la nave ha una sala riservata ai fumatori e trovo inconcepibile permettere di fumare in altri locali ben sapendo quanto fa male il fumo, soprattutto passivo!
Detto questo, siamo rimasti positivamente colpiti dal buffet che abbiamo provato di proposito il giorno dell’imbarco. Innanzitutto vi è una sorta di filtro all’ingresso dove si sosta in attesa di essere accompagnati da un cameriere, in attesa che vengano confermati posti a sedere. In questo modo non si rischia di fare avanti e indietro con i piatti in mano all’affannosa ricerca del posto a sedere. Una volta all’interno abbiamo potuto apprezzare la varietà dei cibi proposti e soprattutto l’assenza di file ai banchi self service anche grazie alla loro disposizione ad isole. Questo perlomeno in riferimento alla sola giornata di imbarco.
Ma la cosa che ci ha sorpreso è stata la celerità con la quale si è presentato il cameriere per prendere l’ordinativo delle bevande. Ma non solo! Ad ogni tavolo del buffet è a disposizione un pulsante per la chiamata del cameriere. Questa e davvero una gran cosa e rappresenta un plus per chi utilizza giornalmente il buffet che su questa nave è aperto 20 ore su 24, durante le quali viene sfornata senza sosta la famosa pizza a tranci gratuita scomparsa ormai da tempo nel buffet Costa. Va aggiunto che la sera rimangono aperte almeno due postazioni con acqua calda/fredda, latte, caffè americano, bustine di the e camomilla a disposizione.
Personalmente la nave ci è piaciuta molto e ci è parso che i locali in comune siano molto maggiori rispetto alle navi Costa. Ma d’altra parte ci vengono incontro i numeri: Fantasia è lunga 333 metri, larga circa 38, 13 ponti per un numero di 4363 passeggeri
In confronto, Diadema è lunga 306 metri, larga circa 37, numero ponti 19 per un totale di passeggeri imbarcati che sfiora le 5mila unità. Credo non ci siano dubbi in merito alla maggior vivibilità di Fantasia confrontata con l’attuale nave di punta di Costa! Cosa importante, a bordo di questa nave abbiamo trovato un negozio fornitissimo di medicinali di prima necessità e di libera vendita, cosa che su Costa non c’è. Su quest’ultima, per avere della semplice Aspirina bisogna recarsi in farmacia previa visita medica a pagamento!
Per quanto riguarda la SPA, Costa con Samsara vince a mani basse il confronto. Non ci sono paragoni in quanto a varietà e bellezza degli ambienti. Su Fantasia manca la vasca idromassaggio talassoterapica e la sala relax non ha nulla a che vedere con le sale relax e il giardino d’inverno di Samsara.
E veniamo alla ristorazione. Noi abbiamo sempre usufruito del ristorante l’Etoile riservato allo Yacht Club, colazione esclusa della quale abbiamo fatto solo un’esperienza al ristorante e non ci è piaciuta per niente. Il confronto con il ristorante Club di Costa vede vincente a mani basse quest’ultimo in quanto è disponibile un ottimo self service oltre al menu delle colazioni alla carta. La colazione per tutti gli altri giorni l’abbiamo sempre fatta nella lounge, per noi più che sufficiente. Pranzo e cena invece l’abbiamo sempre fatto al ristorante, escluso come detto il giorno dell’imbarco e il giorno della sosta a Barcellona nel quale abbiamo mangiato fuori nave. Comunque, per quel che riguarda il ristorante non abbiamo nulla di cui lamentarci: piatti ben presentati, ottimamente cucinati e servizio di prim’ordine.
Per ultimo, la crociera nello Yacht Club… Beh, non c’è altro da dire se non che è stata un’esperienza superlativa che ha accontentato in pieno le nostre aspettative e sotto certi aspetti le ha pure superate. Diciamo che in certi frangenti ci siamo sentiti fin troppo coccolati e viziati. Parlo soprattutto del fatto di saltare le code in uscita dalla nave ai porti di attracco. A volte ci siamo sentiti in imbarazzo se devo essere sincero…
Per il resto, lo Yacht Club rappresenta quel plus che in Costa manca. Un’isola felice all’interno della nave nella quale ti puoi rilassare nel vero senso della parola, coccolato e riverito. Va aggiunto che grazie allo Yacht Club si possono consumare bevande, gelato, tramezzini ecc gratuitamente in tutta la nave, fatte salve quelle poche consumazioni di pregio. Champagne e distillati pregiati.
In conclusione, credo che questa non sarà l’unica esperienza in MSC. Ma se debbo essere sincero, per crociere lunghe e con molti giorni di navigazione preferisco le navi Costa, grazie soprattutto al centro benessere Samsara, per me irrinunciabile!
Scusate se mi sono dilungato oltre modo ma ci tenevo a farvi sapere la mia esperienza. Sì, lo so che non ve ne potrebbe fregà de meno. Ma tant’è, se avete avuto la pazienza di leggere fin qui ve la siete sorbita tutta quanta!
E se mi verrà in mente altro lo scriverò. E’ una minaccia!