nicoletta96
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Inizio questo breve diario sperando di essere utile a chi farà questa crociera in futuro dato che, sull’argomento, c’è pochino, non mi dilungherò molto, lascio parlare le foto, disponibile a rispondere a domande per chi ha bisogno di informazioni ed a dare maggiori dettagli.
L’arrivo a Singapore
La crociera partiva lunedì 6 gennaio, dato il periodo festivo abbiamo lasciato l’Italia Milano il giorno 4, facendoci il volo in autonomia con la Singapore airlines con arrivo a Changi all’alba del 5 (anzi era ancora notte) con l’intenzione di fare una prima visita aSingapore.
Sbrigate le faccende doganali (molto meno complicate di quello che mi aspettavo) siamo andati a prendere il taxi per l’Hotel e qui la prima cosa da capire…. La tariffa varia a seconda del tipo di macchina (più di lusso o meno); da prendere i taxi blu o gialli, non i bianchi, di fatto Changi Marina Bay è costato 23 dollari (dollaro/euro 0.60). Mi avevano detto che i taxi non accettavano la carta per cui avevo preso i dollari all’ATM, niente di più falso, tutti i taxi che ho preso hanno la macchinetta e, ho constatato, che a Singapore la carta (ed io avevo la postepay) la prendono proprio tutti, anche per cifre irrisorie.
Dopo una dormita il pomeriggio lo abbiamo trascorso a Marina bay, tra i giardini ed il centro commerciale, mentre la mattina dopo, distrutti per il jat lag, siamo rimasti in camera per poi recarci, verso le 11, all’imbarco.
L’imbarco è ben organizzato, ti prendono le valige (le nostre priority), ti danno il numerino, avevo l’1 e….. non ho avuto tempo per respirare che hanno chiamato, siamo quindi finiti al primo piano del terminal dove poco dopo è iniziato il ceck in….. che non porta all’imbarco ma…. a sedersi su una sedia in attesa che l’autorità consentano di salire a bordo (cosa che è successa verso le 13). Fortunatamente c’è il wi-fi per cui…. Ho trovato come passare il tempo.
La cosa importante da sapere è che se si sale a bordo non si può più scendere (perché c’è un problema di carta di sbarco) quindi chi volesse fare un giro prima della partenza della nave può consegnare le valige e….. prendere la metropolitana che arriva al terminal o un taxi per recarsi in centro
Port Klang
Ed eccoci in Malesia, prima tappa della crociera, dal momento che non avevamo molte informazioni e non conoscevamo i posti abbiamo deciso di affidarci alle escursioni della Costa che, devo riconoscere sono state veramente belle e ben organizzate (anche se un po’ carucce) ma ne valeva la pena.
La nostra scelta è caduta su Kuala Lumpur, le Torri Petronas, con pranzo al Petroleum Club, e le Batu Cave. Ben guidati da Nico (un pugliese che vive in Malesia),lascio parlare le immagini.
A commento c’è da dire che il clima è tosto, caldo umidissimo, devi bere un sacco (in bus c’erano bottigliette d’acqua a disposizione), un altro consiglio di portarsi una sciarpetta perché quando si sale in bus bagnati fradici dal sudore si va incontro a… soffioni di aria condizionata gelida (ma senza non si resiste). Il pranzo è stato ottimo, a buffet; buono anche il giro in città (anche se veloce) con la possibilità di vedere la moschea, la vecchia stazione, la Compagnia delle Indie, il Memoriale ai caduti per poi recarsi alle Batu Cave dove 272 gradini mettono a dura prova la resistenza ma…. La voglia di vedere consente di superare la fatica.
Langawi
Di questa meta posso dire poco perché, per riposarsi, abbiamo deciso di acquistare l’escursione che porta al resort. Bellissimi panorami, bello il resort, ottimo il pranzo ma… bagno in piscina dato che l’acqua del mare è abbastanza fangosa, per niente limpida, come ci si aspetterebbe da un mare tropicale, e….. c’erano le meduse. Comunque l’acqua era caldissima, la sabbia finissima… invogliava a camminare, io l’ho fatto su una lingua di sabbia che si è palesata con la bassa marea.
Phuket
Anche in Thailandia abbiamo optato per l’escursione, giro dell’isola con i templi e spettacolo folcloristico, bello, un buon approccio con la cultura thai (anche in questo caso lascio parlare le fotografie): terminata l’escursione siamo rimasti a Patong, un pranzo a base di gamberi ed aragosta in uno dei tantissimi locali e poi giretto per acquisti. Patong è caotica, piena di gente, soprattutto uomini e di macchine,la cosa che mi ha molto colpito i numerosi locali per massaggi, davanti ai quali ci sono le massaggiatrici che, in alcuni casi sono delle ragazzine molto giovani e, come ci hanno detto, e come si capisce, purtroppo, in una via particolare non proprio dedite a massaggi fisioterapici.
Di fatto l’isola si poteva fare con il fai da te tranquillamente, appena scesi dalla lance vieni assalita da una serie di locali con i cartelli per i tour organizzati sia per l’isola che per le gite all’isola di James Bond piuttosto che a Phi Phi island. Non li ho contattati per cui non sono in grado di dire quali fossero i pressi, ovviamente molto inferiori rispetto alle escursioni. Per i pagamenti conviene cambiare i soldi, ci sono parecchi posti che lo fanno anche senza commissioni perché sulla carta ci caricano invece una percentuale.
Phi Phi Island
Devo dire mi aspettavo di più, me la avevano decantata, forse mi ha leggermente deluso, per carità alcuni panorami molto belli, tuttavia il cielo non era bellissimo ma soprattutto c’era una folla enorme con tante barche piene di turisti e gene che spuntava da ogni parte e rovinava gli scorci che uno voleva fotografare, comunque nel complesso un bel bagno, acqua calda, buono il pranzo compreso nell’escursione.
Penang
Molto bella ma…. La ricorderò per il caldo infernale patito e per i vestiti completamente bagnati; anche in questo caso abbiamo optato per una escursione che ci ha portato al giardino botanico e poi in giro per la città di George Town, patrimonio dell’Unesco per le sue case coloniali. Interessante il giro, anche con la visita ai tempi….
Anche qui è molto seplice il fai fa te, scesi dalla nave c’è la possibilità di escursioni, del bus turistico, a piedi si arriva in centro dove si possono prendere i tuk tuk (che è il mezzo più economico per muoversi), come moneta…. Vengono accettati da tutti i negozi dollari americani (gli euro gli piacciono meno).
Malacca
Ultima tappa di questa crociera, scalo che non verrà toccato negli itinerari successivi, la città è carina, se non hai l’escursione per arrivare in centro c’è uno shuttle (oppure ci sono all’arrivo tender i taxi), anche in questo caso ci sono molti locali che propongono tour.
Singapore
Ho lasciato in fondo quella che per me è stata la meta più bella, la città è bellissima, ordinata, pulita, la si gira bene. Noi avevamo il volo alle 23,45 per cui abbiamo deciso di acquistare l’escursione super Singapore che ci ha permesso di vedere tutti gli angoli della città ed anche alcuni punti dei giardini che non avevamo fatto il primo giorno, quindi Garden on the bay, un giro sul fiume, il Monte Faber Chinatown, Little india, il quartiere arabo con la moschea. Megagalattico il buffet all’Hotel Fuellerton (vale il costo dell’escursione)!!!!
Alcune cose pratiche? La discesa dalla nave, se se in autonomia entro le 10 devi lasciare la nave, se hai un volo dato da Costa puoi rimanere a bordo ma non si può scendere, se si scende non si risale più in nave (sempre per il discorso della carta di sbarco) e ci si trova anche con i bagagli dato che, una volta scesi, si deve procedere alla identificazione delle valige che, prelevate, vanno passate al metal detector delle autorità. A Singapore si paga ovunque con la carta.
Ed in fondo? Lasciatevi un po’ di tempo per girare l’aeroporto Changi (si possono consegnare i bagagli anche molto prima del volo, noi li abbiamo lasciati alle 18) ed in particolare visitare The jewel…. È unicoi!!!!
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