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Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
I

Italian Cruiser

Guest
Come promesso ecco il primo dei miei due diari di viaggio. Ho cercato di fornire quante più informazioni possibili. Monarch of the Seas rimane una delle mie navi preferite per la bellezza delle sue linee esterne e dei suoi interni di classe, nonostante la pecca delle sue cabine microscopiche. Domani spero di riuscire a pubblicare le foto di questa crociera, interni navi compresi. Poi sarà il turno delle foto della crociera su Serenade of the Seas, interni nave compresi. Ultimo il diario di questa nave, la cui elaborazione sarà abbastanza lunga e complessa. Tranquilli spero per il 20 ottobre di aver completato il tutto ! :wink:
_________________________________________________________________________________________________________

Autore: Italian Cruiser.
Crociere Effettuate (esclusa questa): 26.
Compagnia di navigazione: Royal Caribbean International.
Nave: Monarch of the Seas.
Varo: 1991.
Bandiera: Bahamas.
Crociera: California & Messico.
Data Partenza: 17/09/2007.
Data Ritorno: 21/09/2007.
Giorni crociera: 4
Porto di Imbarco/Sbarco: Los Angeles (San Pedro)/Los Angeles (San Pedro).
Voto Ristorazione: 9.
Voto Bar: 8.
Voto Gastronomia: 9.
Voto Hotel a Los Angeles: 7.
Voto Animazione: 7.
Voto Escursioni: 8.
Voto Organizzazione Nave: 9.
Voto Programma di Fedeltà: 9.
Voto Nave: 7,5.
Voto Itinerario: 7,5.

Diario di viaggio:

13 Settembre. La prima parte della mia lunga vacanza tra Stati Uniti, Messico e Canada, è iniziata con la partenza in treno da Orvieto per Roma Termini. Da lì ho preso il treno “Leonardo Express” per l’aeroporto di Fiumicino. Dopo aver provato di persona il moderno e confortevole treno che in circa 15 minuti collega Vienna al suo aeroporto, mi domando perché Trenitalia impieghi materiale ferroviario così datato su quello che, visti anche i costi del biglietto, dovrebbe essere un suo prodotto di punta. Il tipo di carrozze utilizzate rende infatti estremamente disagevole l’ingresso, la circolazione interna e l’uscita di passeggeri con bagagli al seguito. Sebbene il treno non effettui fermate intermedie, per raggiungere l’aeroporto sono necessari ben 30 minuti, ai quali spesso si aggiungono ulteriori ritardi. Giunto a destinazione ho raggiunto in pochi minuti, grazie ai comodi passaggi coperti provvisti di tapis roulant, l’Hotel Hilton Rome Airport, dove ho trascorso la notte, evitando così il giorno dopo una vera e propria alzataccia. Fortunatamente avevo accumulato punti Hilton Hhonors sufficienti per un pernottamento gratuito, altrimenti avrei dovuto pagare anticipatamente con carta di credito ben 225,00 euro per la sola stanza. Sebbene si tratti di un hotel classificato 4 stelle, i prezzi sono decisamente elevati, specie se paragonati a quelli di altri hotels aeroportuali della stessa categoria appartenenti al medesimo gruppo. Questa situazione è determinata dal fatto che dei tre hotels a ridosso dell’aeroporto, due appartengono ad Hilton, uno a Marriott. E dove manca o quasi la concorrenza si sa che i prezzi sono quelli che sono ! Il punto di forza dell’Hilton Rome Airport è la posizione, che permette di raggiungere in pochi minuti i tre terminals dell’aeroporto. Particolarmente attrezzato il fitness center, con palestra, sauna, bagno turco, piscina coperta con jacuzzi, solarium e campi da tennis. La cucina regionale italiana è estremamente curata. Ho trascorso il pomeriggio in pieno relax tra la piscina, semivuota per la maggior parte del tempo, e la sauna, completamente deserta: sfortunatamente il bagno turco era fuori servizio. A cena ho usufruito del buffet dell’hotel, disponibile dietro pagamento di 30,00 euro. Ampia scelta di antipasti, primi, secondi di carne e pesce, contorni, desserts e frutta fresca. Ho particolarmente apprezzato il salmone ed i gamberetti, ed i dolci, capolavori in miniatura serviti su raffinati piatti di porcellana. Care le bevande: 4.50,00 euro per una minerale ! Niente da dire sulle stanze: grande bagno con vasca, ampio letto king size, tv a schermo piatto, cassaforte e minibar.

14 Settembre. A colazione ho usufruito dell’ampio buffet caldo e freddo dell’hotel, disponibile al prezzo di 24,00 euro. In proporzione caffé e cornetto in un bar dell’aeroporto sarebbero costati di più, quindi ho optato per una colazione completa per meglio affrontare la lunga giornata, visto e considerato anche che per raggiungere Los Angeles mi aspettavano circa 16 ore di volo. Effettuato il check out, sono arrivato in pochi minuti al Terminal C dell’aeroporto. Sia il check in che i successivi controlli di sicurezza non hanno comportato lunghe attese: fortunatamente mancavano le lunghe code di passeggeri in partenza tipici dell’estate ! Il volo Delta per Atlanta è partito in perfetto orario, cosa piuttosto insolita in un aeroporto tanto affollato come quello di Fiumicino. Detto per inciso mi domando cosa potrà succedere con l’aumento del traffico, in conseguenza dello spostamento, da aprile 2008, della maggior parte dei voli intercontinentali Alitalia attualmente operati da Milano Malpensa. Sull’aereo ampio spazio tra una fila di poltrone e l’altra. Mancavano comunque gli schermi televisivi a controllo individuale, comuni su altre compagnia aeree. La scelta dei films, Ocean’s Thirteen e Spiderman 3, che tra l’altro ho apprezzato molto, è stata di fatto obbligata. Quello che colpisce di più sulle compagnie aeree americane è l’età piuttosto avanzata delle hostess, gli assistenti di volo in genere sono più rari che da noi: si vede che negli Stati Uniti non esiste un sistema pensionistico pubblico ! Buono il pranzo: un piatto a scelta tra pollo e tortellini (lascio a voi indovinare cosa ho preso), insalata, formaggi vari, i cookies, tipici biscotti americani nella variante con scaglie al cioccolato. A metà volo è stato servito del gelato in vaschetta, verso la fine un’insolita ma gustosa pizzetta di produzione italiana con un curioso mix di pesto, pomodoro e mozzarella. Durante i voli internazionali Delta viene servita gratuitamente una sola bevanda alcolica. Le avverse condizioni metereologiche hanno leggermente ritardato l’arrivo ad Atlanta. I controlli d’immigrazione negli Stati Uniti sono stati estremamente rigidi, con domande specifiche sulla mia professione e sul reddito personale. Altrettanto rigide le formalità doganali e di sicurezza. Ogni singolo bagaglio è stato ispezionato per verificare il contenuto. La normativa statunitense vieta nel bagaglio a mano liquidi in quantità superiori alle 3 once. Ho quindi dovuto trasferire schiuma da barba e profumo nel bagaglio da stiva, prima di riconsegnarlo agli addetti che avrebbero provveduto al suo trasferimento sul volo successivo. Ero convinto che non avrei fatto in tempo a prendere la coincidenza per Los Angeles, visti i tempi richiesti da questi controlli, ma fortunatamente ho scoperto che il volo sarebbe partito con più di due ore di ritardo. Ulteriori inconvenienti tecnici ne hanno ritardato la partenza di circa un’ora. Durante il volo sono stati serviti diversi snacks ed un’ampia scelta di bevande rigorosamente analcoliche. Arrivato a Los Angeles i tempi di riconsegna del bagaglio sono stati abbastanza lunghi. Ho poi preso la navetta gratuita per l’Hotel Hilton Los Angeles Airport, dove avrei trascorso le tre notti successive. La scelta dell’hotel è stata piuttosto complessa. Alcuni amici americani mi hanno fatto notare che Los Angeles è estremamente estesa in superficie e che Los Angeles Downtown non indica esattamente, come da noi in Europa o in altre città statunitensi, il centro della città in senso tradizionale, bensì il quartiere centrale dove sono concentrate le attività affaristiche. Dato che comunque avrei dovuto spostarmi con un taxi o con i mezzi pubblici, ho optato per un hotel aeroportuale, scelta che ha comportato risparmi notevoli. L’Hilton Los Angeles Airoport è un alto grattacielo d’impianto cruciforme con più di 1.000 stanze. Gli interni sono arredati secondo uno stile classico elegante e ricercato. Bellissima la Grande Hall con scalinata, dove si concentrano i numerosi ristoranti dell’hotel. Ho usufruito del check in dedicati ai soci Hilton Hhonors. Gli unici inconvenienti sono sorti quando ho chiesto informazioni sulla Sala Executive. L’addetto, evidentemente disattento, se ne è uscito dicendo che l’accesso era riservato ai soci Gold e Platinum (io sono attualmente socio Silver). Al che gli ho fatto notare, invitandolo a controllare meglio, che avendo io prenotato e pagato anticipatamente una tariffa executive, l’accesso a questa sala doveva comunque essere garantita. Ha dovuto darmi ragione, anche se non è stato capace di pronunciare una parola che una di scuse. La stanza al 16 piano dell’hotel era estremamente ampia: confortevole letto king size, rigorosamente non fumatori e posizionata lontano dagli ascensori come da mia richieste di socio Hilton Hhonors. Mancavano purtroppo sia la cassaforte, cosa piuttosto comune negli hotels degli Stati Uniti, anche in quelli classificati 4 stelle, che il frigobar, cosa piuttosto insolita. In sonorizzazione non proprio perfetta, un rumore di sottofondo degli aerei in partenza ed in arrivo era chiaramente avvertibile. Nessun problema per me: russare a parte non esiste rumore notturno che possa disturbare il mio sonno.

15 Settembre. Ho usufruito della colazione continentale gratuita nella Sala Executive. Paragonata alla Sala Concierge di Renaissance (gruppo Marriott), quella di Hilton, almeno in questo hotel, non era di sicuro dello stesso livello. Mancavano infatti sia la postazione con collegamento ad internet gratuito, che l’open bar, dove servirsi di bevande fredde gratuitamente a proprio piacere. Ogni richiesta per le bevande fredde, comunque gratuite, doveva essere rivolta all’apposito bar. Buona la colazione, con un’ampia scelta di paste, cerali, burro, marmellate e frutta fresca. Meno peggio del solito il caffè lungo all’americana, al quale io, per renderlo più bevibile, aggiungo sempre del latte. Dopo colazione, un breve tragitto in taxi, mi ha portato alla fermata Aviation/LAX della Green Line della Metropolitana, dove ho acquistato per 5 dollari un biglietto giornaliero valido su tutti i mezzi pubblici. Attraverso la Green Line, la Blue Line, la Red Line e la Golden Line sono giunto a Pasadena, una grazione cittadina di aspetto coloniale spagnolo situata a ridosso della parte orientale di Los Angeles. A Pasadena ho visitato il Norton Simon Museum, comprendente collezioni di pittura dal Medioevo all’età contemporanea, di scultura, specie dell’Ottocento e del Novecento, e d’arte dell’Estremo Oriente. Ho concentrato la mia attenzione sulla pittura. Il museo vanta veri e propri capolavori di artisti quali Pietro Lorenzetti, Botticelli, Raffaello, Rubens, Van Gogh, Gauguin, Degas, Picasso e Braque, solo per citare i più noti. Ho pranzato nel grazioso Cafè, situato nell’ampio giardino del museo, caratterizzato da un grande stagno abbellito da sculture contemporanee. Sono poi tornato a Los Angeles per mezzo della Golden Line. Ho poi preso la Purple Line sino al capolinea di Wilshire West, da dove, con un bus Metro Rapid ho raggiunto in pochi minuti il Los Angeles County Art Museum. Qualche parola sulla rete di trasporto pubblico di Los Angeles. La rete metropolitana è piuttosto estesa, tuttavia se è facile raggiungere certe aree della città tipo Hollywood servendosi di essa, non è possibile per altre. I bus pubblici sono sia di tipo tradizionale che di tipo Rapid: questi ultimi effettuano meno fermate. Sebbene partano ad intervalli regolari sono abbastanza affollati. Wilshire Boulevard, dove si trova il Los Angeles County Art Museum, è una delle arterie stradali più estese: collega Santa Monica sul Pacifico con Los Angeles Downtown. Solo un breve tratto è servito dalla rete metropolitana, sebbene da decenni si discuta della sua estensione. Il Los Angeles County Art Museum è un museo di tipo enciclopedico, con raccolte di pittura dal Medioevo all’Età Contemporanea, di disegni, di scultura classica, di oggetti d’arte dell’Estremo Oriente, di arti decorative e di fotografia. Attualmente è in fase di completamento un progetto di modifica del museo elaborato da Renzo Piano. Anche in questo caso mi sono principalmente interessato alla pittura: opere di Jacopo Bellini, Rosso Fiorentino, Tiziano, Tintoretto, Paolo Veronese, Rembrandt, Cezanne. Con un bus Metro Rapid e con le linee Purple Line, Blue Line e Green Line, più un breve percorso a piedi, sono tornato in hotel, dove ho optato per un tipico spuntino leggero all’americana: latte caldo e biscotti.

16 Settembre. Dopo colazione ho effettuato con Vip Tours un’escursione al Getty Center. Si tratta di una vasta rete di edifici, costruiti su progetto dell’architetto newyorchese Richard Meier tra il 1989 ed il 1997, scenograficamente situati sulle colline poste all’estremità occidentale di Los Angeles, vicino all’autostrada per San Diego. Una particolarità è l’esteso uso di travertino nella loro costruzione. Il Getty Center raccoglie gran parte delle straordinarie collezioni artistiche di John Paul Getty: capolavori di pittura dal Medioevo all’Età Contemporanea, sculture rinascimentali, disegni, fotografie, arti decorative e codici miniati medievali e rinascimentali, più una piccola selezione di sculture classiche. La maggior parte delle raccolte archeologiche si trovano invece nella Getty Villa di Malibù, che mi riprometto di visitare in un prossimo viaggio a Los Angeles. Il Getty Center è una sfilata di capolavori, molti dei quali italiani: Gentile da Fabriano, Masaccio, Mantegna, Carpaccio, Pontormo, Correggio, Tiziano, Orazio Gentileschi. Tra gli stranieri Poussin, Rubens e Rembrandt. Due capolavori di pittura contemporanea sono gli Iris di Van Gogh e l’Ingresso di Cristo a Gerusalemme di James Ensor. Ho consumato un pranzo leggero nel Cafè del Museo. Nel primo pomeriggio ho fatto ritorno in hotel, dove ho approfittato al meglio della bella piscina situata in uno dei cortili interni. Non è molto grande, ma ha la particolarità di essere provvista agli angoli di 4 vasche jacuzzi. Purtroppo la piscina, situata al terzo piano dell’hotel, non è vicina alla palestra, ubicata nel piano al di sotto della Hall centrale. Ho usufruito poi della cena gratuita nella Sala Executive: ravioli al vapore, pollo fritto con salsa piccante e verdure di contorno. Dopo una breve pausa è stato servito il dolce: torta al cioccolato ed i tipici cookies americani.

17 Settembre. Dopo colazione ho trascorso la mattinata in pieno relax in piscina. Verso mezzogiorno, effettuato il check out, ho preso un taxi per il Porto di Los Angeles, terminal crocieristico di San Pedro. Costo: 80 dollari, mancia compresa, per 25 miglia di distanza. Il check in è stato estremamente veloce: ritiro del Set Sail Pass, controllo del passaporto, registrazione della carta di credito, emissione della Sea Pass. Altrettanto veloci le operazioni d’imbarco, iniziate circa mezz’ora dopo. Durante l’attesa ho potuto osservare il variegato mix di passeggeri: giovani coppie, famiglie con bambini, numerosi singles, gruppi di amici, anziani, intere generazioni della stessa famiglia in crociera tutti insieme, se mi permettete la battuta, non so se effettivamente quanto appassionatamente. Monarch of the Seas è la seconda nave di classe Sovereign di Royal Caribbean: è stata varata nel 1991, madrina l’attrice Lauren Bacall. Nave dalle linee classiche, il cui scafo è idealmente ispirato a quello del transatlantico francese Normandie, con tocchi futuristici, la Viking Crown Lounge che circonda completamente la ciminiera. Punti di forza: gli ampi ponti esterni con due grandi piscine, ed il numero veramente notevole di ristoranti e saloni. Punto debole: le dimensioni delle cabine. 11 m2 per le interne e le esterne, 15 m2 per le esterne superior, solo le minisuites e le suites, tutte provviste di balcone, hanno una superficie adeguata. Proprio per le dimensioni delle cabine tutte e tre le navi di classe Sovereign sono impiegate in crociere di 3 e 4 giorni alle Bahamas e lungo la Baja Californiana durante l’intero arco dell’anno. Particolarità della Monarch of the Seas: capitano donna. Si tratta della svedese Karin Stare Janson, con Royal Caribbean dal 1997. Dal momento che le cabine non erano ancora pronte, mi sono recato al Windjammer Cafè per il pranzo. Il ristorante a buffet della nave occupa ben due ponti sovrapposti, collegati da una scala interna. Si trova a prua, area generalmente riservata su altre navi al fitness center ed alla discoteca panoramica, ma soluzione comune su altre navi di Royal Caribbean come Empress of the Seas e le sei navi di classe Vision. Il bonus è dato dalla vista panoramica spettacolare. Per evitare il formarsi di lunghe code di passeggeri Royal Caribbean ha creato diverse “isole” a tema da dove prelevare il cibo. Stazioni individuali per la pasta, per carne e pesce, per le verdure, per pizza e sandwiches, per i dolci, e così via. Il sistema funziona e bene. Eccellente la qualità e la varietà del cibo: persino la pasta era cotta a puntino, ed accompagnata da sughi e salse adeguati: gli Americani vanno pazzi per la “Bolognese” e la “Alfredo”. Facile indovinare cosa sia la prima (e non ditemi di no). Più complessa la seconda per chi non è di Roma: si tratta della salsa della pasta alla carbonara, chiamata Alfredo da un notissimo ristorante romano. Del resto, per gli Americani è più facile pronunciare Alfredo (suona Elfrido) che carbonara (cherboinere), e tutto è anche più glamour. Dopo pranzo il fatidico ingresso in cabina: un’esterna a prua sul ponte 5. Piccola è piccola davvero. Il letto è praticamente attaccato alla scrivania. Estremamente ridotto anche lo spazio in bagno, specie nella doccia. Sorprendentemente buono lo spazio a disposizione per il bagaglio: tutto, valigie comprese, è entrato negli armadi. Certo non mi sono messo a disfare completamente le valigie per 4 giorni. Ho infilato nei cassetti una selezione di biancheria e magliette, ed ho estratto dal portabiti, lasciandoli appesi nelle loro stampelle, giacche, camicie e pantaloni. Altro neo della cabina l’assenza sia di cassaforte che di frigobar. Evidentemente i 30 milioni di dollari spesi per il restyling del 2003 non sono bastati per comprarli ! Il cameriere di colore si dimostrerà estremamente efficiente nel riordinare puntualmente e perfettamente due volte al giorno la cabina. Cioccolatino sul cuscino tutte le sere, non come certe compagnie che risparmiano pure sulla coccola della buonanotte dei loro soci, e simpaticissime creazioni a soggetto animali realizzate con gli asciugamani. Così al mattino mi ritrovavo pure degli asciugamani in più ! Il pomeriggio è trascorso in maniera estremamente piacevole. Ho iniziato ad esplorare la nave partendo dai ponti esterni. Grande ponte centrale riparato da vetrate con 2 grandi piscine e 2 jacuzzi; lungo percorso jogging, al quale si aggiunge la bellissima passeggiata esterna al ponte 7. Peccato solo per l’uso eccessivo della moquette, specie intorno alle piscine ! Esaminando i numerosi saloni in ogni dettaglio nessuno direbbe che questa nave, cabine a parte, ha ben 16 anni. Tutto è in condizioni perfette ! Molto bello lo Schooner Bar, a soggetto nautico, con le sue grandi vetrate sul mare, e la Viking Crown Lounge, con vedute panoramiche a 360°. Dopo l’esercitazione di salvataggio di routine, fortunatamente abbastanza veloce, visto che si teneva solo in Inglese, mi sono recato nel Fitness Center. Niente da eccepire sulla palestra: ampia e con i macchinari più moderni. Ugualmente attrezzato il Beauty Center, e le promozioni, con sconti sino al 40%, non sono mancate nel corso di questa breve crociera. Deludente l’area relax. La sauna degli uomini avrebbe potuto accogliere al massimo 4 persone: fortunatamente è rimasta semideserta per quasi tutta la crociera ! A cena tavolo al Ristorante Vincent’s, dal nome proprio del pittore Van Gogh: ma dico io, per evitare confusioni del tipo Vincent chi ? ma non facevano prima a chiamarlo Van Gogh. Sulla parete di fondo bei pannelli di ceramica con la riproduzione dei famosi Girasoli. Tavolo da 12, al quale si sono alternate nel corso dei 4 giorni della crociera diverse coppie e singles, con i quali non è stato possibile approfondire ulteriormente la conoscenza. A parte una coppia, comparsa la seconda sera, mai viste le stesse persone per più di due volte. Cameriere indiano ed aiuto cameriere montenegrino sempre presenti ed estremamente attenti verso ogni richiesta. Stesso discorso per il maitre. La sera a teatro Blue Comedy con Greg Otto. Quanti di voi conoscono la mia “passione” per questo genere di intrattenimento sapranno indovinare se sono andato o meno.

18 Settembre. San Diego. Monarch of the Seas era attraccata a fianco della Rhapsody of the Seas, in partenza per il suo ciclo di crociere esotiche nel Sud Pacifico, Estremo Oriente, Australia e Nuova Zelanda. Ho effettuato un’escursione guidata verso Balboa Park. San Diego è una città estremamente piacevole: il nucleo storico ha una caratteristica impronta latina, e non mancano i grattacieli. Balboa Park accoglie un numero straordinario di musei per tutti i gusti: antropologia, aviazione, archeologia precolombiana. Ho concentrato la mia attenzione sul San Diego Art Museum. La raccolta non è molto grande, ma può vantare veri e propri capolavori di artisti italiani quali Cosmè Tura, Signorelli e Giorgine. Sono poi passato alla visita degli interessantissimi Japanese Gardens: l’illusione di trovarsi in un giardino del Giappone era perfetta. Dal momento che avevo concluso la visita ai luoghi che mi interessavano, non ho aspettato il bus per ritornare alla nave, ma ho preso un taxi, che mi è costato 10 dollari. Spesa ben fatta, visto che il tragitto non è stato dei più brevi: mi sono goduto al meglio la nave per l’intero pomeriggio. Piscina, palestra, sauna e per finire un sostanzioso spuntino al Windjammer Cafè: buonissimi i cookies e la limonata ghiacciata ! Alle 20:00 cocktail del comandante. Fila più lunga del solito, forse anche per la curiosità di stringere la mano ad un comandante donna. Ho scelto l’accesso veloce: pazienza per la foto con il comandante. Champagne e tartine a volontà per tutti durante il cocktail. Ottima la cena di gala, con un buonissimo filet mignon preparato alla perfezione. Peccato solo per l’assenza dell’aragosta, non prevista per le minicrociere. La sera in teatro “Starstruck”, show ispirato ad Hollywood: finalmente qualcosa di mio gradimento !

19 Settembre. Catalina Island. Quest’isola montuosa a largo delle coste della California è famosa per la bellezza della sua natura e per le colonie di bufali. Sbarco in rada ad Avalon veloce e ben organizzato. Una piacevole passeggiata mi ha portato verso l’ex casinò, l’edificio principale della piccola cittadina, che ricorda vagamente il Sud della Spagna. Tipico paesaggio da cartolina. Bei murales di ceramica lungo la strada e numerosi negozi, tutti piuttosto cari. Tornato sulla nave ho trascorso il pomeriggio tra piscina, palestra e sauna. Non è mancato il tempo dedicato all’abbronzatura: meglio godersi il caldo sole californiano prima di partire per la fredda Alaska ! La sera a teatro show musicale di Brian G.

20 Settembre. Ensenada. Cittadina messicana della penisola californiana dominata da un’enorme bandiera che sventola da un alto pennone. Ho effettuato una piacevole escursione guidata verso La Bufadora. Si tratta di una formazione rocciosa sul Pacifico, dove, per una serie di fenomeni naturali legati a fortissime correnti sottomarine, si creano geysers naturali alti diversi metri. L’area è letteralmente stracolma di negozi. Ho chiesto in un negozio consigliato da Royal Caribbean il prezzo di un bracciale in argento con turchesi. Ammetto che non ero interessato davvero all’acquisto: volevo solo confrontare il prezzo con quelli di Cozumel. Il venditore, poco accorto, scambiandomi per un ingenuo turista americano, se ne è uscito con 700 dollari ! Ho levato i tacchi immediatamente, rivolgendogli nel mio miglior Spagnolo un “Hasta la Vista” ! Mi ha inseguito per un bel tratto di strada con offerte sempre più al ribasso. Quando ha detto 100 dollari l’ho gelato rispondendogli in Inglese che, con la stessa cifra, a Cozumel avevo comprato una parure completa ! Quando ci vuole ci vuole ! Tornato sulla nave ho approfittato per diverse ore del caldo sole messicano. La sera in teatro show “You Can’t stop the Beat”. L’ultima sera di crociera si è conclusa al meglio con una vincita fortunata al casinò. Money, money, money… Magari mi fosse stata offerta l’opportunità di diventare ricco come nel testo della canzone, non avrei avuto dubbi !

21 Settembre. Dopo Colazione sono iniziate le procedure di sbarco. Avendo io prenotato un tour guidato di Los Angeles con trasferimento in aeroporto mi sono recato al Conference Center, dove, in perfetto orario, un addetto dell’ufficio escursioni ci ha avviato verso l’uscita della nave. Compiute le formalità d’immigrazione negli Stati Uniti, dichiarando che in serata sarei partito in aereo per il Canada con destinazione Vancouver, ho ritirato il bagaglio e da lì mi sono recato al bus. Guida estremamente cortese e rilassata, che, in uno spazio di tempo nel complesso ridotto, è stata in grado di mostrarci le principali attrattive di Los Angeles. Hollywood, a partire dalla celebre scritta bianca sulla collina, mi ha colpito tantissimo. Il Chinese Theatre è qualcosa di estremamente suggestivo nella sua architettura eclettica che contrasta fortemente con lo stile dei vicini edifici. Veramente emozionante percorrere il marciapiede con le stelle dei grandi attori, attrici e registi. Sembrerà scontato ma è proprio vero che le stelle sono tante, anche se non saprei dire in effetti se milioni di milioni: mica potevo contare tutte quelle del marciapiede ! Di fronte al teatro si trovano le firme autografe con le impronte delle mani e dei piedi di attori ed attrici famose. Posto d’onore per Sophia Loren (1962). Beverly Hills è un concentrato di ville di lusso immerse nel verde. Unica grande area, è un municipio a parte, di quella megalopoli di Los Angeles a non essere raggiunta dalla metropolitana. Ci credo: ce la vedete voi Paris Hilton o gente come lei in un vagone della metro ? Rodeo Drive è una sfilata continua di boutiques di lusso, con griffes italiane e francesi al primo posto. Non ho approfondito i prezzi. Sosta per il pranzo nel caratteristico Farmers’ Market. Ho pranzato in quella che voleva essere una Churrascaria: non proprio lo stesso ambiente del Brasile, ma prezzi bassi e carne alla griglia eccellente. Arrivo in aeroporto. Questa parte della vacanza si è conclusa al Terminal 5, da dove partono i voli Delta Airlines.

Pro: eccezionale rapporto qualità/prezzo; nave dalle linee classiche con ampi ponti esterni e numerosi saloni; servizio attento e cortese; ottima cucina con numerose opzioni; escursioni ben organizzate a prezzi contenuti.

Contro: cabine piccole; sauna non adeguata al numero di passeggeri.

Conclusioni: in futuro, completato il mio personale giro del mondo, non avrei dubbi a ripetere questa crociera. Completa magnificamente un viaggio alla scoperta di Los Angeles.
 

NicolaFank

Fondatore & Forum Master
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

Grazie mille per l'esaustivo diario di crociera carissimo Paolo! :D
 

lele

New member
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

E' un piacere leggere i tuoi diari di viaggio, :D descrizioni attente e meticolose, riesci a trasmetere sensazioni e stati d'animo della vacanza.

Complimenti per l'eccellentissima vacanza e per il tempo e il lavoro che dedichi a questo bellissimo sito. :wink:
 

lingoss

New member
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

Grazie grazie grazie!
Aspetto il quello su Serenade ! :D
 

conte_zio

Member
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

Grazie Paolo per il tuo preciso e perfetto diario. Aspetto di vedere quello della Serenade. Ciao, Fabio.
 

drusa

Active member
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

Grazie!!! Ci hai resi partecipi del tuo viaggio e noi abbiamo molto apprezzato! :D
 

Daniele

Member
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

complimenti. è un vero piacere leggere i tuoi diari........ meticolosi e ricchi di particolari!
 

cammeo

New member
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

Fantastico!! Che bel viaggio!! Mi fai venire una voglia di partire.... :D
 

nemo

New member
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

Bellissimo resoconto! Dettagliato ed esaustivo. Ci sono tutte le informazioni che chiunque vorrebbe avere prima di fare un simile viaggio. Complimenti Italian Cruiser.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

cammeo ha detto:
Fantastico!! Che bel viaggio!! Mi fai venire una voglia di partire.... :D

Non sono diventato un promoter di Royal Caribbean, sia chiaro, per evitare equivoci non lavoro per loro, ma se ti può interessare Monarch of the Seas è quasi sempre in promozione a prezzi stracciati. Non è difficile, potendo partire, costruirsi un pacchetto di viaggio su Los Angeles e la California. 8)
 

il_Generale_71

Fondatore & Forum Master
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

Ottomo diario.
Ho apprezzato sia i dettagli sula crociera che sul resto del viaggio.
Grazie.
 

cirellina

Well-known member
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

Che bello leggere i Diari con la "D" maiuscola ( a buon intenditor poche parole). Malandrino ci hai lasciato con le migliori pagine da leggere ancora... (il tuo Diario in Canada).... proprio come gli autori di best sellers!
Francesca
 

Miglia

Active member
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

Molto Interessante!! Ci hai fatto entrare nel vivo della tua vacanza...e ora aspettiamo il resto :D :D :D :D

P.s. il Leonardo Express è fatto con materiale di inizio anni '80...e attualmente è in corso un nuovo revamping completo...il lavoro principale che andrebbe fatto è innanzitutto di alzare i marciapiedi delle stazioni Italiane che sono schifosamente bassi rispetto a tutta Europa... :!: :!:
Se la prossima volta volessi risparmiare ricorda che ci sono i Taf, treni a 2 piani, in servizio regionale che giungono anche fino ad Orte pagando tariffa regionale :wink: :wink:
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

Miglia ha detto:
Molto Interessante!! Ci hai fatto entrare nel vivo della tua vacanza...e ora aspettiamo il resto :D :D :D :D

P.s. il Leonardo Express è fatto con materiale di inizio anni '80...e attualmente è in corso un nuovo revamping completo...il lavoro principale che andrebbe fatto è innanzitutto di alzare i marciapiedi delle stazioni Italiane che sono schifosamente bassi rispetto a tutta Europa... :!: :!:
Se la prossima volta volessi risparmiare ricorda che ci sono i Taf, treni a 2 piani, in servizio regionale che giungono anche fino ad Orte pagando tariffa regionale :wink: :wink:

Grazie mille davvero per i tuoi consigli sui treni. Venendo da un esperto come te in materia non puoi immaginare quanto siano graditi. :D Materiale anni '80 per un treno navetta no stop per l'aeroporto ? Follia che solo in Italia poteva verificarsi. Non sono esperto di treni da e per gli aeroporti: a Vienna comunque è nuovo fiammante ! Marciapiedi bassi in Italia ? Anche a Vienna me li ricordo bassi: era il treno ad essere stato costruito su misura per quei marciapiedi ! Conosco bene i Taf, ed Orte è a circa 40 km da casa mia. Il problema è che quel treno impiega 2 ore per arrivare all'aeroporto, nonostante la distanza sia in effetti ridotta: ferma ad ogni gruppo di tre case ! :wink:
 

alexandra75

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Re: Monarch of the Seas- California & Messico- Settembre 2007.

complimenti per il tuo diario di viaggio...spero anch'io di poter fare prima o poi questo slendido itinerario ...cmq vedo dai tuoi msg che conosci bene la compagnia RCCl e ne parli sempre bene...per me è rassicurante dato che ad agosto farò la mia prima crociera con navigator of the seas!!!!...ancora complimenti!!!alex
 
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