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Deformazione scafi

Rodolfo

Super Moderatore
Una nave, per quanto possa sembrare impossibile, subisce delle continue deformazioni alle sue strutture. Possono essere locali, trasversali e longitudinali. Tralasciando le prime due, la longitudinale è quella più importante; infatti, una nave in genere, subisce continuamente delle modifiche alla sua struttura più o meno accentuate. Quando viene portata in bacino, se la platea su cui poggia non è esattamente predisposta, durante un varo tradizionale, in caso di incaglio, in caso di errata caricazione, ma non è il caso delle navi passeggeri, durante la navigazione in mare agitato. In quest'ultimo caso la nave può subire delle deformazioni per effetto del moto ondoso; infatti in base all'altezza delle onde e della loro lunghezza, la nave si troverà più o meno squilibrata nella navigazione. Se grosso modo la lunghezza d'onda corrisponde alla lunghezza della nave, si troverà alternativamente con prua e poppa sulla cresta di due onde e con la parte centrale nella gola, oppure con la parte centrale sulla cresta e poppa e prua nelle gole. Questa differenza di spinta o di peso nelle varie zone considerate, porterà lo scafo ai fenomeni della "insellatura" o dell "inarcatura", che si manifestano rispettivamente come una abbassamento della sua parte centrale rispetto alle parti estreme e viceversa. In fase di costruzione, ne viene tenuto debito conto, tuttavia in condizioni eccezionali, l'intera struttura della nave può risentirne anche "visivamente". Qualche cristallo può spezzarsi, come qualcuno dice di aver visto in occasione di mare particolarmente agitato, per il suo minor grado di elasticità rispetto al telaio che lo contiene, qualche porta può non chiudere più correttamente, qualche meccanismo deve essere ritarato.
 

Daniele

Member
Re: Deformazione scafi

Grazie Rodolfo........... scrivi che ne viene tenuto conto delle possibili - insellatura- e -inarcatura- che una nave è soggetta.... ma come viene attenuato il fenomeno ???
la nave non risente anche dei cambi di temperatura?? :D
ciao
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Deformazione scafi

La robustezza dello scafo è data dal sistema strutturale che comprende le varie ossature variamente disposte e collegate in maniera opportuna tra di loro. E quindi come nel caso delle deformazioni, avremmo le ossature locali, trasversali e longitudinali per contrastare i relativi fenomeni. Naturalmente le loro disposizioni e collegamenti sono frutto di studi ormai consolidati nel campo dell'architettura navale ed altri da progettazioni e simulazioni che vengono di volta in volta effettuate per quella particolare forma ed impiego dello scafo oggetto di costruzione.
Anche la temperatura può influire sulla dilatazione delle componenti metalliche, ma a quella ambiente penso i fenomeni siano contenuti; diversamente nel caso di temperature elevate, come per esempio in un incendio, le strutture possono deformarsi in maniera incredibile.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Torsioni strutturali e mare mosso

Re: Torsioni strutturali e mare mosso

Le immagini fanno una certa impressione, un po' come si vedono le ali di un aereo vibrare e sussultare. Lo sapevo che la struttura delle navi si flette in continuazione, ma in questi termini, non l'avevo mai visto. Avevo tempo fa inserito un post sulla deformazione degli scafi.

viewtopic.php?f=56&t=3762&p=52157&hilit=insellatura#p52157
 

DrPianale

Co-Fondatore
Re: Torsioni strutturali e mare mosso

Re: Torsioni strutturali e mare mosso

Rodolfo ha detto:
Le immagini fanno una certa impressione, un po' come si vedono le ali di un aereo vibrare e sussultare. Lo sapevo che la struttura delle navi si flette in continuazione, ma in questi termini, non l'avevo mai visto. Avevo tempo fa inserito un post sulla deformazione degli scafi.

viewtopic.php?f=56&t=3762&p=52157&hilit=insellatura#p52157

Interessante, grazie!!!!

Forse è il caso di unire il mio messaggio alla tua discussione che è precendete...

Io ci ho provato, ma non ci sono riuscito (sono un moderatore molto scarso tecnicamente) :oops:

Valerio????
 

fandelmare

New member
Re: Deformazione scafi

Navi sempre più colossali, calcoli sempre più complessi per questi mostri d'acciaio :roll: Credo che a parità di dimensioni e sollecitazioni le spinte più tremende siano appannaggio delle navi da carico soprattutto quando sono a pieno carico, penso come esempio emblematico alle petroliere (talvolta infatti si spezzano :( ) ma anche con le immense portacontainers non c'è da scherzare :roll: :!: Le attuali navi da crociera, invece, forse sfidano le leggi fisiche per la loro altezza ed il rapporto tra opera viva ed opera morta che si fa sempre più ardito. Spero di non aver detto stupidate visto che non sono un ingegnere navale :oops: Ma se sbaglio mi "corriggerete" come disse Qualcuno che sapeva navigare nella vita. :)
 
U

unochenavigaverament

Guest
Re: Deformazione scafi

fandelmare ha detto:
Navi sempre più colossali, calcoli sempre più complessi per questi mostri d'acciaio :roll: Credo che a parità di dimensioni e sollecitazioni le spinte più tremende siano appannaggio delle navi da carico soprattutto quando sono a pieno carico, penso come esempio emblematico alle petroliere (talvolta infatti si spezzano :( ) ma anche con le immense portacontainers non c'è da scherzare :roll: :!: Le attuali navi da crociera, invece, forse sfidano le leggi fisiche per la loro altezza ed il rapporto tra opera viva ed opera morta che si fa sempre più ardito. Spero di non aver detto stupidate visto che non sono un ingegnere navale :oops: Ma se sbaglio mi "corriggerete" come disse Qualcuno che sapeva navigare nella vita. :)

Ciao Fan, quando intervieni lo fai sempre in modo interessante.
Sinceramente non mi sentirei di dire che il rapporto tra opera viva e opera sfida le legi fisiche. In alcuni casi le altezze metacentriche (il valore fondamentale nel calcolo della stabilità) sono addirittura superiori a quelle di navi che sembravano meno ardite; sono solo cambiate le tecniche costruttive ma i parametri sono praticamente inalterati.
Per vostra courisosità, una volta in seguito a una fortissima depressione nel mare del nord abbiamo preso un mare terribile di quelli da onde oltre i 12 metri.... il giorno successivo non si chiudevano piu' un numero allucinante di porte tagliafuoco, sintomo appunto di una flessione dello scafo. Anni fa in una nave da quasi 300 metri con un Leone un po' capriccioso al bar principale si erano scollate le piastrelle in marmo dal pavimento....
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Deformazione scafi

fandelmare ha detto:
Navi sempre più colossali, calcoli sempre più complessi per questi mostri d'acciaio :roll: Credo che a parità di dimensioni e sollecitazioni le spinte più tremende siano appannaggio delle navi da carico soprattutto quando sono a pieno carico, penso come esempio emblematico alle petroliere (talvolta infatti si spezzano :( ) ma anche con le immense portacontainers non c'è da scherzare :roll: :!: Le attuali navi da crociera, invece, forse sfidano le leggi fisiche per la loro altezza ed il rapporto tra opera viva ed opera morta che si fa sempre più ardito. Spero di non aver detto stupidate visto che non sono un ingegnere navale :oops: Ma se sbaglio mi "corriggerete" come disse Qualcuno che sapeva navigare nella vita. :)

Da "corriggere" c'è nulla, se non da discuterne. E' vero che molte sono le petroliere che si sono spezzate, ma bisognerebbe analizzare i motivi della frattura dello scafo. Molte si sono spezzate in seguito a collisioni, incendi, esplosioni, urti sui bassi fondali e sono delle conseguenze indotte da altri motivi primari, e quindi non propriamente riconducibili a peculiarità di queste navi. Altre, effettivamente, si sono spezzate spontaneamente, e su queste bisognerebbe effettuare una ulteriore analisi. Età della nave, stato di conservazione, controlli superficiali da parte degli organismi preposti: una petroliera non è una nave passeggeri, e lo stato di manutenzione è molte volte assolutamente precario. Conviene ad unarmatore investire denari su di una nave di una ventina d'anni, costruita secondo i vecchi criteri, acquistata di seconda/terza/quarta mano, che potrà essere ancora impiegata solo per qualche anno ancora? No, è tutto sacrificabile nave, carico e purtroppo anche gli esseri umani, il tutto in un gioco d'azzardo che trova alimento nelle istituzioni, nei ricatti nei confronti dei raffazzonati equipaggi, nel rischio semicalcolato. Tanto se un Comandante si rifiuta di partire o avanza pretese, viene sbarcato al primo porto e sostituito da uno più malleabile disposto a correre i rischi. Abbiamo esempi dell'uno e dell'altro tipo. Torrey Canyon, uno dei primi e più grandi disastri navali che coinvolse una petroliera, comandata tra l'altro da un italiano. Rotta abbreviata, urto sugli scogli; disastro ambientale. Exxon Valdez, terzo Ufficiale ubriaco alla guida, accostato in ritardo; tragedia. Haven, costa ligure, lo conosciamo tutti.
Seconda specie petroliera come Prestige ed Erika, in tempi diversi, ma che tragedie. E in che condizioni erano quelle navi? Assolutamente fatiscenti; addirittura presenza di crepe nello scafo, corrosione delle lamiere perforante, tasso di presenza di ruggine altissimo; e chi investiva sulle riparazioni, se dopo un anno o due erano destinate al disarmo? E porti compiacenti che non avevano aderito alla Convenzione di Parigi, e che le ospitavano per eludere i controlli: e che dire del gioco delle scatole cinesi? Armatore greco, noleggio ad una compagnia delle Bahamas con sede nella solita Svizzera, bandiera cipriota, e registro navale polacco (un esempio).
Quindi il fatto di spezzarsi lo vedrei non tanto nella debolezza delle navi, quanto nel loro impiego al limite della sopravvivenza.
 

fandelmare

New member
Re: Deformazione scafi

Unoche, grazie delle delucidazioni; sono tranquillizzanti in relazione alle altezze da vertigine di tante navi :) . Rodolfo, interessanti considerazioni le tue, ma quando ho parlato di petroliere e di navi da carico o portacontainer mi riferivo prevalentemente alla diversa struttura di queste rispetto alle navi passeggeri, credo che i criteri di progettazione e calcolo siano molto diversi, considerando sollecitazioni maggiori o mi sbaglio :roll: ?
 
T

tano

Guest
Re: Deformazione scafi

Ciao Rodolfo e grazie per questo argomento che é interessante.

Fandelmare anche a me viene molte volte il pensiero d´un capovolgimento della nave dovuto alla sua altezza e ai 8 metri d´immersione.

Un saluto.
 

DrPianale

Co-Fondatore
Re: Deformazione scafi

tano ha detto:
Ciao Rodolfo e grazie per questo argomento che é interessante.

Fandelmare anche a me viene molte volte il pensiero d´un capovolgimento della nave dovuto alla sua altezza e ai 8 metri d´immersione.

Un saluto.

Prima di tutto un grazie per tutto quello che ho letto...

Aggiungo che, mentre stavo cercando altri video "di mare mosso" ho trovato questo particolarmente impressionante :shock:

http://it.youtube.com/watch?v=mPBaqh3dc ... re=related

domanda: ma è normale che quella nave sia cos' vicina alle rocce?
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Deformazione scafi

fandelmare ha detto:
Unoche, grazie delle delucidazioni; sono tranquillizzanti in relazione alle altezze da vertigine di tante navi :) . Rodolfo, interessanti considerazioni le tue, ma quando ho parlato di petroliere e di navi da carico o portacontainer mi riferivo prevalentemente alla diversa struttura di queste rispetto alle navi passeggeri, credo che i criteri di progettazione e calcolo siano molto diversi, considerando sollecitazioni maggiori o mi sbaglio :roll: ?

Ciao Fandelmare, avevo interpretato nel tuo precedente post, che le petroliere fossero più fragili di altre navi, per questo motivo avevo dato quel genere di risposta a giustificazione della loro "fragilità". In ogni caso ogni nave, a secondo del servizio che deve svolgere e delle sue dimensioni, rispetta degli elementi costruttivi che devono garantire la sua robustezza. In genere sono tre i modelli di costruzione: il trasversale, il longitudinale e il misto. Nella stessa nave, esistono zone specifiche costruite con diversi sistemi di robustezza: basti pensare alle sollecitazioni sopportate da prua, per i colpi di mare, e poppa per le forze esercitate da timoni, eliche e assi. O una nave militare, che deve sopportare i colpi di artiglieria, lancio missili, esplosioni subacquee; una nave per operazioni speciali, che concentra carichi enormi su superfici limitate, e così via per ogni altro impiego. Ognuna ha le sue caratteristiche specifiche costruttive, in funzione della operatività cui è destinata.
 
Re: Deformazione scafi

wow, comincio a credere che questa sia la sezione del forum piu' interessante.
Non ci capisco nulla so far, ma mi perdo nei vostri racconti.. sono una marittima mancata ah ah!!
Sara' il nome? Invidio la nipotina di crissilva anche se so bene che io non resiterei a lungo imbarcata 8)
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Deformazione scafi

A proposito di strutture navali, un articolo cui fa seguito la conclusione dell'inchiesta sull'incidente alla nave MSC, e che rilevava che la nave aveva ceduto per una serie di eventi, difetto di costruzione, carico e non adeguata velocità alle condizioni del mare:

DNV: l'insufficiente resistenza dello scafo della MSC Napoli non è un problema che riguarda la gran parte delle portacontainer

Coinvolto un numero esiguo di navi

Commentando i risultati dell'indagine sull'incidente alla portacontainer MSC Napoli condotta dalla Marine Accident Investigation Branch (MAIB), che sono stati resi noti oggi dall'agenzia del dipartimento dei Trasporti britannico (inforMARE del 22 aprile 2008), la società di classificazione norvegese Det Norske Veritas (DNV) ha sottolineato come la causa che ha determinato l'incidente «non costituisca un problema generalizzato per l'intero settore del trasporto marittimo dei container». Secondo l'azienda, «devono essere effettuate solo modifiche strutturali di piccola entità ad un numero veramente esiguo di portacontainer dell'attuale flotta».

La MSC Napoli è stata costruita nel 1991 in classe Bureau Veritas ed è stata trasferita alla classe DNV nel 2002.

L'azienda norvegese ha comunque ammesso che la resistenza alla deformazione di compressione dello scafo nella parte a prora della sala macchine della MSC Napoli «era insufficiente». «Il carico determinato dalla nave stessa, dai suoi container e dalle difficili condizioni meteomarine - ha rilevato DNV - ha superato la capacità del paramezzale dello scafo e ha causato la rottura in due parti della nave subito a poppa della paratia davanti al locale macchine. La parte critica corrisponde alla zona dove finiscono i rinforzi longitudinali dell'area di carico e dove iniziano i rinforzi trasversali della sala macchine».

Pertanto - secondo il DNV - «la probabilità che si ripeta un incidente come quello che ha coinvolto la MSC Napoli è veramente ridotta».

La società norvegese ha sottolineato che nessuna delle portacontainer in classe DNV è stata costretta ad interrompere l'attività e che solo due navi devono subire interventi di rafforzamento della struttura. «Si tratta - ha precisato il direttore tecnico del DNV, Olav Nortun - di modifiche strutturali di lieve entità che possono essere effettuate in galleggiamento e che richiedono un piccolo quantitativo di acciaio. In alternativa il momento flettente in acqua tranquilla può essere ridotto modificando le condizioni di carico».

(da Informare)
 

fandelmare

New member
Re: Deformazione scafi

Rodolfo, complimenti per le informazioni così tecnicamente dettagliate :) , resta però il fatto che l'incidente occorso alla MSC Napoli desta comunque perplessità perchè una nave del 1991 non può certo essere definita come ferro vecchio :( inoltre, a mio avviso gli errori oggi sono meno scusabili che in passato visto l'enorme progresso tecnologico in materia di progettazione e, credo, anche di materiali.
 
U

unochenavigaverament

Guest
Re: Deformazione scafi

fandelmare ha detto:
Rodolfo, complimenti per le informazioni così tecnicamente dettagliate :) , resta però il fatto che l'incidente occorso alla MSC Napoli desta comunque perplessità perchè una nave del 1991 non può certo essere definita come ferro vecchio :( inoltre, a mio avviso gli errori oggi sono meno scusabili che in passato visto l'enorme progresso tecnologico in materia di progettazione e, credo, anche di materiali.


Dipende dalla manutenzione che si fa......
 

fandelmare

New member
Re: Deformazione scafi

Uno, in questo caso non credo che MSC cargo abbia una flotta di carrette :shock: , penso piuttosto ad un difetto di base.
 
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