2° Trimestre 2015 molto positivo

[Rodolfo]

Meglio del previsto il secondo trimestre. Anche se i dati non sono ancora ufficiali, gli analisti lo han valutato "molto positivo" con un sostanzioso dividendo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

http://www.themeditelegraph.com/it/...re-positive-4FfhD81QdoTlDKbUTcvHkJ/index.html

 

[Felix73]

A breve arriveranno i dati ufficiali; Non si discosteranno molto da questi, ma avranno maggiori dettagli.
Buona performance.
Nel frattempo Rudy. ... vedi di cambiare il titolo del TD.

 

[Rodolfo]

RRRRagione!!!

 

[Magellano]

Certo che al Telegraph le parole sono molto molto preziose... Guai a spenderne due in più... (oppure sono le fonti di cui ci sia avvale insufficienti per scrivere ciò che si vuol definire un articolo).
Polemica a parte, il dato da solo non permette molte considerazioni. Si parla recentemente di recessione del Mediterraneo. Se Carnival cresce quali sono i mercati che sono invece migliorati? Ancora l'Oriente?

 

[Rodolfo]

I Caraibi.

 

[Rodolfo]

Tutti con il segno più, all'infuori dei ricavi, i risultati che contano nel bilancio del 2° trimestre 2015. Un'impennata degli utili, 126%, rispetto lo stesso periodo dell'anno precedente.

Di seguito altri dati sull'andamento trimestrale.

http://www.informare.it/news/gennews/2015/20150880-Carnival-risultati-finanziari-2Q-2015.asp

 

[Felix73]

Interessante, grazie Rodolfo.
Colpisce in maniera particolare l'impennata dell'utile, più che triplicato nel semestre rispetto all'anno precedente nonostante il calo dei ricavi.
Mi preme sottolinearlo perchè più volte ho ribadito qui nel forum, DA CLIENTE, che le politiche di tagli non erano funzionali alla sopravvivenza del gruppo ma piuttosto a creare un forte surplus di utile.
Questi numeri riflettono esattamente il mio pensiero. E' il cliente a pagare questa crescita esponenziale ed impressionante dei margini. Credo e spero inoltre che queste dinamiche dimostrino che ci siano ampi spazi di equilibrio per poter soddisfare sia gli azionisti che i clienti in un ottica di maggior lungimiranza da parte del management che porti a dare qualcosa in più a chi sale a bordo. Le cure da cavallo possono servire nel breve periodo, ma nel lungo possono costare caro.
Altra riflessione che mi viene da fare è come il mondo al giorno d'oggi sia veramente globalizzato e come le politiche fatte a livello monetario possano realmente influenzare le dinamiche economiche delle multinazionali.
Draghi allarga i cordoni della borsa? L'effetto è quello di una svalutazione dell'euro verso il dollaro. Ed anche in un'ottica di prezzi crescenti delle crociere, i ricavi calano per effetto dei cambi. E nonostante i passeggeri crescano del 2%.
Vi invito a guardare in futuro l'andamento degli indici borsistici in tempo reale durante un qualsiasi discorso di Draghi. Ad ogni frase detta, ci sono migliaia di traders che comprano o vendono miliardi di dollari in titoli, perdendoci o guadagnandoci miliardi di dollari. Il tutto in pochissimi minuti e tutto in diretta.
Leggendo i report di Carnival, e di qualsiasi altra multinazionale con mercato globale, si capisce il perchè.

 

[Rodolfo]

Un grandissimo contributo l'ha dato la vertiginosa caduta del prezzo del combustibile, oltre che, naturalmente "limature" al contenimento dei costi che si son ripercosse sulla qualità percepita da molti crocieristi, come per Costa. Bisognerebbe sapere se anche nelle altri brand del gruppo si è manifestata questa tendenza e "simili restrizioni".

A Luglio dello scorso anno il prezzo medio del combustibile utilizzato dalle navi IFO380 era poco meno di 650 $ la Ton, per arrivare ai 280 $ a gennaio di quest'anno ed attestarsi, alla data attuale, sui 359$.

Piacerebbe, per lo meno a me, capire in che percentuale hanno contribuito le varie Compagnie al risultato.

 

[Felix73]

Un grandissimo contributo l'ha dato la vertiginosa caduta del prezzo del combustibile, oltre che, naturalmente "limature" al contenimento dei costi che si son ripercosse sulla qualità percepita da molti crocieristi, come per Costa. Bisognerebbe sapere se anche nelle altri brand del gruppo si è manifestata questa tendenza e "simili restrizioni".

A Luglio dello scorso anno il prezzo medio del combustibile utilizzato dalle navi IFO380 era poco meno di 650 $ la Ton, per arrivare ai 280 $ a gennaio di quest'anno ed attestarsi, alla data attuale, sui 359$.

Piacerebbe, per lo meno a me, capire in che percentuale hanno contribuito le varie Compagnie al risultato.

A me piacerebbe capire rispetto alle altre compagnie Rodolfo. Appena ho un pò di tempo ci guardo.
Partendo dal presupposto che MSC non divulga dati, e che Royal ha un andamento positivo sul margine ma assolutamente distante dalla performance di Carnival (in termini % e solo in relazione al primo trimestre, ma sto andando a memoria, posso sbagliare).
Certamente il prezzo del carburante è una delle dinamiche rilevanti in merito all'incremento del margine, come tu giustamente rilevi.

 

[Rodolfo]

Sì certo Max, sarebbe importante capire le dinamiche anche rispetto alle altre "concorrenti"

 

[essepi2]

Per chi vuol fare un po' di confronti:
http://phx.corporate-ir.net/Externa...9NTcyMDE0fENoaWxkSUQ9MjczNjk1fFR5cGU9MQ==&t=1

 

[Felix73]

Grazie Maurizio.
E' un documento molto interessante, non solo tecnico, ho avuto modo di studiarlo qualche mese fa anche se non in maniera approfondita.

In merito ai confronti con le altre compagnie ed in termini di incremento di utili netti (valori indicativi):
- Carnival +247% vs anno precedente nel semestre
- Royal +8.4% nel primo trimestre (dati del semestre previsti a Luglio 1015)
- NCL +19.9% nel primo trimestre, normalizzato dell'acquisizione di Oceania e Regent (dati del semestre previsti ad Agosto)

Considerando ininfluente in termini di comparazione tra le compagnie l'andamento del prezzo del carburante (vale per tutte), direi che gli effetti delle differenti strategie di taglio a livello MACRO (in via teorica e non analitica) siano ben visibili nei numeri.
A voi le opportune considerazioni su come il tutto si rifletta sul cliente........