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Abbattuto il muro dei "20.000" teu.

Rodolfo

Super Moderatore
Come per le navi da crociera, anche per quelle da trasporto, l'"asticella" si alza per dimensioni a misure sempre più elevate. Sembrava quasi impossibile qualche anno fa, ma il "muro" dei 20.000 teu è stato superato con le nuove portacontainer in consegna. La più grande, se non sbaglio era la MSC Sveva, con 19.000 teu; ora la MOL Triumph sale sul gradino più alto con 20.150.

Impressionante. 20.150 teu di prodotti di elevato valore commerciale: non oso pensare nel caso di perdita di una di queste navi il danno per le Imprese di Assicurazione.

http://www.themeditelegraph.com/it/...ntainer-teu-wXaXWf85Pmtsglhik86cOJ/index.html
 
Comunque la giriamo, il trasporto via mare resta sempre il più vantaggioso..

Il dato che spiccava per le "vecchie" triple E di maersk era la velocità ... muovere "bestie" di quel tipo a più di 18kn..... ha il suo perché.

Un altro dato importante che spiega il gigantismo, è che ormai, a differenza di 10 anni fa.... si sta andando verso i tre big delle "scatolette"
I nomi sono sempre quelli e le "piccole" compagnie vengono man mano mangiate dai big.... giocoforza conviene portare il più possibile su di una nave.
Rodolfo dice giustamente se conviene, ni! È tutto proporzionato e ovviamente in pochi pensano al peggio. Ormai le portacontenitori, trasportano di tutto... sono piccole petroliere, chimichiere, "rinfusiere" .... in un viaggio trovi dal plasma umano alle vetture.

Un limite dovrà essere comunque posto, alla fine il carico trasportato è troppo vario.

Le ferrovie tedesche "stanno venendo su bene", ormai il collegamento con la Cina è giornaliero e si viaggia in 15 gg dalla cincina a Rotterdam, contro i 40 via mare.... unico neo? Riescono a portare solo 80 contenitori alla volta.
 
No Matteo, non è che mi sia chiesto se conviene; per convenire, conviene, con qualche "se e ma", altrimenti non le costruirebbero. Io mi ero posto il dubbio di cosa potrebbe succedere se andasse persa una nave del genere, e lo stesso "spettro" lo paventano anche le Imprese di Assicurazione e Co-Assicurazione.

E' logico che l'economia di scala viene pienamente rispettata; più ne porto in un unico viaggio, più guadagno. Ma uno dei problemi è riempirle, un altro è la impossibilità di accedere a gran parte dei porti mondiali e alle sue strutture. 16/18 metri di pescaggio son limitativi alla stragrande maggioranza dei porti e i sistemi di carico e scarico posizionati a terra devono svolgere il loro compito in brevissimo tempo, pena l'"immobilità" della nave, e una nave ferma costa ma non produce. Pensiamo solo alla larghezza di questi giganti; 58 metri. E le gru a ponte in grado di uno "sbraccio" di 58 metri, son davvero poche al mondo; evidenti limiti strutturali.

Quindi, la loro operatività è funzionale solo su lunghe tappe, da qui la velocità cui accennava Matteo, per poi cedere in un numero limitato di porti il loro carico a portacontainer sempre più piccole, i cosìdetti "Feeder" per le consegne al "dettaglio".

In più, al momento, gli armatori si devono cimentare con vari tipi di crisi, da quella economica mondiale, a quella dei noli e dell'eccesso di stiva. Elementi che hanno portato al fallimento di una delle più grandi compagnie portacontainer al mondo, la Hanjin, con il suo centinaio di navi. E mentre una Compagnia si dibatteva, schiacciata da miliardi di euro di debiti, altre hanno brindato alla sua uscita di scena, gettandosi con le proprie navi a coprire il "buco" delle rotte rimaste scoperte, aumentando di colpo i noli, per il momento contingente a loro favorevole.

Ma gli analisti lo ritengono un fuoco di paglia, ed inevitabilmente il tutto sarà destinato a scendere nuovamente a livelli pre-fallimento con la possibilità di vedere le grandi navi, non uscir di scena fisicamente, leggasi demolizioni, troppo breve la loro attività operativa per potersi permettere tale lusso, ma andar ad aumentare la cosidetta "flotta nascosta", ancorata in qualche porto del mondo, in attesa di momenti migliori quando circoleranno nuovamente merci in grado di poterle riempire.
 
Vero e sai bene però che i porti si adeguano alle navi, non di sicuro quelli italiani, ma top del settore si...

Nel mediterraneo sono pochi , ma nel nord Europa ...sanno dove andare..

Il problema dello sbraccio all'inizio viene risolto imbarcando su un lato solo della nave per destinazione... in modo da far lavorare le gru in quel porto e l'altra destinazione lavorerà sul lato opposto.
Non ricordo in quale parte del nord Europa, esiste un terminal che lavora su i due lati...

Le pc sono pericolose e molto, e non pensò che vengano assicurate per il reale trasportato.... penso e ripeto mia opinione che siano assicurate con un valore ipotetico prestabilito
 
Ma certamente, gli adeguamenti sono sempre in corso d'opera per chi li vuol portare a termine e per chi può permettersi di farli. Tu le fai più larghe? Ed io aumento lo sbraccio. Tu le fai con più pescaggio? Ed io rimodello i fondali. Solo che è più facile costruire una grade nave che adeguare le strutture di un porto; queste ultime arrancano per tener dietro alle grandi unità. Difficoltà obiettive, quando non se ne aggiungono altre come qui da noi.

Al Nord Europa è una corsa continua per adeguarsi; lavori ciclopici per non perdere traffici.

Intendevo dire che non sono molti i porti che possono "lavorare" con simili valori di grandezze e quindi questi giganti sono impiegati praticamente solo su percorsi ben definiti e sempre uguali; difficile se non impossibile una loro diversa collocazione.

Non so esattamente come funzionino i premi assicurativi; so solo che leggendo la stampa specializzata le Imprese di Assicurazione sono estremamente preoccupate per i danni che potrebbero derivare per il risarcimento successivo alla perdita di grandi unità, in special modo delle portacontainer dato il carico di maggior valore che trasportano, danni che potrebbero mettere in discussione l'intero sistema assicurativo.
 
Considerazioni molto interessanti da parte di tutti voi.
C'è un fatto oggettivo: l'effetto volano delle economie di scala al crescere delle dimensioni. Una 20.000 Teu porta questi vantaggi. Però, cercando di contestualizzare e partendo anche delle vostre utili riflessioni, mi chiedo quali possano essere invece i fattori "spiazzanti" da contrapporre ai vantaggi derivanti dalle dimensioni. E cioè:

- In un contesto di costi molto contenuti relativi al bunkeraggio, probabilmente il vantaggio delle economie di scala rimane, ma forse assai ridotto, perchè è meno penalizzante utilizzare le 14.000 teu rispetto alle 20.000 dato il basso prezzo del greggio.
- Ricollegandomi alle infrastrutture portuali, ed anche se sono totalmente ignorante in materia, ipotizzo che adeguamenti dei bacini, gru con sbracci più lunghi etc. costino a chi investe sugli adeguamenti...e che questo si riversi nelle tariffe di approdo e scarico merce applicate per questi giganti da 20.000....
- Da ignorante: ma scaricare una da 20.000 rispetto ad una da 13.000.... non prende più tempo? O no? Questo ha un costo...che in parte concorre a spiazzare il vantaggio....
- Premi assicurativi più alti..certamente...
- Infine, aspetto secondo me molto importante, forse il più importante, che si ricollega a quanto detto da Rodolfo in merito alla temporaneità della congiuntura favorevole (anche perchè qualche fallimento eccellente ha creato dello spazio): le portacontainer trasportano principalmente aria. Nel senso che operando sempre sulle stesse rotte, per ovvie ragioni solitamente molto lunghe, non è detto che siano piene sia all'andata che al ritorno. Ed un importante "eccesso di stiva" anche solo in uno dei due viaggi, per le stessa logica delle economie di scala, avrebbe l'effetto esattamente opposto e quindi gravemente pregiudizievole dal lato del profitto.

Converranno certamente, ma come sottolineato da voi, con tantissimi "se" e distinguo.....
Correggetemi pure se ho scritto qualche cavolata per ignoranza.
 
Ultima modifica:
Cioè, le mie adorate Mary...Margrethe...Marie...e le altre 17 sorelline...le mie sinuose e raffinate gemelle Triple E Sono già diventate "piccole"???
 
https://youtu.be/QyeA8eqF14c

Ogni tanto i cookies rimandano a qualcosa in tema...
Non oso immaginare con i mostri di cui stare parlando...


"Never wear jeans and sneackers?"
"Sure!! On halloween! [emoji1330]"
 
Considerazioni molto interessanti da parte di tutti voi.
C'è un fatto oggettivo: l'effetto volano delle economie di scala al crescere delle dimensioni. Una 20.000 Teu porta questi vantaggi. Però, cercando di contestualizzare e partendo anche delle vostre utili riflessioni, mi chiedo quali possano essere invece i fattori "spiazzanti" da contrapporre ai vantaggi derivanti dalle dimensioni. E cioè:

- In un contesto di costi molto contenuti relativi al bunkeraggio, probabilmente il vantaggio delle economie di scala rimane, ma forse assai ridotto, perchè è meno penalizzante utilizzare le 14.000 teu rispetto alle 20.000 dato il basso prezzo del greggio.
- Ricollegandomi alle infrastrutture portuali, ed anche se sono totalmente ignorante in materia, ipotizzo che adeguamenti dei bacini, gru con sbracci più lunghi etc. costino a chi investe sugli adeguamenti...e che questo si riversi nelle tariffe di approdo e scarico merce applicate per questi giganti da 20.000....
- Da ignorante: ma scaricare una da 20.000 rispetto ad una da 13.000.... non prende più tempo? O no? Questo ha un costo...che in parte concorre a spiazzare il vantaggio....
- Premi assicurativi più alti..certamente...
- Infine, aspetto secondo me molto importante, forse il più importante, che si ricollega a quanto detto da Rodolfo in merito alla temporaneità della congiuntura favorevole (anche perchè qualche fallimento eccellente ha creato dello spazio): le portacontainer trasportano principalmente aria. Nel senso che operando sempre sulle stesse rotte, per ovvie ragioni solitamente molto lunghe, non è detto che siano piene sia all'andata che al ritorno. Ed un importante "eccesso di stiva" anche solo in uno dei due viaggi, per le stessa logica delle economie di scala, avrebbe l'effetto esattamente opposto e quindi gravemente pregiudizievole dal lato del profitto.

Converranno certamente, ma come sottolineato da voi, con tantissimi "se" e distinguo.....
Correggetemi pure se ho scritto qualche cavolata per ignoranza.

Sono considerazioni validissime; bisognerebbe avere dei dati certi per valutarle in maniera appropriata. Son d'accordo con te che un viaggio semivuoto, vedrebbe sfumare il motivo per cui son state costruite con questa enorme capacità di carico. Sai nel tempo, da quando si è manifestata la crisi mondiale, si è ricorsi a tante iniziative per combattere la crisi; se ricordi un sistema, per contenere i costi quando il prezzo del petrolio era salito a cifre vertiginose, era stato quello, e non so se è stato dismesso del tutto, di ridurre la velocità di esercizio, non più di tanto però, altrimenti le merci subivano ritardi eccessivi, con conseguente ricaduta sul costo dei prodotti trasportati. Max con la mia testa da "ragioniere", per cercar di capire correttamente, avrei bisogno dei numeri, di dati certi, altrimenti si possono solo riportare le notizie che compaiono sui media, che talora sono in contraddizione tra di loro.

le vedremo anche qui' da noi rodolfo?? che ne dici??

Sandro io credo non le vedrò mai. Considerato come vanno le cose in Italia, anche il progetto della Piattaforma OffShore a pochi chilometri da Venezia, in grado di accogliere qualsiasi nave, chissà se mai vedrà la luce. Addirittura finanziato da privati, con i cinesi in testa alla cordata, ma gli interessi sono tanti e guarda caso diametralmente opposti.

Cioè, le mie adorate Mary...Margrethe...Marie...e le altre 17 sorelline...le mie sinuose e raffinate gemelle Triple E ������ Sono già diventate "piccole"???

Piccole no, ma più piccole sì.
 
Aspettate, non bisogna vedere i vuoti come una perdita... i vuoti devono pur rientrare, il problema principale è che la Cina importa poco e nulla, ma non durerà molto anni... a "breve" dovranno importare anche loro
 
Esatto Matteo. Quindi nella rotta Asia Europa Asia, dall'Europa verso l'Asia avrai un mostro da 20.000 teu che porta solo gusci vuoti a bassissimo valore aggiunto.
Come dici tu, i vuoti devono pur tornare indietro... ma è meglio farli tornare pieni...potendo.
È vero... l'ottimo ci sarà quando la Cina, e più in generale l'Asia, avrà un balance commerciale più equilibrato... e non prettamente incentrato alle esportazioni come oggi... ..
 
Ma vuoti non valgono quanto pieni e in più gran parte son di proprietà delle stesse compagnie armatrici.
 
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