capricorno
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Il tempio più famoso di Abido è quello di Sethi I padre di Ramesse II, famoso per la bellezza dei rilievi al suo interno e per la forma insolita che lo caratterizza. L'edificio comprende sette santuari dedicati a Ptah, Ra-Horakhti, Amon, Iside, Horo osiride e a Sethi stesso. All'inizio Abido era semplicemente il grande cimitero della capitale, Tanis, che non fu mai localizzata. Nelle vecchie leggende si narra che qui esisteva una grande voragine che comunicava con l'aldilà. Quando la capitale venne spostata a Menfi, Abido divenne meta di pellegrinaggi e tutti gli egiziani ambivano a esservi sepolti o almeno, una volta nella vita, a compiervi un viaggio. Chi non poteva farsi seppellire nella necropoli si faceva comunque costruire un cenotafio, una falsa tomba, in modo da compier un simbolico pellegrinaggio spirituale dopo la morte. Possiamo considerare Abido come il luogo più importante della cultura preistorica d'Egitto da dove è possibile scoprire le sue antiche origini. In questo punto l'altopiano del deserto occidentale si abbassa formando una sorta di insenatura che crea uno spazio largo 4 chilometri fra la fine dell'area coltivata e la scarpata: è appunto in questa zona che troviamo le rovine dei templi e dei cimiteri più affascinanti d'Egitto. Le tombe più antiche trovate ad Abido, risalgono al periodo Predinastico. Successivamente si trovano tombe della I Dinastia e quindi di ogni altro periodo della lunghissima storia egiziana.
Visitabile lo splendido tempio con una crociera di una settimana sul Nilo, direttamente scendendo dalla nave o per chi è a Luxor dista solo poche ore di viaggio.
Ad Abido si celebravano ogni anno i Misteri di Osiride, durante l'ultimo mese dell'inondazione, corrispondente al mese di ottobre, quando le acque alluvionali si ritiravano.
Esiste qui un luogo molto particolare legato alla figura di Osiride: L'Osireion e la collina degli otto milioni di vasi.
A pochi passi dal misterioso Osireion, il sito di Umm el Qa'ab è un paesaggio mitico e sacro: una valle di rocce e sabbia che confina con i campi coltivati del villaggio di Beni Mansur. Laggiù si fecero seppellire i primi re delle prime dinastie e qui oggi si trovano le rovine del leggendario tempio di Osiride, lo splendido tempio di Sethi I e L'Osireion, struttura ipogea unica nel suo genere, un vero e proprio enigma da decifrare.
Il cuore di Abido è di certo il colle di Umm el Qa'ab, che tradotto dall'arabo significa " madre dei vasi ". Il suo nome deriva da una scoperta fatta all'inizio del XX sc., quando l'egittologo inglese Flinders Petrie scoprì la collina sacra letteralmente coperta da vasi. Otto milioni di vasi deposti lì nel corso dei secoli da chi venerava Osiride, signore dell'oltretomba.
L'Osireion è una struttura ipogea fatta di granito rosa, scoperta dalla studiosa Margaret Murray in una missione archeologica nel 1902. Imbattutasi nella singolare struttura ancora seminascosta dalle sabbie, pensarono inizialmente di trovarsi davanti alla tomba di Osiride- Il nucleo della struttura è privo di tetto e poggia su grossi blocchi di granito, in un primo tempo si pensò ad una datazione molto antica ma poi all'interno sono state rinvenute tracce che la riportano ad una datazione più corretta, alla dinastia di reggenza del faraone Sethi I. Il nome del sovrano appare in alcune pietre della camera centrale, si pensa che l'Osireion sia stato costruito per volere suo, un luogo sacro sulla scia della tradizione leggendaria attorno alla tomba di Osiride. L'immagine alimentata dal fatto che le inondazioni del Nilo, coprivano annualmente la pavimentazione della costruzione e questo ricordava le descrizioni antiche della tomba di Osiride che si sarebbe trovata su un'isola, dunque circondata di acqua...e qui, in pieno deserto c'è l'acqua.
Visitabile lo splendido tempio con una crociera di una settimana sul Nilo, direttamente scendendo dalla nave o per chi è a Luxor dista solo poche ore di viaggio.
Ad Abido si celebravano ogni anno i Misteri di Osiride, durante l'ultimo mese dell'inondazione, corrispondente al mese di ottobre, quando le acque alluvionali si ritiravano.
Esiste qui un luogo molto particolare legato alla figura di Osiride: L'Osireion e la collina degli otto milioni di vasi.
A pochi passi dal misterioso Osireion, il sito di Umm el Qa'ab è un paesaggio mitico e sacro: una valle di rocce e sabbia che confina con i campi coltivati del villaggio di Beni Mansur. Laggiù si fecero seppellire i primi re delle prime dinastie e qui oggi si trovano le rovine del leggendario tempio di Osiride, lo splendido tempio di Sethi I e L'Osireion, struttura ipogea unica nel suo genere, un vero e proprio enigma da decifrare.
Il cuore di Abido è di certo il colle di Umm el Qa'ab, che tradotto dall'arabo significa " madre dei vasi ". Il suo nome deriva da una scoperta fatta all'inizio del XX sc., quando l'egittologo inglese Flinders Petrie scoprì la collina sacra letteralmente coperta da vasi. Otto milioni di vasi deposti lì nel corso dei secoli da chi venerava Osiride, signore dell'oltretomba.
L'Osireion è una struttura ipogea fatta di granito rosa, scoperta dalla studiosa Margaret Murray in una missione archeologica nel 1902. Imbattutasi nella singolare struttura ancora seminascosta dalle sabbie, pensarono inizialmente di trovarsi davanti alla tomba di Osiride- Il nucleo della struttura è privo di tetto e poggia su grossi blocchi di granito, in un primo tempo si pensò ad una datazione molto antica ma poi all'interno sono state rinvenute tracce che la riportano ad una datazione più corretta, alla dinastia di reggenza del faraone Sethi I. Il nome del sovrano appare in alcune pietre della camera centrale, si pensa che l'Osireion sia stato costruito per volere suo, un luogo sacro sulla scia della tradizione leggendaria attorno alla tomba di Osiride. L'immagine alimentata dal fatto che le inondazioni del Nilo, coprivano annualmente la pavimentazione della costruzione e questo ricordava le descrizioni antiche della tomba di Osiride che si sarebbe trovata su un'isola, dunque circondata di acqua...e qui, in pieno deserto c'è l'acqua.
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