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Affonda "supernave"

Per affondare così repentinamente, con buone condizioni meteo, deve essersi trattato di un grande danno strutturale.

Ora sarà da capire il perchè.
 
Hai ragione, parlano di spostamento del carico... ma non ho capito in che senso e modo dato che portava minerali ferrosi
 
Matteo, l'articolo parla anche di crepe e fratture. Più che lo spostamento del carico, che potrebbe essere una conseguenza successiva, io penso ad un grave cedimento strutturale.
 
Mi rendo conto di essermi espresso male, non intendevo nell'articolo, ma nei vari gruppi dove si stanno facendo ipotesi
 
Spulciando ho trovato che in Brasile ha subito forti stress durante le fasi di carico che hanno prodotto le fessure di cui parlava Rodolfo, inoltre alcuni ipotizzano anche al cambio di temperatura delle correnti che hanno amplificato le criticità della struttura
 
Dal racconto pare che il rovesciamento sia avvenuto in maniera abbastanza repentina.
Poveretti.
Quindi si ipotizza un insieme di concause....
A me pare incredibile che il caricamento possa avvenire in maniera talmente violenta e sconsiderata da provocare questi cedimenti strutturali....ma non se ne erano accorti prima? E durante?
La questione delle temperature, se confermata, probabilmente ha giocato solo in relazione alla già compromessa struttura dello scafo....
Almeno credo, nella mia ignoranza in materia.
 
Se il carico nelle stive non viene convenientemente distribuito, il "trave", la nave, può subire delle sollecitazioni/torsioni notevoli ed in casi estremi, fatali.
Si possono verificare sforzi da trazione, compressione e taglio; sforzi che possono indurre a cricche più o meno manifeste e destinate con il tempo ad "allungarsi".

Naturalmente son solo ipotesi teoriche. Altri sforzi si manifestano in caso di mare grosso, ma non era il caso in oggetto da quanto è stato detto. La lunghezza d'onda che la nave incontra nella navigazione crea delle sollecitazioni continue di trazione e compressione.

La nave che si trova a navigare con lo scafo nella sua sezione maestra sulla cresta di un onda, subirà un inarcamento e le fibre del ponte saranno destinate ad allungarsi e quelle della chiglia a comprimersi; viceversa se la nave si trova sul cavo di un ond, in questo caso sarà la fibra del ponte a comprimersi e quella della chiglia ad allungarsi.

Naturale che in carichi non corretti, mare particolarmente grosso, scafi non integri, i pericoli sono dietro l'angolo.

Mi fermo qui, se non emergono altri particolari.
 
Grazie per la risposta Rodolfo.

In merito alle sollecitazioni in navigazione ed all'elasticità degli scafi per poterle assorbire in maniera efficace, ricordo un video postato qui nel forum veramente impressionante.
Lo scafo è tutt'altro che "monolitico".... e in presenza di carichi non corretti etc., il crack è dietro l'angolo....
 
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