Rodolfo
Super Moderatore
08 agosto 2008
trapani aliscafo contro scoglio,
Sono 35 i feriti che sono stati visitati al pronto soccorso all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani dopo la collisione dell’aliscafo “Ettore M” della compagnia Ustica Lines ieri sera contro la barriera frangiflutti all’ingresso del porto, dove rientrava dalle isole Egadi. Soltanto 8 dei 35 feriti che si sono presentati nell’ospedale trapanese sono stati ricoverati. Le loro condizioni non sono comunque gravi. Una donna è stata invece trasferita in eliambulanza all’ospedale Cannizzaro di Catania per una presunta lesione midollare con conseguente tetraparesi.
A bordo si trovavano 144 passeggeri e sei uomini di equipaggio, a fronte di una capienza disponibile di 240 posti. Tutti i passeggeri, a partire dai circa 60 che hanno riportato contusioni e lievi ferite e la metà dei quali non ha ritenuto di andare in ospedale, sono stati recuperati con motovedette e mezzi privati, per essere sbarcati in due punti diversi del porto, al molo Sanità e sulla banchina di fronte alla sede della Capitaneria di porto, in attuazione di un piano di emergenza che ha impegnato tutte le forze dell’ordine. Sulla terraferma, sono intervenuti anche operatori del 118, dei vigili del fuoco e di alcune associazioni di volontariato, con una decina di ambulanze.
Lo scenario in cui si sono svolte le operazioni, è stato analogo a quello del 9 agosto dell’anno scorso, quando un altro aliscafo, ma in questo caso della Siremar, il “Giorgione”, speronò la barriera frangiflutti all’ingresso del porto e affondò a una profondità di circa sei metri. A seguito dell’incidente morì una turista milanese di 54 anni, Paola Romano.
L’aliscafo “Ettore M”, che ha una lunghezza di 31,20 metri e può raggiungere una velocità di 40 nodi, è invece rimasto adagiato su un fianco, appoggiato sulla diga foranea. Al comando del mezzo, contrariamente a quanto era sembrato nell’immediatezza dei fatti, si trovava Giuseppe Banano e non Vincenzo Papiro. Lo ha verificato la Capitaneria di porto, il cui comandante, Sandro Gallinelli, spiega: «Il cambio di servizio non era stato registrato nel ruolo che abbiamo posto sotto sequestro durante la notte».
Intanto, la Guardia costiera di Trapani ha acquisito la scatola nera dell’aliscafo. L’esame della scatola nera, sequestrata insieme a tutta l’imbarcazione, consentirà alla capitaneria che, su delega della magistratura, indaga sulla vicenda insieme ai carabinieri, di ricostruire la velocità dell’aliscafo e la dinamica dei fatti.
(da Shippingonline)
trapani aliscafo contro scoglio,
Sono 35 i feriti che sono stati visitati al pronto soccorso all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani dopo la collisione dell’aliscafo “Ettore M” della compagnia Ustica Lines ieri sera contro la barriera frangiflutti all’ingresso del porto, dove rientrava dalle isole Egadi. Soltanto 8 dei 35 feriti che si sono presentati nell’ospedale trapanese sono stati ricoverati. Le loro condizioni non sono comunque gravi. Una donna è stata invece trasferita in eliambulanza all’ospedale Cannizzaro di Catania per una presunta lesione midollare con conseguente tetraparesi.
A bordo si trovavano 144 passeggeri e sei uomini di equipaggio, a fronte di una capienza disponibile di 240 posti. Tutti i passeggeri, a partire dai circa 60 che hanno riportato contusioni e lievi ferite e la metà dei quali non ha ritenuto di andare in ospedale, sono stati recuperati con motovedette e mezzi privati, per essere sbarcati in due punti diversi del porto, al molo Sanità e sulla banchina di fronte alla sede della Capitaneria di porto, in attuazione di un piano di emergenza che ha impegnato tutte le forze dell’ordine. Sulla terraferma, sono intervenuti anche operatori del 118, dei vigili del fuoco e di alcune associazioni di volontariato, con una decina di ambulanze.
Lo scenario in cui si sono svolte le operazioni, è stato analogo a quello del 9 agosto dell’anno scorso, quando un altro aliscafo, ma in questo caso della Siremar, il “Giorgione”, speronò la barriera frangiflutti all’ingresso del porto e affondò a una profondità di circa sei metri. A seguito dell’incidente morì una turista milanese di 54 anni, Paola Romano.
L’aliscafo “Ettore M”, che ha una lunghezza di 31,20 metri e può raggiungere una velocità di 40 nodi, è invece rimasto adagiato su un fianco, appoggiato sulla diga foranea. Al comando del mezzo, contrariamente a quanto era sembrato nell’immediatezza dei fatti, si trovava Giuseppe Banano e non Vincenzo Papiro. Lo ha verificato la Capitaneria di porto, il cui comandante, Sandro Gallinelli, spiega: «Il cambio di servizio non era stato registrato nel ruolo che abbiamo posto sotto sequestro durante la notte».
Intanto, la Guardia costiera di Trapani ha acquisito la scatola nera dell’aliscafo. L’esame della scatola nera, sequestrata insieme a tutta l’imbarcazione, consentirà alla capitaneria che, su delega della magistratura, indaga sulla vicenda insieme ai carabinieri, di ricostruire la velocità dell’aliscafo e la dinamica dei fatti.
(da Shippingonline)