Tanto di cappello alla evoluzione tecnologica in atto in ogni settore del mondo..
Ma va capito che tutti questi sistemi sono spesso e volentieri immensamente fragili, troppo scoperti, attaccabili dall'esterno, ed hanno il controllo di troppe cose..
Uno dei problemi che abbiamo è che alcune cose non si possono proprio fare se non ricorri, in qualche modo, ad un microcontrollore, un computer..
Pensate al pilotare un motore elettrico di una nave, o semplicemente di un drone, anche piccolino.. è una cosa che va fatta con dei sensori, con un programma di calcolo, con una serie di passaggi matematici che non si possono certo fare a mano..
Dietro quella leva c'è un mondo, ed una parte di questo mondo è informatizzato..
Ma informatizzato vuol dire due cose, una è che spesso il programma è scritto in un linguaggio 'alto' (C per esempio, ma anche più alto, un linguaggio grafico), passato ad un compilatore intermedio, poi ad uno finale.. ''strati'' di software scritti a volte persino da ditte diverse che ne limitano l'efficienza e soprattutto possono portarsi dietro errori e la perdita di controllo sullo script iniziale..
La seconda cosa è il vizio della 'rete', tutto bello, tutto in rete, tutto pilotabile da remoto aggiornabile ecc. ecc.
Persino i pacemaker li vogliono mettere in rete, così si possono migliorare senza toglierli dal paziente, possono scambiare dati ecc.
E se entra un virus??
Ora, non ho la minima idea del problema di queste navi militari, per esempio, come fu per alcune navi della Costa, potrebbe 'semplicemente' essere un bug informatico che fa saltare il controllo del timone una volta su centomila, senza necessità di virus di sorta..
Ma solo sentire l'ipotesi di un attacco Cybernetico fa pensare, e tanto..
Solo per ragionare un po.. questa è una delle foto di Nettuno inviate dal Voyager 2
Il Voyager 2 fu lanciato dalla Terra nel 1977, il suo funzionamento è stimato possibile fino minimo al 2018, massimo il 2025, attualmente è lontanissimo da noi, ma proprio tanto tanto.. pensate che vuol dire, con una antenna di circa un metro di diametro, puntare un granello di sabbia (la Terra) lontanissimo e mandargli un messaggio..
Il tutto con un processore ed una quantità di ram che oggi non si userebbero neanche per una calcolatrice avanzata..
A volte occorrerebbe porsi una domanda.. ma non è che si stia esagerando in complessità e vulnerabilità di questi sistemi?
Un saluto
Manlio