Rodolfo
Super Moderatore
Aumenteranno di conseguenza i costi?
http://www.cruiseindustrynews.com/c...ller-introduces-cruise-industry-tax-bill.html
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Capirlo l'inglese..............
Per gli ignoranti come me , qualche anima generosa può riassumere in italiano ?????
Capirlo l'inglese..............
Per gli ignoranti come me , qualche anima generosa può riassumere in italiano ?????
A bene.....allora non è solo in Italia che aumentano le tasse ........
Sarà difficile caricare sul prezzo di crociera vista la crisi , forse ci proveranno ma se poi si vendono meno crociere saranno costretti ad abbassare il prezzo e tagliare servizi a bordo. L'idea delle canne da pesca a traina da poppa mi pare simpatica, intanto una bella attrattiva per il crocierista e poi sfamiamo un po' di gente. Eh..eh...
Comunque noi in Italia da ieri abbiamo il nuovo redditometro e negli indicatori sotto controllo del fisco ci sono senza dubbio le vacanze . Speriamo che non incide negativamente sul mercato crocieristico
Esattissimo, la loro pressione fiscale è considerevolmente inferiore alla media europea.?...
Loro secondo me pagano meno perche pagano anche meno tasse.
....
Carnival e Royal pagano pochissimo di tasse (hanno una specie di quasi esenzione) sulle crociere americane (1.3% sul guadagno relativo alle crociere "americane", più di 17 miliardi di dollari. Nell'1.3% sono comprese le tasse estere). Il senatore Rockfeller IV vuole portare le tasse pagate agli USA dall'industria crocieristica al 5% del guadagno
"It costs money to send the Coast Guard to tow their drifting ships and it costs money to maintain the ports they use," he added in a press release introducing the legislation. "Cruise lines need to start paying their fair share of taxes and stop expecting everyone else to foot the bill."
Ma qualcosa mi sfugge: credevo, per un mio supposto parallelismo con il mondo aeronautico, che quando una nave attracca in un porto paga le tasse portuali, al pari di quanto avviene con gli aeromobili che pagano le tasse aeroportuali, anche in funzione della loro permanenza su uno specifico aeroporto. Se così fosse, perché nell'articolo (di cui ho inserito un estratto sopra) il sen. Rockfeller cita espressamente il costo dei porti che tali navi utilizzano? Così come un velivolo paga per i servizi di aeronavigazione (assistenza degli enti del traffico aereo) credevo che si pagassero anche i servizi dei rimorchiatori... Così non sembrerebbe dall'articolo. Qualcuno di voi esperto navigatore (di mare) può spiegare come stanno effettivamente le cose?
Visto.... Anche se, credo, potrebbe essere una iniziativa federale per incentivare - a suo tempo - questa forma di turismo. Negli States nulla avviene per caso....Da quello che è scritto nell'articolo godono di una esenzione, ottenuta in base a una scappatoia "legale", contrariamente ad aviazione ecc.
OTCapirlo l'inglese..............
Per gli ignoranti come me , qualche anima generosa può riassumere in italiano ?????