È decisamente una notizia terribile, lascia profondamente amareggiati oltre che addolorati e su ciò non si può discutere.
Se poi si sia trattato di un suicidio o meno, beh, non abbiamo gli elementi che ci lascino comprendere.
Dunque, non riferendomi allo specifico caso:
Il suicidio è un gesto che non si può capire...però purtroppo ne succedono sempre di più.
È un gesto che si può capire, o meglio, interpretare. Tuttavia, quando lo si fa (cioè quando lo si interpreta) il "fatto", ahimè, é ormai accaduto.
In alcuni casi, nella valutazione di una persona particolarmente "instabile" emotivamente (e lo intendo in estrema sintesi comprendendo una montagna di fattispecie) si può persino arrivare ad ipotizzarlo, cioè a mettere in conto il rischio. Il vero problema è riferibile al poter contribuire ad evitarlo.
Di certo v'è che il suicidio, per chi lo compie, rappresenta l'unica via d'uscita da un (ritenuto) tunnel senza fine.
Che poi come gesto estremo non sia (del tutto) comprensibile a chi non vive le medesime costrizioni mentali è altra cosa e su questo punto, Laura, ne convengo pienamente con te.
Bruttissima notizia. Secondo me ci vuole coraggio a farlo in ogni caso sia in vacanza che a casa propria. Noi conosciamo solo il finale della storia chissà cosa c'é dietro.
Patty, per chi lo compie ci vuol più coraggio a rimanere che ad
andar via
uno che perde la testa adesso sta a pensare alle eliche o agli squali e pensi che si scelga il miglior modo come sentir meno dolore ?
Condivido, se è l'unica via d'uscita, poco importa se la stessa determinerà sofferenza perché sarà fine a se stessa.
Aggiungo solo una considerazione: talvolta il suicidio è determinato da fattori che ne condizionano artificiosamente la scelta (ad esempio: abuso d'alcool, di sostanze allucinogene o di altro genere, etc..).