giulia272
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Condivido la mia esperienza su Costa Favolosa durante la crociera Islanda e Scozia di agosto 2024, da viaggiatore single.
Premessa: a inizio luglio, in fase di prenotazione della crociera, ho acquistato l'assicurazione Europ Assistance proposta dal sistema e, ahimè, non mi sono preoccupata di leggere attentamente le condizioni di polizza. Immagino come faccia la maggior parte delle persone per scaramanzia.
La crociera durava 15 giorni, le condizioni meteo non sono state sempre delle migliori, anzi diverse giornate di freddo, vento forte e a volte pioggia. La nave era molto affollata e i pullman delle escursioni anche peggio.
Per farla breve, la sera del 10° giorno, l'ultimo in Islanda, sento di non star bene. La notte arrivano febbre alta e tosse e prendo una tachipirina. Il giorno dopo, per fortuna di navigazione, sto anche peggio. Penso di avere la bronchite e chiamo la Reception. Spiego che non sto bene, chiedo gli orari del Centro medico e, nell'ipotesi di dover sbarcare prima dalla nave, se devo rivolgermi a Europ Assistance.
Risposta della impiegata della Reception, con fare sicuro: "No, signora! Europ Assistance interviene solo per i rientri dei casi gravi. Se lei ha solo la febbre deve pensarci lei a tornare a casa!".
E io, ingenua e pure stordita dalla febbre, mi fido!
Nel pomeriggio scendo al Centro Medico. Per prima cosa mi fanno un tampone Covid e... sono Positiva (non sono l'unica!).
Mi dicono che devo assolutamente stare isolata in cabina, ma che però, se voglio, posso sbarcare. Mi danno un paio di farmaci e una fattura di 138€ (90€ la visita e 48€ per uno sciroppo per la tosse e qualche pastiglia di tachipirina 1000).
Mi si prospettavano davanti altri 5 giorni chiusa in cabina, senza servizio di pulizia perché la cabinista dice di non poter entrare, può solo darmi il cambio degli asciugamani e con il cibo del servizio in Camera.
Il Centro Medico, che mi aveva assicurato che mi avrebbero chiamato due volte al giorno per sapere come stavo, non si è mai sentito.
Decido che mi conviene sbarcare nel primo porto in Scozia: il paesello di Invergordon. Almeno a casa avrei avuto qualcuno che si sarebbe preso cura di me.
Per conto mio, perché "non sono moribonda e Europ Assistance non interviene", mi prenoto un volo da Aberdeen a Milano, costo 660€.
Trovato il volo, chiamo la Reception e dico che ho il Covid e che ho deciso di sbarcare a Invergordon.
Mi chiedono di scendere da loro per "firmare le carte".
Scendo, firmo tutto e chiedo se possono almeno aiutarmi a trovare un taxi da Invergordon all'aeroporto di Aberdeen e... Ops! Salta fuori che loro non possono farlo, ma devono chiamare Europ Assistance (??).
Mi fanno parlare al telefono con una impiegata di Europ Assistance, a cui spiego la situazione e che percepisco perplessa quando le dico che ho già prenotato l'aereo per conto mio.
In ogni caso mi apre una pratica di sinistro "per il rimborso delle spese", mi dice.
Il giorno dopo mi viene confermato il taxi da Invergordon ad Aberdeen, prenotato dall'assicurazione.
Quando "firmo le carte" chiedo all'impiegata della Reception se avrò un rimborso dei servizi non usufruiti dal giorno dello sbarco e la risposta è che "fa tutto il sistema in automatico".
Finalmente, alle 8 di mattina, riesco a sbarcare a Invergordon ancora con la febbre alta e con un vento tremendo. Del taxi non c'è traccia. Arriva dopo 40 minuti dicendo che mi stava aspettando da un'altra parte. Riuscire a non trovarsi sulla banchina di Invergordon è il colmo, ma tra la Reception della Costa, Europ Assistance e la compagnia scozzese dei taxi han fatto un gran....!
Dopo 2 ore e mezza arrivo all'aeroporto di Aberdeen. Prezzo della corsa, ritardo compreso, 336€.
Prima di sbarcare dò un'ultima occhiata al Mycosta e vedo che mi hanno stornato le 3 escursioni che non avrei potuto fare. Vedo anche che sono a credito di almeno 250€ perché Costa mi aveva già addebitato sulla carta di credito, non solo il totale delle escursioni, il pacchetto acqua, il wifi completo, ma anche le ultime spese fatte a bordo. Sto comunque tranquilla e mi dico che tanto "ci penserà il sistema" a farmi l'accredito sulla mia Carta di credito.
Dopo una settimana, arrivata a casa, sto un pó meglio e carico tutte le mie fatture sul sito di Europ Assistance (spese mediche, aereo e taxi) e chiedo pure il rimborso dei giorni di crociera pagati e non usufruiti, ingenua!
Risposta di Europ Assistance: mi rimborsano solo le spese mediche perché "non risulta nessuna preventiva autorizzazione della nostra centrale operativa allo sbarco e rientro". Ma allora andavano coinvolti subito!?
Ieri ricevo un loro assegno di 72,56€ per il rimborso delle spese mediche. C'era pure la franchigia!?
Per finire: non vedo ancora nessun accredito da parte di Costa sulla carta di credito, chiamo il loro call center e mi dicono che "i conguagli delle spese in nave devono essere autorizzati dal loro personale amministrativo di bordo prima dello sbarco, su richiesta del passeggero". Ops! Non doveva far tutto il sistema in automatico!?
Non faccio commenti. Li lascio fare, se mai, a chi legge.
In ogni caso il mio consiglio è "Non siate superficiali, prima di partire leggetevi la polizza di Europ Assistance e se, per disgrazia, vi ammalate in nave non fidatevi di quel che vi dicono alla Reception delle navi Costa!".
Perché il personale della Reception è inesperto, sotto pressione, sotto pagato e demotivato come moltissimo del personale che troverete a bordo!
Premessa: a inizio luglio, in fase di prenotazione della crociera, ho acquistato l'assicurazione Europ Assistance proposta dal sistema e, ahimè, non mi sono preoccupata di leggere attentamente le condizioni di polizza. Immagino come faccia la maggior parte delle persone per scaramanzia.
La crociera durava 15 giorni, le condizioni meteo non sono state sempre delle migliori, anzi diverse giornate di freddo, vento forte e a volte pioggia. La nave era molto affollata e i pullman delle escursioni anche peggio.
Per farla breve, la sera del 10° giorno, l'ultimo in Islanda, sento di non star bene. La notte arrivano febbre alta e tosse e prendo una tachipirina. Il giorno dopo, per fortuna di navigazione, sto anche peggio. Penso di avere la bronchite e chiamo la Reception. Spiego che non sto bene, chiedo gli orari del Centro medico e, nell'ipotesi di dover sbarcare prima dalla nave, se devo rivolgermi a Europ Assistance.
Risposta della impiegata della Reception, con fare sicuro: "No, signora! Europ Assistance interviene solo per i rientri dei casi gravi. Se lei ha solo la febbre deve pensarci lei a tornare a casa!".
E io, ingenua e pure stordita dalla febbre, mi fido!
Nel pomeriggio scendo al Centro Medico. Per prima cosa mi fanno un tampone Covid e... sono Positiva (non sono l'unica!).
Mi dicono che devo assolutamente stare isolata in cabina, ma che però, se voglio, posso sbarcare. Mi danno un paio di farmaci e una fattura di 138€ (90€ la visita e 48€ per uno sciroppo per la tosse e qualche pastiglia di tachipirina 1000).
Mi si prospettavano davanti altri 5 giorni chiusa in cabina, senza servizio di pulizia perché la cabinista dice di non poter entrare, può solo darmi il cambio degli asciugamani e con il cibo del servizio in Camera.
Il Centro Medico, che mi aveva assicurato che mi avrebbero chiamato due volte al giorno per sapere come stavo, non si è mai sentito.
Decido che mi conviene sbarcare nel primo porto in Scozia: il paesello di Invergordon. Almeno a casa avrei avuto qualcuno che si sarebbe preso cura di me.
Per conto mio, perché "non sono moribonda e Europ Assistance non interviene", mi prenoto un volo da Aberdeen a Milano, costo 660€.
Trovato il volo, chiamo la Reception e dico che ho il Covid e che ho deciso di sbarcare a Invergordon.
Mi chiedono di scendere da loro per "firmare le carte".
Scendo, firmo tutto e chiedo se possono almeno aiutarmi a trovare un taxi da Invergordon all'aeroporto di Aberdeen e... Ops! Salta fuori che loro non possono farlo, ma devono chiamare Europ Assistance (??).
Mi fanno parlare al telefono con una impiegata di Europ Assistance, a cui spiego la situazione e che percepisco perplessa quando le dico che ho già prenotato l'aereo per conto mio.
In ogni caso mi apre una pratica di sinistro "per il rimborso delle spese", mi dice.
Il giorno dopo mi viene confermato il taxi da Invergordon ad Aberdeen, prenotato dall'assicurazione.
Quando "firmo le carte" chiedo all'impiegata della Reception se avrò un rimborso dei servizi non usufruiti dal giorno dello sbarco e la risposta è che "fa tutto il sistema in automatico".
Finalmente, alle 8 di mattina, riesco a sbarcare a Invergordon ancora con la febbre alta e con un vento tremendo. Del taxi non c'è traccia. Arriva dopo 40 minuti dicendo che mi stava aspettando da un'altra parte. Riuscire a non trovarsi sulla banchina di Invergordon è il colmo, ma tra la Reception della Costa, Europ Assistance e la compagnia scozzese dei taxi han fatto un gran....!
Dopo 2 ore e mezza arrivo all'aeroporto di Aberdeen. Prezzo della corsa, ritardo compreso, 336€.
Prima di sbarcare dò un'ultima occhiata al Mycosta e vedo che mi hanno stornato le 3 escursioni che non avrei potuto fare. Vedo anche che sono a credito di almeno 250€ perché Costa mi aveva già addebitato sulla carta di credito, non solo il totale delle escursioni, il pacchetto acqua, il wifi completo, ma anche le ultime spese fatte a bordo. Sto comunque tranquilla e mi dico che tanto "ci penserà il sistema" a farmi l'accredito sulla mia Carta di credito.
Dopo una settimana, arrivata a casa, sto un pó meglio e carico tutte le mie fatture sul sito di Europ Assistance (spese mediche, aereo e taxi) e chiedo pure il rimborso dei giorni di crociera pagati e non usufruiti, ingenua!
Risposta di Europ Assistance: mi rimborsano solo le spese mediche perché "non risulta nessuna preventiva autorizzazione della nostra centrale operativa allo sbarco e rientro". Ma allora andavano coinvolti subito!?
Ieri ricevo un loro assegno di 72,56€ per il rimborso delle spese mediche. C'era pure la franchigia!?
Per finire: non vedo ancora nessun accredito da parte di Costa sulla carta di credito, chiamo il loro call center e mi dicono che "i conguagli delle spese in nave devono essere autorizzati dal loro personale amministrativo di bordo prima dello sbarco, su richiesta del passeggero". Ops! Non doveva far tutto il sistema in automatico!?
Non faccio commenti. Li lascio fare, se mai, a chi legge.
In ogni caso il mio consiglio è "Non siate superficiali, prima di partire leggetevi la polizza di Europ Assistance e se, per disgrazia, vi ammalate in nave non fidatevi di quel che vi dicono alla Reception delle navi Costa!".
Perché il personale della Reception è inesperto, sotto pressione, sotto pagato e demotivato come moltissimo del personale che troverete a bordo!