Crociera alle Canarie
Pubblico volentieri su questo forum il riassunto dell’ultima crociera effettuata con mio marito nel marzo di quest’anno. Voglio parlare soprattutto delle escursioni alle isole Canarie che abbiamo visitato in autonomia noleggiando sempre auto da una compagnia locale. Citerò i luoghi che più ci hanno impressionato, lasciando approfondimenti e foto a seguito di domande di chi sarà interessato.
Poco da dire sulla Norwegian, con cui eravamo già stati all'inizio dell'anno scorso nella prima crociera dopo covid ad'Israele, Cipro, Rodi, Atene, Istanbul ed Efeso. Uno dei vantaggi che apprezzo della NCL è che si trovano tutto il giorno gratis acqua, caffè (americano) e tè freddo.
Accenno appena alle prime tappe di questa crociera in quanto Malaga con Granada, Cadice con Siviglia, Lisbona, sono mete conosciutissime, anche da noi in precedenti crociere: a Lisbona infatti quest'anno abbiamo preferito visitare Sintra (raggiunta in treno) con i due meravigliosi palazzi di Pena e della Quinta della Regaleria.
Tappa intermedia prima delle Canarie è stata Madeira con pernottamento, e quindi in un giorno e mezzo abbiamo potuto visitare le mete più interessanti dell'isola fra cui le piscine naturali di Seixal e di Porto Moniz, la cui vista ci ha entusiasmato, insieme all’attraversamento della Foresta Laurisilva di Fanal. E nella città di Funchal il caratteristico Mercado dos Lavradores e il giardino botanico.
La prima Canaria raggiunta è stata l’isola di La Palma. Qui siamo saliti sul bordo della caldera del Taburiente, non dal lato in alta quota, ma dalla più accesibile Cumbracita. Ma ciò che più ci ha emozionato è stato l’attraversamento dalla colata lavica ancora calda e fumante lasciata dall’eruzione del Cumbre Vieja di meno di due anni fa. Ritornati a Santa Cruz con un giro al centro storico con i suoi splendidi edifici del XVI e XVII secolo e la curiosa riproduzione in scala reale della Santa Maria di Colombo.
Seconda isola: Fuerteventura, dove, oltre alle famose dune di Corralejo, ci ha colpito la natura selvaggia della spiaggia cosparsa di fossili attorno al faro di El Toston. Il nostro giro ci ha poi portato a La Oliva, a Betancuria, ad Antigua e in cima al Morro Velosa con il suo panorama mozzafiato.
Terza: Tenerife, con un itinerario impressionante attorno al vulcano più alto delle isole: il Teide.
A cominciare dal bosco de la Esperanza, seguito dalle incredibili Canadas del Teide e dalle spettacolari Roques de Garcia; poi, dopo Las Narices e il Mirador de Los Poleos, giù a capofitto verso i mastodontici Los Gigantes osservati dal pericoloso Mirador de don Gustavo.
Abbiamo proseguito sulla costa nord iniziando da Garachico, con le sue piscine naturali, raggiunto via una ripidissima discesa di una tortuosa e stretta strada a doppio senso (caratteristica comune a molte strade di queste isole). Di notevole nel prosieguo la Casa de los Balcones ad Orotava e il centro storico di San Cristobal de La Laguna. A Santa Cruz il nuovissimo Auditorio di Calatrava e l’antico Castello di San Juan.
Quarta isola: Gran Canaria. Siamo partiti presto per il caratteristico villaggio di Teror, col suo mercato, la piazza della basilica e le case coi balconi lignei. Poi siamo scesi ad Arucas con la sua incredibile e maestosa (non)cattedrale neogotica, e in seguito una sosta alle Saline del Bufadero.
Il luogo che più ci ha colpito in quest’isola è stato lo spettacolare granaio aborigeno del Cenobio de Valeron; da cui siamo poi ripartiti risalendo (ancora per ripide stradine strettissime, tortuose e rigorosamente a doppio senso) verso il centro dell’isola con panorami mozzafiato da tutti i lati: come al Mirador de Pinos de Gáldar (da un lato un cratere vulcanico, dall’altro vista fino a Las Palmas), o al Mirador Pico de la Gorra (con vista sui Roque Nublo e Roque Bentayga), o alla Cruz de Tejeda (con bar e ristorante), o al Mirador de la Degollada de las Yeguas (da cui si intravedono in fondo le dune). Infine siamo scesi alle famosissime Dune di Maspalomas, e di qui, con una modernissima autostrada, siamo ritornati a Las Palmas, non senza visitare a Vegueta la Cattedrale e la casa di Colombo.
Ultima Canaria: Lanzarote, con il suo famoso spettacolare circuito delle Montañas del Fuego al parco vulcanico di Timanfaya. Ma abbiamo trovato alti siti molto suggestivi, come le fantastiche cavità di Las Grietas, le grotte marine de Los Hervideros, gli straordinari vigneti di La Geria, oltre a coni e crateri vulcanici sparsi qua e là.
La crociera è poi proseguita in Marocco, dove abbiamo visitato le città di Agadir (giro al Souk El Ahad, al parco dei coccodrilli e salita in funivia alla Kasbah Oufella) e di Casablanca (con la maestosa Moschea di Hassan II e un giro alla vecchia e caotica Medina e al nuovo centro città).
Interessante l’ultimo scalo a Ceuta: l’altra colonna d’Ercole (dall’altro lato di Gibilterra) dove è stata eretta proprio una grande statua di bronzo raffigurante l’eroe greco che sorregge le colonne. Stimolante passeggiata nella piccola cittadina portuale, con ultimo giro in taxi su fino al Mirador Isabel II con vista spettacolare su questa enclave spagnola in Africa e dintorni.
Qui detto per sommi capi. Ben vengano domande di chi è interessato ad approfondire e di vedere qualche foto.
Pubblico volentieri su questo forum il riassunto dell’ultima crociera effettuata con mio marito nel marzo di quest’anno. Voglio parlare soprattutto delle escursioni alle isole Canarie che abbiamo visitato in autonomia noleggiando sempre auto da una compagnia locale. Citerò i luoghi che più ci hanno impressionato, lasciando approfondimenti e foto a seguito di domande di chi sarà interessato.
Poco da dire sulla Norwegian, con cui eravamo già stati all'inizio dell'anno scorso nella prima crociera dopo covid ad'Israele, Cipro, Rodi, Atene, Istanbul ed Efeso. Uno dei vantaggi che apprezzo della NCL è che si trovano tutto il giorno gratis acqua, caffè (americano) e tè freddo.
Accenno appena alle prime tappe di questa crociera in quanto Malaga con Granada, Cadice con Siviglia, Lisbona, sono mete conosciutissime, anche da noi in precedenti crociere: a Lisbona infatti quest'anno abbiamo preferito visitare Sintra (raggiunta in treno) con i due meravigliosi palazzi di Pena e della Quinta della Regaleria.
Tappa intermedia prima delle Canarie è stata Madeira con pernottamento, e quindi in un giorno e mezzo abbiamo potuto visitare le mete più interessanti dell'isola fra cui le piscine naturali di Seixal e di Porto Moniz, la cui vista ci ha entusiasmato, insieme all’attraversamento della Foresta Laurisilva di Fanal. E nella città di Funchal il caratteristico Mercado dos Lavradores e il giardino botanico.
La prima Canaria raggiunta è stata l’isola di La Palma. Qui siamo saliti sul bordo della caldera del Taburiente, non dal lato in alta quota, ma dalla più accesibile Cumbracita. Ma ciò che più ci ha emozionato è stato l’attraversamento dalla colata lavica ancora calda e fumante lasciata dall’eruzione del Cumbre Vieja di meno di due anni fa. Ritornati a Santa Cruz con un giro al centro storico con i suoi splendidi edifici del XVI e XVII secolo e la curiosa riproduzione in scala reale della Santa Maria di Colombo.
Seconda isola: Fuerteventura, dove, oltre alle famose dune di Corralejo, ci ha colpito la natura selvaggia della spiaggia cosparsa di fossili attorno al faro di El Toston. Il nostro giro ci ha poi portato a La Oliva, a Betancuria, ad Antigua e in cima al Morro Velosa con il suo panorama mozzafiato.
Terza: Tenerife, con un itinerario impressionante attorno al vulcano più alto delle isole: il Teide.
A cominciare dal bosco de la Esperanza, seguito dalle incredibili Canadas del Teide e dalle spettacolari Roques de Garcia; poi, dopo Las Narices e il Mirador de Los Poleos, giù a capofitto verso i mastodontici Los Gigantes osservati dal pericoloso Mirador de don Gustavo.
Abbiamo proseguito sulla costa nord iniziando da Garachico, con le sue piscine naturali, raggiunto via una ripidissima discesa di una tortuosa e stretta strada a doppio senso (caratteristica comune a molte strade di queste isole). Di notevole nel prosieguo la Casa de los Balcones ad Orotava e il centro storico di San Cristobal de La Laguna. A Santa Cruz il nuovissimo Auditorio di Calatrava e l’antico Castello di San Juan.
Quarta isola: Gran Canaria. Siamo partiti presto per il caratteristico villaggio di Teror, col suo mercato, la piazza della basilica e le case coi balconi lignei. Poi siamo scesi ad Arucas con la sua incredibile e maestosa (non)cattedrale neogotica, e in seguito una sosta alle Saline del Bufadero.
Il luogo che più ci ha colpito in quest’isola è stato lo spettacolare granaio aborigeno del Cenobio de Valeron; da cui siamo poi ripartiti risalendo (ancora per ripide stradine strettissime, tortuose e rigorosamente a doppio senso) verso il centro dell’isola con panorami mozzafiato da tutti i lati: come al Mirador de Pinos de Gáldar (da un lato un cratere vulcanico, dall’altro vista fino a Las Palmas), o al Mirador Pico de la Gorra (con vista sui Roque Nublo e Roque Bentayga), o alla Cruz de Tejeda (con bar e ristorante), o al Mirador de la Degollada de las Yeguas (da cui si intravedono in fondo le dune). Infine siamo scesi alle famosissime Dune di Maspalomas, e di qui, con una modernissima autostrada, siamo ritornati a Las Palmas, non senza visitare a Vegueta la Cattedrale e la casa di Colombo.
Ultima Canaria: Lanzarote, con il suo famoso spettacolare circuito delle Montañas del Fuego al parco vulcanico di Timanfaya. Ma abbiamo trovato alti siti molto suggestivi, come le fantastiche cavità di Las Grietas, le grotte marine de Los Hervideros, gli straordinari vigneti di La Geria, oltre a coni e crateri vulcanici sparsi qua e là.
La crociera è poi proseguita in Marocco, dove abbiamo visitato le città di Agadir (giro al Souk El Ahad, al parco dei coccodrilli e salita in funivia alla Kasbah Oufella) e di Casablanca (con la maestosa Moschea di Hassan II e un giro alla vecchia e caotica Medina e al nuovo centro città).
Interessante l’ultimo scalo a Ceuta: l’altra colonna d’Ercole (dall’altro lato di Gibilterra) dove è stata eretta proprio una grande statua di bronzo raffigurante l’eroe greco che sorregge le colonne. Stimolante passeggiata nella piccola cittadina portuale, con ultimo giro in taxi su fino al Mirador Isabel II con vista spettacolare su questa enclave spagnola in Africa e dintorni.
Qui detto per sommi capi. Ben vengano domande di chi è interessato ad approfondire e di vedere qualche foto.