Re: Battesimo Costa Classica
LA FLOTTA COSTA AVRA' UNA NAVE CROCIERA PER 1600 PASSEGGERI
Repubblica — 02 dicembre 1987 pagina 57 sezione: ECONOMIA
GENOVA Si tornano a costruire grandi navi passeggeri in Italia e il gruppo Costa di Genova è di nuovo una delle presenze più importanti nel settore crocieristico - armatoriale mondiale. Questo il senso dell' annuncio dato ieri a Genova da Nicola Costa, presidente della Costa Crociere, e dai due amministratori delegati Franco Pellicari e Alfredo Rossi. La nuova ammiraglia La Costa Crociere ha infatti affidato alla Italcantieri (gruppo Fincantieri) la costruzione di una nuova nave da crociera, la prima approntata in Italia da più di vent' anni. Sarà la nuova ammiraglia della flotta Costa, con 50 mila tonnellate di stazza lorda, e verrà consegnata nel 1991. Potrà portare fino a un massimo di 1600 passeggeri oltre a 5 - 600 uomini di equipaggio. L' investimento sarà cospicuo: 329,5 miliardi, che diventeranno quasi 350 considerando i costi per il primo armamento. Sull' importo dell' investimento è previsto un contributo statale nella misura del 60 per cento della spesa. Si tratta - ha detto Nicola Costa - di una agevolazione per allineare il costo di costruzione in Italia a quello degli altri Paesi. Una dei motivi della stasi della cantieristica in Italia, ha spiegato infatti Costa, è stato il fatto che navi di queste dimensioni si possono costruire con non più di 150 milioni di dollari (circa 180 miliardi di lire) in Corea o in altri cantieri del Sud Est Asiatico. Per il perfezionamento della commessa manca solo la firma del decreto da parte del ministero della Marina Mercantile, prevista al più tardi, ha aggiunto Costa, per gennaio. La nuova nave, di cui non è stato ancora deciso il nome, verrà costruita nei cantieri di Monfalcone o di Marghera: Si è trattato - ha spiegato Costa - di una scelta obbligata in quanto in Italia non esistono altre strutture in grado di costruire navi di queste dimensioni. Sarà una nuova società, la Italian Cruise Line, interamente posseduta da Costa Crociere, ad avere in carico la nuova nave. La Icl verrà dotata dalla case madre di un capitale di 55 miliardi, mentre il resto dell' investimento verrà coperto dalla Costa Crociere con un finanziamento bancario di 150 miliardi a sette anni. Per questa operazione - ha aggiunto ancora Costa - non sarà necessario un aumento di capitale della Costa Crociere. Nè è prossima la quotazione in Borsa, anche se questo rimane un obbiettivo a medio termine. A finanziarla basteranno le risorse generate dalla società: non dimentichiamo che il bilancio chiuso a giugno evidenzia 36,5 miliardi di mezzi liquidi, mentre il cash flow consolidato è stato di oltre 33 miliardi. Questo investimento rappresenta per il gruppo Costa l' occasione per il completo rilancio, dopo gli anni bui dei primi anni ' 80 quando la famiglia dovette cedere quasi tutte le attività industriali e di trasformazione, conservando solo la flotta passeggeri oltre a una partecipazione nella flotta portacontainer di Angelo Ravano. L' effetto dollaro E' pur vero, tuttavia, che anche negli ultimi tre anni l' impegno finanziario per la ristrutturazione della flotta è stato cospicuo: per la Costa Riviera sono stati spesi 65 miliardi, nella trasformazione parziale della Eugenio C. altri 26. Un' altra ventina sono stati impiegati per l' ammodernamento di Daphne, Danae e Carla Costa. E già è in programma la spesa di altri 20 miliardi per la parziale trasformazione della Enrico C., anche se è possibile che si arrivi alla sua sostituzione con una nave moderna di maggiore capacità da noleggiare o da acquistare sul mercato. I conti del gruppo si sono chiusi con 264,2 miliardi di ricavi netti e un utile lordo di 82,1. L' utile netto consolidato è stato di 9,9 miliardi, mentre la Costa Crociere ha chiuso il bilancio con un fatturato netto di 244 miliardi e un utile netto di 2,5, che ha permesso la distribuzione ai soci (per metà il capitale fa capo alla Costa Armatori e per metà a undici soci tra cui Sabaudia, Arca e Sopaf) di 75 lire per azione. Tra i punti deboli della struttura finanziaria della società, oltre ai 92 miliardi di indebitamento finanziario netto, c' è lo squilibrio per un controvalore di 30 miliardi di lire tra incassi e pagamenti in dollari. - dal nostro inviato MARINO VARENGO
http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... ciera.html
A NAVE DA CROCIERA VIP
Repubblica — 08 dicembre 1991 pagina 24 sezione: CRONACA
VENEZIA - Al passeggero un giorno sul "Costa classica", la più grande ed elegante nave da crociera del mondo, costerà 300 dollari (oltre 350 mila lire), mentre l' armatore Nicola Costa per farla navigare dovrà sborsare quotidianamente 250 milioni. E' stata inaugurata ieri nello splendido, seppure avvolto nella nebbia, bacino di San Marco a Venezia quella che viene considerata l' ammiraglia della flotta croceristica e la vetrina dello stile italiano sui mari del mondo: sarà impiegata, a partire dalla fine del gennaio ' 92, sull' esigente mercato degli Stati Uniti, quello maggiormente in espansione per quanto riguarda le crociere, e batterà quindi lungo le rotte dei Caraibi. "Fonde lo stile di vita europeo alle soluzioni pratiche cui sono quotidianamente abituati gli americani" ha spiegato ieri Nicola Costa presidente dell' omonima società, illustrando le caratteristiche della nuova nave, aggiungendo subito, comunque, che è stato evitato "il decorativismo più spinto", di cui spesso peccano le navi da crociera. Ed infatti a scegliere l' arredamento è stato chiamato uno dei più noti studi di architettura italiani, quello di Vittorio Gregotti. "Non abbiamo voluto imporre la nostra idea di stile italiano - ha spiegato ancora il presidente - ma ricostruire l' ambiente italiano come se lo immaginano gli americani". Così, nella hall di ingresso a riflettere luci e suggestioni c' è una grande scultura a sfera di Arnaldo Pomodoro, il teatro da settecento posti concepito come un' aula cinquecentesca decorato da un racconto su mosaico di Emilio Tadini, la maggior parte delle pareti è in stucco veneziano ed i pavimenti in parquet di legno. Insomma, un tentativo di rinverdire le grandi tradizioni italiane a delle navi passeggeri dell' epoca d' oro ad uso dei ricchi americani. Ma con un limite: mancherà l' intimità, la possibilità, sognata da molti, di passeggiare da soli sul ponte della nave. La "Costa classica", infatti è quasi una città: può ospitare 1600 passeggeri ed ha un equipaggio di ben 700 persone che garantisce, ha spiegato lo stesso Costa, un servizio accurato (normalmente le altre navi da crociera garantiscono un rapporto passeggeri-equipaggio di uno a tre). Sicuramente, però, la "Costa classica" e la sua gemella la "Costa romantica", che uscirà anch' essa dalla Fimcantieri di Marghera, vuole rappresentare qualcosa di nuovo rispetto ad un mercato croceristico caratterizzato sempre di più da una standardizzazione spinta, che rende le navi anche nei particolari l' una simile all' altra. - g c
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