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Carnival C. Segni di difficoltà

Rodolfo

Super Moderatore
Un articolo che conferma le mie impressioni, che ho sempre manifestato, circa la situazione di Carnival C.
Nell'articolo che segue analoghe valutazioni portano a considerare le attuali realtà di mercato. La molteplicità di brand di Carnival, un tempo punto di forza, in questo momento sta diventando un punto di debolezza con navi che non riescono "catturare" circa due milioni di crocieristi, mancanti per la conseguenza della crisi pandemica e per le tensioni politiche mondiali in atto. Di qui l'uscita dalle flotte di 26 navi, e di altre tre nelle prossime "ore". Altri rimaneggiamenti potranno seguire, come la reiterata possibilità di vendita di Seabourn.
Del resto una Compagnia che continua registrare perdite, afflitta da oltre 28 miliardi di debito da rimborsare, con costi per interessi, oltretutto in aumento per la decisione della Federal Reserve di aumentare il tasso d'interesse, di centinaia e centinaia milioni di dollari, che erodono pesantemente gli utili, dovrà pur mettere mano alla sua organizzazione. Da qui la mia convinzione che dovremo assistere ad ulteriori provvedimenti, anche dolorosi.

 
Infatti Rodolfo il "peso" più grave per Carnival sono i debiti, io non ho i bilanci ma penso che quello che "guadagnano" le navi in attività, servano solo per pagare gli interessi. È una situazione economica quella di Carnival molto critica, non so le scelte che faranno i vertici, ma guardando/leggendo quello che sta accadendo a Costa nessuna nuova iniziativa a livello di itinerari, credo che anche Costa verrà ceduta.
 
Aggiungo altro articolo su " previsioni per il futuro"...


Carnival Corporation ridurrà il ritmo delle nuove costruzioni in crociera
26 dicembre 2022

Carnival Corporation rallenterà il suo ritmo di nuove costruzioni nel tentativo non solo di moderare la crescita dell'offerta, ma anche di mantenere bassa la spesa, secondo Josh Weinstein, presidente e CEO, parlando della chiamata sugli utili di fine anno e del quarto trimestre della società.

Weinstein ha affermato che la compagnia non si aspettava di prendere in consegna nuove navi nel 2026 e, oltre a ciò, avrebbe costruito solo o due navi all'anno in futuro.

"Andando avanti, ci impegniamo a utilizzare la nostra forza di flusso di cassa prevista per riparare il bilancio nel tempo, e saremo disciplinati e rigorosi nel prendere decisioni di nuova costruzione di conseguenza", ha affermato.

“Abbiamo solo quattro navi in ordine fino al 2025, più la nostra seconda incredibile nave da spedizione di lusso Seabourn da consegnare nel 2023.

"Questo è il nostro portafoglio ordini più basso da decenni", ha continuato Weinstein. "Non ci aspettiamo nuove navi nel 2026 e prevediamo solo una o due nuove costruzioni ogni anno per diversi anni successivi".

Rimasti nel portafoglio ordini di Carnival fino al 2025 ci sono il Carnival Jubilee, la Queen Anne di Cunard, la Sun Princess, un'altra nuova costruzione Princess che deve ancora essere nominata e la Seabourn Pursuit.

Nessuna nuova costruzione è in ordine per gli altri marchi della compagnia, tra cui Holland America Line, AIDA Cruises, P&O Cruises e P&O Cruises Australia. La joint venture di Carnival con China State Shipbuilding Corporation non è stata menzionata.

Con l'uscita di navi più vecchie combinate con le consegne recenti e l'imminente programma di nuove costruzioni, la società prevede che circa il 25% della sua capacità sarà quella che considera nuove navi nel 2023.

Ciò significa un aumento di otto punti percentuali delle cabine con balcone in tutta la flotta e esperienze a bordo differenziate che si traducono in maggiori entrate a bordo.

Cruises Industry news .com
 
cut
Nessuna nuova costruzione è in ordine per gli altri marchi della compagnia, tra cui Holland America Line, AIDA Cruises, P&O Cruises e P&O Cruises Australia. La joint venture di Carnival con China State Shipbuilding Corporation non è stata menzionata.
cut
....da notare che Costa non e' lontanamente citata..... ma è riportata aida, che "dovrebbe" essere sotto Costa...:unsure:
 
pessimisticamente parlando si potrebbe ipotizzare che abbiano silenziosamente deciso di smantellare integralmente costa crociere fino a eliminarla de tutto e cancellarla in modo irreversibile da mercato a beneficio del marchio carnival, per il quale al massimo potrebbero pensare di creare una "divisione" particolarmente orientata verso il mediterraneo, ma senza più sedi legali costose in Italia e soprattutto senza più navi battenti [è particolarmente costosa dal punto di vista fiscale rispetto ad altre nazionalità?] bandiere italiana.
ripeto: pessimisticamente parlando.
 
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