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Carnival preoccupata per le nuove imposte sull'Alaska

NicolaFank

Fondatore & Forum Master
Carnival Corporation preoccupata per l’impatto negativo delle nuove imposte a carico delle crociere in Alaska (http://www.informare.it)

Un freno alla futura crescita dell’attività turistica in Alaska, ha detto Arison

L’introduzione in Alaska di una norma legislativa che prevede l’imposizione di nuove imposte a carico dell’industria crocieristica, tra cui una tassa di 50 dollari per ciascun passeggero, è stata criticata dal gruppo crocieristico americano Carnival Corporation. «Riteniamo - ha detto il presidente e amministratore delegato del gruppo, Micky Arison - che ciò frenerà la futura crescita ed espansione dell’attività turistica in Alaska».

La norma, che è stata approvata ma che deve essere ancora ratificata definitivamente dalle autorità statali, sarà implementata nel 2007 e include anche tasse su qualsiasi gioco d’azzardo effettuato nelle acque dell’Alaska e tasse a carico delle compagnie crocieristiche che operano navi in Alaska.

Attualmente la flotta del gruppo Carnival Corporation porta circa 560mila crocieristi all’anno in Alaska.
 
Credo che queste tasse siano state pensate per dissuadere il turismo crocieristico di massa al fine di preservare l'ambiente e, sinceramente, le condivido.
Se uno ha voglia di farsi veramente una crociera in Alaska non sta certo a guardare la differenza di prezzo di 50$ in più e di certo non passa le giornate in nave a giocare al casino.
Io passerei le giornate ad ammirare il panorama e tutto ciò che di magnifico la natura offre.
Se invece uno vuole passare il tempo al casino allora può andare benissimo a fare una crociere da un'altra parte.
 
Si, c'è anche da chiedersi, dove si vuole ancora sviluppare ulteriormente il mercato in Alaska.... in alcuni porti (di cui non ricordo i nomi) ci sono a volte anche 8 navi insieme!!!! E si parla di villaggi di pescatori, con negozi duty free e basta! Io credo che un freno ci voglia perchè c'è un'affluenza enorme concentrata in un'area piccola. Anche i Caraibi d'inverno sono affollati di navi, ma ci sono molti più porti di scalo e l'area geografica è molto più grande.
 
il_Generale_71 ha detto:
Credo che queste tasse siano state pensate per dissuadere il turismo crocieristico di massa al fine di preservare l'ambiente e, sinceramente, le condivido.
Se uno ha voglia di farsi veramente una crociera in Alaska non sta certo a guardare la differenza di prezzo di 50$ in più e di certo non passa le giornate in nave a giocare al casino.
Io passerei le giornate ad ammirare il panorama e tutto ciò che di magnifico la natura offre.
Se invece uno vuole passare il tempo al casino allora può andare benissimo a fare una crociere da un'altra parte.
Una crociera in Alaska non costa moltissimo...pensiamo che una crociera anche Celebrity,Princess,Carnival costa sui 1200 euro in balcone...meno che nel mediterraneo.E poi Gli armatori non devono lamentarsi visto che con questa tassa avranno tutti la possibilità di alzare i prezzi...e non di 50 euro!
 
il_Generale_71 ha detto:
Il disincentivo poratato da questa legge mi sembra poi veramente minimo.
Avrebberero dovuto limitare il numero delle navi!!!!
Scontrarsi con le lobby degli armatori e con persone fra le più ricche del mondo non è semplice.. :wink:
 
Se è stata messa questa norma sicuramente il traffico in alaska è abbastanza alto e di conseguenza si vuole limitare il tutto.
Certo, aggiungerei anche che per NOI che per arrivare in alaska spendiamo un po di più, 50, 100, 150, 200€ non fanno la differenza.. ma per uno che parte magari dalla stessa america non si trova più quei prezzi competitivi che si potrebbe trovare in altre crociere :)

Aggiungiamoci comunque che gli armatori hanno voglia di vedere soldi ovunque e di conseguenza se non se li ritrovano più da qualche parte per loro è già un problema.

Condivido la tassa purchè non sia effettivamente proibitiva (e questa non lo è) perchè la prima a scappare sarà la tassa Carnival.

Però adesso mi viene un dubbio..

Ma non avevamo detto che le crociere in alaska potevano GIà esserci solo in numero limitato?
Strano..

Comunque mi sa che anche in norway, almeno sul fiordo di geiranger, faranno un lavoretto del genere..
 
Il pacchetto prevede:

- tassa di 46$ per ogni passeggero a bordo delle navi che navigano nelle acque territoriali;
- tassa di 2$ per ogni passeggero per ciascun approdo nei porti;
- imposta del 33% sui proventi del gioco d'azzardo a bordo delle navi;
- obbligo di imbarcare degli "Ocean Ranger" incaricati del controllo e delle ispezioni in materia ambientale;
- obbligo di rendicontazione dettagliata dei proventi derivanti dalla vendite delle escursioni e delle vendite dei negozi di bordo;
- accettazione di una deroga che faciliti le azioni legali e risarcitorie della popolazione in caso di danni ecologici.
 
Vogliono proprio allontanare la massa, e sicuramente non è un male..
Certo se un tempo speravamo nelle crociere Costa in alaska adesso possiamo praticamente sognarle..
 
VaLyUS` ha detto:
Vogliono proprio allontanare la massa, e sicuramente non è un male..
Certo se un tempo speravamo nelle crociere Costa in alaska adesso possiamo praticamente sognarle..
A parte il fatto che la Costa non può fare crociere in quella zona là ( c'è il divieto espresso da mamma Carnival) secondo me queste azioni di certo non allontanano la massa ma impongono controlli molto più severi in materia ambientale e di rispetto nei confronti delle popolazioni.Già tempo fà la sola restrizione del numero di scarichi che una nave può effettuare in Alaska fece "arrabbiare" tutti gli armatori.
 
NicolaFank ha detto:
VaLyUS` ha detto:
Vogliono proprio allontanare la massa, e sicuramente non è un male..
Certo se un tempo speravamo nelle crociere Costa in alaska adesso possiamo praticamente sognarle..
A parte il fatto che la Costa non può fare crociere in quella zona là ( c'è il divieto espresso da mamma Carnival) secondo me queste azioni di certo non allontanano la massa ma impongono controlli molto più severi in materia ambientale e di rispetto nei confronti delle popolazioni.Già tempo fà la sola restrizione del numero di scarichi che una nave può effettuare in Alaska fece "arrabbiare" tutti gli armatori.

Come fanno ad allontanare la massa?
E' risaputo che tanto le Costa, quanto (il triplo magari) le Carnival, puntino sulle spese a bordo, specie sul casinò.
Se gli incassi non sono gli stessi, e ci aggiungi delle tasse, i prezzi lievitano.
Quindi se Carnival aveva un tot di navi a gironzolare per l'Alaska, adesso magari ci penserà 2 volte e ne piazzerà qualcuna in meno.
Il divieto di mamma Carnival lo sapevamo, ma sinceramente si poteva nuovamente ipotizzare qualcosa nel caso in cui le navi Carnival in Alaska diminuissero..
 
VaLyUS` ha detto:
Come fanno ad allontanare la massa?
E' risaputo che tanto le Costa, quanto (il triplo magari) le Carnival, puntino sulle spese a bordo, specie sul casinò.
Se gli incassi non sono gli stessi, e ci aggiungi delle tasse, i prezzi lievitano.
Quindi se Carnival aveva un tot di navi a gironzolare per l'Alaska, adesso magari ci penserà 2 volte e ne piazzerà qualcuna in meno.
Il divieto di mamma Carnival lo sapevamo, ma sinceramente si poteva nuovamente ipotizzare qualcosa nel caso in cui le navi Carnival in Alaska diminuissero..
Si ma considera che una cabina con balcone costa mediamente sui 1400-1500$ (meno che nel mediterraneo)...quindi per allontanare la massa bisognerebbe che tutti alzassero i prezzi di 500-600$...cosa che secondo me è difficile...
PS:I prezzi di base sono di 900$...
 
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