Rodolfo
Super Moderatore
Ucraina, Russia: "Nube radioattiva verso Europa". Polonia: "Fake news"
Mosca: 'Provocata da distruzione munizioni con uranio impoverito'
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Ci mancava solo questa
- Autore discussione Rodolfo
- Data d'inizio
massimilianob
Well-known member
Faccio copia incolla dalla pagina facebook di Luca Romano, Avvocato del atomo, uno dei più lucidi ed esaurienti divulgatori in materia:
Fake news dall’Ucraina, occhio!
Nelle ultime ore ha iniziato a circolare con discreta intensità sui social la notizia di un aumento della dose di radioattività gamma nella zona di Khmelnytskyi, in Ucraina occidentale. A cosa sarebbe dovuta questo aumento di dose ambientale? Ad essere imputata è l’esplosione di un grosso deposito di munizioni nell’Ucraina occidentale, una delle più grosse esplosioni dall’inizio della guerra.
https://video.repubblica.it/.../guerra-la.../444507/445471
Potete trovare il deposito su Google Maps a queste coordinate 49.451754, 26.875506.
Cosa contiene questo deposito? Al momento è ignoto, ma gli stessi canali che fanno girare la comunicazione, affermano che sia andato in fumo mezzo miliardo di munizioni occidentali (indispensabili per la controffensiva di primavera) e che questo munizionamento includesse anche le API all’uranio impoverito fornite all’Ucraina dal Regno Unito. L’Uranio impoverito, che dunque sarebbe stato polverizzato, avrebbe quindi causato un aumento della dose ambientale.
Non andremo ad analizzare se e cosa sia esploso nello specifico, benchè sembra che fosse un vecchio deposito ex-sovietico che è ipotizzabile fosse pieno di FAB-500, bombe aeronautiche da 500 kg di esplosivo. Analizziamo invece se sia possibile che sia andato in fumo uranio impoverito o meno.
L’uranio è un emettitore ALFA, con la maggior parte delle emissioni gamma sotto i 190 keV (il cesio-137 emette a 662 keV). Questo già fa capire che l’uranio non può essere la causa di questo aumento, sia per l’insufficiente quantità di uranio possibilmente coinvolta e successivamente dispersa, sia per la tipologia di radioattività dello stesso.
Ma se anche la fisica non vi convincesse, il calendario vi dà una prova definitiva: l’aumento della dose è dell’11 maggio, ma l’esplosione è del 13 maggio. A meno che l’uranio impoverito non abbia una componente tachionica, non può esserci correlazione tra i due eventi.
Ne consegue dunque che l’aumento del rateo gamma (comunque minimale, siamo nell’ordine dei nano-Sievert, quindi dosi cento milioni di volte inferiori a quelle potenzialmente pericolose per la salute umana) deve essere stato causato da altro, o che l’immagine circolante è stata fabbricata di sana pianta - ipotesi non del tutto peregrina.
Fake news dall’Ucraina, occhio!
Nelle ultime ore ha iniziato a circolare con discreta intensità sui social la notizia di un aumento della dose di radioattività gamma nella zona di Khmelnytskyi, in Ucraina occidentale. A cosa sarebbe dovuta questo aumento di dose ambientale? Ad essere imputata è l’esplosione di un grosso deposito di munizioni nell’Ucraina occidentale, una delle più grosse esplosioni dall’inizio della guerra.
https://video.repubblica.it/.../guerra-la.../444507/445471
Potete trovare il deposito su Google Maps a queste coordinate 49.451754, 26.875506.
Cosa contiene questo deposito? Al momento è ignoto, ma gli stessi canali che fanno girare la comunicazione, affermano che sia andato in fumo mezzo miliardo di munizioni occidentali (indispensabili per la controffensiva di primavera) e che questo munizionamento includesse anche le API all’uranio impoverito fornite all’Ucraina dal Regno Unito. L’Uranio impoverito, che dunque sarebbe stato polverizzato, avrebbe quindi causato un aumento della dose ambientale.
Non andremo ad analizzare se e cosa sia esploso nello specifico, benchè sembra che fosse un vecchio deposito ex-sovietico che è ipotizzabile fosse pieno di FAB-500, bombe aeronautiche da 500 kg di esplosivo. Analizziamo invece se sia possibile che sia andato in fumo uranio impoverito o meno.
L’uranio è un emettitore ALFA, con la maggior parte delle emissioni gamma sotto i 190 keV (il cesio-137 emette a 662 keV). Questo già fa capire che l’uranio non può essere la causa di questo aumento, sia per l’insufficiente quantità di uranio possibilmente coinvolta e successivamente dispersa, sia per la tipologia di radioattività dello stesso.
Ma se anche la fisica non vi convincesse, il calendario vi dà una prova definitiva: l’aumento della dose è dell’11 maggio, ma l’esplosione è del 13 maggio. A meno che l’uranio impoverito non abbia una componente tachionica, non può esserci correlazione tra i due eventi.
Ne consegue dunque che l’aumento del rateo gamma (comunque minimale, siamo nell’ordine dei nano-Sievert, quindi dosi cento milioni di volte inferiori a quelle potenzialmente pericolose per la salute umana) deve essere stato causato da altro, o che l’immagine circolante è stata fabbricata di sana pianta - ipotesi non del tutto peregrina.
Certamente gli ultimi a cui crederei sono i russi!
